Buonasera a tutti, per prima cosa complimenti per il sito davvero ben fatto, poi ecco il mio quesito. Ho 34 anni ed in seguito alla mia prima gravidanza che si è conclusa con un parto cesareo d'urgenza, ho riportato una diastasi dei retti addominali ed una piccola ernia all'ombelico, che mi è stata diagnosticata da un chirurgo al quale mi sono sottoposta per una visita, dopo che avevo appunto notato la comparsa di una "pallina" sopra all'ombelico e di una "protuberanza" che mi usciva proprio tra i due retti ogni volta che facevo addominali. Il medico mi consigliò di intervenire chirurgicamente solo se l'ernia mi avesse dato problemi, e mi disse che, se avessi avuto in mente di pianificare un'altra gravidanza, di attendere fino alla fine della ulteriore gravidanza. Così ho fatto, l'ernia e la diastasi non mi hanno dato grossi problemi, a parte indurimenti della pancia e l'aspetto estetico non proprio gradevole (addome prominente). Ora sono in gravidanza, e vorrei avere qualche idea su dove indirizzarmi per un eventuale intervento una volta finita la gravidanza. Questi sono i miei dubbi: 1) Vivo a Forlì, e vorrei rivolgermi ad una struttura ospedaliera, possibilmente in zona ma non è un requisito indispensabile, ma non saprei a chi rivolgermi.
2) Mi chiedevo anche se fosse mai possibile intervenire sulla diastasi, contemporaneamente all'intervento cesareo.
3) L'intervento deve essere obbligatoriamente in anestesia totale?
La diastasi post gravidica è frequente, l'indicazine chirurgica c'è solo se da sintomi o se il fattore estetico è importante. Non conviene ripararla al momento del parto ma almeno un anno dopo, sempre che ci sia l'indicazione. Utile ginnastica di rinforzo degli addominali.
vedrò senz'altro di contattare il primario di Riccione per un ulteriore consulto. So che è bene attendere almeno un anno dopo la gravidanza, ed effettivamente questa sarebbe la mia idea... e considerati i tempi in genere necessari per interventi di questo tipo con il SSN, forse sarebbe già ora di muoversi. Per la diastasi solamente anche il primo chirurgo mi aveva detto che se ci fosse stata solo quella, non aveva senso operarsi, mentre essendo presente l'ernia, mi consigliava vivamente di sistemarla. Immagino che al momento di un intervento di ernia, si possa sistemare anche la diastasi, giusto?
L'ultimo dubbio: generalmente si interviene sempre dalla cicatrice del cesareo, oppure è necessario intervenire direttamente sull'ombelico?
Come ginnastica di rinforzo vanno bene gli addominali classici, o c'è qualcosa di puù specifico?
L'ernia è la diretta conseguenza della diastasi, in quanto la "breccia" che si apre tra i fasci dei muscoli retti lascia fuoriuscire parte dei visceri, che la parete addominale da sola non riesce a trattenere.
Se la situazione non è migliorata con la ginnastica, la plastica sarà necessaria e, vista l'ernia, molto probabilmente sarà inserita una protesi in materiale biocompatibile.
La tecnica dipende dal chirurgo, credo che, visti i precedenti cesarei, rifarà il taglio sulla vecchia cicatrice, asportandola.
Per quanto riguarda gli esercizi per gli addominali (la diatriba su alti e bassi è sempre aperta), meglio farli con le gambe a 90 gradi con i piedi appoggiati ad una parete o con i polpacci appoggiati su una panca (detti anche Crunch), se eseguito bene si usano solo il retto addominale e gli obliqui, evitando di coinvolgere ileopsoas e retto femorale.
La fascia addominale può essere utile in gravidanza, dopo è inutile.
Confermo la fiducia al doc Garulli (sempre sia lodato), primario al Ceccarini di Riccione. Per una visita privata rivolgersi al poliambulatorio Boschetto in via Veneto a Riccione, tel. 0541.660796
Grazie mille per i preziosissimi consigli!! La fascia infatti l'ho acquistata per questa gravidanza, per tentare il tentabile... ovvero evitare che la diastasi e l'ernia peggiorino ulteriormente.
A questo punto, un dubbio: secondo voi ha senso che mi faccia vedere dal Doc Garulli ora che sono in gravidanza, oppure meglio attendere dopo?
Ciao a tutti, volevo aggiornarvi sulla mia ernia. La gravidanza è terminata con la nascita del piccolo Ettore l'8 maggio! Ed in concomitanza del cesareo, mi sono sottoposta ad ernioplastica. L'intervento non è stato una passeggiata... Doveva essere effettuato con la sola anestesia spinale, mentre invece, una volta terminato il cesareo, si è resa necessaria l'anestesia generale, anche perché la mia ernia, valutata di circa 3 cm, era invece di 6 e si estendeva abbastanza sopra all'ombelico. Mi è stata applicata una "rete" in materiale bio compatibile a livello intraperitoneale (ventralex). Il dolore post operatorio è stato intenso, ma soprattutto a livello della ferita del cesareo e non dell'ernia. Contestualmente all'ernia, è stata riparata anche pA diastasi dei retti. Oggi sono passati 12 gg dall'intervento e sto benone anche se nella zona sopra all'ombelico ho ancora un "bozzo" che credo si debba riassorbire, che però non è dolente. Ancora non ho visto con i miei occhi il risultato finale, perché ho ancora le medicazioni e porto quasi sempre una panciera. In attesa di rivedere il chirurgo tra una settimana circa, volevo chiedervi se: 1) è normale questo "bozzo" che sento sopra l'ombelico? 2) per quanto tempo in genere è consigliato l'uso della panciera? 3) ci sono esercizi che Posso iniziare a fare per favorire il buon esito dell'intervento?
i tuoi più preziosi alleati sono fratello tempo e sorella pazienza
anche se per fortuna va tutto bene. l'intervento non è stato una passeggiata lascia passare almeno un'altra quindicina di giorni prima di ricominciare gli esercizi (all'inizio blandi).
1) se è un semplice indurimento è la rete che viene inglobata dai tessuti
2) dopo il mio terzo intervento, ho portato la fascia per 2 mesi, indossandola PRIMA di alzarmi dal letto e togliendola DOPO essermi coricato per la notte
3) io sono di parte, ma il camminare nordico è il mio preferito, ci metto anche il nuoto per fare contento antoniuzzobello
Ciao Ebian3 e grazie per i consigli! Al moento anche io come te metto la fascia prima di alzarmi da letto e praticamente non la tolgo nemmeno di notte vistoche devo com alzarmi spesso per le esigenze del piccolo.
Da ieri sono senza punti (mi riferisco a quelli del cesareo, quelli per l'ernia erano riassorbibili), e quindi sono un pò più libera nei movimenti. Mi sento "benino" anche se quando "conquisto" completamente la posizione eretta, mi sento tirare tutto. Non ho dolore, ma solo questa strana sensazione che tutto tira, ma penso sia normale.
Ciao Ebian3 e grazie per i consigli! Al moento anche io come te metto la fascia prima di alzarmi da letto e praticamente non la tolgo nemmeno di notte vistoche devo com alzarmi spesso per le esigenze del piccolo.
Da ieri sono senza punti (mi riferisco a quelli del cesareo, quelli per l'ernia erano riassorbibili), e quindi sono un pò più libera nei movimenti. Mi sento "benino" anche se quando "conquisto" completamente la posizione eretta, mi sento tirare tutto. Non ho dolore, ma solo questa strana sensazione che tutto tira, ma penso sia normale.
Grazie ancora a presto
Originariamente inviato da Federica - Oggi : 16:10:26
Ciao Federica, non ti preoccupare, tutti i sintomi che lamenti sono assolutamente nella norma e quindi l'unico rimedio è la pazienza, tanta pazienza e vedrai che tutto passerà. Cerca di non strafare con il piccolino, ma come si fa????
Per frequenza, supporto, simpatia e nomina a "Ufficiale Contatore" del forum
Ciao a tutti, vi scrivo per un consiglio. La mia storia la sapete: l'8 maggio insieme al cesareo ho riparato un ernia ombelicale con inserimento di protesi e ricucito la diastasi dei retti. L'intervento è andato bene e non ho avuto particolari problemi. Solo un piccolo punto esterno nella zona ombelicale che faceva fatica a cicatrizzare, e produceva un po' di pus. Continuando a medicare, la situazione si è risolta anche se il punto è rimasto scuro. L'acqua ossigenata pero ad oggi non produce bollicine. Non ho nessun tipo di dolore. È da una settimana pero che ho la febbre, sicuramente causata da una tonsillite che mi ha passato mia figlia e a cui vado spesso soggetta. Il medico mi ha vista, e concorda anche lui con la forte tonsillite. Lunedì inizio l'antibiotico (classico augmentin visto che stavo ancora allattando), ad oggi (sabato) ho ancora oltre 38... Il medico mi prescrive un antibiotico diverso, anche perché non allatto più fino a lunedì. Se la situazione non migliora, mi farà fare degli esami. Ora, sto iniziando a preoccuparmi, di solito con l'antibiotico la tonsillite mi andava via in un paio di gg, o Cmq migliorava e spariva la febbre... Questa volta non c'è segno di miglioramento... Si può sospettare una qualche infezione legata all'intervento, dopo oltre un mese e senza dolore alcuno nella zona? Dovrei interpellare anche il chirurgo secondo voi? Comincio a perdere le speranze e a preoccuparmi!!! Grazie in anticipo....