Ciao a tutti,sono un nuovissimo utente desideroso di avere i vostri consigli. Sono uno sportivo professionista "sport da conbattimento" quindi abituato a sforzi intensi e allenamenti lunghissimi minimo 5 ore al giorno. Da tre anni mi tenevo un ernia inguinale che ormai aveva raggiunto dimensioni massime ossia al risveglio discesa nella sacca del testicolo dx e solo forzandola rientrava per poi immediatamente riuscire, fastidi intestinali con dolori forti e persistenti a secondo delle condizioni climatiche.Sono Bresciano ma vivo a Roma,premeto che non mi sarei fatto operare se non si fosse interessata mia sorella che dopo i pre esami (tutto ok) si e' fissata la data 03 ottobre 2008. Ricovero ore 7.00 preparazione 0re 9.30 circa discesa in sala operatoria medici e paramedici molto gentili e rassicuranti dopo avermi preparato con difficolta' a trovare le vene essendo io molto adrenalinico (le vene di solito molto evidenti sparite!!!) mi fanno mettere seduto e dolcemente iniezione spinale, messo sul fianco dx formicolio alle gambe e sensazione di non avere piu' la gamba dx un po meno la sx. Si parte, sento le parole e lievemente il lavoro del chirurgo mentre una assistente spesso mi chiede come va, battiti e pressione visibili sul display a dx regolari, tra me e me dico tutto perfetto e penso al fatto che non avro' piu' quella cosa fastidiosa e invalidante che e' l'ernia. Il tempo sembra breve ma trascorre e si fanno le due ore tutto ok richiudono e si va in reparto. Sono felice, ma poi toccando il testicolo dx mi accorgo che e' gonfio come se dentro ci fosse l'ernia, e comincio a preoccuparmi,penso di aver fatto un movimento brusco e di aver rotto i punti interni,lo faccio presente all'infermiera che mi mette la flebo ma dice che potrebbe essere normale. Non sono convinto,e appena vedo il chirurgo lo chiamo e gli faccio vedere il testicolo, dopprima pensa ad un idrocele, ma poi tornando con il collega che mi ha operato mi informa che potrebbe essersi rotta una vena interna e che e' necessario riaprire proseguendo con il taglio fino a trovare la vena sanguinante.Comincio a pensare che non usciro' vivo da li non con paura ma con rassegnata consapevolezza che a me non poteva andare in modo tranquillo essendo io un duro abituato sempre a lottare e a sopportare il dolore (legge del contrappasso o chi di spada ferisce di spada perisce ecc ecc) e poi sono sempre stato restio e schivo degli ospedali e medici, ma ora c'erano poche alternative. Mi fanno firmare per eventuale trasfusione e via in sala operatoria,li grande confusione chi mi vuole fare la spinale chi la totale nell'eventualita' di andare piu' in profondita', intanto si firmano altre carte (Booo) mi prende il panico fermo tutti e chiedo se sanno cosa devono fare, a questo punto il chirurgo si mette testa a testa con me e mi tranquillizza dicendomi che e' come detto all'inizio ossa spinale e taglio fino a trovare la vena, seduto iniezione poi come prima mi risveglio all'usita con i parenti che tirano un sospiro di sollievo, circa 3 ore di intervento scroto nero con catetere a dx drenaggio ferita quasi 20 punti che arrivano alla base dello scroto (ho dormito durante quindi sedaggio) torno in reparto. Flebo antibiotici soluzioni saline niente cibo per il resto della giornata. Tutto il 4 ottobre in ospedale con alternanza di flebo e antibiotici, testicoli nerissimi mi alzo per riuscire a urinare dopo continui tentativi riesco e da li non mi fermo piu' (la difficolta iniziale e' causata dalla spinale) comincio a conoscere i miei due vicini di stanza che inizialmente come spesso mi accade mi hanno giudicato male dall'apparenza:tutto muscoli definiti quasi completamente ricoperto da tatuaggi cicatrici ecc. ma poiche' sono una persona molto seria e rispettoso per gli altri, chiedo scusa di non essermi presentato prima e scopro che loro stanno vivendo una vera tragedia: a Domenico gli e' stato asportato il retto non dico altro e prego ogni giorno per lui, Francesco e' venti giorni che si alimenta solo con le sacche perche deve essere operato a un linfonodo probabilmente maligno all'intestino. Mi sento ridicolo con il mio testicolo gonfio e domenica 5 ottobre decido di uscire il chirurgo dice che e' meglio di no di stare ancora almeno due giorni ma non posso anche per una questione logistica devo rientrare per riprendere le mie mansioni, firmo e nel pomeriggio esco,resto a riposo anche lunedi'6 ottobre a casa,il 7 ottobre parto per Roma treno ore 7.00. Oggi il gonfiore non e' passato e dentro si sente una massa grande e dura che non capisco cosa sia,i punti e dove c'era l'ernia sembra ok ma giu' dove finiscono i punti a partire dalla dx della sacca del testicolo si sente duro e all'interno liquido, il colore si' trasformto ora e' piu' rosso rosa e il nero si e' spostato anche a sx. Giovedi' alle 20.00 sono stato in palestra per dirigere una lezione e in piedi mi bruciava molto mentre venerdi ci sono andato alle 18.00 fino alle 20.30 e mi bruciave molto meno. Oggi Sabato sto nel letto tutto il giorno e anche domani speriamo che si sgonfi perche sono preoccupato... Ho preso fino a ieri Ciproxin 500 due al di e reparil 3 al di da Giovedi'. Possibile che quando chiedi a chi e' stato operato prima di farti operare tutti ne parlano come di una passeggiata, chi dopo una settimana giocava a calcio, chi dopo 10 in palestra come prima,ecc, come se tutti avessero una sorta di amnesia ipnotica, e il decorso post operatorio le paure e i dubbi...forse le persone si lasciano cullare tranquille da questa idilliaca convalescenza senza pensare al tempo...poi tutto si aggiusta....e ci si dimentica di tutto...cosa sono pochi giorni rispetto alla ritrovata normalita'. Speriamo in bene...e ciao a tutti...spero di esservi utile.
Ottimo resoconto, ho solo spostato la discussione in una a se stante perche così più facilmente raggiungibile e non dispersa in altre discussioni. Grazie.
Il tuo resoconto è la dimostrazione che tutto è soggettivo. Mettiamola così: se stato meno fortunato rispetto ad alcuni di noi. Sul forum ho letto un sacco di interventi, prima e dopo operato, molti hanno avuto difficoltà nel post-operatorio ma è vero che tutti hanno risolto il problema. Forse hai avuto complicanze perchè hai trascurato l'ernia per molto tempo, chissà? Io ti consiglierei di stare ancora un po' a riposo per il resto benvenuto, qui torverai tutto il conforto e il supporto necessario.
ciao combattente, abbiamo ben due cose in comune, l'operazione di ernia dx e l'avatar, e non mi sembra poco forse anche la passione per la palestra ma io non ho proprio la forma fisica che descrivi.
Ottimo il tuo resoconto, mi spiace che il tuo intervento abbia avuto queste complicazioni, può anche essere che l'averne ritardato così tanto i tempi possa averle causate, anche perchè credo che comunque un nesso stretto tra palestra fatta in maniera impegnativa (o professionale come nel tuo caso) ci sia di sicuro.
Per quanto riguarda i tempi di recupero io non dubito che anche i tuoi poi non saranno così lunghi, ma tranquillo, nessuno qui ha mai creduto a chi va a giocare a calcio la settimana dopo o in palestra dopo 10 giorni. Anche io, che ho avuto un decorso direi molto buono, ho ripreso la palestra 3 mesi dopo e dopo una settimana andavo ancora avanti indietro per medicazioni e punti.
Confermo: abbiamo avuto solo un piccolo intervento d'ernia inguinale, c'è davvero di molto peggio nella vita.
Vi ringrazio gia' del vostro aiuto e conforto.Oggi sono a letto orizzontale mi sono alzato verso le 10.00 ho preso un po di sole (abito in canpania) ho mangiato (riso bollito-petto di pollo-patate al forno) ho acconpagnato la conpagna al lavoro,e ora sono nel lettuccio. Il gonfiore e' sempre quello,quello che non capisco e' la parte dura che c'e' all'interno come se fosse il testicolo ingrandito del doppio. Il mio timore e' che sia uscita l'ernia da un altra parte forse piu' sotto..e' possibile per voi? tecnicamente mi sembra di no leggendo piu' resoconti medici e studiando la tecnica di operazione direi di no,ma un mio amico operato due volte mi disse che in un operazione gli misero la rete davanti e sotto, ma poiche' c'e' molta ignoranza in merito,vi faccio un esempio: un mio alievo mi disse che un suo zio venne operato d'urgenza e che gli misero l'ernia in un barattolo poiche' molto grande...come ricordo... A parte il sarcasmo continuo a sperare...purtroppo sono un uomo molto attivo forse troppo e non riesco mai ad abbandonarmi al fiume dell'esistenza...conbatto sempre per raggiungere la riva...scusate ma voglio tornare a sentire l'energia bestiale che scoppia dentro di me e che mi fa sentire una stella cadente....puntino in movimento in un universo fisso...
Ciao Andrea e benvenuto Io capisco che sei un uomo molto attivo e che si tratta del tuo lavoro, ma non dimenticare che comunque hai subito un intervento e per di più con delle complicazioni, quindi prenditi il tempo necessario che il tuo corpo chiede per riprendersi al meglio, una settimana mi sembra veramente poca per tornare alle normali attività. Vedrai che con un pò di pazienza tutto tornerà nella normalità ma non avere fretta Resta con noi e tienici aggiornati, un abbraccio Ele!!
Ottimo fight, comprendo il tuo senso dell'esistenza, non è vicino al mio ma lo capisco. Però tieni conto che ogni tanto diventa indispensabile chinare il capo e aspettare che passi la furia dell'onda. Non è un atteggiamento passivo, è l'accettazione della nostra dimensione umana di imperfetti. E' la dimostrazione dell'intelligenza dell'individuo che, di fronte a qualcosa che comprende essere più forte, aspetta che passi il momento per raccogliere nuovamente le forze e riprendere a combattere.
Dal punto di vista medico non so dirti quale sia la tua condizione in questo momento, psicologicamente ti dico aspetta che passi, prenditi il tempo di raccoglere le forze. Fai ovviamente tutti i debiti controlli medici ma impara a riconoscere e apprezzare il tempo dell'attesa.
Acuto osservatore Francer...e conoscitore dell'animo umano... Hai colto nel segno,penso che questa esperienza mi si servita a capire che non ci sono solo io in questo mondo,ogni individuo e' ricco di caratteristiche uniche e inripetibili che lo rende prezioso,ognuno di noi per quanto debli e inperfetti, in questa breve esistenza lasciamo una scia indelebile... Dopo la convalescenza ho deciso di cominciare a tirare i remi in barca e godermi il paesaggio...dio ci ama proprio perche' Inperfetti..... Grazie...
Ciao amico campano, e benvenuto anche da parte mia. Il buon francer dice cose bellissime che faccio anche mie: sei un super sportivo e devi anche comprendere il linguaggio del tuo corpo. Ormai sei stato manipolato e anche un fisico iperattivo come il tuo ha bisogno di mettere il "reset" e rifare la diagnostica...
Tanto per cominciare, in genere gli ipertrofici come te spesso accusano maggiori fastidi nel post operatorio, e una specie di "terzo testicolo" che opprime nello scroto consiste appunto nell'accumulo di liquido dovuto all'intervento e alle complicanze che ti hanno fatto tornare in sala operatoria.
Però non è nulla di grave e irreparabile. Accetta l'idea di dare tempo al tuo corpo, te lo meriti e lui merita questo. Vedrai che con il passare di pochi giorni le cose riprenderanno il loro corso in maniera sempre più veloce.
Per il resto, se continui a stare con noi, la tua esperienza sarà utile senza dubbio a molti altri.
Vi ringrazio gia' del vostro aiuto e conforto.Oggi sono a letto orizzontale mi sono alzato verso le 10.00 ho preso un po di sole (abito in canpania) ho mangiato (riso bollito-petto di pollo-patate al forno) ho acconpagnato la conpagna al lavoro,e ora sono nel lettuccio. Il gonfiore e' sempre quello,quello che non capisco e' la parte dura che c'e' all'interno come se fosse il testicolo ingrandito del doppio. [CUT]
Originariamente inviato da fight67 - 11/10/2008 : 14:16:15
Hai notato miglioramenti nel gonfiore? Ora sono passati un paio di giorni... Se non è diminuito, ti converrebbe recarti dove ti sei operato per avere un controllo. Giusto Doc?
In bocca al lupo!
P.S. Però è vero, ho notato che i palestrati o sportivi hanno più problemi.
Grazie ancora per il vostr interessamento,e' bello parlare con voi,per me e' la prima volta che lo faccio attraverso il computer e devo dire che e' molto positivo e si basa sopratutto sul rispetto reciproco e da notevole valore alla persona. Oggi sono stato in Palestra dalle 14.00 alle 20.30 e il fastidio e' stato lieve,con la mutanda si sente molto meno,poi comunque il gonfiore si e' ridotto del 50%. Nel pomeriggio ho chiamato mia madre per sapere se lei fosse al corrente di cosa esattamente mi avessero fatto,poiche' in ospedale c'e' stato poco tempo per chiedere,poi ho visto sopratutto le infermiere ma i chirurghi pochissimo...dalle informazioni che ha preso si evince questo profilo: L'ernia inguinale era grandissima arrivava (lo spacco muscolare) fino allo scroto, nella prima operazione, non ha retto la rete che e' scesa nel testicolo con rottura di un vaso e sanguinamento, nella seconda si e' lavorato parecchio per contenere tanto che ci sono volute tre ore di intervento....se venivo messo al corrente di questo mi sarei fermato qualche giorno in piu' in ospedale...temerario si ma incosciente no... Quella parte dura che sento nel testicolo deve essere qualcosa di aggiuntivo per reggere la rete (ho etto di una sorta di plug). Si parla in linea di massima di ernia inguinale ma diventa scrotale quando discende nel testicolo. Ho visto anche da mie ricerche su internet una foto della rete posizionata, sapevate che al centro ha un foro circolare da cui deve passare il canale spermatico? e che in alcuni casi tale canale si intasa di sangue e liquidi assumendo dimensioni notevoli e al tatto molto duro... E' un universo, e a noi vengono date piccole nozioni primordiali....ma forse sarebbe meglio essere meno desiderosi di apprendere, e qui' ci si ricollega al correre del fiume e del lasciarsi trasportare...si soffre meno??!! sono curioso i sentire la vostra opinione in merito. Ciao a tutti
Ciao e benvenuto anche da parte mia. Il paziente ha ogni diritto di essere informato, ma ovviamente a volte è bene lasciar fare il lavoro a chi è del mestiere... Pensa che io quando son stato operato, pur essendo del settore, non ho neppure chiesto la tecnica. Ho solo disquisito sul tipo di anestesia (ho optato per la spinale, mentre loro prediligevano stranamente la generale). Ad ogni modo, nonostante le avversità, ormai qualche miglioramento si apprezzerà: non dubitarne!
Mah, ti dirò fight lasciar fare all'esperienza del chirurgo va bene ma avere informazioni precise su tutto quello che viene fatto mi sembra fondamentale. Io dico "lasciarsi andare consapevolmente" Come minimo per sapere, ad esempio, cosa ti fà pensare di avere un terzo testicolo, perchè il gonfiore, dove sta la rete, perchè, dove e che problemi può dare nello scroto. Insomma tutte quelle informazioni che ti rendono edotto e ti permettono di preoccuparti o meno, comportarti in un modo piuttosto che in un'altro etc. Noi qui, per esempio, nelle settimane passate abbiamo disquisito a lungo del funicolo, della posizione etc, doc ci ha anche passato degli schemi proprio per capire l'anatomia sulla quale avevamo idee poco chiare. A me è servito molto, io preferisco capire quello che mi succede. D'accordo, si vive, e bene, anche senza sapere che ce l'hai il funicolo spermatico (io prima dell'intervento neanche mai mi ero posto il problema) ma avere un po di conoscenza di come funzioniamo (nel momento in cui le funzioni, diciamo così, vengono messe in discussione, è utile proprio per comportarsi al meglio. Perchè avere cura è rispetto di sè. Poi ragazzi, capisco anche quelli che "preferisco non sapere per non preoccuparmi"
Si, forse avresti fatto meglio a rimanere qualche giorno in più in ospedale, non sempre andare subito a casa è la cosa migliore. Servirà di esempio per altri
Comunque vedo che stai migliorando giorno per giorno, benone, mi fa piacere
Beh, si, dopo mesi di frequenza di questo sito, ormai tutti noi sappiamo dell'esistenza del funicolo spermatico e del suo riposizionamento a seconda della tecnica adoperata, del cremastere che viene sezionato per sempre, eccetera, pur non essendo medici...
Concordo sia con l'ottimo francer, sull'essere informati, sia con marvin (non ti faccio apprezzamenti perché sai come ti stimo...) che pur tenendo al consenso informato, lascia fare al chirurgo.
Diciamo che informarsi è bene, però non bisogna poi sostituirsi al chirurgo che "si spera" ne sappia più del paziente....
Comunque, si, la posizione del funicolo è una delle cose più delicate dell'intervento, tanto che se non messa bene la rete, si corre il rischio di addirittura perdere un testicolo, pensa un po'...
Tuttavia, mi pare che man mano le cose si stiano mettendo a posto. Il fatto di essere tornato a casa non sempre è dannoso, purché vi sia la possibilità di rintracciare per tempo il chirurgo e arrivare presto alla struttura (lo prevede il protocollo del Day Surgery...), in caso di complicanze, ciò che mi pare sia accaduto.