Salve a tutti. Ho letto finora con attenzione gli interventi sul forum. Tutti interessanti. Adesso, essendomi deciso (?) a ripristinare, più che la integrità (a destra del mio basso addome), la mia vita "precedente", ho pensato di approfittare della cortesia di voi partecipanti. Avrei moltissime domande da fare, com'é prevedibile. Ad esempio, si pone il problema di scegliere il medico e la struttura migliori, scelta che in genere é il risultato di un passaparola; nel forum, però, ho trovato delle utili indicazioni di centri ben organizzati a Napoli, tra cui l'Ospedale S. Paolo, é così? A me un medico ha consigliato di cercare un chirurgo che sia anche urologo, vista la zona in cui si opera. E' una cautela eccessiva?
Ciao e benvenuto nel forum! Lanciamo un appello agli amici napoletani perchè ti possano dare qualche indicazione. Hai fatto bene a deciderti, ti parla uno la decisione l'ha presa dopo pochissimo tempo che gli era stata diagnosticata l'ernia. Ma quel poco tempo passato in sua compagnia non lo rimpiango proprio, ed ora a 12 gg dall'intervento, sono proprio contento di averlo fatto! Vedrai che altri amici del forum ti diranno la stessa cosa. Vai tranquillo. Ciao Saverio
Ciao Ciemme, io sono napoletano e ti confermo che un utente che tempo fa scriveva qui, ha avuto un'ottima esperienza all'Ospedale San Paolo (che tra l'altro è vicino a dove abito io).
In genere il primo passo è il medico di famiglia che ti dovrebbe segnalare un chirurgo. Se non lo ha fatto prova al S. Paolo. Purtroppo la équipe che mi ha operato per due volte è distrutta, poiché il primario ha lasciato questa terra e l'aiuto chirurgo soffre terribilmente di un male impietoso.....
Fammi sapere che fai, e ovviamente per tutte le domande siamo a tua completa disposizione (e per i miei compaesani è sempre valido l'invito a organizzare una bella pizza!).
Grazie a tutti per le risposte. Che l'urologo non sia utile si capisce anche dal carattere lapidario della risposta dell'ammin, per cui ho già scartato l'opzione. Caro mark, io purtroppo é circa un anno che mi barcameno con 'sto problema; il mio lavoro e la famiglia, oltre, devo ammetterlo ad un sacro terrore per l'intervento (sono di quello che svengono alla vista del sangue, per intendeci, nonostante un innato interesse per la medicina e la pratica ultratrentennale delle arti marziali) mi hanno indotto a rinviare continuamente la decisione; ma vivere come se avessi vent'anni di più non é piacevole. Antonio, mi rattristano molto le notizie che mi dai circa l'equipe del San Paolo. Oltretutto io abito nella provincia ad est della città, quindi abbastanza lontano dal San Paolo, ma mi avevano confortato proprio le notizie sulla qualità umana e professionale del gruppo che lavora là. Come sarà adesso la situazione? La pizza é già un impegno, a patto di andarci quando tutto sarà risolto (spero presto).
Ciemme, come ti capisco! Io mi sono deciso anche perchè l'ernia limitava molto la mia attività in palestra (prima dell'intervento ci andavo praticamente tutti i giorni anche se non sono un maniaco), e anche nella vita. Poi dopo 3 o 4 episodi dolorosissimi al testicolo mi sono deciso. Come forse ti hanno già consigliato, prova a sentire anche il tuo medico curante, sicuramente qualche dritta te la può dare anche lui su nomi e luoghi dove poter affrontare l'operazione con tranquillità. Ciao
Ciao Ciemme. Oggi giorno è più facile trovare equipe brave e professionali rispetto a un tempo. Ti auguro tanti in bocca al lupo... per risolvere definitivamente il tuo problema.
Scusami Ciemme, mi rendo conto che il modo con il quale ho scritto induce in errore.
L'équipe di cui parlavo, quella che mi ha operato, appartiene/va all'ospedale Don Bosco, mentre al San Paolo è ancora tutto OK!!!! Quindi procedi come sapevi.
Antonio, la tua risposta mi conforta, anche se, per il momento, le mie notizie sul "San Paolo" sono sempre di seconda mano.
Colgo l'occasone per proporre un altro mio quesito, siccome non trovo notizie sul forum: é possibile che l'ernia inguinale influisca sull'attività sessuale? A me pare di avere subito, come dire, una riduzione abbastanza rilevante della libido ultimamente. Ci può essere un collegamento o giocano solo fattori psicologici, legati, magari alla deformazione estetica?
Allora fai così, al fine di renderle di prima mano dovresti andare e farti vedere lì, così hai modo di renderti conto di come funziona il tutto.
Per quanto riguarda l'attività sessuale, credo che si tratti di questioni di carattere psicologico, unite anche a una forma di fastidio.
Mi spiego meglio: senz'altro un maschietto con l'ernia "sa" di avere l'ernia e che esteticamente può rappresentare un problema. Io stesso quando l'avevo e andavo in piscina, mi facevo la doccia dando le spalle a tutti. Certo non pensavo che dovessi essere esaminato anche dagli amici nuotatori, ma l'idea stessa che qualcuno me la vedesse mi dava fastidio.
Posso immaginare dunque che incontrare una donzella (o tua moglie, non so se sei sposato) "sapendo" di avere la zona gonfia, può comportare anche involontariamente un "blocco".
Inoltre, considerando che in alcuni casi - come nel mio - l'ernia comporti anche del dolore (fitte e crampi allo stomaco, pressioni addominali e inguinali), questo è anche un ulteriore fattore che contribuisce a calare il desiderio sessuale.
Tieni presente però che tutto questo discorso lo faccio sulla base della mia esperienza, e non sono un medico.
Ciemme, ti posso parlare solo per esperienza personale, poi per una risposta più tecnica sentiamo il Doc. A me è capitato soprattutto con l'avvicinarsi dell'intervento di provare un calo di desiderio, e in alcune occasioni ho avuto paura di "esagerare" e quindi psicologicamente ero un po' "bloccato". Per il resto, "tecnicamente" parlando, anche con l'ernia in bellavista, ha sempre funzionato tutto a dovere. Quindi, per quel che riguarda la mia esperienza, credo solo si trattasse di un fattore psicologico. Ciao
Antonio, sono padre di due splendidi bimbi, e considero (o meglio, spero) la mia vita di padre, marito, professionista, compresa quella sessuale, ancora non conclusa. Ma una specie di...remora, anche tra due persone che dovrebbero conoscere reciprocamente il proprio corpo abbastanza bene da superarne le possibili modificazioni (e le deformazioni, anche se temporanee) evidentemente può esistere lo stesso. Comunque: sono stato visitato al "San Paolo" da uno dei chirurghi, il quale ha definito la mia "una bella ernia" (già in sede scrotale, pur se riducibile). E' stato parco di parole ed ha molto sorriso quando gli ho detto che ero stato indotto a rivolgermi lì poiché altre persone operate di ernia avevano trovato la day-surgery di quell'ospedale molto buona. Alla mia domanda sul perché sorridesse, ha risposto che non pensava che la sua equipe fosse famosa per le ernie ben ricomposte. Ho dovuto affrettarmi a precisare che mi riferivo alla qualità del reparto in generale, anche se io evidentemente mi ero informato in relazione al particolare problema che mi riguarda. Mi ha preannunciato una "spinale" (a suo dire più indicata, vista anche l'ansia, o farei meglio a dire, il velato terrore che trasmettevo) e mi ha rinviato a venerdì prossimo per l'intervento(!!!), in mattinata, con dimissione la sera stessa. La persona mi ha ispirato simpatia, ed ha cercato, più con dei mezzi sorrisi che con le parole, di stemperare la (mia) tensione. Devo dire, però, che, mentre me ne ritornavo al lavoro, ho cominciato a pormi delle domande. Non é previsto alcun esame clinico preliminare? Nessuna prova allergica? Nemmeno il gruppo sanguigno? Faranno tutto lì il giorno stesso dell'intervento? E la epidurale non ha controindicazioni, ad esempio se si ha infiammazione al nervo sciatico? E poi, non debbo procurarmi alcuna prescrizione dal mio medico di base?