Ciao a tutti; a forza di leggervi prima dell'intervento sembra già di conoscervi. Ho scoperto il forum circa 15 giorni fa, ma solo da poco sono registrato. Devo dire un grande Grazie a tutti dato che mi è servito molto leggere le discussioni e le diverse esperienze.
Sono Fabio Baccini, ho 25 anni, nativo di Genova, ma vivo e lavoro a Milano da circa 2 anni. Lavoro nella ristorazione sono un pizzaiolo finito ed ora mi occupo della gestione del personale di un ristorante pizzeria nel centro milanese, pur continuando il mio lavoro manuale di pizzaiolo.
Due mesi e mezzo fa, durante la normale routine lavorativa, avvertivo un senso di stanchezza e pesantezza in basso addome a destra. Poco dopo comparve un rigonfiamento visibile al linguine; lieve ma comunque fastidioso.
A causa del mio lavoro (sollevo pesi in continuazione e velocemente), ho subito pensato ad una ernia inguinale. Decido così di farmi visitare dal chirurgo che mi ha diagnosticato l'esito positivo di - appunto - Ernia Inguinale DX da operare metodo con retina modo tradizionale. Premetto che mia madre è una infermiera di sala operatoria presso ospedale San Martino di Genova ed io sono abbastanza abituato a conoscere sintomi e varie legati a malanni o altro. Fatte tutte le dovute procedure (documenti, esami, controlli) arriva il giorno della operazione: Giovedì 6 Novembre 2014
Il chirurgo - che ha lavorato con mia madre per 15 anni - mi ha operato alla clinica Salus di Alessandria.
La sera prima un the caldo e basta e al mattino digiuno senza neanche acqua. Appuntamento alle 8 del giorno 6/11, intervento previsto dopo le 8.30 Alle 7.45 ero già sul letto ed avevo fatto i documenti in attesa di essere chiamato. Gli infermieri simpatici ma non troppo (dato che sono a lavorare) mi fanno sentire a mio agio. Alle 8 arriva in chirurgo che mi tranquilizza anche lui.
Come precedentemente scritto non avevo ne ansia ne paura dell'intervento, perchè consapevole di cosa mi stava accadendo e di essere in mani esperte. Ammetto però che la mia preoccupazione più importante riguardava il dopo, ma avendo letto il Forum mi sono un po' "calmato". E' pur sempre un intervento e quando capita sulla tua pelle ti fai mille domande lo stesso.
"Ok. Signor Baccini si prepari" - dice l'infermiere Mi metto il canonico abito aperto dietro e tramite barella coperto dal lenzuolo mi portano in sala operatoria al piano superiore.
Ore 8.30 - anestesista Già informato in precedenza sapevo che mi sarebbe stata fatta la locale con lieve sedazione; quindi dopo l'ulteriore conferma mi sistemano sul lettino operatorio. Ore 8.40 - inizio Una bella infermiera mi mette ago sulla sinistra per flebo e le varie misurazioni di battito e pressione, quest'ultima a destra. Una lieve puntura indolore che penso sia calmante/sedativo Subito dopo sento la puntura sulla parte da operare e poi... Niente! Ero mezzo addormentato, ma sentivo le voci e riuscivo a vedere a lato il monitor della sala operatoria. Ore 9.35 - rientro Sono sul letto nella mia stanza, riesco con fatica e l'aiuto di mia madre e l'infermiere a vestirmi col pigiama. Borsa di ghiaccio sulla ferita e lenzuolo sopra. E nuova flebo attaccata. Ore 10.15 Mi tolgono il ghiaccio e mi danno una pastiglia di antidolorifico, poi mi fanno bere due bicchieri di acqua. Poco dopo vado ad urinare, dolorante ma sopportabile e soprattutto con le mie gambe e braccia faccio il tutto. Ore 11.30 Tolta la flebo. Dopo un breve sonno mi fanno scendere dal letto molto lentamente e risalire muovendo le gambe, in particolare la dx. In questa fase sento parecchio male, ma resisto e stringo i denti. 10 minuti mi portano un the caldo con una brioche integrale; sinceramente non mi sarei mai aspettato la briosche. Ore 13 passate Nel frattempo, tra un po' di sonno ancora e qualche parole con il compagno di stanza affianco a me (terrorizzato poverino), arriva il chirurgo che mi controlla i movimenti e la fasciatura, mi fa camminare attorno al letto per due volte, poi mi fa sedere e alzare. Ripetuto il tutto per 4 volte in totale. Mi chiede come sto e rispondo abbastanza bene anche se dolorante. Mi fa una iniezione di Toradol e mi fa rimettere sul letto e vestire con gli abiti. (consiglio una tuta comoda) Ore 14.30 - sto bene Sono felice di stare bene e che ormai l'ernia è andata diciamo; arriva il chirurgo con il foglio di dimissioni e mi comunica qualche indicazione sul da farsi per il post operatorio. Saluta mia madre e me e ritorniamo a Genova
Adesso vado a mangiare qualcosa, poi vi racconto in dettaglio questi giorni post intervento e le procedure. Purtroppo non è stato bello anche se sta migliorando...
Appena usciti dalla clinica ci aspettava il viaggio di ritorno da Alessandria a Genova (la convalescenza la sto facendo a Genova a casa dei miei per essere più sereno).
Purtroppo è stato invano convincere mia madre a guidare la mia auto perchè molto più comoda e "morbida" per il viaggio dato che al ritorno ci sono buche e giunture autostradali che prevedevo dolorose.. Ma niente da fare, lei non se la sente di guidare auto grosse e abbastanza potenti e quindi abbiamo preso la sua. Come preannunciato ogni saltello sull'asfalto (pur andando piano) è stato come vedere le stelle; un dolore assurdo. Complice l'assetto da asse da stiro. Arrivato finalmente a casa con un bruciore medio in prossimità della ferita, mi metto sul letto e mi addormento.
I consigli del chirurgo sono stati: 8 giorni dopo tolgo i punti 10 giorni prima di guidare 20 giorni prognosi s.c. mutanda elastica per 1 mese facoltativo a seconda come me la sento. riposo tra letto e divano intervallato da camminata in casa. I primi 3 giorni compressa Efferalgan alle 8 e alle 16 Alla sera prima di coricarsi puntura di Toradol per i primi 2 giorni Dopo 3 giorni se persiste proseguire con Efferalgan fino ad un massimo di altri 2gg Bere molta acqua: 1,5/2L. Dieta leggera con verdure cotte e cibi integrali, pesce, frutta. No caffè, alcool, cibi pesanti. Dieta da seguire sempre per i 3 giorni, dopo dieta libera abituale. In ogni caso non bevo e non fumo e non mi abbuffo mai, quindi va bene.
Giovedi sera: Giorno stesso dell'operazione - mangio qualche verdura bollita e poco prosciutto cotto, bevo molto. Non prendo Efferalgan, ma mi faccio fare puntura di Toradol verso le 23; subito dopo vado a dormire. Il dolore ed il bruciore sono entrambi piuttosto forti; in una scala da 1 (impercettibile) a 10 (da piangere) siamo a 8,5 Poco dopo inizio a sentire freddo ed a tremare, ma resisto senza disturbare mia madre. Mi sveglio alle 3 passate con sensazione di urinare.
Dopo essere stato fermo sul letto in posizione supina, alzarmi è un disastro. I movimenti anche minimi mi provocano delle fitte e dei bruciori forti. Stesso discorso per rimettermi sul letto. Considerando che al pomeriggio erano più lievi ero anche preoccupato psicologicamante. Aggiungo anche sensazione di vomito. Ciononostante sono stato avvisato e mi aspettavo tutto ciò, ma credevo che l'antidolorifico attenuasse molto e se così è stato non voglio immaginare come mi sarei sentito senza assumerlo.
Tanto è forte il dolore che sto seduto in poltrona dalle 3.30 alle 5 quando mi riviene sonno. Riesco a dormire, ma alle 8 comincia lo stress.
Venerdì: come detto ricomincia il trambusto. Colazione con fette biscottate integrali e the. Acqua e dopo Efferalgan. Le telefonate di colleghi, amici, parenti, ragazze mi tengono la mattinata impegnata. Mia mamma ha preso ferie e si è occupata di tutto: mi faceva il letto, pulizie, preparazione pranzo e molto altro tra cui le importanti pratiche di fax, fotocopie. Alle 12 in preda ad una fame da lupi mi mangio una minestra con solo verdure e brodo. Inizio a stare meglio e mi rilasso sulla poltrona da ufficio con il pc davanti a fare acquisti online.
Al pomeriggio chiama il chirurgo per sapere come procede... Anche se è un conoscente "di famiglia" queste cose fanno molto piacere. Mi addormento verso le 17 e va tutto bene, ma al risveglio ci risiamo. Le manovre per alzarmi sono agghiaccianti e comincio ad avere male alla schiena dato dalla errata postura per paura di farmi male.
A cena faccio uno sgarro alla regola imposta a me stesso di seguire tutto alla lettera e da buon ligure mi mangio un trancio di focaccia acquistato da mio padre appena rientrato da lavoro. Poi un pezzo di formaggio e delle patate al forno. Dopo mangiato la compagna effervescente ed alle 22 una tisana al finocchio e tarassaco.
Alle 23 il Toradol. La sera di venerdi è stata la peggiore di tutte: mi alzo all'una della notte con lo stimolo di defecare ed una forte sensazione di vomito e gonfiore addominale; il tutto unito al bruciore di sempre. Fatto sta che non riuscivo ad andare di corpo e con allarmismo sveglio mia madre. Mi da inizialmente del carbone da ingerire e un succo naturale alle prugne. Ritorno a dormire (si fa per dire) un po' giù di morale. Nel frattempo esce aria (capito no?) abbastanza frequente e lo prendo come buon segnale.
Sabato - questa mattina alle 9 Il dolore/bruciore all'inguine è passato alla soglia 6 nella scala, tuttavia in quel momento mi interessava evacuare ed avevo la medesima sensazione della notte trascorsa evidenziata dal fattore che lo stimolo si faceva più persistente ed è come se provavo un blocco meccanico. Mia mamma mi fa mangiare una pera e non mi fa prendere l'antidolorifico. Colazione niente. Poco dopo ahimè mi da una supposta di glicerina. Passa poco tempo e inizio a evacuare qualcosa, permane però lo stimolo come se l'avessi fatta per metà.
A pranzo la fame bussa alla porta ed infatti mangio seppur in modesta quantità degli gnocchi al pesto. Sempre mia madre mi mette quattro gocce non so di cosa (ero ansioso al momento e non ho chiesto) nel bicchiere di acqua dicendo che mi avrebbe fatto bene. Dopo 10 minuti vado di corpo benissimo senza problemi. Subito dopo mi sento una piuma e quasi in grado di fare tutto. Molta acqua e alle 15 a dormire. Mi risveglio alle 17 e siccome mi sentivo meglio mi alzo in posizione eretta senza badare alle manovre da ballerino che il dolore mi portava a compiere. Ottimo! Grave errore, subito una fitta agghiacciante per pochi secondi e ritorno a camminare alla homo erectus. L'infermiera di casa (mamma) mi da un pezzo di crostata e l'ormai famoso Efferalgan. Segue the caldo al limone. Stasera tutto nella norma, cena con tonno, fagioli, olio, due grissini di numero. Poco fa una mezza pera. Attualmente sto scrivendo qui per l'appunto e mi sento molto meglio, ma è ricomparsa la sensazione di evacuare ma meno intensa. Confesso che ho paura mi si blocchi come ieri/stamane.
Note: lieve gonfiore al testicolo destro, ma colore normale. Gonfiore all'addome in basso a destra Piccola tumefazione su dove era l'ernia Insensibilità alto coscia dx Male talvolta bruciore al fianco dx Doloretti alla schiena Note positive: Stamattina mi sono alzato con l'alza bandiera. Scusate ma ritenevo scriverlo. Sensazione vomito scomparsa. Lievi miglioramenti col passare delle ore. Mia mamma mi ha rivisto la fasciatura ripulendo e rimettendo nuove garze.
Domande: Conviene passare più tempo seduti o sdraiati? Cosa si intende esattamente con cordone? Mia madre mi ha detto che è la cicatrizzazione e che lo sentirò per 6 mesi minimo prima che si attenui Cosa fare per evitare un altra supposta che non mi aggrada?
Grazie a tutti, continuerò ad aggiornare l'evolversi ed a seguirvi per chiedere e poi aiutare chi dovrà sottoporsi a tale intervento.
Sono consapevole di essere stato molto agevolato dato il lavoro di mia madre e le varie conoscenze negli ambiti, ma in ogni caso non è proprio una passeggiata come mi fecero credere tutti...
il decorso sembra molto simile a tanti altri niente di anomalo mi pare
per alzarti o stenderti sul letto aiutati con le braccia eviterai di sollecitare l'addome
per quanto riguarda seduto o sdraiato dipende come te la senti tu alcuni hanno meno fastidio da seduti, altri da sdraitati l'importante è che alterni e che comunque giorno dopo giorno inizi a camminare senza esagerare, ma un pò di più ogni volta quando sei stanco o senti fastidio, ti fermi e così via
per il cordone ha detto bene la mamma devi avere molta pazienza
alternative alla supposta ne ho viste già nel tuo resoconto generalmente dopo qualche giorno e con una dieta ricca di fibre e verdure (carciofi ad esempio) tutto torna alla normalità da questo punto di vista
Sei bravissimo! Bello il resoconto e anche la meticolosa descrizione del decorso postoperatorio, ti va di restare con noi per un po'? Sei un nuovo "tesserato" prezioso per il numero di informazioni che metti a disposizione dei "fratelli d'ernia" che frequentano il Forum! Spero che tu voglia raccontarci tutto fino a quando ti sentirai di nuovo in forma.
Panta ti ha già risposto in modo esauriente, quindi c'è poco da aggiungere, io ti direi di camminare per quel che puoi perchè fa bene, riposando appena senti che è necessario, stando seduto o sdraiato, per poi ripredere a camminare facendo quelle poche cose che riesci a fare in casa, senza sforzi. I medici di solito prescrivono "riposo attivo". Ad ogni modo sei giovane e vedrai che la ripresa sarà facile e veloce, sii prudente e non avrai problemi, di giorno in giorno ti sentirai sempre meglio.
Non dovrebbe essere necessario ricorrere ancora ai lassativi, di solito superato il primo momento di difficoltà la situazione si regolarizza facilmente.
Grazie del benvenuto e delle rassicuranti risposte. Non abbandonerò il Forum, anzi cercherò di fornire supporto a chi come me farà lo stesso percorso; e poi in questo momento sono io che ho bisogno.
A tal proposito proprio in questo istante vi scrivo dal telefono (che è diventato un compagno di viaggio) perché sono sul divano ed ho preso mezza pasticca di efferalgan dal dolore tornato forte. Prima di addormentarmi però non ho fatto il Toradol stavolta. Mi faceva si male ma credevo sopportabile. Mi sbagliavo. Adesso ho paura a riaddormentarmi. Tra pochi minuti tornerà il sonno, l'effetto sta smorzando il male piano piano... Vediamo. Almeno ho urinato e espulso anche gas.
Aggiornamento a 75 ore dalla operazione Purtroppo anche la nottata appena trascorsa è stata un calvario; sono rimasto in piedi per 1 ora col gonfiore solito ed una sensazione nuova di pesantezza la quale mi faceva e fa camminare piegato di poco con la schiena. La cosa più fastidiosa istantanea è il desiderio di defecare senza averne il sintomo. Inoltre ho nausea se sono seduto. Ho mangiato questa volta del latte caldo con 1 fetta biscottata alle 8, dopo alle 10 un frullato di pere, mele e banane; senza zucchero.
Mia madre dice che è tutto nella norma e che tra poco mi passerà col pranzo. Mi ha consigliato di non prendere più i farmaci se non in caso di dolore medio/alto.
Siccome non la voglio stressate sto tranquillo, ma non nascondo che sono preoccupato per questa abitudinaria sensazione di andare al bagno.
tua madre ha ragione, la tua situazione è simile a quella vissuta da molti di noi, purtroppo rientri nel numero di coloro che avvertono dolori acuti, ma tieni presente che in ogni caso nei primi giorni un po' di male si sente, l'incisione chirurgica non è un graffio e ci vuole un po' di pazienza. Anche la nausea è un sintomo che può infastidire non poco, soprattutto nei primi tre giorni, e può dipendere dagli antidolorifici somministrati durante e dopo l'intervento. Mio cugino Franz soffrì moltissimo per la nausea il giorno dell'intervento e quello seguente, ricordo che girava per la casa con una mano sulla ferita e l'altra sullo stomaco, bianco come uno straccio, vederlo in quello stato, atletico come è, faceva impressione... Un po' di nausea l'ebbi anch'io, ma poca, tranquillo, passa tutto. Bevi molta acqua, soprattutto ai pasti, vedrai che l'intestino si regolerà presto.
Ciao Fabio e benvenuto anche da parte mia. Sono d'accordo con gli amici panta e Marcello, gli effetti sembrano più o meno i soliti Sai già che ci vuole un po' di pazienza, verdure, acqua e medicinali direi il minimo indispensabile Poi cerca di camminare in casa e sedere in poltrona piuttosto che sdraiato
Domenica - giorno 4 post-operazione Oggi giornata positiva anche se teniamo un po' di scaramanzia per la notte che viene.. La mattinata non è stata un granchè; le abitudinarie sensazioni scritte nei precedenti messaggi sono rimaste tale seppur affievolite dopo le 12, Su consiglio di mia madre (dovrò farle un regalo, praticamente gli sembrerà di essere sempre a lavoro), non ho preso le compresse. Nel frattempo mi è stata sistemata anche la fasciatura. Che bello. Il dolore alla ferita giungeva solo in caso di movimenti sali/scendi dal letto e di seduta sulla sedia della cucina rigida. Meglio la poltrona da ufficio o il divano che attutisce il peso sedendosi sempre con cautela. Colazione stavolta con latte caldo e miele e dei biscotti integrali (siamo abbonati off-road 4x4 ormai).
Come ogni domenica in famiglia arrivano le telefonate dei parenti lontani tutti informati da mia madre del mio intervento, quindi sembrava il call center. Alle 12.30 mangio e subito dopo la sensazione famosa di andare di corpo ma giunge il blocco. Quindi supposta e all'istante libero; in questo caso libero sul serio. L'effetto piuma che segue è rassicurante, mi sento meglio davvero.
Complice la bella giornata (anche se dalle 23 sta diluviando) al pomeriggio mi sono concesso una camminata di 50 metri dietro il viale di casa. Siccome abito in casa con giardino sono al piano strada, mi separano 4 scalini tra il giardino stesso e la strada annessa.
Camminavo pianissimo come gli anziani. Nel primo momento ero propenso a guardare se era tutto apposto sulla mia macchina parcheggiata in strada, poi visto che tutto era ok mi sono concentrato su di me.
Importante: Avevo letto sul forum della posizione un po' curva che alcuni tendevano ad assumere. Anche io rientro nella casistica; mi sono sforzato un po' a mantenermi eretto (senza esagerare o pressare i muscoli) ma è come se la gamba destra fosse più alta della sinistra. Avvertivo dolore alla schiena, mentre ero contentissimo che la ferita bruciasse meno e la pesantezza fosse scomparsa. Permane però un senso di tiraggio e un pungere al fianco destro. Consiglio di fermarsi se si avverte una fitta, mi è successo ed ho aspettato pochi secondi poi ho ripreso. Adesso capisco cosa vuol dire "ascolta il tuo corpo". Ho mosso anche le braccia per stirarle un poco; come un robot.
Per comodità mi permetto di consigliare delle scarpe con allaccio a strappo e non a stringhe/lacci. Questo perchè semplifica l'operazione di mettersi le scarpe per uscire.
Ringrazio ancora per i suggerimenti ed è proprio vero che il tutto si riassume in una parola: Pazienza
Avevo letto sul forum della posizione un po' curva che alcuni tendevano ad assumere. Anche io rientro nella casistica; mi sono sforzato un po' a mantenermi eretto (senza esagerare o pressare i muscoli) ma è come se la gamba destra fosse più alta della sinistra. Avvertivo dolore alla schiena, mentre ero contentissimo che la ferita bruciasse meno e la pesantezza fosse scomparsa. Permane però un senso di tiraggio e un pungere al fianco destro. Consiglio di fermarsi se si avverte una fitta, mi è successo ed ho aspettato pochi secondi poi ho ripreso. Adesso capisco cosa vuol dire "ascolta il tuo corpo". Ho mosso anche le braccia per stirarle un poco; come un robot.
(...)
Originariamente inviato da Fabio Baccini - Oggi : 00:06:35
Stai andando bene Fabio! Sembra tutto nella norma, o come si dice spesso qui "nella frequenza". La camminata storta è un classico. La sensazione di "tiraggio" della ferita scomparirà con la levata dei punti e anche la postura tornerà normale, vedrai, togliere i punti sarà una liberazione. A proposito, hai già visto la ferita? Che tipo di sutura ti hanno fatto? Sai già che, se vuoi, puoi postare una o più foto della tua nuova "tessera", servirà a chi legge per vedere come normalmente si presenta una ferita da ernia inguinale.
Continua così, con prudenza e pazienza, come un ex erniato "modello"!
A colazione io sostituirei i biscotti integrali con i Lagaccio, o meglio ancora, con gli Anicini genovesi...sono più buoni!
Ciao Marcello62, grazie del conforto. La camminata è a tratti dolorante. Riguardo alla ferita ho ancora sopra il cerottone originale molto ben aderente (contribuisce al tiraggio penso), pertanto non ho idea di come sia il taglio. Appena lo toglierò farò foto e le pubblico senza problemi per aiutare anche chi arriverà. Per i biscotti hai ragione, i lagaccio li ho sono anche leggerissimi, invece gli anicini genovesi li evito per ora perché appena ne mangio uno non smetto più ed arrivo a finire il pacchetto
Oggi invece mi sono alzato più tardi senza svegliarmi nella notte. Colazione succo di prugne, the e crostata. Poco dopo sono andato di corpo regolarmente. Questo mi ha permesso di partire con il buon umore. Pranzo lieve e dolore in discesa.
Essendomi addormentato al pomeriggio devo aver assunto una scorretta posizione perché mi si è addormentata la gamba dell'intervento. Ho provato dolore che ho tuttora. In aggiunta un senso di pesantezza. Vedremo in serata. Ricordo che sono sempre senza farmaci.
" stai sereno" non porta bene quindi ti dico stai tranquillo sembra decisamente un post operatorio classico vedrai che una volta tolti i punti sarà più in discesa Ascolta la mamma
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1 ospite.)
Spedito - 08/11/2014 : 19:58:10
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Spero che tu voglia raccontarci tutto fino a quando ti sentirai di nuovo in forma.
Miglior resoconto di esperienza
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