Salve a tutti, sono Marco 43 anni, nuovo ingresso, sono stato sottoposto il 04 giugno ad intervento di ernioalloplastica, con metodica secondo Lichtestein con utilizzo di rete protesica “ultraprò”, per ernia inguinale sin. diretta; nella stessa seduta il chirurgo ha deciso di togliere il linfonodo inguinale (referto istologico nella norma:l.do reattivo). L'intervento è stato eseguito in anestesia locale. Intervento effettuato alle 8.00 dimissioni alle 16.30 con prescrizione di 10gg di eparina ( fatta solo per 3 gg) e tachipirina. Visto che sono med. veterinario, e conosco il dolore provocato dalla chirurgia add. e spt. dall'asportazione dei l.di, ho chiesto se fosse stato il caso di prendere qualche antidol. maggiore ma mi è stato risposto che non servivano. Detto fatto, alle 20.30 svanito il mitico effetto dell'anest. locale dolori fortissimi, nottata da paura, fino a che finalmente alle 7.30 del mattino riesco ad elemosinare del Contramal gocce e per i 2 gg. successivi il dolore è più o meno sotto controllo. Decorso penso nella norma con ematomi un po' dappertutto. Dopo 6 giorni dall'intervento inizia il calvario: rigonfiamento al di sotto della ferita di grosse dimensioni, teso e dolente. Il giorno successivo mi reco alla prima visita di controllo fissata a 7gg dall'intervento ed il chirurgo di turno sostiene che è un ematoma, io cerco di fargli capire che secondo me non lo è visto che la cute sovrastante è l'unico punto della zona che non è viola, è pochissimo fluttuante e fa un male bestia, niente da fare, bendaggio compressivo nottata insonne con dolore allucinante. Il giorno successivo piantono il chirurgo che mi ha operato,direttore del reparto, che ritengo molto valido; appena vede il tutto riapre in parte la ferita ormai trasudante mi inonda tutti i vestiti di liquido siero-emorragico e dice che il tutto è un sieroma dovuto alla reazione dell'organismo alla rete protesica. Nei 3 giorni successivi drena comprimendo la zona il liquido e dice di avere pazienza, di continuare a medicarmi e di tornare eventualmente a farmi vedere in reparto visto che lui deve andare in ferie per 2 settimane. Ogni giorni mi cambio la medicazione sterile 2-3 volte, visto che il liquido è notevole, passo in reparto ogni tanto dove ogni chirurgo di turno dice la sua (ematoma, sieroma, linforrea perchè tolto un linfonodo, ecc.). Tutti sostengono che non devo fare nessuna terapia antibiotica visto che il liquido è limpido non infetto. Sabato 23 ritorno in reparto facendo presente che i margini della ferita si sono notevolmente ispessiti ed arrossati, il dolore è simile ad un forte bruciore, il chirurgo di turno sostiene che non è ancora il caso di prendere antibiotici, avere pazienza...... Temperatura in questi giorni tra 36,9 e 37,1°C. Questa notte insieme ai soliti dolorini sopportabili sono comparse delle fitte, tipo scariche elettriche con irradiazione lungo la gamba, molto dolorose non penso dovute all'adrenalina ed agli urli per i rigori di Italia-Inghilterra. Ora, io penso che la pazienza da parte mia sia notevole, però d'altro canto con tutto il rispetto non sono neanche Gesù Cristo che deve stare con una ferita sul fianco sempre aperta. Esisterà una bibliografia in merito sui tempi medi di adattamento dell'organismo alla rete, degli esami più o mendo specifici del liquido per vedere di che si tratta, fare un colturale, una ecografia, una radiografia, vedere se un bordo della rete si è girato, se ha fatto reazione un punto di ancoraggio, se è rimasta una garza dentro.....?????? Scusate il tono un po' esasperato e l'italiano parlato.
nel Forum sono state narrate diverse situazioni simili alla tua, con ferite che stentano a guarire per l’accumulo di siero. Purtroppo sono problemi che si trascinano per tempi anche lunghi provocando non poco disagio e sofferenza. Credo che alle tue domande specifiche potrà rispondere in modo esauriente il nostro Doc. Nel frattempo, se ancora non l'hai fatto, puoi fare una ricerca nell'archivio del Forum tramite la funzione "Cerca", la trovi a destra nella barra del "Menù principale". Basta inserire una parola chiave per la ricerca, selezionare le opzioni disponibili e il motore ti segnalerà le discussioni relative.
una ecografia, una radiografia, vedere se un bordo della rete si è girato, se ha fatto reazione un punto di ancoraggio, se è rimasta una garza dentro.....?
Originariamente inviato da Vet - Oggi : 12:16:39
ciao Vet, benvenuto anche da parte mia
ti posso in parte tranquillizzare sulla garza, a quanto hanno detto a me non c'e' lo spazio per lasciarcela
piuttosto, come dici tu, tramite 1 eco si puo' verificare se l'impianto non è dislocato
i bruciori che avevo io erano stati ricondotti ad 1 interessamento dei nervi della zona, con le infiltrazioni sono andati via via a scemare
anche secondo me (dall'esperienza del forum) la fuoriuscita di siero può durare a lungo. non è frequente ma capita i dolori che si irradiano alla gamba fanno pensare a coinvolgimento di terminazioni nervose ma in genere passano un'eco non farebbe male sentiamo doc
Dalla desdrizione sembra un sieroma dovuto certo alla reazione alla rete, e anche forse ad un sanguinamento superficiale. Ci sono sieromi che guariscono in pochi giorni e altri che necesitano settimane.. Io in genere in questi casi dreno con una siringa una volta la settimana, fino a che la quantità non è minima. L'antibiotico lo farei.. in fondo c'è una rete sotto che se si infetta sono dolori..