La tecnica di Kugel prevede un accesso anteriore di minima allo spazio preperitoneale, con il posizionamento di una particolare mesh dotata di un anello rigido, appunto nello spazio preperitoneale.
Non è una tecnica di immediata comprensione e necessita di un training per familiarizzare con l'anatomia e i reperi preperitoneali. Offre il vantaggio di un minimo trauma sul funicolo e sulle strutture nervose del canale inguinale. Protegge in un solo momento gli orifizi inguinale interno, la fossetta media e l'ostio crurale.
Necessita di anestesia spinale, anche se in casi selezionati può essere condotta in locale.
Rispetto alle tecniche anteriori presenta i vantaggi di una minor incidenza di complicanze funicolari e nevralgiche, con una percentuale di recidive inferiore all'1%.
E' una tecnica che deve essere applicata da chirurghi esperti, ma che dà indubbiamente ottime soddisfazioni in termini di risultati a distanza.
Oggi come oggi non si può più parlare solo di recidive, ma soprattutto di discomfort e di complicanze fastidiose come il dolore post operatorio precoce e tardivo.
Con questa tecnica tali complicanze sono ridotte al minimo.
In pratica si posiziona una rete esattamente come in laparoscopia senza l'attrezzatura laparoscopica.
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