Inizio con lo scusarmi con qualunque praticante legga e si possa sentire attaccato, non è questo lo spirito con cui mi aggingo a scrivere..o meglio, non è una guerra personale contro di loro, bensì la rivendicazione di un diritto. E allora? Direte voi. Allora...dirò io, è da qualche giorno che questa cosa mi gira e rigira nello stomaco e proprio non la riesco a digerire Giorni fa, dopo l'ecografia all'addome, ho mostrato al radiologo la cartella clinica della mia appendicectomia del 3 sett 2005. Con disappunto ho scoperto che all'intervento ha partecipato "attivamente" una praticante..... Lo so e concordo che sia giusto abbiano la possibilità di fare esperienza, ma trovo scorretto non informare il paziente prima dell'intervento del fatto che chi opererà è "praticante" Scusate lo sfogo.....ma spero capirete che quando penso che a causa di quell'intervento è succeduto quello per laparocele e che "'sta pallina da tennis" che mi è rimasta, probabilmente me la terrò come souvenir........mi nasce una rabbia..... Non ho nulla contro chi deve fare esperienza, ma sono convinta che il paziente dovrebbe avere la possibilità di dare o meno il suo assenso... ...per la miseria...la pancia è mia...e adesso la bogna me la tengo io.... Scusate ancora lo sfogo
Posso solo dirti una cosa: quando mi sono operata la prima volta anche nel mio intervento ha assistito attivamente una praticante. Io non dico che non dovrebbero assistire, perchè è normale che devono prendere manualità con gli strumenti, il paziente e le varie patologie, ma dico solo che non devono dare false illusioni ai parenti. Dopo l'operazione va da mamma e tutta serafica e felice la illude dicendo che era andato tutto bene, che le cose tolte erano belle (???) e che si poteva benissimo stare tranquilli... Invece esce il chirurgo, con esperienza ventennale, che va da mamma, e le dice che ha fatto tutto quello che poteva, ma non garantiva che sarebbe riuscito alla grande. Logicamente mamma s'è illusa con la praticante. Beh, morale della favola lo scorso anno sono tornata di nuovo sotto i ferri. Beh, non mi lamento, potevo avere tantissimi altri problemi legati all'intervento, che non sono successi grazie all'esperienza del chirurgo.
I "praticanti" sono medici in specializzazione, e quindi a tutti gli effetti abilitati ad assistere ad interventi e ad eseguirli con la supervisione di un esperto. La responsabilità in quei casi viene condivisa ma l'esperto è quello che garantisce.
E' provato da numerosi studi che gli interventi eseguiti in queste condizioni non hanno complicazioni maggiori di quelli eseguiti dagli esperti, anzi in alcune casistiche sono addirittura migliori.
Poichè essi fanno parte a tutti gli effetti dell'equipe, nel pubblico non è consentyito scegliere il chirurgo, ma per consuetudine in genere si affida al chirurgo che ha visto il paziente l'intervento, ma questo può essere eseguito da qualsiasi chirurgoi dell'equipe. Questo non è un diritto, ma una consuetudine, purtroppo. Quando ci si rivolge ad una struttura che ha in organico anche medici specializzandi è possibile che l'intervento possa essere eseguito da loro con la supervisione. L'unica cosa discutibile è l'informazione, che in genere io dico sempre, che essendo un reparto universitario c'è questa possibilità.
Non si deve attribuire a ciò la comparsa di complicazioni che sono possibili qualunque sia l'operatore.
Sulla comunicazione invece hai ragione, non ci deve essere discordanza tra quello che dice uno e quello che dice l'altro.
Infatti Giorgia, questo volevo dire.. Non desidero levar lor la possibilità di fare pratica (sono il futuro..) ..ma chi li segue dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza..ed essere vigile in sala, ed anche fuori, come nel tuo caso.. Buon weekend a te e al fratellino!!!!
...e sono daccordo anche con Doc, non è un processo ai praticanti, davvero. Mi ripeto: sono cosciente del fatto che sono il futuro..e mio figlio quasi sicuramente tra qualche anno (ora ne ha solo 15) sarà uno di loro.. (non fare agli altri.....) Nel mio caso, senza scendere in particolari troppo polemici, il radiologo è stato abbastanza chiaro, non si poteva esporre più di tanto ma mi ha fatto capire che tra l'esecuzione del primo e del secondo intervento......la differenza c'è e l'eco l'ha fatta vedere........ Concordo con Giorgia, sono stata comunque fortunata, ho rischiato la peritonite e potevo avere problemi ben più grossi e non dimentico che ci sono persone che lottano tutti i giorni per problematiche più complesse Grazie per la risposta Doc, buon weekend
Assolutamente d'accordo con quanto dice DOC, precisando comunque che sarebbe corretto saperlo prima che nell'equipe c'è uno specializzando che potrebbe mettere mano ai "ferri". D'altronde l'esperienza non se la potrebbero fare altrimenti, l'importante è che ci sia un esperto che supervisioni il tutto e che garantisca la buona riuscita dell'intervento.