Di seguito una breve ricostruzione della vicenda: il 07/08 ho iniziato ad avvertire alcuni dei sintomi che immagino conosciate bene, senso di pesantezza all'inguine dx, fitte al fianco dx, testicolo dx e radice della gamba ecc.. Essendo affetto, da oramai molti anni da prostatite cronica, credevo che i fastidi dipendessero da questo. Purtroppo una visita chirurgica (presso l'ospedale S.Luca di Vallo della Lucania SA), prescrittami dal mio medico, ha accertato una leggerissima punta d'ernia a dx. Premesso che facevo pesi in palestra (anche se non a livelli da Body Builder) ed ho spostato un armadio in seguito a trasloco. Dal 7 agosto i fastidi hanno avuto fasi alterne (alcuni giorni mi sembra di non avere nulla). Per scrupolo ho deciso di fare una nuova visita a Roma, dove vivo, presso l'umberto 1°. La visita è stata penosa, è durata in tutto 3 minuti e senza esplorazione del canale inguinale (scusate se i termini non sono corretti) mi ha confermato la dignosi, avevo cmq, fatto come premessa la diagnosi già fatta. Fin qui tutto ok se non fosse che il primo chirurgo, peraltro conoscente e molto accurato nella visita, mi ha detto che l'operazione non è necessaria ora ma se ho fastidi è l'unica cosa che può risolvere il problema. Il chirurgo dell'umberto 1° mi ha detto, invece, di non fare nessuna atività sportiva per 2 mesi, che l'ernia si sarebbe assorbita e che decorso questo tempo avrei potuto riprendere anche la palestra. ???? Inutile dire che anche nel mio caso 2 eco non hanno evidenziato nulla.
Paradossalmente, ed in questo concordo con Marhalt, è difficile prendere una decisione in quanto nulla è rilevabile al tatto o dalla eco ed alcuni giorni sembra che tutto sia normale ma è vero anche che non si può campare a vita con un fastidio che riduce la qualità della vita.
I sintomi della prostatite e dell punta d'ernia sono sovrapponibili e non sempre è facile capire dove finiscono gli uni e cominciano gli altri: dolore testicolare, senso di pesantezza zona pubica, dolore radice della gamba ecc. In questi giorni peraltro credo ci sia una recrudescenza della prostatite che mi porta a frequenti bruciori dopo la minzione. Inutile dire che le decine di cure antibiotiche sono state inutili. La domanda è: la punta d'ernia può generare anche bruciori durante la minzione??? C'è qualcuno che ha avuto un'esp analoga??
L'ultima domanda è questa: avendo una prostatite cronica, con frequenti infezioni delle vie urinarie, l'operazione potrebbe essere rischiosa (leggere rischio setticemia) o infezioni post operatorie.
Operazione si, operazione no???
Grazie a tutti e complimenti ancora per la cura con cui seguite il forum.
L'ernia in genere non ha mai sintomi urinari, a meno che il contenuto del sacco non sia vescica o un diverticolo vescicale. E' difficile, ma non impossibile, che una punta d'ernia possa regredire, così se i sintomi non sono particolarmente fastidiosi, può anche provare a seguire il consiglio del medico di Roma, salvo poi decidere per l'altra opzione se non migliora.
Grazie dottore per la risposta. Oggi pomeriggio ho un'altra visita chirurgica e vi terrò aggiornati. A me in realtà preoccupano le complicazioni che possono derivare dall'operazione a causa della prostatite. Non potrebbe essere maggiore il rischio d'infezione??
Il rischio di infezione diretta non è aumentato, perchè la mesh e la prostata neanche si vedono, ma la possibilità di un'infezione per via ematica se pur rara è possibile, ma in genere la profilassi antibiotica mette al riparo da questa evenienza.
Ciao, allora l'avventura continua. venerdì 08.09 ho fatto una nuova visita chirurgica già pronto a prenotare la sala operatoria per il prima possibile. Il dottore è stato molto cortese ma mi ha detto che lui non riscontrava nessuna punta d'ernia non essendoci nessun bozzo. Alla mia domanda circa la possibilità che si possa trattare di un inizio di sfiancamento mi ha detto che non sentiva nulla. Mi ha consigliato di non fare ancora nessuna operazione fintanto che la cosa non sia ben visibile e diagnosticabile. Mi ha detto che può trattarsi di un problema al deferente.
Paradossalmente dovrei essere contento ma in realtà non lo sono affatto. In quato chiaramente è rimessa a me la responsabilità dell'eventuale decisione. Io sono convinto che si tratta di una punta d'ernia ( i sintomi ci sono tutti) e martedì ho intezione di andare all'ernia center del nuovo regina Margherita a Roma per sentire il 4° parere. Sono sempre determinato a risolvere il problema il prima possibile. Accetto volentieri consigli. Il deferente può avere gli stessi sintomi della punta d'ernia?' E soprattutto com'è possibile escludere l'ernia senza l'esplorazione del canale inguinale (all'altezza del testicolo per intenderci).
La visita chirurgica deve necessariamente contemplare l'esporazione digitale del canale inguinale. Se no non è completa. Solo in caso di ernia veramente manifesta si può anche omettere, ma nei casi dubbi è necessaria. Tuttavia i fastidi in regione inguinale non sono sempre dovuti ad un'ernia e i casi di interventi cosiddetti inutili non sono così rari.
Senta un altro parere, ma anche in caso di presenza di ernia, non escluda altre cause per i fastidi. Una prostatite o una funicolite possono benissimo esserne le cause, per cui l'intervento potrebbe risolvere l'eventuale ernia, ma non i fastidi.
Salve a tutti, vi aggiorno sulla mia vicenda. Oggi 12.09.06 ho fatto una visita chirurgica presso L'Ernia Center dell'ospedale "Nuovo Regina Margherita" di Roma. L'esito è stato: nessuna ernia riscontrata. Anche in questo caso la visita è dutata un minuto e mezzo circa ( orologio alla mano, non sto scherzando) comprensivo di convenevoli e saluti. la visita mi è sembrata un pò superficiale. Non voglio assolutamente essere presuntuoso ma frequentando il forum tutti noi abbiamo acquisito informazioni utili. La visita si è articolata in questo modo: - palpazione fianco destro, - palpazione zona sovrapubica con colpi di tosse (all'altezza dell'attaccatura del pene per capirci).
Non c'è stata nessuna esplorazione con il dito alla base del testicolo.
Il dottore subito mi ha confermato che non c'era ernia e che avrei dovuto esplorare altre cause (urologiche).
Ho provato ad approfondire chiedendo se uno sfiancamento iniziale potesse dare tali fastidi, la risposta è stata no. Ho replicato dicendo che avevo letto articoli che confermavano il fatto che in fase iniziale........la risposta è stata "Fregnacce" che in romano vuol dire "str...".
Chiaramente sarei ben contento (anzi contentissimo) che tale diagnosi fosse quella corretta e definitiva. Certamente seguirò anche altre vie, ma il disorientamento in tali casi è il minimo.
A questo punto non mi sembra opportuno paventare l'ipotesi di un intervento essendoci pareri tanto diversi (pensate che lunedì scorso volevo prenotare l'intervento).
Ricapitolando: - 1° visita 20 minuti con esplorazione completa e ripetuta; diagnosi: punta d'ernia operabile, -2° visita 3 minuti senza esplorazione inguinale, confermata punta d'ernia ma eslusa ipotesi intervento; -3° visita nessuna ernia riscontrata; -4° visita come sopra.
Lo so che sono stato lunghissimo ma credo che l'esperienza possa servire anche ad altri. Vorrei aggiungere un ultima cosa, in ospedale ho incontrato molti operati d'ernia che stavano facendo una visita di controllo dopo 7 gg dall'intervento. A vedersi stavano tutti bene, quasi arzilli direi. Ho parlato con un paio di persone che mi hanno detto che sono entrati in ospedale alle 8.00 di mattina e sono usciti alle 14.00 e che non hanno avuto nessuna complicazione post operatoria. In genere, come oramai sappiamo, trattengono solo in pochi casi. Spero questo sia di conforto a quanti abbiano in programma un intervento nelle prossime settimane. Forza ci sono tantissime persone che ne escono più forti (almeno psicologicamente) di prima.
ciao mi permetto di entrare nella discussione perchè a me è successa la stessa cosa poichè avevo una punta d'ernia...ho fatto cinque visite di cui due da due primari di chirurgia generale e due eco dei tessuti molli dopodichè avendo tre pareri favorevoli su due ho optato per l'intervento che ha risolto i imiei proplemi..però ti posso dire che la base per la diagnosi di ernia è l'esplorazione digitale del canale inguinale effettuata da un chirurgo..senza non sò come si possa avere un quadro preciso!
Nei casi dubbi ripeto l'esplorazione digitale è d'obbligo, anche se chirurghi veramente esperti possono apprezzare l'anello inguinale anche con la palpazione anteriore della regione. Tuttavia un'ernia che non si apprezza è un'ernia al limite dell'intervento, non è detto che si debba proprio operare, si devono escludere altri fattori di fastidio, se no la cosa che succede è che il paziente torna a lamentarsi degli stessi disturbi di prima e chiede: che mi sono operato a fare?
A me sono stati due i chirurghi che mi hanno visitato ed entrambi allo stesso modo (grazie, il secondo era l'aiuto chirurgo del primo!) e cioè mettendo la punta di un dito (scusate la brutalità, ma così capiscono tutti) praticamente sotto allo scroto e facendomi tossire.
A sx solo un cieco poteva non vedere l'ernia, ma a me interessava verificare la destra ove tuttora non compare nulla se non fastidiucci interni che spero siano solo fissazioni mie.
Pertanto, all'epoca a destra l'ernia non fu diagnosticata, e sinceramente adesso se mi uscisse, aspetterei comunque che venisse fuori con maggiore evidenza.
Per quanto riguarda i signori che dopo 7 giorni siano arzilli beh, vorrei sperare!!!!! Ricordo a tutti che in moltissimi casi l'intervento - nelle strutture attrezzate - si effettua in day surgery, per cui il paziente operato in mattinata viene dimesso nel primo pomeriggio se si rimette perfettamente dall'anestesia (in pratica se fa la pipì dopo essersi risvegliato).
Ciao Antonio, sai io credo che dopo un pò si inizia a conoscere il proprio corpo e la sintomatologia e credo che in rari casi si tratti di fissazione. Pensa io non ci avevoi nemmeno pensato è stato il mio medico di famiglia a farmici pensare. Cmq per quanto riguarda i signori operati dicevo proprio questo nel post vale a dire: tutti operati in day surgery e soddisfatti dell'intervento.
Quindi, per capire, anche tu sei in dubbio sulla punta d'ernia a dx? Notte L.
Si, anche io sono in dubbio. Proprio come dici tu, a un certo punto si conosce il proprio corpo. Fintanto che non scoprissi l'ernia a sx, i doloretti che sentivo li interpretavo come conseguenze - che so - di un esercizio fisico, o dovuti al fatto che stessi troppo seduto. Poi quando emerge il gonfiore e la tumefazione, mi accorgo che non è altro che un dolore e un fastidio più intenso di quello che già sentivo, quasi che appartenesse alla "stessa famiglia".
Forse è fissazione, e come dice il dottore, non resta che stare "alla finestra" e vedere se ci saranno sviluppi. UN po' la mia "voglia" di togliere il fastidio subito nasce dalla ottima riuscita dell'intervento a sinistra, altrimenti certamente non avrei tutta questa intenzione di risolvere...