Ciao a tutti è la prima volta che scrivo e ringrazio Iddio di aver trovato un posto come questo, in verità è la disperazione che mi ha portato qui. Passo subito al dunque, sono stato operato di ernia inguinale a sinistra a fine Maggio scorso quindi sono passati già 3 mesi e purtroppo avverto sempre delle fitte molto intense che si irradiano dal punto dove cè stato il taglio sino a sotto il piede sinistro passando per il testicolo. Sono andato in Ospedale e mi hanno detto di aspettare perchè questi dolori a volte passano dopo 6 mesi. Mi devo preoccupare ? Grazie ragazzi.
Segui i consigli del Doc. Io ti direi di non preoccuparti sino a che non hai capito meglio con il tuo dottore di cosa si tratta, perchè la nostra testa purtroppo ci porta spesso fuoristrada e capita quasi sempre di immaginarsi chissà cosa per poi ritrovarsi con una situazione reale decisamente più "contenuta". Molti di noi hanno sono guariti velocemente, altri invece ci hanno messo molto più tempo per l'estrema soggettività del decorso post-operatorio.
Siamo comunque tutti qui con te. Un abbraccio e tienici aggiornati. Ciao!
Mi hanno dato una terapia a base di dobetin dicendomi che per loro è tutto a posto . Il dottore che mi ha operato ha detto che a volte queste fitte possono perdurare per mesi ma io intanto sto davvero male . Mi è stato consigliato di prendere oki compresse nei casi di forte dolore ma i risultati non sono tanto buoni , le fitte sono come scosse e poi mi brucia ancora tutto, davvero non so che fare. sono passati 3 mesi , ho amici che già dopo 1 mese dalla stessa operazione erano a posto , e se fosse successo qualcosa tipo riggetto della retina ?
No temo sia un problema di nevralgia, il dobetin può essere utile associato ad antiinfiammatorio, vediamo come va, ma ci vuole almeno un mese di terapia.
Ciao innanzi tutto mi presento sono Marilena una nuova iscritta. Sono stata operata il 26 di ernia crurale dx penso che il post-intervento sia soggettivo. Io ero gia sveglia dopo un ora dall'intervento (ho fatto la totale) e dopo due ore gia in giro per il reparto, non ho preso nessun antidolorifico e a parte un po di prurito dovuto alla cicatrizzazzione non ho altro. Per i tuoi dolori potrebbe farti bene(ma chiedi al medico)xxxxxx, sono pastiglie a base di aglio io le ho prese prima dell'intervento x mesi e continuo anche adesso. Un saluto a tutti Marilog
Modificato da - giannagianna on 01/09/2008 01:04:31
Mi associo al benvenuto e ai consigli di DOC e dei Mod. Credo che sarebbe bene provare con la terapia e nel caso non servisse, tonare alla carica col chirurgo che ti ha operato. Ciao!
Ciao ragazzi,eccomi di nuovo quì vi aggiorno sulla mia situazione.
Ho consultato un altro chirurgo perchè mi trovo a Brescia per lavoro lui mi ha confermato un possibile intrappolamento dei nervi ma mi ha sconsigliato di fare esami tipo TAC o ecografia perchè secondo lui inutili. Mi ha prescritto una terapia con Lyrica 150 da prendere 2 volte al dì da fare per 1 mese e poi vedere come funziona. La cura è efficace ? Perchè il chirurgo che mi ha operato ha minimizzato ? Per lui era normale che io a tre mesi avessi questi dolori . Aiutatemi a capire , vi prego.
Ti ringrazio per condividere con noi la tua esperienza e ti auguro di risolvere il tuo problema! Hai trovato il posto giusto: qui sono fantastici sia per i consigli di tipo medico che per il supporto psicologico! Ho letto il messaggio di Marvin e l'articolo del Doc e mi sono soffermata sulle parole magiche "Misurazione del dolore con scala visuale". Di che cosa si tratta? Si potrebbe fare ad Antonio (ragazzo autistico operato di ernia inguinale tre mesi fa)? Il problema e' che Antonio non parla e non si sa se abbia ancora dolori. L'unica osservazione che si puo' fare e' che complessivamente si muove meno di prima di avere l'ernia e soprattutto che non vuole camminare fuori di casa e siamo costretti a portarlo sempre in carrozzina. Qualche volta ha fatto brevi tragitti a piedi, ma e' sempre stato forzato a farlo e lui tendeva a sedersi per terra. Grazie per le risposte che vorrete darmi! Elisabetta
Grazie Doc! Mi domandavo pero' come si ottiene questo esame e che collaborazione comporta da parte del paziente. Si mettono elettrodi in testa come nell'elettroencefalogramma o sulla parte dolente? O si fa la risonanza magnetica funzionale al cervello? O che altro? La ringrazio molto e mi dispiace davvero di non poterla incontrare a Riccione! Elisabetta