Salve a tutti, complimenti x il sito e per il forum ed il materiale che vi si può trovare. Vengo a proporvi un quesito. Sono stato operato di ernia inguinale sx nel novembre 2000. Il giorno dopo l'intervento al tentativo di mettermi in piedi ho avvertito un dolore lancinante (quasi uno strappo),nell'area operata che mi ha impedito di alzarmi. Sono riuscito ad alzarmi dal letto 2 giorni più tardi sempre accusando dolore. Sono stato dimesso una settimana dopo l'intervento in condizioni non ottimali (dolore, impossibilità ad estendere completamente il busto). 10-15 gg più tardi si è evidenziata una deviazione laterale sx del pene con una rotazione sx sull'asse longitudinale del pene più evidente in erezione. Tre mesi dopo a causa dei disturbi che continuavo ad accusare (dolore, fastidio, deviazione del pene ) ho effettuato una visita urologica che evidenziava varicocele di 4° grado (ecodopler). A distanza di 8 mesi di calvario dall'intervento, si evidenziava una recidiva dell'ernia inguinale sx. Ho dovuto subire un 2° intervento nel quale si è evidenziato uno spostamento anomalo della 1° mesh. Ora le domande: - perchè ho deviazione del pene e varicocele che prima non avevo? - perchè ho ancora dolore che si esacerba in concomitanza dell'attività fisica e sopratutto durante e dopo il rapporto sessuale con irradiazione al testicolo sx e alla coscia sx? - perchè il testicolo sx, prima più basso del dx, è rimasto per più di un anno più alto del dx e mi dava dolore durante la risalita al freddo? - è possibile che il varicocele cambi di grado cioè da 4° a 2° ? - durante l'intervento si evidenzia eventuale presenza di un varicocele di 4° grado? - nell'immediato post-operatorio è indispensabile indossare uno slip? Grazie per la vostra attenzione . [V]
Certo i problemi sono tanti! 1) Che tipo di intervento è stato fatto e che protesi è stata usata? 2) Sono quindi passati quasi 4 anni dall'intervento? E il chirurgo che ha detto? 3) Il varicocele è possibile se si lega la vena spermatica esterna e disgraziatamente è la via principale di deflusso, invece della spermatica esterna. La cosa può regredire e quindi il varicocele ridursi di grado (non scomparire) 4) Non ho ipotesi sulla deviazione del pene: non l'ho mai vista e non è nemmeno riportata in letteratura che mi risulti. Spero che qualcuno con esperienza possa dirci qualcosa di più. 5) Il testicolo ha nodificato la posizione perchè è stato sezionato come spesso si fa il muscolo cremastere, inoltre deve essersi sovrapposta una funicolite che ha causato l'inconveniente e il dolore. 6) Il varicocele può essere o non può essere visto, dipende dall'intervento. 7) Non è necessario indossare uno slip.
Il primo intervento è stato eseguito nel novembre 2000 secondo Linchtestein con anestesia spinale(ho subito due cateterismi vescicali).
Il secondo intervento nel giugno 2003 con "plug e mesh" sempre in anestesia spinale(con dosaggi più bassi degli anestetici ed è stata una esperienza decisamente migliore della volta precedente). Per il tipo di protesi non so.. non sono tutte uguali?? La recidiva si è presentata in maniera evidente 8 mesi dopo il primo interv., ho aspettato tanto per rioperarmi perchè,credetemi, per un atto chirurgico che i medici mi avevano prospettato come una cosa "banale" ne ho passate e ne sto passando di tutti i colori.
Evidentemente anche le cose più semplici sarebbe meglio farle con attenzione! Il medico che ha effettuato il secondo intervento si è preoccupato di trattare la recidiva limitandosi a dire che la prima rete era spostata di parecchio e che cmq le reti non si possono rimuovere perchè si rischia di fare danni maggiori.
Ora scusami ma non ho ben capito la storia della vena spermatica esterna..potresti gentilmente chiarirmi le idee? anche su come fa a regredire il varicocele; E poi vorrei chiedervi: - il perchè del dolore che ho accusato subito dopo il primo intervento;
- perchè ho ancora, dopo quasi 4 anni, dolore a volte per il semplice sfregamento nella zona inguinale, in genere durante e dopo rapporti intimi nella zona dove avvertì il dolore lancinante la prima volta(a sx un pò lateralmente e in basso rispetto alla base del pene) e che si irradia a volte nella coscia e al testicolo;
Il varicocele è una dilatazione delle vene del funicolo spermatico. Il sangue ristagna perchè il deflusso è impedito generalmente da una anomalia frequente della vena spermatica INTERNA che si getta ad angolo acuto nella vena renale. Tuttavia in alcuni casi il deflusso è assicurato dalla vena spermatica ESTERNA che è invece parte del funicolo e si getta attraverso collaterali nella vena iliaca. Se durante l'intervento si lega, come speso si fa ed è giusto fare, la vena spermatica ESTERNA, a volte se è la via di deflusso preferenziale, le vene si dilatano per qualche tempo. Quando si creano nuove vie di deflusso, il varicocele regredisce.
Citazione:
Il medico che ha effettuato il secondo intervento si è preoccupato di trattare la recidiva limitandosi a dire che la prima rete era spostata di parecchio e che cmq le reti non si possono rimuovere perchè si rischia di fare danni maggiori.
Ha ragione. Nel caso si passa poi per via retroperitoneale. (Kugel Patch o laparoscopia). Il dolore può essere legato a incarceramento del nervo sotto la rete e il fastidio passa.... ma in qualche anno, a meno di non reintervenire, cosa che per ora non consiglierei dati i reinterventi. Il dolore che sente saltuariamente può essere invece dovuto ad uno sfregamento della punta della rete sul pube. Se non passa con infiltrazioni locali di anestetico e cortisone, può essere riconsiderata la rimozione della punta della protesi.