Fin da ragazzo urino poco senza dolori alla minzione e mi alzo più volte la notte ma dopo l'intervento, nonostante beva molto, la quantità di urina è ancora minore. Ho avuto un dolore lancinante ai reni per giorni dopo l'operazione.
1) Questa ritenzione idrica potrebbe essere legata ai reni e agli anestetici ed oppiacei assunti durante e dopo l'intervento? Nel caso sarebbe utile una ecografia renale e vescica? 2) Possibile una infiammazione/contamiazione batterica dovuta all'intervento? 3) Possibile un calo ulteriore di minzione (quasi inesistente, pochi ml.) dopo l'esplorazione rettale, da ieri sera ad ora?
Originariamente inviato da -marco - Ieri : 14:28:25
1 non credo dovuta all'intervento ma un'eco potrebbe essere utile dati i tuoi problemi che risalgono a prima dell'intervento 2 possibile 3 non credo proprio
Mi è stato consiglito solo l'ecodoppler scrotale. Chiederò anche tessuti molli per visionare, se possibile, la sede dell'intervento e dintorni. Quello per vescica e reni (sempre ecodoppler?) come si chiama?
Qui in zona mi pare che i metodi per spermiocoltura e urinocultura siano molto approssimativi. Non so, la spermiocoltura mi dicono di prepararla a casa, portargliela e loro la consegnerebbero ad un laboratorio esterno dopo sei ore (?). Da quel che ne so io la ricerca andrebbe eseguita subito per avere affidabilità. Idem l'urinocultura che dev'essere consegnata entro un'ora e esaminata entro due ore. Per spermiogramma e spermiocultura proverò al Malpighi di Bologna, riguardo l'urinocultura tornerò a chiedere domani se in quei tempi (due ore dalla raccolta) riuscirebbero a farla o se si rivolgono a laboratori esterni. Inoltre il medico curante non sa se doveva aggiungere "+AGB (antibiogramma)" e la dicitura "ricerca germi comuni miceti - Clamidia, Ureaplasma e Mycoplasma"" nelle due colture. Mi sapete dare istruzioni? Grazie.
poco fa sono andato a comprare qualcosa da mangiare e il proprietario dell'alimentari mi ha chiesto come stavo. Lui è stato operato sempre nello stesso posto ma da un altro chirurgo più giovane. Gli è andato tutto bene. La commessa sentendo parlare di ernia mi ha chiesto in che osptadale mi fossi operato e alla mia risposta replica con un "bene". Stessa replica riguardo a chi ha eseguito l'ìintervento. Al suo ex compagno, dice, ha rovinato la vita e mi ha spiegato i vari sintomi. Ho chiesto il numero di telefono dato che lo conosco e abbiamo parlato. Mentre lui non ha scelto io addirittura ho chiesto che mi operasse proprio quella persona che l'ha ridotto a dover fare infiltrazioni al Bellaria da una terapista del dolore. In pratica un problema con la rete, incarceramento dei nervi e sbagliata procedura. Al chirurgo di un'altra struttura è bastato nominare posto e nome del chirurgo per mettersi le mani nei capelli. Gli ha comununque diagnosticato un intervento mal eseguito e le relative complicanze che dovrà tenersi a vita poichè reintervenire è ovviamente sconsigliato dato che oltre alla rete c'è probabilmente un discorso di metodologia.
Oltretutto, diceva, non può nemmeno chiedere un risarcimento (e che prezzo avrebbe una vita) poichè hanno fatto firmare un bel foglio che nessuno aveva il tempo di leggere. Fatto firmare all'ultimo secondo nella fretta del preoperatorio, sarebbe stato impossibile leggere tutto in cos'ì poco tempo. In ogni caso dicevano fosse obbligatorio. Io non volevo firmare ma non avrebbero eseguito l'intervento, ho sbagliato anche lì.
Potete immaginare come mi senta nonostante cerchi ogni giorno di resistere e pensare positivo e la valanga di esami che mi ha dato l'urologo. Ho telefonato al mio medico curante per informarlo dell'accaduto poichè lui confermava che in vari anni non ha sentito nessuno lamentare problemi con quel chirurgo ma c'è sempre un perchè. Da ragazzo avevo un dentista bravo che qualche anno fa mi rovinò la masticazione facendo una serie di errori che portarono poi ad altri successivi. Sentivo parl,are molto la sua assistente, sua moglie, e la cosa mi sembrava strana. Ho imparato dopo qualche settimana che lui non vede più bene, in pratica sua moglie gli dava le dritte e lui non era più in grado di fare certe cose, tipo devitalizzazioni e altro, ma continuava a lavorare omettendo i suoi problemi. Credo sia ciò che sa successo al chirurgo in questione, me lo sono andato a cercare ascoltando medico curante e altre persone che poi, guarda caso, prima parlavano di lui quale esecutore di interventi su amici etc salvo poi rivedermi successivamente l'intervento sostenendo che informandosi meglio hanno saputo che i chirurghi erno altri.
Continuano i dolori al testicolo e alla ferita, mal di pancia, inguine, schiena, coscia interna soprattutto da ferita a testicolo e pancia, e non sto facendo nulla, non potrei. non posso pensare di dover convivere con questa situazione ma il tempo passa e non miglioro. Mi sento un vecchio con lo scroto alle ginocchia e ogni tipo di dolore, mai avuti.
So di non risultare simpatico ne' agli utenti ne' al doc, che ancora non ho sentito, e scrivere non mi cambia nulla ma questa è la realtà ed è giusto venga resa nota. Ho provato a fidarmi dellla stessa casa di cura che da ragazzo mi stava ammazzando, sperando che col passare degli anni le cose fossero cambiate. Fidandomni, soprattutto, del chirurgo consigliatomi dal medico curante. Il fatto è che l'ernia è uscita e mi faceva male quindi non ho avuto la lucidità di pensare troppo ed essendo solo ho sperato nel posto più vicino anche in prospettiva futura dell'altra che non oso nemmeno citare. Avrei dovuto affidarmi ad un ospedale un po' più lontano e del quale dopo tutti (compreso il mio medico) hanno parlato bene del responsabile chirurgia in quanto a "curriculum". Dopo però. Oppure a Bologna, col rischio però di non sapere chi prendi. Io sapevo chi prendevo, nome e cognome che ora conosco diversamente. Molti sono arrivati lì senza sapere chi li operasse e sono stati bene. Nella camera gli altri due pazienti, operati da chirurghi diversi, stavano alla grande. Ci sarà un perchè. Avevo troppo dolore rispetto a loro ma ho sperato, non potevo fare altro.
Chiedo solo al Doc se può consigliarmi il nome di un serio e capace professionista a Bologna, che riesca a definire come stanno realmente le cose a 45 giorni dall'intervento. Gradirei anche un suo parere su quanto descritto in queste pagine. Grazie.
credo che il nostro DOC abbia qualche problema perchè è un pò di tempo che passa poco dal forum, vediamo ti assicuro che non è certo una questione di simpatia o meno, per noi non lo è mai di sicuro
Nessuna novità a parte il dover fare gli esami in parte a pagamento (spermiogramma e spermiocoltura). Cerco di pensare il meno possibile anche ogni giorno imparo termini e patologire diverse nel forum (lipomi al funicolo) e vado ancora più in paranoia.
- Premesso che a parte leggeri fastidi non ho mai avuto questo tipo di dolore al testicolo prima dell'intervento e che effettuerò un'ecodoppler scrotale- dalle varie ecografia scrotali viene normalmente visionato il funicolo? Nell'ultima eco scrotale ho due cisti semplici a sx di 2.8 e 4.1 mm e a dx 3.5 mm e due calcificazioni parenchiali al didimo dm di 1.8 e 1.1 (di cosa si tratta?) senza inspessimenti delle guaine scrotali nè versamenti da idrocele. modesto variococele a sx di 3.1 mm
- altra cosa i medodi. pensavo che trabucco fosse il più usato mentre ho letto ora he non è così come pure il punto di sutura "di sicurezza" che può creare problemi di dolore e addirittura instabilità della rete. e pensare che il chirurgo mi ha risposto, a domanda precisa, che fino a qualche tempo fa non lo mettevano ma ora si perchè sono più sicuri.
Ho anche letto che nella tecnica Trabucco si usano reti presagomate mentre so che il chirurgo l'ha sagomata su misura con le forbici. Non è che ha messo una rete usata per l'altra tecnica? Un ibrido sarebbe folle ma non mi stupisce più nulla. Almeno che usino reti adatte alla tecnica che adottano.
Comunque veramente, sono troppe le variabili non dovrebbe certo esseree il paziente a domandarsi il perchè di metodi non consoni. L'ernia inguinale NON è un intervento facile per il semplice motivo che molti chirurghi la prendono con superficialità. Coi tempi che corrono poi pensano solo a tagliare, cucire e spedire a casa al più presto. Il successo dell'operazione non può e non deve essere un colpo di fortuna. L'intervento DEVE riuscire perfettamente perchè il chirurgo è pagato per quello e non per far firmare fogli che lo proteggano da eventuali errori. Non è possibile che chi sbaglia non paghi il proprio errore. So di risultare impopolare, lo capisco anche dalle "non risposte" ai miei quesiti, ma non vedo perchè non parlare anche questo. Facile parlare solo di ciò che funziona.
Concordo con i commenti di alcuni utenti che vorrebbero maggiori indicazioni su tecniche e consigli PRIMA dell'intervento, un vademecum dettagliato che informi pazienti che altrimenti si affidano con troppa disinvoltura a ciò che viene definito "un piccolo intervento".
(...) So di risultare impopolare, lo capisco anche dalle "non risposte" ai miei quesiti, ma non vedo perchè non parlare anche questo. Facile parlare solo di ciò che funziona. (...)
Originariamente inviato da -marco - Ieri : 00:18:29
Tranquillo Marco, puoi porre le tue domande senza temere di dare fastidio, qui accettiamo sempre il confronto. Purtroppo, a certe domande, può capitare di non ricevere risposta, soprattutto se i quesiti sono di tipo "tecnico" e può rispondere appropriatamente solo un medico.
In questi ultimi giorni il dolore al testicolo è cambiato, provo a descrivere ciò che sento tattilmente con le dita. Alla fine del funicolo prima avevo un varicocele più "allungato", ora è un po' più compatto quasi fosse un terzo testicolo più piccolo. Da ciò che ho sentito una pallina di grasso e piccolo/i sassolino/i in un insieme di vene che non voglio però smuovere troppo. Non so se un chìirurgo in gamba sarebbe intervenuto sul varicocele, so che a me non è stato diagnosticato nè prima nè dopo l'intervento nonostante le vecchie ecografie. Nel '98 un ecografia lo dava di II° - III° grado, l'ultima eco prima dell'intervento di I°, il chirurgo ha scritto che non c'è. Eppure si sente, eccome. Non mi aveva mai dato grossi fastidi, l'ecodoppler forse definirà meglio.
La domanda che vorrei porre è:
- il funicolo quando viene spostato di lato può salire o scendere? non so se mi sono spiegato bene, intendo se il varicocele potrebbe essere salito quando il funicolo è stato spostato e se col tempo, tornando giù, possa "ricompattarsi". In pratica domando se il funicolo è libero tra ferita e testicolo o se rimane fermo nella parte centrale.
Spero che il DOC mi dia informazioni quindi approfitto per completare la domanda chiedendo se
-anche il cremastere portando giù il testicolo possa aver provocato un aumento del varicocele (allungandolo come una matassa tirata) o comunque una diversa collocazione che col tempo si dovrà adattare ad un posizionamento diverso e se anche l'epididimo e le strutture esterne al testicolo possano aver subito uno "spostamento". Presumo non una vera e propria torsione (nominata due volte dall'urologo) ma chiedo, appunto, se è possibile che il dolore sia dovuto ad una diversa collocazione.
Intanto stasera dolore persistente alla ferita, al punto di dover cambiare boxer elasticizzati perchè l'elastico premeva sulla cicatrice, amplificato dopo mangiato, nonostante io mangi ben poco rispetto allo standard. Sono passati 45 giorni, non so se tutto questo sia ancora definibile "normale".
Oggi ho delle fitte forti, pulsanti e continue dal lato opposto, quello ancora da operare. Sono nella disperazione totale perchè non saprei davvero da chi farla fare, in quale modo e con quale tecnica. Sono davvero distrutto perchè volevo almeno il tempo di capire cosa fare e riuscire a compiere qualche esame.
-DOC, spero tanto sia un falso allarme ma il dolore è continuo e le fitte persistenti. Quale tecnica mi consiglia visti i precedenti? Se non avessi avuto un dolore così forte non mi sarei operato e spero che quello di oggi sia una cosa addominale perchè sarebbe insostenibile per me affrontare un'altra operazione o stare così male. Le fitte che ho ora partono dal basso ventre e arrivano al testicolo... non vorrei nemmeno pensarci ma devo.
da sdraiato gonfiore diffuso nella zona dove ho la cicatrice dell'appendicite, segue tutta la linea in modo molto evidente. succede la notte e soprattutto al mattino. sembra aria ma crea dolore che permane anche dopo alzato. non ho mai avuto una cosa simile e tutto questo avviene nella parte non operata. non riesco a capire se questo è in relazione con l'ernia o se è esclusivamente meteorismo intestinale ma mi preoccupa il gonfiore molto accentuato quando sono coricato e il dolore che permane nella fascia tra pube e fianco che non migliora dopo l'evacuazione. E' come se dopo l'operazione il mio intestino avesse pochissimo "spazio", sento l'aria scorrere e gonfiare stazionando però solo nella parte destra. Come se non bastasse una piccola infezione al prepizio, di origine a me ignota, non mi permette di eseguire spermiocoltura e urinocoltura che avevo prenotato in questi giorni. Dopo la masturbazione (che ho praticato per i famosi giorni della spermiocoltura) ferita dolente e bruciore alla stessa specie nel tossire.