concordo pienamente!!! E' proprio facendo così, magari tenendo un diario giornalierio di quello che metti praticamente in bocca che ti rendi conto che è sempre troppo, che ci sono cose che non devono "scappare", e poi scegliere i condimenti, le cotture, anche la spesa stessa... Vedrai che questo è il modo migliore senza il peso psicologico della dieta tizia o caia che magari ti fa perdere qualche chilo velocemente, ma altrettanto velocemente ti porta ad abbandonarla perchè ti stressa e te li fa recuperare con gli interessi. In bocca al lupo
apsc, mi sembra di vedermi descritta! io altezza 1,58 ( siamo là) mi vedevo già troppo grassa a 68 kg, e il dottore mi ha consigliato di calare, e la frase mangi meno! mi dava fastidio, perchè io non mangiavo fuori pasto, non mangiavo merendine, dolcetti, etc.. ma la mia dieta era simile alla tua, colazione, pranzo così così e una buona cena, con le proteine della carne, poi due belle fette di pane, un'altra fetta magari con un buon formaggio grasso tipo Camembert.. e in più fra ginocchia, peso, postumi della precedente operazione avevo ridotta l'attività fisica. Anch'io ho sostituito il latte intero con quello parzialmente scremato, ridotto il pane, dimenticato i salumi e aumentato le verdure... i primi giorni sono andata giù anch'io 3- 4 chili in due settimane, adesso sono un filo sotto i 63 e vorrei scendere lentamente, che ho ancora un paio di mesi sembra prima che mi chiamino per l'operazione di laparocele. Mi sono appena comprata una vaporiera e ogni tanto mi faccio un pasto del tutto a vapore, due pugnetti di riso, due filetti di pesce o di pollo, un paio di verdure.Non avrei mai creduto che venissero così gustosi anche senza grassi! magari poi ci aggiungo un filino d'olio crudo e un po' di limone. e soprattutto non mi sento MAI affamata. Quando mi permetto uno strappo , venerdì sono rimasta stregata dai consigli di un'amica bolognee ed ho fatto un pane alle zucchine in casa ed un gran ragù, con tanta carne ma poco olio, poi recupero con un paio di pasti al vapore. il ragù comunque l'ho poi diviso in tanti piccoli sacchettini e l'ho messo a surgelare, li tirerò fuori un po' alla volta. vorrei arrivare almeno a 60 kg, il dottore dapprima mi ha detto arrivi a 60, poi mi ha suggerito di arrivare a 58, che per 1, 58 di statura , come diceva mio padre buonanima che era un vecchio medico "di casa" è il giusto peso medico, non quello estetico che sono 10 chili in meno Quando arrivo a 60 vi dico.
Ribadisco il concetto, non sono un medico ma un ingegnere quindi potrei scrivere inesattezze mediche. In ogni caso credo che debbano essere distinti diversi casi.
O si hanno problemi medici vari (e quindi non servono le diete ma vanno curati i problemi medici), oppure si hanno problemi di alimentazione e quindi va curata l'alimentazione e secondo me non servono le medicine.
E' un discorso di causa-effetti. Non si devono curare gli effetti ma vanno prima indagate le cause.
Se le cause sono mediche vanno curate le cause mediche affidandosi ad un bravo medico, se sono alimentari va curata l'alimentazione.
Il mio medico mi aveva prescritto un esame del sangue per verificare che la tiroide fosse a posto. Se ci sono problemi alla tiroide ci puo' essere un amento (o una diminuzione) del peso in quanto il metabolismo puo' avere dei problemi. Non era il mio caso. Non ho assolutamente problemi di tiroide. E' un gioiellino.
A questo punto non servono diete particolari (soprattutto quelle pubblicizzate dalle varie riviste o alla televisione da sedicenti esperti che promettono miracoli).
Basta capire cosa nella propria dieta non va (parlo ovviamente del caso in cui sia un problema alimentare).
E' inutile e deleterio pensare che esista la formula magica, la dieta magica, la pillola magica.
E' sufficiente mangiare meno e meglio.
Mi capitava di fare l'antipasto con salame e prosciutto, oppure con salmone affumicato. Il salmone affumicato di per se' fa anche bene (dovrebbe aumentare il colesterolo buono), pero' se uno lo mangia (come facevo io), sul pane col burro, prima del pasto, e' evidente che l'incremento di grassi (anche negativi come quelli del burro), non era salutare soprattutto considerando anche il successivo pasto.
Cioe' secondo me va rivisto globalmente il proprio modo di mangiare.
Ora distribuisco meglio il cibo nei tre pasti, diminuendo quello che ingerisco di sera, tagliando tutto quanto e' in eccesso (non preso singolarmente, ma complessivamente considerando tutto il pasto).
Poi se ci scappa la voglia, una fetta di gorgonzola o di dolce ce la metto pure, ma consapevolmente, con giudizio, senza esagerare ed una volta ogni tanto , non costantemente e soprattutto non dopo un lauto pasto.
Scusate l'intrusione, ma è bene fare una nota, che spesso anche i dietologi omettono... Stiamo solamente parlando di entrate ma stiamo trascurando le uscite, ossia le calorie che consumiamo. In parole povere: oltre a un ridimensionamento quali/quantitativo di ciò che mangiamo è anche bene associare l'attività fisica, che non deve mancare. Il consumare calorie è ciò che ci permette anche ogni tanto di fare qualche stravizio in più... perché vivere solo di rinunce è brutto e aumenta gli ormoni dello stress, a loro volta responsabili dell'ingrasso...
Marvin mio, con un laparocele tutte le mie attività ( o quasi) sono state bloccate! danza classica: no, perchè scassava la pancia e i movimenti di apertura delle gambe potevano aumentare il laparocele; jogging no, per lo stesso motivo; gite in montagna no, perchè c'è lo zaino ( peso proibito!); camminate lunghe, no, cammina un paio di ore ma non stancarti, e poi c'è il ginocchio che dà problemi; bicicletta? sì,ma visto che abito in città la dovrei sollevare per metterla in macchina e portarla sulle piste ciclabili fuori centro, no per il peso!. Insomma, resta il nuoto , ma adesso con problemi ad una spalla nuoto maluccio e la cyclette che non possiedo... palestra non si parla...yoga, forse? pilates? cose simili le facevo a danza, riscaldamento a terra ( sbarra a terra) prima della lezione, ma sollecitavano i muscoli addominali.. oggi comunque ho fatto il primo bagno in mare, acqua fresca ma ne ho fatto di molto più gelidi anni fa! noi triestini diciamo Andare al bagno, facendo ridere molto chi non conosce l'espressione: andare al mare vorrebbe dire per noi fare valigie, prendere la macchina e fare un soggiorno in località balneare
Dimenticavo: io di base ero magra, a 20 anni "quand'ero paggio del duca di Norfolk" dice Falstaff pesavo 48 chili, poi ho superato i 50, a 40 anni ero sui 48 ed ero dimagrita troppo, mi consigliarono di riprendere qualche chilo per i reni leggermente abbassati c he davano fastidio, e poi pian pianino ho messo su ciccia. E confesso che dopo l'operazione dell'anno scorso, che mi aveva lasciata a 63 chili, quando ho messo su 5 chili mi sentivo tranquilla: allora non è il cancro che mi consuma...
Sì Marvin, il tuo discorso è giusto, bisognerebbe anche dare un contributo aumentando il consumo energetico, solo che ci possono essere altre problematiche fisiche (nel mio caso 3 ernie al disco, gamba sinistra con placca da anca al ginocchio e muscoli atrofizzati, le ginocchia, ora tutte e due, con problemi di tendiniti e infiammazione dei legamenti e zampa d'oca,ecc...) che invalidano molto e in maniera determinante la mia grande volontà di dimagrire. Ci metterò più tempo, ma qualcosa riuscirò a perdere, sicuro... Sto comunque facendo la mia oretta di cyclette tutti i giorni, e, con le mie gambe, è proprio buona volontà. Chi comunque non ha tutti 'sti problemi lo deve fare, è tutta salute, ci ringiovaniamo anche
Marvin, mi sembra essere stato chiaro. Ho detto tot calorie entrano e tot escoo. Se sono maggiori quelle che entrano di quelle che escono si ingrassa, viceversa si diminuisce. E' ovvio che si dovrebbe aumentare il consumo (non per niente ho detto che nei giorni in cui vado parecchio in bicicletta mi concedo qualcosa di piu' a tavola). Se pero' come nel mio caso avevo asma bronchiale aggravata dal peso, laparocele xifo-pubico era dura aumentare il consumo di calorie. Ore che l'asma non mi da' piu' crisi (con 17 chili in meno) e che il laparocele e' stato risolto chirurgicamente, posso anch'io fare sana attivita' fisica. Prima mi era quasi impossibile farlo. Tutto qui. Comunque pensavo di essere stato charo sul bilancio.
concordo sul bilancio energetico, perchè la matematica non è un opinione (la dietetica sì).
Bisogna tuttavia fare alcune distinzioni, sia in entrata che in uscita. I grassi e i carboidrati non sono tutti uguali, non vengono metabolizzati e immagazzinati tutti allo stesso modo anche se le calorie totali sono in egual misura.
Allo stesso modo l'attività fisica incide in maniera diversa a seconda che si rimanga in campo aerobico o si entri in quello anaerobico (lattacido o alattacido).
Semplificando molto, in campo aerobico, cioè in presenza di ossigeno, si bruciano grassi immagazzinati nei tessuti adiposi e si producono acqua e anidride carbonica, quindi si perde peso (se il lavoro è abbastanza prolungato). in regime anaerobico si sfruttano le riserve immagazzinate nei muscoli, che vengono poi reintegrate, producendo o meno acido lattico, quindi non si perde peso.
Il modo migliore (probabilmente l'unico) per controllare quale lavoro si sta svolgendo è quello di utilizzare un cardiofrequenzimetro (con fascia toracica) e rimanere tra il 60 e l'80/85 % della propria frequenza cardiaca massima, se si vuole restare in range aerobico.
Indicativamente, la frequenza massima si ottiene sottraendo a 220 la propria età.
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Spedito - 26/05/2008 : 07:21:36
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