ho aperto per caso questo sito e sto leggendo dal forum le esperienze degli operati di ernia...Bene, mi presento: sono un candidato/prenotato per intervento di ernioplastica. Martedì 7 agosto alle 7,30 sarà il mio turno: depilato, clisterato, digiunato..etc etc...C'è di più: sono un medico e mi appresto alla duplice esperienza di utente/competente (ma non sono un chirurgo). Visto che ci sono, lancio qualche domanda ai colleghi esperti. Io di ernie inguinali (dirette, sembra) ne ho due. Una mi dà dolore e quindi su questa non si discute. L'altra, controlaterale, è piccola (una noce), palpabile e protunde con i colpi di tosse, ma non fa male. Ho fatto bene a chiedere di toglierle entrambi in un colpo solo? Meglio la Trabucco o la Lichtestein (ammesso che possa dire io al chirurgo cosa fare)? Quanto durerà l'intervento? Grazie per le risposte e -ci vuole anche quello! - il conforto degli altri!
Meglio operarle tutte e due, anche quella piccola aumenterà. Per la tecnica non ci sono grosse differenze, dipende dall'esperienza del chirurgo. L'intervento dura da 30 minuti all'ora sempre a seconda della tecnica e delle dimensioni dell'ernia (ovviamente per lato..)
Ciao e benvenuto,sono daccordo anch'io x quanto ti ha detto il nostro Doc,il mio intervento è durato circa 30 minuti e quindi se tu fai la bilaterale calcola circa 1oretta,tanti auguri
Benvenuto anche da parte mia. Lo scorso 21 Luglio mi sono sottoposto ad intervento per ernia inguinale bilaterale (ernie dirette di piccole dimensioni), secondo la tecnica Trabucco. Intervento eseguito in anest. spinale, della durata complessiva di 1 ora, con anche asportazione a sinistra di un lipoma, applicata sutura intradermica ed all'esterno cerottini (mi pare si chiamino steril streep). Ho effettuato l'intervento a distanza di 1 mese dalla prima visita in quanto ho preferito togliermi il pensiero..... e sono contento di averlo fatto. Tra l'altro nei giorni precedenti l'intervento avvertivo, a fine giornata e stando in piedi, un dolore/fastidio intenso nella zona inguinale e sullo scroto.
In bocca al lupo per martedì, tutto andrà per il meglio. A presto
Arrieccomi! Ho sistemato la posta prima di andare in ospedale. Così ne approfitto per un salutino ai compagni di avventura. Vi aggiornerò con precisione sull'andamento della convalescenza, anche se la percezione del dolore e la sopportabilità sono veramente cose molto soggettive. Ho visto con interesse le immagini delle varie tecniche operatorie, ed in effetti mi sembra che l'intervento non sia poi così impegnativo. Alla fine si tratta di ricostruire un pezzetto di parete addominale. Penso a mia moglie che ha fatto più di un cesareo... lì è sicuramente più dura, ci sono dolori che vengono dai legamenti uterini, dall'utero stesso, bla bla bla...Eppure in 5-7 giorni girava per casa (con panciera) senza grossi pb. Come vedete cerco di ricaricarmi. Ah! Pensate che una decina di anni fa, pur essendo io un internista, ho dato una mano a un chirurgo ad operare un'ernia. Non mi ricordo più nulla di quello che ha fatto, ma l'idea che adesso ci sia io sotto....Vi farò sapere! Mo' devo andare. Alea iacta est.... (lo disse Cesare, ma lui era specializzato in cesarei, non in ernie...)
Rieccomi! operato martedì di ernia bilaterale, credo con tecnica di Lichtestein, perché ho visto l'intervento (da un lampada scialitica perfettamente riflettente! d'altra parte chiacchieravo ogni tanto con i chirurghi e chiedevo le cose...) e sono stati dati i punti alla rete. Anestesia spinale del tutto tranquilla, veramente senza nessun fastidio. Postoperatorio dolorosissimo per le prime 24 ore, lenito da analgesici endovena. Sono al terzo giorno...PERO'...mi è venuta la febbre (o forse ce l'avevo prima ma era coperta dagli analgesici). Ho 37.00 fino a 37,9 la sera. Così da ieri sera ho iniziato un antibiotico (TAZOCIN 1fiala x 2 IM). Cosa ne pensate di questa febbre che dura fino alla 3° giornata? Delle due ernie, una mi tira mi fa male molto di più dell'altra (ed era quella che prima dell'intervento non mi causava fastidi), con un dolore urente appena piego l'addome (saranno i punti dati sul legamento inguinale? il muscolo obliquo?). Che faccio? Sento i chirurghi o aspetto ancora 1-2 giorni per vedere che fa l'antibiotico? Beh... per il resto è andata bene (non chiedetemi cosa sia il resto...) salutoni a tutti
Ciao. La febbre la considererei nei limiti per un decorso post-operatorio quasi normale, nel senso che a volte è frequente un lieve rialzo termico, motivato anche dallo stress relativo all'aggressione chirurgica. Cmq la antibiotico-terapia può essere giustificata, anche se presumo che una profilassi pre-operatoria ti sia stata già somministrata. La trazione dal lato in cui l'ernia evocava più fastidi è normale. Il dolore urente è normale, perché relativo all'intervento. Pazienta ancora un po' e noterai un miglioramento. Se hai dolore sai cosa fare dottore... Un saluto e a presto!
La febbre non è normalissima, ma a volte c'è. Giusta la terapia antibiotica, ma perchè in iniezione? In genere un antibiotico per bocca è sufficiente.. La profilassi antibiotica pre intervento è controversa, non ci sono dati in letteratura che indichino che serva, così spesso non viene usata (noi non la facciamo). Anche il dolore è abbastanza normale, possono essere appunto le suture. Vedi qualche giorno poi caso mai ti fai rivedere.
NEWS from the doctor. Ieri sera, ad un certo punto, mi è comparso uno stravaso ematico nella sede di sinistra, che si infiltrava sottocute all'inguine, fino allo scroto e al pene. Il tutto con un colorito nerastro che non ispirava fiducia. Al di là del gonfiamento di scatole (in tutti i sensi, ma fisicamente non erano poi molto più del normale), sono andato in pronto soccorso. Il parere del chirurgo di PS e, successivamente, di quello che mi ha operato, era che può succedere, ma non dovevo far nulla. Aspettare che passasse. Oggi la temperatura mi sembra più nella norma (tardo pomeriggio: sono sostanzialmente sui 37,2 °C). A questo punto ho rinunciato alla mobilizzazione a tutti i costi, la sto prendendo più comoda, perché non vorrei che si riaprisse qualche piccolo vaso e ricominciasse a sanguinare. La febbricola poteva (può) essere determinata dallo stravaso ematico? Oppure da una reazione al materiale sintetico della protesi? Altro dato: un emocromo fatto in PS ieri sera mi dava 9700 di leucociti, 12,2 di emoglobina (credo di essere partito con almeno 14 g). Ci stanno con un postoperatorio? Grazie per la vostra attenzione che è sempre molto sollecita! Ci riaggiorniamo!!!
Ci sta tutto nel postoperatorio. Lo stravaso è dovuto ad un piccolo vaso del sottocutaneo, magari coagulato che si è successivamente riaperto, passa in qualche giorno. Per la temperatura non penso c'entri molto, può essere dovuta a tante cause.. l'importante è che passi con la terapia.
Torno alla carica, in quanto - a parte lo stravaso ematico ...
1. La febbricola permane (37,2- 37,4 la sera), avvertita anche tramite la sensazione di disagio, ipersensibilità cutanea, fastidio osseo-muscolare generalizzato, voglia di coprirsi un po' di più. ieri sera, a mezzanotte, ho deciso di non soffrire più e ho preso 500 mg di paracetamolo... 2. Il dolore a sinistra rimane identico alla 2-3° giornata. Si accentua con minimi movimenti, ieri sera era spontaneo e di intensità media (3-4 su una scala di 10, anche a letto sentivo tensione, fitte etc...) e non riuscivo a trovare la posizione antalgica. Talora il dolore è avvertito in alto (intendo dire 5-8 cm sopra la spina iliaca superiore di sinistra). A destra mi sembra un decorso normale: qualche dolore, che però migliora quotidianamente, posso fare movimenti senza grosse difficoltà.
C'è da dire che la parete addominale, in genere, è "morbida", anche in prossimità della zona operata (salvo il cordone e un un paio di cm attorno alla ferita). Continuo con l'antibiotico (piperacillina + tazobactam IM), anche se mi sto convincendo che forse è sprecato
Cosa ne pensate? Lunedì vado a trovare i medici di reparto (andare nei festivi è inutile, sia i reparti che i PS si occupano solo di cose molto urgenti e non mi va di passare due giorni ricoverato in PS semplicemente per mettere il ghiaccio e fare Toradol). Una ecografia può essere utile? Può esserci un ematoma tra i piani muscolari? Un ematoma può essere arrivato al peritoneo (penso a modestisime quantità, altrimenti avrei altri sintomi, lo so) attraversando la sutura della trasversalis?
Grazie per la gentilezza e la pazienza delle risposte!!!