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swatmarama

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 Spedito - 29/03/2005 :  21:58:22  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo Send swatmarama a Private Message  Aggiungi swatmarama alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
Salve, sono Francesco e ho 35 anni. Quando ne avevo 22 mi sono
operato di ernia inguinale bilaterale e varicocele sx. Al tempo si utilizzavano le vecchie tecniche chirurgiche Bassini e derivate, che sono state abbandonate per il relativamente elevato numero di recidive e per le tensioni inguinali che provocavano nella regione inguinale in quanto consistevano sostanzialmente nel cucire insieme delle strutture anatomiche che in natura non sono così vicine. Intorno al '92 si è cominciato ad usare altre tecniche che prevedono l'uso di una rete protesica, con diminuzione sensibile delle recidive e assenza di tensioni.
Nella mia plastica ha ceduto un punto a dx (forse la cucitura dell'aponeurosi dell'obliquo esterno?) per cui risulta al tatto e all'ecografia un punto di minor resistenza; con questo per adesso convivo, pur facendo sport a livello agonistico.
La mia vita, la mia salute e il mio benessere sono però notevolmente peggiorate da dopo l'intervento, anche se sarebbero ancora peggio se non mi fossi operato; se mai mi chiedo se non ci sia il modo di stare meglio...ma adesso non è di questo che voglio parlare.
Vorrei sapere alcune cose, se possibile.
1) Può essere che la plastica erniaria fatta con le tecniche Bassini e Pomstemski possa determinare una modificazione della postura naturale, con tutte le conseguenze che ciò comporta?
2) In caso di recidiva (cosa che adesso non è), perchè non viene smontata la vecchia plastica, causa di tante tensioni e fastidi?
3) Cosa sono le aderenze che si possono formare tra un plug o una rete protesica e i visceri?
Grazie e a presto

Francesco



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merlino

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 1   Spedito - 29/03/2005 :  22:50:38  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: RE: ernia e malesseri
Citazione:
1) Può essere che la plastica erniaria fatta con le tecniche Bassini e Pomstemski possa determinare una modificazione della postura naturale, con tutte le conseguenze che ciò comporta?

Più che la tecnica in sè è la tensione e gli eventuali dolori che possono indurre un atteggiamento antalgico che col tempo può diventare la norma.

Citazione:
2) In caso di recidiva (cosa che adesso non è), perchè non viene smontata la vecchia plastica, causa di tante tensioni e fastidi?

In caso di reciviva è possibile anche "smontare" la vecchia plastica, se questo favorisce il posizionamento corretto della mesh, anche se non sempre è necessario. Smontare la plastica per eliminare tensioni è inutile in quanto le tensioni dopo qualche mese si adeguano. Sono i primi tempi postoperatori i peggiori.
Citazione:
3) Cosa sono le aderenze che si possono formare tra un plug o una rete protesica e i visceri?

Le mesh in polipropilene hanno la caratteristica di far aderire i visceri, e di decubitare su di essi provocando a volte perforazioni e penetrazioni della mesh nel viscere.
Se la mesh è messa extraperitoneale come nelle tecniche di riparazione che si usano, il rischio è veramente ridotto, ma l'uso di un plug che può anche arrivare a contatto di un viscere separato solo da una sottile lamina di peritoneo, può perforarla e aderire al viscere stesso (anche se in una piccola percentuale di casi).
Perchè il plug sì e la mesh no? Perchè il plug ha la forma più o meno a cono e quindi tende di più ad essere penetrante rispetto ad una superficie piatta.
Infatti lo stesso Trabucco ha modificato i suoi plug, passando da una forma a cono ad una lamina piatta.



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swatmarama

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 2   Spedito - 30/03/2005 :  22:53:55  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send swatmarama a Private Message  Aggiungi swatmarama alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: RE: ernia e malesseri
"Smontare la plastica per eliminare tensioni è inutile in quanto le tensioni dopo qualche mese si adeguano. Sono i primi tempi postoperatori i peggiori."
Per quanto riguarda la mia esperienza posso dire che le tensioni si adeguano fino ad un certo punto, sono piuttosto i movimenti e la struttura del corpo nel suo insieme che si adeguano. Ma il risultato è una situazione innaturale che mi porta ad essere quasi uno pseudo-invalido, poichè non posso più fare lavori che richiedano di stare in piedi per diverse ore; il mio basso addome si è deformato verso fuori (non per mancanza di allenamento ma per allentare la tensione); persino la forma del bacino e cambiata (l'osso sacro è molto più sporgente); la forma della colonna e diversa con riflessi sul diaframma e sul respiro; il transito intestinale è peggiorato. Sono convinto che molte persone operate hanno problemi simili, ma non ci fanno caso, mentre io sì perchè praticando yoga mi ascolto molto.
In ogni caso mi chiedo:
1)Per chi si opera per la prima volta con le tecniche di oggi, non hanno questo tipo di problemi?
2) Ammesso e non concesso che in caso di reintervento mi venisse smontata la plastica e messe le reti, dato che in 14 anni in cui ho tenuto la plastica il mio corpo ha assunto l'attuale struttura, le reti si fisserebbero nella struttura mantenendo la situazione attuale o il mio corpo tornerebbe alla situazione desiderabile di prima del primo intervento?
Grazie per le sue risposte. Saluti

Francesco



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merlino

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 3   Spedito - 30/03/2005 :  23:59:49  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: RE: ernia e malesseri
IL corpo si adegua sempre alle nuove situazioni, certo che certe plastiche in tensione, se non davano recidiva, provocavano delle modificazioni di assetto che duravano diverso tempo, ma poi diventavano cattive abitudini e perduravano nel tempo.
Come i cattivi atteggiamenti della colonna, sono correggibili con esercizi di correzione della postura, ma non saprei se smontando la plastica si riotterrebbero le condizioni precedenti.
Con le mesh il pericolo è minore, anche se esiste come in tutti gli interventi chirurgici che vanno a modificare una situazione preesistente.
Anche un semplice taglio in una gamba può modificare atteggiamenti e postura, fino a diventare quasi normale...
Lo smontare una vecchia plastica aumenta i rischi di lesioni del funicolo, la possibilità di entrare nella cavità addominale e in realtà i vantaggi sono molto modesti, in quanto lo "smontaggio" è praticamente già fatto dalla recidiva. Se no non ci sarebbe recidiva... La recidiva diminuisce le tensioni, perchè cede proprio dove la tensione è massima.
Non saprei se in caso di recidiva il suo corpo tornerebbe come prima, ma certamente alcune tensioni si eliminerebbero.


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