Buongiorno. Rieccomi alla scadenza del secondo mese dall’intervento di ernioplastica sinistra con la tecnica Lichtenstein. Il decorso post operatorio non ha presentato problemi insopportabili, ma la compagnia costante di dolori, bruciori e punture di spillo. Ho già avuto, durante il percorso, l’incoraggiamento degli amici del forum, che mi è stato molto utile. Ora ho bisogno di un ulteriore confronto: persiste infatti, oltre ad un lieve dolore inguinale, un fastidioso bruciore che interessa la parte sinistra dell’inguine e l’interno della coscia. La stranezza è che questo bruciore, intenso al risveglio, sembra stemperarsi con l’attività della giornata, pur permanendo anche di sera. Preciso che sono ufficialmente anziano, avendo superato la boa dei sessantacinque anni, e che ho cercato sin qui di evitare ogni sforzo, accantonando del tutto le camminate in montagna e la bicicletta, ferma in attesa (temo disperata) ormai da mesi. Dato il tempo trascorso, vorrei un aiuto a sciogliere l’ansia e il dubbio: questi bruciori (e lievi dolori) possono essere indice di nevralgia cronica? Meglio partire subito con indagini e cure immediate (compatibilmente con i lunghissimi tempi di attesa per ottenere la visita del chirurgo), o aspettare ancora per un certo periodo con pazienza ? Un grazie di cuore.
Ciao freemar, i problemi che segnali sembrano frequenti a due mesi dall'intervento, anche se non sono un dato fisso. In genere sono appunto piccole cose che vanno e vengono è che hanno senz'altro l'effetto di tenerci in continuo allarme. Io non mi preoccuperei al momento mentre invece ricomincerei molto molto gradualmente a riprendere le camminate (magari per il momento in piano) e provare la bicicletta. Senza fare troppi sforzi, aspettandosi qualche dolorino, riposando ma ricominciando e, ripeto, pian piano, a riprendere una vita normale. Facci sapere, che anche noi ci avviciniamo ai sessanta
Grazie, Francer, per il supporto e i consigli. Come sai, e come sanno molti amici del forum, la questione è che, nonostante i buoni propositi, la pazienza viene messa a dura prova. Anche se l'età mi ha regalato purtroppo la consapevolezza che ci sono problemi (e dolori) molto più grandi, è frustrante risvegliarsi mattina dopo mattina constatando che 'sti maledetti fastidi non passano, nonostante il trascorrere del tempo. Ieri, ad esempio, il bruciore è stato piuttosto forte e accompagnato da dolori all'inguine. Inconvenienti comunque più importanti di quelli dati dall'ernia prima dell'operazione.
Vero è che le esperienze raccontate nel forum dicono di problemi ben più seri e perduranti ben oltre i miei sessantatré giorni. Come è altrettanto vero, però, che vi sono percorsi molto più positivi: un mio ex collega di lavoro, operato di due ernie, mi ha parlato di guarigione in entrambi i casi in quindici giorni.
In questo periodo post operatorio (astenendomi per prudenza dalla montagna e dalla bicicletta) ho provato di tutto, dal riposo all'esercizio fisico leggero richiesto dalla vita di tutti i giorni (camminare, lavorare alla scrivania, guidare l'auto, portare le borse della spesa, dare una zappatina all'orto): non sono riuscito a capire cosa faccia bene e cosa male, dato che il risultato è sempre quello.
I timori, col trascorrere del tempo, sono quelli condivisi da molti nella stessa situazione: recidiva o dolore cronico da incarceramento dei nervi (che ritengo tuttavia, da quanto leggo nel forum, sia causa di dolori molto più forti di quelli da me avvertiti).
In ogni caso, faccio tesoro della tua cortesia e dei tuoi consigli, confidando di arrivare a scrivere qui un giorno dell'esito positivo di un intervento che i più definiscono, del tutto erroneamente, "banale".
Certo, infatti non è solo un banale intervento Poi, come sempre a chi va meglio e a chi meno bene, ma prima di parlare di dolore cronico, recidiva o incarceramento dei nervi direi che è davvero un po' presto. Visto che più o meno tutto quello che fai può darti piccoli fastidi, io comincerei pian piano, una vita normale.