Ciao a tutti. Come promesso, col proposito di aiutare altre persone, scrivo la mia esperienza in modo semplice e il più dettagliato possibile. Tengo a precisare una cosa: non sono un medico, quindi potrebbe anche succedere che scriva, involontariamente, qualche fesseria. Non prendete tutto per oro colato ma, nel dubbio, consultate sempre il vostro medico. Dopo questa doverosa precisazione, iniziamo.
I miei sintomi Dolori all'inguine, testicoli, basso addome e fianchi (zona colon all'altezza dell'ombellico), tutto bilaterale. Dolore anche in zona lombare. Ho riportato tutti i miei dolori, ma quelli ai fianchi e lombari non credo abbiano qualcosa a che vedere con l'ernia dello sportivo. I dolori sono di vario tipo. Talvolta più all'inguine, talvolta più ai testicoli, e di un'intensita variabile dal poco al micidiale! A volte ricordano molto i dolori che si provano dopo un colpo forte ai testicoli. Quella sensazione di dolore al basso addome, ma che non passa. I dolori mi passano solo stando a letto per molte ore; infatti, la mattina appena alzato non ho mai dolori. Iniziano a poco a poco (mai istantaneamente) ed aumentano col passare della giornata. Solitamente iniziano ad essere forti dall'ora di pranzo. I dolori non sono causati da nessun evento/sforzo particolare, e vengono anche senza fare sport. Uniche due cose che ho potuto notare, lo stretching (in particolare degli adduttori) e il riscaldamento (corsetta leggera) alleviano leggermente i dolori.
La ricerca della causa In 15 anni, ho cercato di scoprire la causa del problema, ma solo quest'anno credo e spero di aver individuato la patologia: Ernia dello sportivo (detta anche: sport ernia, sindrome dolorosa pubica inguinale, Gilmore's Groin, Sports Hernia, Athletic Pubalgia, Pubalgia dello sportivo, e svariati altri nomi). Inizialmente mi si diceva che era colpa del varicocele che, in effetti, c'era ..... ma solo dopo un intervento chirurgico disastroso (medici da denuncia!!) ho capito che non era quella la causa. Operato di varicocele senza risolvere nulla. In seguito ho girato almeno 20 studi medici tra urologi, ortopedici, chirurghi generici, neurochirurghi, internisti, chirurghi dell'intestino, allergologi, ma nessuno mi ha mai dato risposte chiare e sicure. Tutti dicevano: potrebbe essere colpa della schiena, della prostata, dei testicoli, dei nervi, dell'intestino ..... Ho fatto ecografie a non finire, risonanze alla colonna, test allergologici, radiografie e visite di ogni tipo! Il problema è che ogni volta che facevo un accertamento, venivano fuori problemi. Ernie del disco, intolleranze alimentari, assimetria del bacino, scoliosi, siringomielia, ernie inguinali, tendinite inguinale. Con questo quadro clinico così confuso e con nessun medico che mi dava risposte sicure sulla causa dei miei dolori (a volte insopportabili), ho fatto la drastica scelta di farmi operare per ernia dello sportivo. Premettendo che una piccola ernia inguinale c'era quasi sicuramente (ma non si vedeva nulla e, addirittura, alcuni chirurghi dicevano che non c'era), ho deciso di seguire il parere medico che più mi convinceva, anche se con molti dubbi. Qui la sparerò grossa, ma ho pensato: tanto l'ernia inguinale c'è e prima o poi crescerà! Mi faccio operare per sport ernia e spero di risolvere tutto!
Cos'è l'ernia dello sportivo (fonte: www.ernia.net) La Sindrome dolorosa pubica inguinale (SDPI) o Pubalgia o Ernia dello sportivo è una patologia a carico dell’osso pubico e dell’inguine che si presenta come un dolore persistente localizzato a destra o a sinistra sull’osso pubico stesso. Inizialmente si pensava che la SDPI colpisse esclusivamente gli atleti professionisti, tanto da assumere il nome di Ernia dello sportivo. Nuove segnalazioni hanno invece evidenziato come la patologia abbia, almeno in Italia, una discreta diffusione tra ambosessi di età compresa tra i 20 e i 60 anni, solitamente magri, che svolgono un’attività sportiva amatoriale oppure non esercitano alcuna attività sportiva ma seguono una vita attiva. Tale patologia inoltre non è necessariamente legata alla presenza di un’ernia (che, anche quando presente è comunque di piccole dimensioni), ecco perché più correttamente la definiamo Sindrome dolorosa pubica inguinale.
La tecnica chirurgica Poichè non esiste un parere unanime tra i chirurghi, ognuno si basa sulla propria esperienza. In ogni caso, pochissimi chirurghi conoscono e sanno trattare questo tipo di problema. Qualcuno posiziona la retina a rinforzo della parete addominale (come per la classica ernia inguinale) e taglia il/i nervi (ileoinguinale, ipogastrico, genitofemorale). Altri tentano di salvare i nervi con una decompressione o spostamento di essi. Qualcun'altro agisce anche sui tendini ed altri non mettono la retina ma agiscono sulla muscolatura. Non voglio entrare troppo nel tecnico perchè non è il mio campo, però mi pare evidente che la cosa fondamentale è la scelta del chirurgo che deve essere esperto in materia.
Prima dell'intervento Il mio intervento inizia con un forte mal di pancia da ansia pre-ricovero (son stato ricoverato il giorno prima dell'intervento per i vari esami). Non mi era mai successo, ma probabilmente ero con l'ansia a mille. Sono entrato in ospedale piegato in due. Per fortuna mi è passato una volta che mi sono ambientato. Ho anche avuto la fortuna di avere un compagno di stanza cordiale e simpatico (questa è una cosa importantissima e che aiuta molto sia prima che dopo). Mi hanno fatto l'elettrocardiogramma, radiografia toracica, prelievo del sangue, colloquio con l'anestesista, depilazione. Un consiglio sulla depilazione: se non l'avete mai fatta da soli, lasciatela fare alle infermiere, perchè un eventuale taglietto potrebbe causarvi qualche problema. Consiglio anche di iniziare la dieta leggera e bere molto già da qualche giorno prima dell'intervento, in modo da preparare il vostro organismo a quello che sarà il post-operatorio. Ricordatevi che per le visite di preospedalizzazione dovrete essere a digiuno (o colazione leggera) e il giorno dell'intervento dovrete essere a digiuno e senza bere dalla mezzanotte. Ma queste cose ve le diranno prima.
L'intervento Notte quasi insonne. Ho la fortuna di essere il primo ad essere operato. Dico fortuna perchè secondo me è meglio togliersi il dente subito; l'attesa può essere veramente pesante, soprattutto se ti operano alle 18 come mi sucesse per il varicocele!. Alle 6,30 mi portano il classico vestitino trasparente da indossare per l'intervento. Dopo varie visite al bagno, alle 7,30 vengono a prendermi e mi portano in sala operatoria. Una mezz'ora o forse più di attesa nel corridoio (stavano ancora preparando le varie sale operatorie) e mi posizionano sul letto operatorio, morbido e riscaldato. L'ambiente era un po' freddo, ma sopportabile. Flebo di soluzione fisiologica e leggero tranquillante da me richiesto (ma secondo me, non mi hanno dato nessun tranquillante perchè dovevo essere collaborativo). Inizia l'intervento con anestesia locale nella parte sinistra come per la classica ernia inguinale. Non sento assolutamente dolore. Iniziano ad incidere e a fare tutto ciò che devono fare. Ogni tanto sento dolore un po' forte, ma non fortissimo. Mi dicono che è inevitabile. Comunque sono dolori che durano solo alcuni secondi. Mi fanno vedere la retina e, dopo averla sistemata (intervento sutureless tensionfree, con retina incollata con colla di fibrina), mi fanno fare dei movimenti con la gamba per "calibrare" qualcosa. Non so cosa abbiano fatto, ma qualcosa che riguarda i muscoli/tendini. Penso l'allungamento di un tendine (anche qui, preferisco non addentrarmi molto nel tecnico). Dopo circa un'oretta dall'inizio, la ferita viene richiusa con punti intradermici e posizionamento di un cerotto. Nell'insieme, un intervento che definirei tranquillo. Sopra questo cerotto viene messo un malloppo di garze ed un cerottone largo un palmo e che mi stringe da fianco a fianco. Quest'ultimo è ottimo sia perchè mi tiene bloccato l'addome in caso di vibrazioni e sia perchè mi da più sicurezza a livello psicologico. Mi riportano in camera dove rimarrò sino al giorno dopo. Pranzo e ceno tranquillamente (cibo leggero).
Il post-operatorio Dopo neanche due ore ero già in piedi. Prima vicino al letto a piccoli passettini e poi in giro per l'ospedale (accompagnato! questo è fondamentale). Da questo momento in poi, vige la regola del non rischiare nulla e salvaguardarsi da ogni situazione a rischio, anche se minimo. Sino alla sera ho camminato (forse anche troppo) senza avere particolari dolori. Dalla notte a tutto il giorno dopo, dolori abbastanza forti. Mi son fatto dare antidolorifici (tachipirina da 1000 in flebo) ogni 5-6 ore e, cosa che per me è stata di molto aiuto, il ghiaccio fisso sulla parte. Si può lasciare fisso perchè, nel mio caso, c'era un monte di garza; qualora ci sia solo il cerotto, va tolto ogni 4 o 5 minuti. Il ghiaccio va usato nei primi 2 giorni; nei giorni seguenti non serve più di tanto. La prima notte è stato un calvario anche per fortissimi dolori alla schiena dovuti anche alla posizione fissa a pancia in su ed al letto pessimo. Comunque ho superato la notte Il giorno dopo l'intervento son stato dimesso. Mi consegnano anche tre pagine utilissime con varie cose interessanti e rassicuranti sul post-operatorio e su ciò che potrà succedermi. Ricordatevi di chiedere la cartella clinica perchè può sempre essere utile (io stavolta l'ho pagata 35 euro!!). Mi arriverà a casa tra un mese. Cammino un po male, ma cammino. Faccio pure quattro piani di scale piano piano. Faccio fatica a stare seduto e a cambiare posizione. I dolori si fanno sentire principalmente nei cambi di posizione. Cammino più che posso, come da indicazioni dei medici (ovviamente senza esagerare). Attenzione a tosse, starnuti, risate, affogamenti vari! Ho patito le pene dell'inferno a causa di acqua che mi è andata di traverso, qualche colpo di tosse, uno starnuto e "Le Iene" che vedevo in TV!! Consiglio: mangiare e bere con molta calma, masticando bene e bevendo piano piano. Evitare di prendere freddo e tenere lontana l'influenza in ogni modo, soprattutto per chi è deboluccio di salute. Dopo 1 giorno ho levato il cerottone ed il malloppo di garze supplementari. Son rimasto solo col cerotto che sta sulla ferita. I "problemi" che ho affrontato sono stati: leggero gonfiore (edema) al testicolo del lato operato, gonfiore ed insensibilità della parte operata, fitte, tiraggi, bruciore, e una sorta di "pulsazioni" nella zona della ferita (poi sparite dopo un giorno). Immancabile sensazione di corpo esraneo all'interno del corpo e cordone duro sopra e sotto la ferita. Tutto questo è stato assolutamente sopportabile e molto meno di ciò che mi aspettavo. Il tutto si è protratto per alcuni giorni, per poi diminuire molto dal decimo giorno. Posso dire che il decimo giorno è stato il mio primo giorno in cui ho notato notevoli miglioramenti. Al 10° giorno ho tolto il cerotto con mota cautela, esattamente come mi è stato detto; infatti, non essendoci i punti, bisogna stare molto attenti. Ferita quasi perfetta. Solo in un angolino c'era un po di sangue non vivo ma quasi secco. Al momento (13° giorno) ho qualche dolore la notte da coricato (ed è sempre stato così per tutto il post-operatorio) mentre invece sto discretamente da seduto in poltrona e camminando. Dovrò poi fare stretching e possibilmente nuoto. Ci vorranno anche 6 mesi per capire se tutto si è risolto. Poi farò l'intervento al lato destro. Vi aggiornerò in caso di novità.
Ho appena finito di leggere la tua esperienza, tutta d’un fiato e con grande interesse e devo dire che anche tu, come Phil, sei stato bravissimo! Il tuo racconto sarà davvero prezioso soprattutto per coloro che soffrono per la cosiddetta ernia dello sportivo. Complimenti davvero, sono lieto che il Forum abbia acquisito un’altra testimonianza così completa e ben realizzata. Mi pare che la tua sia una situazione che evolve nel miglior modo e ti auguro di riprenderti presto tornando ad una qualità di vita ottimale. Rimani con noi per completare il racconto aggiornandoci sugli sviluppi del tuo postoperatorio.
complimenti per il tuo resoconto e un grosso IN BOCCA AL LUPO!!!
Speriamo che da subito ti sentirai meglio e non devi aspettare i 6 mesi che hai detto per capire che quello era il problema e che con l'operazione l'hai risolto.
Nel caso dovessi, come mi sembra di aver capito, doverti operare anche sul lato sx, tieni conto che a me il chiruro mi ha consigliato di NON FARE LE SCALE I PRIMI GIORNI, tieni quindi conto di questo e se, puoi, visto che dal racconto che hai fatto sembra che i sei fatto subito 4 piani di scale a piedi, cerca magari di organizzarti (se ci riesci) per andare a dormire da qualcuno che non ha le scale!
In alternativa organizzati come gli antichi: una lettiga portata in spalla da "schiavi"
Purtroppo son stato costretto a fare le scale, ma le ho fatte piano piano e cercando di sforzare solo il lato non operato. Per il lato destro mi organizzero meglio Grazie per il consiglio e per l'augurio
Ciao manuel 90. Purtroppo, a distanza di 1 anno dall'intervento e circa 17 anni dai miei primi dolori, la situazione è la seguente: non ho risolto nulla di nulla! Ormai ho la certezza di avere più problemi che si ripercuotono nella stessa zona, ma il principale credo sia una prostatite mai diagnosticata (e quindi mai curata) che si è cronicizzata. Per il resto, credo che avrei pure potuto risparmiarmi due interventi chirurgici. Al momento sto cercando di indagare sulla prostata, ma pure li è sempre la solita cosa: potrebbe essere, potrebbe non essere ........
Per completezza di informazione, a distanza ormai di vari anni, posso dire di aver praticamente risolto. Qualche dolore sporadico a volte ricompare, però son riuscito finalmente a capire la differenza fra i vari dolori. Il dolore più forte che sentivo era un dolore cosidetto sovrapubico, legato quasi sicuramente alla prostata (prostata congestionata). L'intervento ha risolto una parte dei problemi e i restanti si sono risolti da soli. Non ho fatto neanche l'intervento al lato destro, rimandandolo a quando l'ernia inguinale si aggraverà (se succederà). Buon anno a tutti.