Gentile Dottore, complimenti per questo sito e per tutte le informazioni che pazientemente fornisce. Le chiedo se nella mia zona(Avezzano) esiste una struttura in grado di operare l'ernia con la tecnica Kugel patch da lei descritta.Sono due settimane che il mio medico mi ha diagnosticato (visivamente)un'ernia inguinale dx e mi ha detto di recarmi ad una visita specialistica.Dovrò decidermi ,ma vorrei prima individuare uno specialista in gamba. Saluti
Purtroppo non conosco nessuno nella sua zona.. A Roma certamente c'è qualcuno, anche se personalmente non ne conosco. Speriamo che qulacuno possa dare ulteriori notizie.
Vorrei qualche spiegazione in merito alle tecniche. Ho sempre sentito che l'intervento in laparoscopia fosse meno invasivo di quello aperto. ora credo di aver capito che il metodo Kugel ritorna indietro!Ovvero alla tecnica aperta.Si può avere qualche documento che mette in confronto i vari metodi analizzando i pro e i contro di ciascuno? grazie mille
Temo che per avere i pro e contro di ogni metodo non basti una intera biblioteca. Ci sono centinaia se non migliaia di lavori scientifici che dicono tutto e il contrario di tutto. Questo perchè la tecnica ideale non è stata ancora trovata. Il concetto fondamentale è che se un chirurgo effettua una tecnica e con questa ha i migliori risultati allora nelle sue mani quella è la tecnica migliore.
seguendo questo concetto traggo come conseguenza che è inutile che io faccia una ricerca attenta di un chirurgo o che mi preoccupi di sapere quale procedura operatoria dia minori complicanze. I migliori risultati ,se riferiti al singolo chirurgo, possono consistere per esempio in un 10% di recidive. Questo è il suo migliore risultato!! anche se altrove si ottiene l'1% o meno?
Ovviamente sto parlando di chirurghi esperti di chirurgia erniaria! Se il tasso di recidiva è superiore al 1-2 % non si può considerare un chirurgo esperto, ma oggigiorno non ci sono praticamente più centri (a quanto risulta dai risultati pubblicati) che abbiano recidive elevate. Si può discutere di confort postoperatorio a fronte di rischi di diversa natura, ma il discorso sulla recidiva è simile per tutte le tecniche. Per esempio la tecnica di Shouldice, che non usa mesh, ha un tasso riportato di recidiva dell'1%, tuttavia viene usata meno perchè è leggermente più dolorosa di una plastica con mesh, e di più difficile escuzione. Però lo Shouldice Center di Toronto continua a proporla con risultati ottimi, pur proponendo anche ultimamente la plastica con mesh. Così per tutte le altre tecniche che differiscono per tipo di mesh (plastiche anteriori) le differenze sono minime e dipendono dal tipo di mesh usata (più o meno materiale, plug si o plug no, fissaggio con punti o no). Però i risultati riportati sono simili e nel numero anche le opinioni dei pazienti, che sono in genere soddisfatti al 97% e più della tecnica adottata. Insomma, non c'è ancora accordo e penso che mai ci sarà per una tecnica universale, ma ogni tecnica va valutata sul paziente e proposta la mesh migliore per quel paziente e per la sua attività. Il chirurgo espertto di chirurgia erniaria conosce tutte le tecniche e sa proporre quella migliore per quel paziente, il chirurgo generale che fa anche ernie propone la tecnica che conosce come quella che dà i migliori risultati per lui.
Adesso mi è più chiaro il suo concetto. La mia idea era questa. esistevano dei chirurghi che operavano con la tecnica Bassini(universalmente affermatasi come la più valida) e avevano buoni risultati;poi quegli stessi chirurghi hanno usato tecniche più evolute ottenendo risultati ancora migliori.Ecco, io pensavo che magari esistesse una tecnica fra tutte queste che potesse dare statisticamente esiti migliori in termini di recidive e di complicanze post-operatorie a parità di capacità degli esperti.Ma Lei mi rappresenta invece una situazione di completa incertezzache mi lascia insoddisfatto.
Assolutamento nessuna incertezza per quanto riguarda le recidive! Tutte le tecniche sono sovrapponibili. Ma se vuole guardare il pelo nell'uovo allora una Trabucco ha una rete più pesante, che può dare in alcuni casi una sensazione di corpo estraneo. Una Lichtenstein usa una rete più leggerea, ma può avere fastidi dalle suture. Una tecnica col plug tipo plug and mesh ha lo svataggio di posizionare un plug che può migrare e dare aderenze e complicazioni intestinali. Una tecnica laparoscopica può avere dei rischi maggiori come anestesia e se succede un incidente è un incidente serio (anche mortale a volte) però è molto meno dolorosa e necessita di grande esperienza da parte del chirurgo. Una tecnica posteriore come la Kugel è meno dolorosa, necessita di esperienza del chirurgo e come tutte le tecniche pposteriori occupa uno spazio dove potrebbe essere necessario in seguito intervenire (prostata, protesi vascolari, by pass arteriosi). La Bassini ha un tasso di recidiva del 10% Insomma tutte hanno dei vantaggi e degli svantaggi, ma nessuno in maniera tale da superarsi. In definitiva non esiste un Valentino Rossi tra le tecniche, ma tutte possono essere dei Max Biaggi.