Bene così Ciemme! Non stupirti se il chirurgo non l'hai più visto, credo sia una prassi normale (o diffusa): solo se qualcosa va storto o se lo chiedi espressamente tu, allora puoi essere rivisto da chi ti ha operato. Il chirurgo che mi ha operato l'ho visto il mattino della dimissione, quando mi ha tolto il cerottone imbottito, poi le visite successive (tolta dei punti dopo 1 settimana e ulteriore visita dopo 10 gg) le ho fatte sempre con altri medici. Almeno, così funziona al Valdese di Torino. Credo che ogni ospedale abbia la sua prassi....vero DOC? Per il resto, è solo questione di qualche giorno con break dance e tuca tuca, poi vedrai che sarà tutto più semplice. Occhio agli sternuti!!! Un abbraccio Saverio
In genere sì, perchè l'ambulatorio prevede un medico di turno ed è difficile che combaci col chirurgo operatore. Ma le notizie sono riportate, se c'è qualcosa che non va il chirurgo lo viene a sapere.
Sono qui, sono qui. Già alle prese con il lavoro (ci sono scadenze che, purtroppo, non posso rinviare, né posso delegare tutti gli impegni). Riesco a stare in piedi e muovermi abbastanza agevolmente, anche se non sono ancora uscito di casa. Alcuni dolorini sparsi, al fianco e nella zona della ferita, ma tutto é sopportabile (sono riuscito a non prendere mai antidolorifici). La febbre é scomparsa. Questo il bollettino, ad oggi. Piuttosto mi lascia perplesso il gonfiore, anche di una certa consistenza, che permane nella zona intorno al taglio. Come se sotto la cute mi ci avesseo cucito un uovo. E' normale, Doc? Era questo il motivo della compressione dopo l'intervento? Comunque, in questi giorni vado a togliere i punti; spero di poter essere visitato anche dal chirurgo. A proposito, vi ho raccontato di come sono entrato in sala operatoria? Dopo aver espletato le pratiche per il ricovero, un infermiere mi consegna la camicina di tessuto-carta, m'invita ad indossarla ed aspettarlo seduto sul letto assegnatomi. Io, memore dei preziosi consigli ricevuti qui da voi, chiedo di andare al bagno. All'uscita lo stesso infermiere mi fa:"Non si spogli, andiamo a piedi". Fu così che mi sono spogliato in una saletta antistante la sala operatoria, mettento i miei abiti in bell'ordine sull'unica sedia esistente. L'infermiere prende il tutto, ne fa un fagotto (scarpe comprese) e mi dice che lo avrebbe consegnato a mia moglie che aspettava di sopra (e dire che sono un tipo ordinato). Sono salito da solo sul lettino operatorio, entrando a piedi in slip, camicia e pedalini di carta. Antonio, chissà se questa é una pratica napoletana. Mi rifiuto di pensare che l'infermiere si sia voluto risparmiare la fatica di spingere il mio letto per svariati metri con tutto quel caldo...
Ma insomma... Poco mancava che ti dessero un bisturi in una mano, un libretto delle istruzioni nell'altra e..."Buon lavoro"... Comunque sono contenta che sei già abbastanza in gamba, compatibilmente con dolorini e gonfori vari...Appena andrai al controllo ci farai sapere qualcosa...Besos
NO, io sono stato in un reparto così bello, ordinato, pulito e con persone a modo, che mi sembrava di stare in Svizzera, e invece era il don Bosco, che a Napoli si trova in una zona di confine tra la città è la criminalità organizzata (dopo il celeberrimo Cardarelli, il secondo Pronto soccorso più affollato di casi di scontri a fuoco e via di seguito).
Mi fu assegnato il lettino, mi fu chiesto di prepararmi (pigiamino e pantofoline portate da casa su info rilasciate al primo accesso), e poi mi venne a prendere la prima volta la dottoressa anestesista (dai un bacio a mamma e vieni con me, seguono lacrime di mamma......), la seconda il capo anestesista (la dottoressa era appena andata in pensione) che mi prese sotto al braccio e mentre mi diceva che mi avrebbe addormentato totalmente a sorpresa, mi accarezzava la nuca.......
Ciemme, bentornato....Se nel forum non dai tue notizie per un paio di giorni, ci si preoccupa tutti!!!!. Credo che il gonfiore sia abbastanza normale, a me è diminuito molto nel momento in cui ho ricominciato a camminare e uscire di casa. Ma i primi giorni facevo fatica ad abbottonare i pantaloni ed era una sofferenza anche fare due passi per strada. Vedrai che con la levata dei punti la situazione migliorerà.
Antonio, chissà perchè le mamme si commuovono sempre: quando l'infermiera è venuta a prendermi in camera con la sedia a rotelle x portarmi in sala operatoria, a mammà le sono venuti i "lucciconi" agli occhi..... Ah, le mamme!!!!
La mia me lo disse perché: vedere una dottoressa amorevole (in fondo era solo un po' più giovane di lei) e materna, trattarmi da "figlio" e non da paziente generico, fu emozionante. La frase "dai un bacio a mamma e vieni con me", le dette la sensazione del distacco ancora più forte che se mi avessero preso con brutte maniere!
allora questa pizza con antoniuccio ve la fate alla bismark ? l'uovo te lo porti da casa
Originariamente inviato da francer - Ieri : 23:42:29
Spero proprio di no, Francesco! Preferirei basilico fresco nostrano, olio extravergine del Cilento, pomodorini del Vesuvio "schiattati" e tocchetti di mozzarella di bufala del salernitano strappata a mano (non tagliata). Da bere, per l'occasione, Lacryma Christi bianco spumante. Sei dei nostri?
A proposito, Mariagrazia, dalla posizione in cui ero, nonostante il "sipario" riuscivo a vedere il campo operatorio riflesso nel vetro della lampada che lo illuminava; a parte il fumo che guardavo salire quando veniva usato il bisturi elettrico... Ad un certo punto, ho dovuto distogliere lo sguardo e cercare di distrarmi...