Tumore al testicolo
Questo messaggio è stato inviato da stefano76 il 29/07/2006 a 09:05:30 .:.
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Buongiorno mi piacerebbe poter discutere con altre persone che hanno avuto questa esperienza o che conoscono persone che l'hanno avuta...Anche perchè in rete si trova davvero poco sull'argomento, soprattutto a livello di forum, sembra quasi che la gente si vergogni di parlarne. E' una malattia piuttosto rara ma è in forte aumento e credo che una sensibilizzazione maggiore sia importante.
Vi racconterò la mia esperienza, sperando possa tornare utile a qualcuno.
Innanzitutto bisogna dire che questa patologia è una delle patologie più difficili da diagnosticare, soprattutto se è in fase iniziale. Sembra strano e assurdo ma è così, e la mia esperienza e la statistica lo provano.
Il 19 febbraio mi sono accorto di avere un nodulo a un testiocolo. Non è stato un caso, avevo un fastidio, un dolorino da un paio di giorni e toccandomi mi sono accorto di questo indurimento. Già questa è una cosa anomala, perchè solitamente il tumore al testicolo non da nessun dolore, nemmeno nelle fasi avanzate. Sono andato dal medico generale che mi ha diagnosticato una epididimite (circa il 60 per cento dei tumori al testicolo, statisticamente, viene inizialmente confuso con una epididimite). Mi ha fatto prendere degli antibiotici, ma dopo una settimana la situazione non era cambiata, allora mi ha prescritto un'ecografia.
Dall'ecografia risultava una zona disomogenea ipoecogena a bordi sfumati, con qualche calcificazione. A questo punto mi chiedo se il mio medico generale non fosse un'incompetente, perchè nonostante l'ecografia lui continuava a sostenere che fosse un'epididimite e addirittura mi ha parlato di cisti (quando credo qualsiasi medico sa benissimo che i bordi sfumati non sono caratteristica cistica, ma infiammatoria o peggio di patologie più gravi come appunto il tumore).
In ogni caso mi ha detto che per sicurezza era meglio che mi rivolgessi ad uno specialista urologo e così ho fatto. Da questo momento in poi mi ha seguito un primario urologo di un importante ospedale di Milano, ma la cosa non si è risolta con la velocità che mi aspettavo, tutt'altro.
Prima di essere infine ricoverato in ospedale per una biopsia estemporanea del testicolo, ho dovuto fare sei visite, sei ecografie e una risonanza magnetica. Nonostante tutte questi esami la certezza che fosse un tumore ancora non c'era. Addirittura, per circa tre settimane, sembrava che questa macchia si stesse assorbendo, dandoci false speranze. Probabilmente si trattava di una infiammazione provocata dal tumore che è stata poi assorbita, dando l'impressione che la situazione si stesse risolvendo in meglio. Questo per farvi capire che anche un primario urologo ha avuto molte difficoltà a capire subito di cosa si trattasse.
In ogni caso, dopo un mese e mezzo, la situazione non cambia e il medico decide di ricoverarmi per una biopsia estemporanea del testicolo: viene effettuato un taglio sull'inguine, il testicolo viene estratto attraverso questo taglio, viene rimosso il nodulo o presa una parte interessata e subito analizzata. A seconda del risultato, il testicolo viene poi rimesso al suo posto oppure rimosso insieme al funicolo. Questa operazione non va mai effettuata via scrotale in quanto in caso di tumore si rischia di favorire la diffusione di metastasi.
Sono stato operato sotto anestesia locale, su mia richiesta. L'operazione non è durata molto, in totale un'oretta. Siamo rimasto fermi circa un quarto d'ora. Ad un certo punto arriva il patologo che comunica l'infausta parola: seminoma. Si procede alla rimozione del testicolo. Il primario è una persona squisita, a fine intervento, prima di scendere a dare la notizia ai miei, mi fa qualche battuta per sdrammatizzare.
Credo, nella sfortuna (il tumore del testicolo è molto raro) di essere stato fortunato. L'esame istologico parla di seminoma classico (il meno aggressivo delle 3 tipologie), della grandezza di circa 2 cm. Qualche residuo presente nel testicolo ma funicolo indenne. Tecnicamente viene definito STADIO I, è uno stadio estremamente iniziale che concede ottime probabilità di guarigione.
Una settimana fa ho finito la radioterapia. Tre settimane, 16 sedute in tutto, dosaggio leggero. Nonostante le TAC abbiano dato tutte esito negativo, la radioterapia è stata effettuata a scopo preventivo, in quanto potrebbero esserci cellule nei linfonodi che non vengono rilevate dalla TAC. Il tumore del testicolo è uno dei tumori più sensibili alla radioterapia e con la radioterapia la percentuale di guarigione totale e definitva nel mio caso sale al 99 per cento, parola di radiologo.
Prima della radioterapia ho dovuto crioconservare il seme. Una procedura antipatica e squallida, soprattutto dove l'ho eseguita io (spero non sia così in tutti gli ospedali) ma che va fatta. La radioterapia inquina il testicolo sano. Rischio di diventare sterile e in ogni caso non posso avere figli in modo naturale per i primi due anni, perchè rischierei di concepire bambini menomati a causa delle radiazioni.
Ora ilfollow up è visita e controlli ogni tre mesi. Ogni tre mesi, per il primo periodo, credo i primi due anni, dovrò rifare tutte le TAC, tutte le analisi del sangue e l'ecografia all'altro testicolo. Sperando che non salti mai fuori niente. Questo per un tempo totale di 10 anni. Soltanto dopo 10 anni si ha la certezza di essere guariti definitivamente.
Io mi ritengo fortunato. Se non mi si infiammava il testicolo, forse non mi sarei mai accorto del nodulo o me ne sarei accorto più tardi. Invito tutti gli uomoni a controllarsi da soli periodicamente i testicoli. Non ci vuole molto. Se preso in tempo questo tumore ha delle percentuali di guarigione altissime.
Spero che questo mio noioso intervento serva a qualcuno che per caso o no capiti quaggiù.
Qualche giorno fa ho fatto la TAC di controllo. E' la terza TAC total body che faccio in 5 mesi e la cosa inizia a preoccuparmi. Ho letto infatti un articolo che parla dei gravi danni alla salute che causa una TAC. Questo articolo parlava del fatto che eseguire una TAC annuale porta ad un aumento significativo della possibilità di sviluppare gravi forme di cancro negli anni a seguire. Dato che io ho 30 anni e, pare, dovrò eseguire una TAC ogni 3 mesi, sono molto preoccupato da questa faccenda e ho deciso di esporre la cosa all'oncologo che mi segue alla prossima visita.
Credo che non farò più TAC. E' assurdo essere probabilmente guarito e poi ammazzato con i controlli. Vorrei un parere magari da qualche esperto...
Non è ancora lunedì.... La visita ce l'ho lunedì 23 ottobre. Per ora ho avuto i risultati delle analisi del sangue (che vanno benissimo) e dell'ecografia al testicolo rimasto (tutto a posto anche lì).
La visita e i controlli sono andati bene. Tutto a posto.
Ho esposto le paure di cui parlavo alla dottoressa (non mi ha quindi visitato il solito medico) ma le sue risposte non mi hanno convinto. Mi ha detto che la Tac è la prassi anche se nel mio caso la possibilità di un ripresentarsi della malattia è molto bassa. Mi ha detto che non sono obbligato a farle, è una mia scelta, e in alternativa si possono fare acografie addominale e radiografie toraciche, che però non mettono in evidenza eventuali linfonodi.
Allora gli ho chiesto se non è possibile fare la Risonanza Magnetica (che sapevo essere innocua) al posto della Tac, e la sua risposta è stata che "anche quelle sono radiazioni". Questa risposta mi ha lasciato davvero perplesso, e vorrei avere a riguardo qualche parere di un medico.
In ogni caso, la prossima visita ce l'ho fra tre mesi e fisseremo la Tac per le prossime due volte, da quel che ho capito (in pratica fra sei mesi).
Sigh...Era proprio quello che temevo. Cosa dovrei pensare adesso di questa dottoressa? Che è incompetente? Che mi ha "preso in giro" sottovalutando le mie preoccupazioni?
Sicuramente sentirò un altro medico riguardo agli esami alternativi da fare, ma non è facile come sembra cambiare oncologo. Anche perchè, a parte quest'ultima visita e quest'ultima riposta datami, mi sono trovato bene. In urologia, quando sono stato operato, sono stato seguito bene e il primario che mi ha operato chiede sempre di me a mio padre. Non è che adesso posso dire no, vado da un'altra parte. Anche perchè non penso che in altri ospedali le cose migliorerebbero tanto... Ormai si tratta soltanto di fare controlli, cosa su cui senza dubbio chiederò ulteriori pareri.
Stefanuccio mio, avevi detto che questa cosa l'ha riferita una dottoressa, quindi non il solito medico: non puoi chiedere il parere del "solito" medico?
Torno ad aggiornare queste pagine dopo molti mesi. Il 13 aprile ho fatto la mia quarta TAC in meno di un anno e il 24 aprile la visita di controllo. E' passato un anno ed è tutto a posto. Stavolta mi ha visitato la responsabile del reparto Oncologia che finalmente mi ha dato soddisfazione riguardo ai miei timori sulla TAC: mi ha detto che, per fortuna, la prossima TAC sarà tra 6 mesi e per adesso sarà l'ultima TAC che farò. I controlli saranno ogni 6 mesi e non più ogni 3 mesi, e dopo quest'ultima TAC mi farà fare ecografie addominali e radiografia del torace, quindi niente TAC.