Volevo, attraverso le mie esperienze fatte, spendere una parola per la sanità in Campania che è tanto bistrattata dai media. Ci sono strutture e professionalità negli ospedali Campani che non hanno niente da invidiare al resto della ns/ nazione ed al mondo intero. Io ho avuito tre esperienze che in breve Vi racconto: 1) dicembre 2000 = operato all'Umberto I di Nocera Inferiore (Dott. Michele Genovese primario neurochirurgia) di neurinoma spinale cervicale. Intervento delicatissimo riuscito con successo. Degenza, assistenza, pulizia e tutto OTTIMA. 2) dicembre 2003 = coronografia al Centro di chirurgia cardioologica ed emodinamica Montevergine di Mercogliano (AV). Un centro davvero all'avanguardia in Europa con elevate professionalità. 3) gennaio 2007 = ernia inguinale al S.Paolo di Napoli. Tanto bistrattato questo ospedale, ma Vi assicuro il reparto di chirurgia generale retto dal Prof. Raffaele Angelo Caliendo è eccezionale sotto tutti i punti di vista. Un reparto opetratorio nuovissimo (un anno e mezzo di vita) all'avanguardia per le attrezzature e le techine utilizzate soprattutto per interventi all'addome di assoluta avanguardia. Apro questa discussione per un confronto su questo delicato e fondamentale tema della sanità nel ns/ paese.
Fa piacere leggere di queste notize, senza dubbio, specie in un momento tanto delicato come quello che stiamo vivendo per la sanità nazionale. Io, personalmente, ho molto amaro in bocca, perchè potremmo essere una nazione all'avanguardia se solo ci fosse un po' oiù di impegno nel pubblico da parte di tutti.
C'è da dire che c'è anche una campagna denigratoria nei confronti di una sanità pubblica che deve fare i conti con tantissime cose che esulano dalla cura della salute.. E poi si evidenziano solo le notizie catastrofiche che se ben guardiamo sul numero degli interventi sanitari sono una minima parte..
Condivido appieno doc. Sembra che il ns/ amato paese, a leggere la stampa e guardare la TV, sia la patria esclusiva del malcostume, della corruzione, della inefficienza, della delinquenza, ecc. Così non è. La ns/ è una bellissima nazione e siamo un popolo splendido, all'avanguardia mondiale in tentissimi settori, non ultimo la sanità. E' vero ci sono le negatività, ma in utti i paesi del mondo, compreso "i più civili", queste negatività sono più amplificate e più diffuse. E' certamente bene - ci mancherebbe - combatterle, ma sarebbe anche bene porre più spesso in evidenza le tante positività che esistono nella ns/ bella Italia. Condividete?
Beh, sono d'accordo con tutto ciò che - in linea di principio - si possa dire sulla professionalità dei medici italiani, ma da napoletano sono abbastanza "cattivo" verso determinati professori e primari di Ospedali. Io sono stato operato a Napoli al Don Bosco, un ospedale tenuto abbastanza bene seppur servente una zona ad altissimo rischio (Secondigliano e zona aeroporto). Accanto a un reparto Day Surgery che mi pareva una clinica privata svizzera, c'era il reparto normale dove i pazienti attendevano su barelle e in corridoi, e dove l'igiene non era proprio perfetta. Perché accade ciò? Credo che sia l'eterno problema del primario che accanto all'attività pubblica affianca quella privata. Almeno sotto i miei occhi accade questo: se aspetti il turno in ospedale, campa cavallo. Paghi privatamente il chirurgo, e due giorni dopo ti operi. Malgrado varie riforme, tra cui quella della INtramoenia che mi è parsa una vera pagliacciata, credo che la questione sia rimessa alla semplice civiltà del singolo medico, che ritenga morale o no comportarsi in un certo modo. Almeno in Campania, non tutti sono galantuomini.
Mi perdoni il dottore Trombetta, non intendo fare di tutta l'erba un fascio!
Si Anto' hai perfettamente ragione. Come in tutte le cose sono gli uomini che fanno la differenza. Ai voglia e quante brutture, storture e disonestà che ci sta anche in campo medico. Ma la cosa che ci tenevo a sottolineare è che dobbiamo imparare a non generalizzare mai. E, quando capita di verificare per esperienza diretta od indiretta, impariamo anche a divulgare le cose buone e positive che pur ci sono e spesso vengono ignorate. Sarebbe troppo lungo poi affrontare il problema dell'intramenia si, intramenia no. Anche qui sono i medici ed i primari a fare la differenza. Prima esisteva la possibilità per il primario di avere la sua bella clinica privata a pagamento e nell'ospedale da cui percepiva lo stipendio non vedeva mai. Oggi non lo può fare più, ma il disonesto può fare però le cose che tu dici. Trattasi sempre dello stesso discorso: la onestà dei singoli.
Credo che sia l'eterno problema del primario che accanto all'attività pubblica affianca quella privata. Almeno sotto i miei occhi accade questo: se aspetti il turno in ospedale, campa cavallo. Paghi privatamente il chirurgo, e due giorni dopo ti operi.
Questo dipende dalla richiesta, se su 100 pazienti 98 scelgono il pubblico e 2 il privato, è normale che i due del privato aspettino poco, essendo solo in due in lista di attesa, mentre il 98° aspetterà che gli altri 97 siano operati. L'intramoenia non va a scapito della sanità pubblica, ma aumenta le possibilità del cittadino: nel pubblico è solo consuetudine che il medico che vede il paziente poi lo operi, se capita che ci sono altre priorità, può capitare di essere operati da altri medici dell'equipe, senza per altro inficiare il diritto alla cura del paziente. L'intramoenia assicura che il rapporto che si è instaurato sia veramente medico-paziente, mentrte nel pubblico è un rapporto paziente-struttura che può o meno coincidere con quello medico paziente. Noi cerchiamo sempre di rispettare questo rapporto, ma mi è capitato sovente di operare pazienti di colleghi che in quel momento ernao impegnati in alttre attività di cura e non potevano e ssere in due posti contemporaneamente, e l'attività della struttura è predominante sull'individuo medico. L'intramoenia è una attività marginale per un chirurgo, non pensiate che ci siano migliaia di pazienti pronti ad andare in clinica privata, e l'attività pubblica non può, non deve e non è mai penalizzata per preferire il privato . Questo almeno per quanto mi riguarda e per quanto riguarda i miei colleghi tutti.
OK doc. Grazie dei chiarimenti. E' come già avevo saputo. Pensa che ieri il chirurgo mentre mi toglieva i punti, ha ricevuto una telefonata di una signora che doveva operare e che aveva fretta di farlo - in intramenia -. Il chirurgo ha detto testualmente: signora non è che solo perchè Lei paghi ha la priorità assoluta. Ho nei prossimi giorni tanti interventi - non in intramenia - da fare, ma più urgenti dei suoi. Se crede cambi medico e struttura. Anto' e questo è successo all'Ospedale S.Paolo di Napoli Fuorigrotta e non a Milano, Torino o altrove. Non tutti sono galantuomini è vero, ma dappertutto e non solo in Campania. Non ti pare?