Peppiniello mi ha dato spunto - con la sua risposta alla discussione di FrancescoP - per una riflessione. Oggi il cancro con tutti i risultati della ricerca continua a segnare vittime e si abbassa, secondo le statistiche, l'età media delle persone colpite.
E' un mio pensiero ricorrente: mio nonno ci ha lasciati all'età di 90 anni con acciacchi vari ma fondamentalmente con uno stato di salute buono per la sua età. Proveniva da un'epoca in cui diserbanti, inquinamenti vari e gas serra non si sapeva cosa fossero e le malattie con cui si doveva combattere erano l'infarto e gli ictus. Mi son sempre chiesto se tutta la tecnologia di cui disponiamo adesso e le ricerche effettuate, non siano state pagate a caro prezzo..... Ma, oggi, di cosa faremmo a meno?
Voi - amici miei carissimi del forum - cosa ne pensate?
Bella domanda: Di cosa faremmo a meno oggi? Il quesito che ci proponi merita una riflessione veramente profonda per il semplice fatto che si dovrebbe fare un distinguo tra cosa VORREMO fare a meno e di cosa FAREMMO veramente a meno. Per esempio: rinunceremmo all'auto? Forse chi vive in citta' ne farebbe a meno invece chi vive distante dalle metropoli...non credo ne possa fare a meno. Rinunceremmo ai viaggi in aereo che ci permettono di raggiungere mete lontanissime? Rinunceremmo a tutti i gadgets elettronici,se usati con moderazione,che ci permettono di comunicare..come stiamo facendo adesso in questo preciso istante! Non mi dilungo piu' di tanto..e concludo dicendo che la tecnologia non si puo' fermare ed il prezzo da pagare,per tutto questo,e' davvero alto ma la mia personale opinione che si possa trovare un EQUILIBRIO in tutto basta non esagerare sia in eccesso che in difetto.
Sicuramente nessuno fa a meno di niente,esempio: si parla di non arrivare a fine mese,ma in quanti sono a casa e rinunciano alle vacanze fuori porta?(pochi) Chi è in grado di uscire da casa senza il cellulare?(Nessuno li hanno persino i più piccoli alle elmentari)Quanti bambini scenderebbero giù in strada a giocare con gli amici? Nessuno perchè gli amici sono stati sostituiti dalle consol e Gameboy io sono cresciuta a giocare a nascondino;mosca cieca;a saltar la corda con le amiche e tanti altri giochi che ricordo con molta nostalgia e ci si divertiva un sacco. La tecnologia ha fatto passi da gigante,se la cosa riguarda la salute (ben venga) x il resto fino a che punto ci abbiamo guadagnato? si sono perse molte cose di un valore inestimabile.
Concordo con ciò che dice Gianna. Io eliminerei l'uso delle auto in città e lo lascerei ai centri poco collegati. Quando si arriva in città, si molla l'auto in un parcheggio e da lì si prosegue con mezzi pubblici che funzionino.
Il cellulare ai bimbi non lo capisco. Io fino alla laurea non avevo il cellulare e non avevo i problemi esistenziali che si hanno oggi a non averlo. Esisteva il telefono pubblico vicino al quale si faceva la fila e la fila era anche un momento in cui socializzavamo...
Sui giochi, beh, io sono molto arretrato sui videogame e lo sa bene Sammy che impallidisce quando non conosco un titolo famoso...., però io giocavo con il Lego, con i soldatini, le macchinine e poi la mia passione era una fattoria di cartone con tanti animaletti in plastica che collezionavo. Mamma ha tolto di mezzo la fattoria quando avevo 20 anni, e tuttora se ci penso mi viene da piangere. Me la regalò mio nonno quando avevo 6 anni...
E' vero che dico così ad Antonio... Ma è anche vero che la mia prima playstation me la sono comprata a 20 anni... Fino ad allora ho sempre avuto, da piccolo, giocattoli normalissimi come potevano essere i primi transformers o i mitici lego... E senza mai farmi mancare letture, a partire dai fumetti fino ai libri veri e propri... Si dice che bisognerebbe limitare l'uso delle auto al di fuori dei centri urbani, che 'in teoria' dovrebbero essere serviti dai mezzi pubblici... Pienamente d'accordo, per carità... Ma esistono anche altri modi per evitare lo smog in città... Il primo che mi viene in mente è dato dalle ormai famigerate auto ad idrogeno... Il gas emmesso non è altro che acqua... Ma perchè non hanno mai preso piede? Per i costi di produzione? No credo proprio... Tutte le cose prodotte su larga scala, si sa, partono magari con prezzi assurdi per poi piano piano scendere a cose più accettabili... No... Il motivo è un altro... Ed è lo stesso motivo per cui tante altre cose stupide continuano ad esistere... L'interesse economico!!! Se prendessero davvero piede queste auto i petrolieri cosa farebbero? SI sa che isoldi fanno girare il mondo... E per molti sono evidentemente più importanti della salute...
Credo che purtroppo sia tutto legato al posto dove viviamo. Mi spiego meglio. Vivendo in un mondo che richiede continuamente di essere al passo con i tempi, di andare di fretta, di essere sempre più belli, sempre più magri, sempre più tecnologici non possiamo fermarci altrimenti rimarremmo al palo e verremmo scavalcati da tutti rimanendo gli ultimi. Anche io rimpiango il tempo della mia infanzia dorata, fatta di nascondino e di ruba bandiera, di bicicletta e ginocchia sbucciate nonchè di tanti libri, letti fino a tarda notte pur di non lasciare la storia avventurosa in sospeso. Oggi sono una internettiana convinta, pensando che la rete, per esempio, ti permette di parlare con una persona che vive dall'altra parte del mondo in tempo reale...è strabiliante se ci pensate. Ma sono anche convinta che se emigrassi nelle Isole Gambier (polinesia francese per chi non lo sapesse e prossima mia meta) non mi servirebbe nulla di tutto quello che ho oggi. Sarei tranquillamente in grado di campare coltivando e pescando perle o di fare l'agricoltore e di vivere con quello che produce la mia terra, senza internet, telefono, tv e automobile. I libri...solo quelli mi mancherebbero
Concordo col Doc nel dire che non si torna indietro (per fortuna), ma che si puo' migliorare il presente.
Gli ostacoli non sono il non rinunciare alle comodita', ne sono convinto, ma il non essere piu' manipolati a sviluppare delle necessita' che non ci sono.
Es. il telefonino sempre acceso non e' una necessita', esistono i teledrin, che ti dicono "chiamami al nr..." ed essendo solo riceventi non danno il colpo di grazia alla nostra povera' fertilita'
Ci sono treni, per viaggiare di citta' in citta' (ieri e oggi ha fatto un lungo viaggio in treno e, in special modo l'andata, e' stata una piacevole chiacchiaerata di 7 ore con persone e vite che non conoscevo); ci sono tram e filobus, per arrivare in centro (zurigo ha un centro che profuma di campagna, di foglie bagnate). Ci dovrebbero essere le auto elettriche o, al massimo, ad idrogeno (e invece, scommettiamo che il futuro e' il metano, che inquina un pochino di meno, ma garantisce ancora i monopoli sul carburante di pochi e di poche nazioni, ancor meno del petrolio, con l'extra bonus di una maggiore usura dei motori!). Tanto la velocita' non dovrebbe essere certo maggiore ai 130 all'ora, per legge. Chissa' perche' questa suona come una battuta umoristica...
C'e' internet wireless in ogni casa, ma serve davvero? ma cosa comporta questo flusso di onde radio costante?
E poi ci sono tanti modi di mangiare piu' pulito e lavarsi senza esagerare coi detergenti (nessuno dice che basta una patina: oltre il sapone si attacca a se stesso! e la falda si inquina).
E ci sono gli auricolari bluetooth (quanto fastidio dara' mai un filo? quanto penetrano le onde delle frequenze dei bluetooth?).
Senza dimenticare tutto cio' che in casa fa male e che se lo si evita si viene bollati come newage (vernici realmete atossiche, schermatura dei fili elettrici in camera da letto, maggiore isolamento della casa per evitare di buttare soldi e inquinare - il gas estratto o la corrente prodotta inquina l'aria che, prima o poi, respiriamo).
ma il dio denaro, quello che emblematicamente, fanno vedere ammassato a terra senza valore in "io sono leggenda", per ora e forse per sempre domina.
In piu', molti (diciamo pure quasi tutti), vogliono apparire, emergere, essere migliori anche con quello che hanno e allora auto blasonate, telefonini aggiornatissimi (con fotocamere da tanti megapixel, ma con obiettivi scadenti che poi le rendono scadenti e solo status symbol), oggetti firmati (beh, non inquinano di piu', ma non servono realmente), diamanti (avete visto "blood diamonds"?), villaggi vacanze alle maldive (con spiagge in italia che non hanno nulla da invidiare, tranne un po' di abusivismo edilizio e di inquinamento, che si potrebbe far smettere), ecc...
Ci sono cose piacevoli, per se stessi, per quello che si prova mentre le si fa, non perche' la tv o la societa' lo dice. Ci sono i cibi buoni, ci sono le passeggiate in riva al mare, c'e' la pioggia estiva, ci sono le passeggiate sulla neve, ci sono gli animali domestici, c'e' la musica (non solo le canzoni, ma la musica che si fa o che fa un amico) ci sono le chiacchierate con gli amici, le "certe sere a cass di Luca". C'e' lo sport (non solo la palestra). E ci sono i mondi in cui ti portano i libri.
Bah, qualcosa si puo' fare. Dovremmo vivere piu' dei nostri nonni, visto che il progresso culturale e, soprattutto, medico avanza. Chissa'?
Trovo la situazione campana emblematica e non solo per le buste di immondizia, che sono il meno (un grosso meno, comunque), ma per gli scarichi illegali e silenti di sostanze tossiche in zone agricole, in zone di produzione alimentare.
Scusate, sono stato davvero prolisso!!! Sapete questo e' il mio campo di studi....
quel punto non te lo so associare a dati numerici, se non estrapolati da internet. Sta di fatto che gli americani ti rispondono sempre con questa obiezione, quando chiedi perche' non usano i cellulari.
PS io predico bene e razzolo male (auto benzina, bluetooth, wi-fi, fili non schermati, ecc), ma innanzitutto e' bene fare sempre controinformazione (che aiuta il prossimo a sapere e scegliere consapevolemnte) e poi io punto a migiorarmi, appena il mio mare in tempesta si acquieta.