Buongiorno a tutti gli amici del forum. Mi presento: sono Umberto, ho 55 anni, e lo scorso 13 settembre mi sono sottoposto ad intervento chirurgico per un'ernia inguinale sinistra presso la Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso. Volevo raccontarvi la mia esperienza e avere possibilmente i vostri consigli e osservazioni. Il giorno del ricovero alle 08.30 mi presento con mia moglie in reparto: subito mi fanno il prelievo e mi sottopongono ad una depilazione "a crudo" un po' fastidiosa (se me lo avessero detto prima l'avrei fatta a casa con tutte le comodità), poi rx torace ed elettrocardiogramma, quindi ci dicono di aspettare le dimissioni di qualcuno per avere il posto letto. Aspettiamo fino alle 12 e finalmente vengo chiamato in reparto e mi assegnano il letto: mi metto il pigiama e continuo l'attesa. Alle 14 arriva la telefonata dalla sala operatoria: mi danno il camice e la cuffietta (sotto completamente nudo) e mi portano con il letto giù alle sale operatorie. Qui aspetto oltre un'ora, in un ambiente insolitamente freddo (tant'è che ne uscirò raffreddato), nella sala di preparazione all'intervento dove incontro l'anestesista e firmo i vari moduli: l'anestesita mi chiede se voglio fare la locale o la spinale (e lo chiede a me??) al che faccio presente che nell'incontro precedente con il chirurgo che mi avrebbe operato si era parlato di anestesia locale con sedazione. Insisto con la sedazione perchè non voglio sentire rumori o strane sensazioni di cui qualcuno nel forum ha parlato: voglio fare una bella dormita. Quindi si decide per la locale. Saranno state le 15.15 quando entro in sala operatoria: anche qui un freddo cane e comincio a tremare (sarà anche la fifa!). Mi assicurano che stanno riscaldando il lettino e nel frattempo parte la flebo di sedativo. Da questo momento ho vaghi ricordi: i chirurghi che parlavano dei fatti loro, la sensazioni di mani od oggetti sull'addome, per finire una metrata di nastro adesivo che mi circonda l'addome. Alle 16.30 sono di nuovo su, riportato agli affetti della famiglia: non ho sentito alcunchè e non provo dolore, a parte l'addome fasciato strettamente che limita qualunque movimento.
Non ho detto che si trattava di un'ernia di 1-2° grado asintomatica. Per continuare, le infermiere mi dicono subito che devo provare a fare la pipì, cosa che per fortuna mi riesce autonomamente verso le 21. La notte passa un po' agitata: verso le 02.00 chiedo un antidolorifico e mi fanno un Toradol. Non mi alzo fino alle 08.00, quando decido di mettermi in piedi in attesa delle dimissioni. Alle 10.00 passa il chirurgo, mi toglie il rotolone di nastro adesivo e mi guarda la ferita: tutto ok. La guardo anch'io per la prima volta: almeno 10 cm di taglio con il filo nero che esce (brutto da vedere). Rimango solo con un cerottone. Gli faccio presente che il testicolo del lato dell'intervento è ingrossato e comincia ad assumere un colorino scuro: tutto normale. Quindi giovedì 14, alle 11.30, esco dall'ospedale con terapia di antibiotico (Augmentin) per sette giorni, Tachipirina 1000 al bisogno, e visita di controllo e medicazione dopo sette giorni.
A casa noto che provo un po' di dolore nel passare dalla posizione seduta a quella eretta, oppure nello stendermi a letto: per il resto cammino (piano) normalmente e faccio le scale, non riesco ancora a chinarmi per prendere qualcosa in basso. Noto anche, e la cosa non mi piace, che tutta la parte inguinale intorno alla ferita e vicino al testicolo sx è ancora addormentata: non penso siano ancora i postumi dell'anestesia tant'è che ad oggi, 18 settembre, la situazione è rimasta invariata. L'addome dei primi giorni era gonfio, infatti non riiuscivo a chiudere i pantaloni. In questi giorni noto piccoli continui miglioramenti, a parte la scorsa notte (tra domenica e lunedì) quando mi sono svegliato a pancia sotto e sentivo male, come delle punture, tant'è che ho dovuto prendermi la Tachipirina che cercavo di evitare il più possibile. Anche stamattina, appena in piedi, ho fatto due passi ed ho sentito una puntura forte. Per il resto mi stanco facilmente (sarà la terapia antibiotica) e di tornare al lavoro non se ne parla: aspetto mercoledì il controllo e la medicazione e spero di terminare la terapia antibiotica. Che mi dite?
Ciao umtambor e benvenuto, io direi che sembra al momento tutto nella solita frequenza. La parte che descrivi come addormentata credo che lo sarà per un po' e può essere che rimanga tale. Anche a me è rimasta sempre leggermente insensibile. Per andare al lavoro io direi che ci vogliono almeno un paio di settimane. Come diciamo a tutti cerca di camminare senza stancarti, anche in casa, e non stare troppo in poltrona. Mangia verdure e rilassati. Facci sapere come procede.
Grazie per la risposta. Volevo aggiungere come sintomi la difficoltà ad evacuare (sto rimediando con le supposte di glicerina) ed il dolore collegato a starnuti e colpi di tosse ( per gli starnuti devo ringraziare l'ospedale....). Per il resto sembra che l'impianto idraulico sia a posto.
Ciao Umberto e benvenuto tra noi come "neo-tesserato del Club"!
Ritrovo nel tuo racconto la mia e l'esperienza di tanti altri di noi che son già passati dalla camera operatoria. Dunque tranquillo, ciò che ci dici corrisponde alla frequenza tipica del postoperatorio, i sintomi che provi si attenueranno col passar dei giorni, alcuni, tipo il gonfiore e l'insensibilità della parte operata, potranno durare anche a lungo (fino a qualche mese in certi casi), ma alla fine tornerai alla normalità. Le fitte e i bruciori ti terranno compagnia per un po', andando via via diminuendo per frequenza ed intensità fino a scomparire. La ferita che ora ti sembra brutta, alla fine sparirà quasi completamente, resterà una piccolissima "ruga" chiara praticamente invisibile che comunque rimarrà sempre ben nascosta! Qui diciamo sempre che ci vuole pazienza e prudenza ed è proprio vero. Se compariranno ematomi vistosi sull'inguine, i testicoli o il pene, non impressionarti, sono frequenti nella maggior parte dei racconti del Forum, si riassorbono spontaneamente in pochi giorni. Tieni presente che la risposta all'intervento può essere molto soggettiva per ognuno di noi, i tempi di recupero e l'intensità dei sintomi possono variare molto da caso a caso, ma alla fine si torna ad un'ottima qualità di vita, praticamente come prima dell'insorgere dell'ernia...con la solita pazienza!
Dai che stai andando bene, continua con attenzione in tutto ciò che fai e non ci saranno problemi.
Per gli starnuti e i colpi di tosse il rimedio del Forum è sempre il solito: comprimere la ferita col palmo della mano con la pressione adatta per contenere i sussulti dovuti alla contrazione muscolare; serve a ridurre il dolore.
Grazie Marcello, il tuo intervento mi rincuora. Spero che ne sia valsa la pena, visto che la mia ernia non mi dava alcun fastidio. Dopodomani vado a visita e vediamo cosa mi dicono. Vi aggiornò.
Grazie per la risposta. Volevo aggiungere come sintomi la difficoltà ad evacuare (sto rimediando con le supposte di glicerina) ed il dolore collegato a starnuti e colpi di tosse ( per gli starnuti devo ringraziare l'ospedale....). Per il resto sembra che l'impianto idraulico sia a posto.
Originariamente inviato da umtambor - Oggi : 11:27:09
Appunto anticipavo mangia verdure e bevi acqua, evita lassativi van bene le suppostine se necessario
la bassa temperatura delle sale serve a mantenerne ridotte le possibilità di infezioni però in genere ti coprono subito e ti tengono al caldo con le copertine termiche
Grazie Marcello, il tuo intervento mi rincuora. Spero che ne sia valsa la pena, visto che la mia ernia non mi dava alcun fastidio. Dopodomani vado a visita e vediamo cosa mi dicono. Vi aggiornò.
Originariamente inviato da umtambor - Oggi : 11:57:20
Non c'è di che Umberto, vedrai che andrà tutto bene e tornare alla normalità, senza più "l'ingombro" dell'ernia, sarà una soddisfazione impagabile!
quote:
(...) Per il resto sembra che l'impianto idraulico sia a posto. (...)
Piccolo aggiornamento: il 20 settembre tolti i punti, tutto ok. La ferita, all'inizio con i margini in rilievo, adesso sembra appiattita e tutta la zona appare meno gonfia. Rimane l'insensibilità della zona tra coscia e ferita. Terminati gli antibiotici e la tachipirina: rientrato al lavoro oggi 26 dopo solo 14 giorni dall'operazione. Spero di riprendere la piscina a fine ottobre: che dite?
(...) Spero di riprendere la piscina a fine ottobre: che dite?
Originariamente inviato da umtambor - Oggi : 12:34:31
Molto bene Umbe! Finalmente un nuotatore!
Se la ferita è perfettamente cicatrizzata e asciutta e hai voglia di tornare in piscina, puoi già fare una prova di "acquaticità"! Altrimenti, volendo prendere le cose con più prudenza, potresti tornare in piscina a un mese esatto dall'intervento. Con calma e senza usare le gambe almeno per quattro settimane, solo stile e dorso con l'aiuto del pullbuoy per sostenere le gambe. Evita la rana e il delfino per due mesi, poi, con attenzione e gradualità, cominciando per gradi, potrai nuotare anche in quegli stili. Non esagerare, poche vasche per iniziare controllando bene lo stile, al primo segno di fatica o di dolore, fermati per riposare o rallenta il ritmo. Prendi i giusti tempi di riposo tra un allenamento e l'altro.
Grazie Marcello per la risposta competente: volevo appunto sapere quali stili conviene nuotare per iniziare. Quindi niente gambe, almeno per un mesetto. Io prima facevo un'ora alternando stile libero, dorso e rana.
(...) Io prima facevo un'ora alternando stile libero, dorso e rana.
Originariamente inviato da umtambor - Oggi : 12:35:08
Il tuo è un buon allenamento, ma per riprendere dopo l'intervento ti direi di provare con una prima nuotata breve, senza fare sforzi e senza un programma definito, solo per riprendere confidenza con l'acqua e i movimenti del nuoto. Prova con una ventina di vasche sciolte e con pause di riposo se senti fastidi o stanchezza, poi, per le volte seguenti, potrai impostare un programma in base alle sensazioni avute. Chi è abituato a nuotare di solito non ha difficoltà, basta solo avere un buon autocontrollo per non eccedere. Quando ti senti bene è facile andare oltre il limite, poi capita di avere fastidi che con un po' di prudenza si potevano evitare, ne sanno qualcosa tanti di noi....
Piccolo aggiornamento a 36 giorni dall'intervento: tutto bene, nessun dolore nè fastidio. Non ho ancora ripreso la piscina perchè si è aggiunto un altro problema (pollice a scatto) e mi dovrò fare a breve un altro interventino (che palle!). L'unica cosa, ed in questo vorrei il parere degli esperti del forum, è che i bordi della ferita continuano ad essere spessi ed induriti, oltre al fatto che la zona tra le ferita e la coscia è ancora parzialmente insensibile.