ok lasciamo perdere i tumori che è meglio:) io sono al secondo anno di ernia, esatto. Dopo le atroci sofferenza iniziali quando non usciva, ora sto relatvamente bene, non ho grandi problemi. Ora, però, come sapete, c'è il problema dello sfregamento che mi ha provocato un grave arrossamento con bolle della zona. Sto mettendo la connettivina e il desamix effe, e domani ho il controllo dal dermatologo. Marvin, io lo so bene che prima o poi mi dovrò operare, non sono un folle. Ma, come sapete, ho una paura totale, che posso farci? Ma non di morire, quanto piuttosto di soffrire, visti i precedenti miei e di mia nonna, che fu praticamente uccisa in sala operatoria. Ecco questa è la situazione.
Io dico solo che, come giornalista, oltre che insegnante, sono a conoscenza di decine e decine di casi di malasanità.
Errato, sei a conoscenza di episodi giornalistici che evidenziano dal loro punto di vista un evento sfavorevole che probabilmente non si sarebbe potuto evitare o prevedere, ma che viene come prima cosa attribuito ad una colpa di qualche medico, salvo poi smentire in una riga in quindicesima pagina quando si appurano le reali cause. Se non ci fosse il desiderio di guadagno di pazienti e avvocati, e se i medici faranno come si comincia a fare, citando chi ha denunciato senza ragione e chiedendo rimborsi adeguati, vedrete che la "malasanità" si ridurrà notevolmente.
quote:
Ho grandi speranze per il tumore, per un preciso motivo: il cancro non e' una fonte di guadagno particolarmente importante per Big Pharma e quindi le eventuali scoperte future non saranno tenute nascoste (come invece, temo, per l'HIV).
Errato anche questo, il mercato dei farmaci antitumorali è quello che alimenta il bilancio delle case farmaceutiche. Senza questi farmaci sarebbero alla rovina. Più farmaci si usano più guadagnano, quindi più tardi si trova la cura definitiva più tardi smettono di guadagnarre.
peppiniello, secondo me Francesco deve trovare in sé la forza di liberarsi dall'incantesimo. Noi possiamo solo esserci quando avrà bisogno di conforto. E non glielo faremo mancare.
Se io, che svengo solo alla vista di un ago, e che solo l'idea di un prelievo mi fa esasperare, ho affrontato due interventi, con inserimento di flebo e iniezione spinale, prima o poi la forza giusta verrà anche a lui.
Condivido in pieno doc. Mi spiace per ciò che hai vissuto: non potevo sapere. Ad ogni modo tu sai che noi siamo qua per questo: supportarti, non convincerti. Un abbraccio.
sniff sono commosso per Marvin:) Grazie, comunque, sei molto buono, come tutti. Concordo in pieno con il dottore sul mercato dei farmaci antitumorali, meno sul fatto delle informazioni giornalistiche. Nella mia categoria, certo, ci sono molti lupi che non aspettano altro (e io NON sono tra quelli, anche perchè lo faccio come secondo lavoro, ma comunque sono fatto così per natura) di fare lo scoop, di qualsiasi natura sia la notizia. Però è innegabile che ci sono fatti drammatici. Uno l'ho vissuto sulle spalle di mia nonna, tanto per fare un esempio, ma certo non abbiamo chiesto alcun risarcimento. Sono altresì convinto che ci sono centinaia di medici che comunque fanno il loro dovere, in silenzio e inosservati.
Modificato da - marvin250782 on 01/02/2008 14:42:32
Purtroppo, e dico, purtroppo, Van Herning ha ragione.
Fermo restando che io per primo ho avuto grande meraviglia nel verificare la correttezza di chi mi ha operato, così come sempre a napoli per l'ernia ci sono altri ottimi centri, ma se constato che in gran parte i napoletani che possono permetterselo vanno a curarsi fuori, ci sarà una ragione...
Poi è normale che fa notizia il singolo caso di malasanità, ma se si viene qui chiunque direbbe "E' troppo".
Forse ciò che manca all'Italia è la standardizzazione dei protocolli e delle procedure: c'è troppa eterogeneità tra le varie ASL. Forse adottare un metodo più uniforme (non dico uguale perché comunque occorre dar spazio alla sperimentazione clinica) è uno stratagemma per ridurre gli episodi di malasanità.
allora vi aggiorno: oggi sono stato dal dermatologo per la visita di controllo. Mi ha detto che l'infiammazione è passata, anche se qualcosa è rimasto. Quindi per altri cinque giorni devo continuare con le due pomate, ma in dosaggio diverso: la connettivna plus da 70% a 90%, e il desamix effe da 30 al 10%. Poi per altri dieci giorni solo la connettivina plus. Che dire, speriamo bene.
Per quanto riguarda la "malasanità" state facendo un pò di confusione. Ci sono casi e sono la maggior parte di carenze strutturali, indipendenti dai medici e legati al fatto che i medici non hanno voce in capitolo nelle scelte sanitarie delle aziende ospedaliere. E ci sono casi (pochi) legati ad inesperienza, superficialità, imperizia, dei medici. Tuttavia tutti vengono ricondotti sempre ai medici. La ragazzina di Vibo Valenza che è morta sembra per una scarica elettrica dell' apparecchi difettoso, è stata etichettata come " Intervento banale e muore in sala operatoria, indagati 6 MEDICI!!" Non penso che un medico si possa accorgere che un apparecchio è difettoso e non tocca nenache a lui programmarne la manutenzione, ma come prima cosa si etichetta il medico. Avete per caso letto delle smentite? Io no. Con questo non nego che ci siano casi di imperizia o negligenza, ma sono molti meno di quelli che pensate, e la vostra convinzione alimenta soltanto una cattiva informazione. Se i sei medici facessero causa a chi li ha accusatti, e chiedessero 500.000 euro di danni ciascuno, vedrete che le denunce diminuirebbero drasticamente. Perchè i fatti realmente attribuibili ad imperizia o negligenza sono decisamente pochi, gli altri dipendono da strutture fatiscenti od obsolete, da farraginosi procedimenti burocratici e da ristrettezza mentale dei politici.
caro dottore sono in parte d'accordo con lei, ma fare causa ai giornalisti serve a poco, si fidi. Sa quante querele ho beccato in vita mia? Ventidue! Sa quante volte sono stato condannato? Tre. Sa quanto mi avevano chiesto in quasi tutte le cause? Sempre più di un miliardo. Sa quanti soldi effettivamente ho pagato per tutte e tre le condanne? Seicento euro. Sono stato sempre querelato dai politici, di ogni schieramento, e me ne faccio un piccolo vanto, perchè almeno non posso essere tacciato di giornalismo servile o di parte. Purtroppo, caro dottore, come si dice, 'per il peccatore paga il giusto'. Quell che lei afferma, lo ripeto, è in parte vero. Ma, ahimè, ci sono pure medici del tutto incompetenti, almeno qui dalle mie parti, dove ho documentato tanti casi della cosiddetta 'malasanità'. Io non sono di quelli che si diverte a fare terrorismo mediatico, anzi aborro l'operato di quei colleghi, purtroppo tanti, che lo fanno. Ma ciò, comunque, non significa non riconoscere un problema che comunque esiste. Grazie per l'interesse nei miei confronti, un grazie di cuore a tutti.
Concordo, seppur con due riserve, col doc: e' un errata associazione automatica "decesso = colpa del medico". Purtroppo la colpa e' quasi sempre delle strutture vistosamente inadeguate.
Ma ecco le riserve: quando un'ospedale supera determinati limiti di ineguatezza, i medici lo vedono e, nonostante cio', non fanno nulla e spesso non dicono nulla. Tutelano la struttura per cui lavorano ed la loro carriera, sperando, magari, di sopperire col loro lavoro alle carenze strutturali. Spesso, quasi sempre, riescono, ma, in alcuni casi, l'impegno e le capacita' di alcuni medici non bastano a compensare. Il paziente quindi ne viene danneggiato; a volte, addirittura, muore. Vibo Valentia non aveva solo uno strumento malfunzionante, l'Umberto I era un disastro. Molti medici di fronte a queste mie obiezioni dicono ipocritamente "non possiamo certo scioperare; e i pazienti poi?". Non serve scioperare per forza, per lo meno in massa, anche solo rinunciando in tanti, solo per un giorno alla giornata libera e andando a montecitorio si darebbe un po' di clamore mediatico e di conseguente attenzione politica alle carenze delle loro strutture. I segretari di partito farebbero il possibile per evitare che i loro direttori generali (visto che e' sempre piu' una nomina politica) siano coinvolti in scandali. Ci sono troppi sprechi nella sanita' e troppo mangia-mangia da parte di furbetti, che una o piu' serie proteste dei medici ridurrebbe parecchio.
Seconda riserva: i chirurghi sbagliano, ma molto spesso non lo sa nessuno, neppure il paziente. Altre volte, invece la struttura e' carente e si da colpa a loro, ma credo che le cose si compensino. Nei medici, invece, percepisco piu' menefreghismo e piu' superficialita'.
Caro doc, credo che lei commetta lo stesso errore di molti miei amici medici. Il fatto di essere coscienzioso ed attento, sempre, le fa presupporre che tutti, o quasi, lo siano. Non e' cosi'. Ho conosciuto i medici americani e quelli italiani: noi siamo piu' intuitivi e in totale piu' capaci, ma loro, forse per la paura delle cause (che li non vengono strozzate da impossibilita' di trovare periti, da lungaggini burocratiche o da giudici che non si mettono contro i "professori"), sono molto piu' attenti a non sbagliare.
Credo che i medici possano fare molto per migliorare la situazione italiana, basta che lo vogliano davvero.
Non dico ai giornalisti, ma ai pazienti. Sono generalmente istigati da avvocati senza scrupoli e cercano di ottenere dei vantaggi economici, ci provano e se va bene guadagnano e se non va non perdono niente. Si ariverà a che certi interventi non saranno più fatti, perchè gravati da possibili complicanze e si manderanno da un medico all'altro fino a che qualcuno proverà a rischiare.. non mi sembra una bella cosa. Inoltre se il paziente è informato dei rischi, non potrà rivalersi se poi questi avvengono. Il problema è sempre l'informazione, bisogna darla il più onesta possibile. Abiamo già adesso la cosidetta medicina difensivistica, che implica dei costi elevatissimi in esami spesso inutili, ma se non fatti potrebbero essere impugnati dal paziente in una azione di rivalsa, oramai si pensa prima la medico legale e poi al paziente, perchè la possibilità di sbagliare c'è in medicina come in tutte le professioni, ma non si può esasperare la ricerca dell'errore se non ci sono conseguenze.. Posso capire i grossolani errori che sono a volte riportati (un lato per l'altro o cose del genere), ma gli incidenti non sono malasanità, sono evenienze che possono succedere e di cui il paziente deve essere messo al corrente. Quando opero un paziente di ernia, gli dico che potrà avere dolore per alcuni mesi in una percentuale di casi dal 5 al 10 per cento, che potrà avere insensibilità per un pò, che nei casi complicati potrà avere una atrofia del testicolo, e nei casi di laparocele enorme gli dico che rischia la pelle, ma ci sono stati casi in cui c'è stata causa perchè si è verificata una infezione nel post operatorio, complicanza possibile e che avviene in una certa percentuale dei casi, inevitabile perchè non ci sono linee guida su come prevenirla, e anche gli antibiotici preoperatori sono controversi. Insomma le aspettative dei pazienti sono superiori a quello che la medicina può dare, incrementate anche da certa stampa che da un lato esalta le "nuove scoperte" e dall'altro distrugge chi le applica con complicazioni.. insomma incompetenti ce ne sono tanti, ma non tutti sono dei medici..