lo scorso 6 ottobre ho subito un intervento di ernioplastica con rete sec. Liechtenstein per ernia inguinale diretta destra
ho qusi 45 anni e la scorsa primavera mi era stata diagnosticata una punta d'ernia - che peraltro non dava e non aveva mai dato alcun fastidio - e il chirurgo interpellato aveva suggerito l'intervento per evitare complicazioni - difficili ma sempre possibili
leggendo ora altre esperienze su questo forum, direi che il mio decorso postoperatorio è classificabile come 'nella norma', anche se per chiarezza preferisco sottolineare che :
- per i primi due tre giorni ogni movimento era un supplizio
- operato il venerdì, già il sabato mattina riscontravo importante rigonfiamento dei testicoli e del pene, con annerimento praticamente completo del tutto (lunedì 9 approfittavo di visita ambulatoriale presso la struttura dove avevo subito l'intervento, sentendomi tranquillizzato dalle parole del chirurgo che definivano 'nella norma' quella complicanza)
- alla rimozione dei punti (graffette) lunedì 16, riscontravo anomalo rigonfiamento in prossimità della parte bassa della ferita, dolorante al momento della rimozione dei due punti più bassi, ma il chirurgo stabiliva essere 'nella norma'
- il mercoledì successivo (18 ottobre) potevo finalmente rimuovere definitivamente il 'cerottone' e lavare accuratamente la parte interessata
- dal giovedì (19 ottobre) ho riscontrato perdita di sangue in corrispondenza del gonfiore sopra citato
- venerdì scorso (20 ottobre) ho quindi approfittato di altra visita di controllo, e il chirurgo ha rilevato un 'raccolto ematico' che ha provveduto a rimuovere (schiacciando e tamponando), e a medicare 'riempiendo' con garza e rimandandomi al lunedì per ulteriore controllo
- ieri (lunedì 23 ottobre), altro chirurgo ha rimosso la garza e provveduto a nuova medicazione confermando che tutto è praticamente a posto
ora vengo al dunque :
- due chirurghi hanno operato - un altro chirurgo ha visionato i rigonfiamenti e l'ematoma ai testicoli e al pene - un quarto chirurgo ha rimosso i punti - un quinto chirurgo ha rimosso il 'raccolto ematico' - un sesto chirurgo ha provveduto all'ultima medicazione
è mai possibile che nessuno dei primi cinque mi abbia consigliato l'uso della mutanda contenitiva e solo il sesto si sia stupito vedendomi dopo diciassette (17) giorni dall'intervento con un normalissimo boxer ?
è ricercando su Yahoo le parole 'ernia contenitiva' che sono giunto su questo forum, ed ho letto che al riguardo i pareri sono discordi
ma a questo punto che dovrei fare ? domani è il diciannovesimo giorno dopo l'operazione ... ha senso che io inizi ora a portare una mutanda elastica contenitiva ?
grazie per l'attenzione e per le eventuali risposte
Tutti i chirurghi hanno fatto bene a non prescriverti la mutanda contenitiva, non ce più bisogno ormai, indossandola impedirai alla parete addominale di rafforzarsi a dovere, l'intervento vedo che è andato a regola d'arte quindi piano piano incomincerai a fare quello che facevi prima senza la mutanda, alcuni la prescrivono ma la maggior parte no.Io per esempio operato da un mese la mutanda non so neanche com'è fatta, so solo che molti chirurghi la sconsigliano, solo in casi eccezionali è utile portarla.buona guarigione
La mutanda in genere non serve e men che meno a diciannove giorni dall'intervento.. E' normale l'avvicendamento dei chirurghi, dato che i compiti assegnati possono essere diversi, evidentemente in quella struttura il personale abbonda.. Il decorso non è la norma comunque, l'ematoma è una complicazione per quanto leggera, ma fastidiosa. L'importante è comunque che ora tutto volga al meglio.
Faccio qualsiasi movimento e non ho problemi di sorta
Sotto la parte più alta della cicatrice continuo però a sentire un indurimento - quasi come se avessi un cordoncino - e in corrispondenza dello stesso talvolta sento del fastidio, non vero e proprio dolore, ma leggero fastidio
Ho notato tra l'altro che questo indurimento è meno presente la mattina, appena alzato dopo il riposo notturno, mentre è più marcato la sera, dopo una giornata praticamente seduto
E' normale che senta sollievo a questo fastidio tendendo indietro la gamba interessata - la destra - e quindi tendendo conseguentemente la parte operata ?
Ciao. Mi presento, visto che subentro in questa discussione. Mi chiamo Luca. Anch'io operato di ernioplastica inguinale, anche se secondo un'altra tecnica. E' normale la sensazione di un "cordone" sottocutaneo che si trova sotto l'incisione chirurgica... Sono gli esiti cicatriziali dell'organismo, che ci metterà un po' prima di riportare la situazione quasi alla normalità. Ti parlo così perché 6 anni fa ho subito un altro intervento in zona inguinale e per i primi 12 mesi ho avuto questo indurimento che poi via via è calato e il tutto è tornato alla normalità. Anche i disturbi a seconda della mobilizzazione son compatibili al decorso post-operatorio. Ognuno ha una fase di riadattamento soggettiva e a lungo andare ti abituerai all'idea e, anche psicologicamente, non ci farai più caso. Ovvio che la sintomatologia si attenuerà. CIAO!
C'è anche l'insensibilità da mettere in cantiere: ormai è quasi un anno dal mio intervento, e tuttora la parte superiore della ferita è insensibile... è tutto ok!
Ciao. L'insensibilità è un effetto a lungo termine, poiché l'aggressione chirurgica comporta sempre la lesione delle piccole fibre nervose associate alla zona. Il recupero si ha nel tempo. Io solo dopo 2 anni da un intervento inguinale ho recuperato la sensibilità (in parte) alla coscia e all'inguine. Metti in conto che un recupero completo non lo avrai mai e sentirai sempre la parte un po' più intorpidita, anche se comunque più sensbile di adesso. Sii fiducioso. CIAO!
Sicuramente la soggettività è una variabile da tenere in considarazione. Certo è comunque che non si recupererà mai completamente la sensibilità in quella zona...