oggi è il 20 giugno ed è il 1° compleanno della separazione dalla mia ex ernia dalla quale mi son diviso , non consensualmente perché, fosse stato per lei, ce l’avrei avuta ancora appiccicata addosso.
Si perché sull’attaccamento a me era imperniata tutta la sua vita.
Ma la vita con lei era proprio un infernio. L’ho buttata fuori e messo delle belle inferniate di polipropilene alle finestre e spero di vederla più per l’eternietà
Così, oggi per festeggiare mi trabucco un bel bicchiere di perniod fresco poi cucinerò e mangerò cernia al vino bianco pescata da me con la rete e per dolce, seadas con puro miele d’arnia
Sempre per festeggiare vorrei fare una vacanza nel Perniambuco, ma, data la grave crisi ecorniomica mi accontenterò di una settimana di terme in Alvernia in Francia passando per il Lichtenstein
Avevo anche pensato di andare in Svizzera a Bernia ma per il freddo avrei rischiato di restare iberniato e poi il freddo mi fa venire la derniatite allergica, così forse ci andrò il prossimo invernio
Un abbraccio dal vostro vecchio francerninio e così spero di voi
Il taglio è chiuso già, E di noi, questa notte, non avrà pietà… Dei nostri punti richiusi, dell'ipocondria… Del prurito dei contorni, sulla panza mia. E il tempo, mamma mia… Aumenta la nostra irreversibile follia, Chissà, se insieme, la guarigione arriverà, Dopo l'intervento, che un’altra vita ci darà! Resta amico qui con me… Resta e parlami di lei, che più non c’è… Dolore, bruciore, e qualche lacrima ma noi, Parliamone ancora e non pensiamo ai giorni suoi!!! Io e te… Lo stesso tagliuzzo!!! Io e te… Il tuo e il mio stesso bozzo! Sarà, tornar come prima e, vivere ancora un po’… Sia coi mutandoni, e qualcun altro no! E vai, se vuoi andare avanti! Ma sì. dai strigi un po' i denti! Ma se, frugando, nella mutanda, scoprissi che… Sopra la tua panza, un bozzo, ancora, c’è! Amico, cerca me!! E, ti ricorderai… Di HS e le caxate, fra di noi! La prima esperienza operazionale, chi era lei? Amico, era ieri, la rete, ce l'hai dentro ormai! E, tu non operato, pure tu… Che vai in giro con la mano che preme giù! Ritorna a pensare, Che sarai ascoltato, ma da chi? Da noi, mod e dottori… Che non ci si dica ’’ figli di…’’! Io e te… Lo stesso percorso! Che fai, se stai lì, da solo!!! In due, più sereno è, il tuo decorso!!! Amico è bello… Amico è tutto… E’ l’eternità! E’ quello che non passa, mentre tutto va! Amico! Amico! Amico! Il più fico amico, è chi tra noi starà! Chi tra noi starà! Chi tra noi… Chi tra noi… Resisterà!!!
All’apparir dei freschi settembrini tu, misera e precaria estiva quiete
cadesti
come mela cotta del desco ospedaliero.
Bastaron poche stille del primo scroscio ancor non autunnale a scatenar le ire dell’ernie malvagie e crudeli che col lor ghigno di bocche fameliche e voraci reclamavan il provvidenzial aulin a zittirle almen per picciol tempo.
Si scopron le pance si riaccendon fatal laparoceli
E tu
Tu Ernia mia adorata
Tu che silenziosa ora ristai celata entro la provvidenzial retina che la man precisa pose
tu che quieta seguisti il mio ferial vagare dall’assolata Ichnusa al Reno dall’uno all’altro mare
anche tu del temporal figlia sdegnosa
per una volta infin reclamasti premura all’esistenza tua pietosa e il morso tuo scagliasti al ventre mio svagato.
Ma passata è la tempesta, odo augelli far festa
Tu che della fatal quiete sei l’imago a me sì cara vieni o Ernia
e mentr’io godo la mia pace, dorme quello spirto guerrier ch’entro ti rugge.
1. 1 Nel mezzo del cammin di nostra vita 1. 2 mi ritrovai con una bozza oscura 1. 3 ché la diritta panza era smarrita.
1. 4 Ahi quanto a dir qual era è cosa dura 1. 5 esta ernia malvagia e aspra e forte 1. 6 che nel pensier rinova la paura!
1. 7 Tant'è dolente che poco è più morte; 1. 8 ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, 1. 9 dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.
1. 10 Io non so ben ridir com'i' v'intrai, 1. 11 cercando a caso e trovando quel punto 1. 12 della digital via che io cliccai.
1. 13 Ma poi ch'i' fui al piè d'un forum giunto, 1. 14 là dove si trovava quella gente 1. 15 che poteami consolar di qualche punto,
1. 16 guardai in alto, e vidi immantinente 1. 17 vestito già del camice di seta 1. 18 il doc che taglia e cuce bravamente.
1. 19 Allor fu la paura un poco queta 1. 20 che l'ernia maledetta m'avea data 1. 21 trovando amici che digitan con pieta.
1. 22 E come quei che con lena affannata 1. 23 uscito fuor del pelago a la riva 1. 24 si volge a l'acqua perigliosa e guata,
1. 25 così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, 1. 26 si fermò qui, sul forum di accaesse 1. 27 che non lascerò più da carne viva.
2° canto
1. 28 Poi ch'io aggiustato un poco il ventre lasso, 1. 29 ripresi via per la spiaggia diserta, 1. 30 sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso.
1. 31 Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, 1. 32 col bastoncin leggero e caldo molto, 1. 33 la camminata mia era più certa;
1. 34 e lo sudore mi imperlava 'l volto, 1. 35 cercava di fermar lo mio cammino, 1. 36 ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.
1. 37 Temp'era dal principio del mattino, 1. 38 e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle 1. 39 ch'eran con lui quando l'amor divino
1. 40 mosse di prima quelle cose belle; 1. 41 sì ch'a ben pensar m'era cagione 1. 42 che poteasi bruciare la mia pelle
1. 43 misi addosso allor una lozione; 1. 44 ma non sì che l'ungitura non mi desse 1. 45 l'aspetto di un'acciuga di stagione.
1. 46 lo vento urlava e contra me venisse 1. 47 ma con la test'alta e con rabbiosa speme, 1. 48 spingevo sul baston come un ossesso.
1 49 passata l'ora, mi sopravvenne fame 1. 50 non vuosi rischiar mai la mia magrezza, 1. 51 e tirai fuori una piada col salame,
1. 52 questa mi porse tanto di gravezza 1. 53 con la paura di non tornar più in pista, 1. 54 ch'io rimanetti a rimirar la brezza.
1. 55 E qual è quei che volontieri acquista, 1. 56 e giugne 'l tempo che perder lo face, 1. 57 che 'n tutti suoi pensier piange e s'attrista;
1. 58 tal mi fece la panza sanza pace, 1. 59 che, dolendomi assai, a poco a poco 1. 60 mi stimolava a una seduta liberace.
1. 61 Mentre ch'i' cercava adatto loco, 1. 62 dinanzi a li occhi mi si fu offerto 1. 63 un gabinetto aperto, parea gioco.
1. 64 Quando vidi ciocchè nel gran diserto, 1. 65 «*Miserere* di me», gridai a lui, 1. 66 «qual che tu sii, ora mi servi certo!».
1. 67 Rispuosemi: «Non or, perchè già fui, 1. 68 intasato da due gran bastardi, 1. 69 mantoani per patria ambedui.
1. 70 rimasi costipato, ancor che fosse tardi, 1. 71 e rimanetti là, senza lo gusto 1. 72 di alleggerir lo ventre dai disturbi.
1. 73 Bloccato fui, e imprecai di quel giusto 1. 74 figliuol d'Anchise che venne di T*oia, 1. 75 che riuscì a liberarsi in posto angusto.
1. 76 Ma tu perché ritorni a tanta noia? 1. 77 perché non torni al dilettoso ponte 1. 78 e ti svotassi là sotto in tutta gioia?».
1. 79 «Or se' tu quel Virgilio e quella fonte 1. 80 che spandi di parlar sì largo fiume?», 1. 81 rispuos'io lui con imperlata fronte.
1. 82 «O de li altri intasati onore e lume 1. 83 vagliami lo lungo spasmo e 'l gran dolore 1. 84 che m'ha fatto cercar anche nu fiume.
1. 85 Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore; 1. 86 tu se' solo colui che potesse tolsi 1. 87 lo grande blocco mio che dà dolore.
1. 88 Vedi la sciolta per cu' io mi volsi: 1. 89 aiutami da lei, famoso saggio, 1. 90 ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi».
1. 91 «A te convien tenere altro viaggio», 1. 92 rispuose, poi che lagrimar mi vide, 1. 93 «se vuo' sgravar d'esto blocco selvaggio:
1. 94 ché questa fitta, per la qual tu gride, 1. 95 non lascia altrui viaggiar per la sua via, 1. 96 ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;
1. 97 e ha natura sì malvagia e ria, 1. 98 che mai non soddisfa la bramosa voglia, 1. 99 e dopo 'l pasto spinge più che pria.
1.100 Molti son le persone co'sta voglia, 1.101 e più saranno ancora, infin che lo didietro 1.102 si sbloccherà, e passerà doglia.
1.103 Questi non tornerà giammai indietro, 1.104 ma spinte, puzzette e scaricate, 1.105 ti renderan legger si come vetro.
3° canto finale dedicato a mody
34.103 ov'è l'erniaccia? e dolore com'è fitto 34.104 iì sotto o sopra? e come, in sì poc'ora, 34.105 da sera a mane ha fatto il sol tragitto?».
34.106 El doc a me: «Tu imagini ancora 34.107 d'esser di là dal centro, ov'io mi presi 34.108 il pel del ventre tuo che la man fóra.
34.109 Di là fosti soltanto quant'io scesi; 34.110 quand'io finito, metterotti qualche punto 34.111 al qual si traggon le reti senza pesi.
34.112 E se' or sotto l'anestesista giunto 34.113 ch'è contraposto a quel che la gran secca 34.114 vorrebbe farti, e lasciarti molto smunto
34.115 confesserai di esser sanza pecca: 34.116 tu hai i piedi in su per tutta questa sera 34.117 ed è compito mio che non sia stecca.
34.118 E la mia mano, quando sarà sera; 34.119 non possa mai coprirti con un telo, 34.120 ma averti sano ancor come prim'era.
34.121 Da queste parti cadde giù dal melo; 34.122 e la gente, che questo forum scorse, 34.123 per paura di lui fé l'monitor nero,
34.124 e venne a lo raduno nostro; e forse 34.125 per aiutare lui lasciò messaggio quoto 34.126 quello ch'appare come ricco di risposte».
34.127 Luogo è HS da Belzebù remoto 34.128 tanto quanto la gente che v'intende, 34.129 che non per danno, ma per pietade è noto
34.130 com'un ruscelletto che ognun discende 34.131 saltando un sasso, un bozzo doloroso, 34.132 col taglio di traverso, e poco pende.
34.133 Lo doc e noi per quel cammino ascoso 34.134 cerchiamo di tornar nel chiaro tondo 34.135 le panze dure che meritan riposo.
34.136 salendo sù, el primo ed il secondo, 34.137 i supermod, li moderi e modelle 34.138 che portan quiete ad un ansioso mondo, 34.139 paiono a me brillanti come stelle.
Oh! sommo poeta! quasi mi dolgo di non aver pur io cotanta ernia, musa ispiratrice, giacchè quella dell'Ercole si sa', è un'ernia muta, falsa e traditrice!
Mi accorgo adesso che sono OT (forse)
Ciao Ebian! Saluti al Dottore, ad Antonio ,Gianna, Elena, e tutti tutti gli amici del Forum!
"Lei e’ accusata del reato di procurato allarme" disse il Giudice L’ernia sul banco degli imputati replicò subito contro il Giudice chirurgo "Vostro onore sono innocente” Il giudice l’apostrofo’ immediatamente "Zitta, lei e’ gia recidiva,non è la prima volta che fa soffrire la Parte in Causa; guardi che mi bastano dai 25 ai 50 minuti a sbattere lei e la sua complice bilaterale dietro una rete per il resto dei suoi giorni; per ora sia silente e risponda solo quando le spingo il microfono col dito" L’ernia chinò il capo, guardava il Giudice chirurgo da una posizione così bassa che le faceva tintinnare perfino i gioielli di famiglia che portava appesi al colon, le labbra serrate sembravano un taglio orizzontale. Gli osservatori inviati, i più malevoli, notarono che non era stata dall’estetista e cominciava già a vedersi chiaramente la ricrescita. “E non mi faccia sempre ripetere l’intervento” aggiunse il Giudice chirurgo che però impietosito le porse un cerottone perchè si asciugasse due gocce ematiche che le aveva visto scivolare sulla rasatura fresca. Il momento era crurale Poi l’ernia, pensando a quanto essere incarcerata ingiustamente le dava sui nervi, scossa dall’ennesima fitta di orgoglio, con voce appena strozzata osò dire: " Vostro Onore, non mi parli così sa bene anche lei che ho certe aderenze" a quella infelice uscita il Pubblico Ministero intervenne incollerito: "Ma questo mò che c’azzecca ? Parli a come bada sa, così lei rischia che le infliggano da un minimo di 6 ad un massimo di 24 punti. Voglio vederla poi passare la vita là dentro con quattro intradermici legati a doppio filo a sniffare colla di fibrina” “Sig PM, non aggiunga altro, quello che dice e’ superfluo, sa bene che con l’intervento abbreviato degli strips glieli riducono e dopo neanche una settimana è già fuori un’altra volta; Piuttosto le faccia togliere quelle graffette dai polsi” L’ernia si abbozzò La Parte in Causa prese a dire: "Io, Sig Giudice, non ce la faccio più. Non posso proprio sopportarla, mi fà troppo male, se quella non la smette la strozzo, lei che è Barone della Clinica Superiore faccia qualcosa per lenire il dolore mio e degli organi che la circondano.” "No piuttosto mi strozzo da sola con questo” disse l’ernia brandendo il primo funicolo capitatogli a tiro, “Dirò la verità, ma non fatemi il siero, mi fa venire certe parestesie che poi non mi passano prima di 6 8 mesi." E così l’ernia cominciò a raccontare l’accaduto: “L’altra notte ero silente dietro il cremastere del camposanto, andavo da destra e sinistra per una forma di agitazione notturna che ho da quando nacque la mia secondogenita Kugel figlia di Trabucco, il mio primo marito. “No Sig Giudice, Liechtenstein e’ il mio secondo marito, erede di un Principato illustre ma senza il becco di un quattrino e così, per campare, di professione fa il tecnico riparatore di protesi. In realtà aspettavo quello scapestrato di mio figlio Mesh, il primogenito, che ultimamente rincasa tardi la notte e sempre con l’alito che gli puzza di alcol e betadine. Deve sapere Sig Giudice che passa le serate con quegli emarginati del 118. A me racconta che va solo a prendere un caffè al bar San Marino in un sito che non conosco col “Sultano” un suo amico che dice un mito. Invece sig Giudice io lo so che passa tutte le sere all’HS, un Free Time Cafè malfamato e frequentato da gente poco raccomandabile. Lo so che lo aizzano, “Intervieni, intervieni” gli dicono “Non farti radere dalla Bobbit , fai da solo, sii artefice del tuo destino; Ci siamo qui noi a consolarti” Ma poi sono io Sig Giudice, dopo, quando sta male, a preparargli il Composix caldo”. “Stanno lì tutta la sera a starnazzare disturbando i Siti vicini; La Locale ormai non gli fa nessun effetto, ma tanto, io lo so che un giorno o l’altro, per le continue lamentele che vengono descritte, passerà la Polizia Postale con la spinale e poi rideremo quando, paralizzati dallo spavento, non riusciranno neanche a fare la pipì.” “Non tergiversi, dia segnali chiari e inequivocabili” disse il Magistrato Va bene Sig Giudice, comunque io, passa che ti ripassa, avanti e indietro, da destra a sinistra, ho finito con il caricarmi così di tension free che l’avrei ammazzato appena mi fosse capitato sotto il canale inguinale; invece quello scriteriato, con un tasso di betadine 5 volte superiore al consentito, che mi aveva sentito andare avanti e indietro, ha deciso di farmi uno scherzo; si è nascosto dietro il peritoneo ed è saltato su, con le fossette fuori dalle orbite e tutti i legamenti pettinei in piedi che sembrava preso da un’aponevrosi. “Sig Giudice, io mi sono spaventata a morte, ho pensato fosse l’ultimo giorno della mia vita, e così mi sono messa a strillare che questa casa non è un day hospital, e che diventerai un poco di buono come tuo nonno Ramirez e tuo bisnonno Stoppa. Gli ho lanciato una fitta fortissima ma lui l’ha scansata ed è andata a finire proprio all’interno della abitazione della Parte in Causa qui presente, sicuramente svegliata dalle mie urla; il poveretto, colto nel sonno, ha visto per prima me e non ha capito che si trattava invece di quella volgare prostatite della porta accanto, con la quale si accompagna di tanto in tanto. Guardi io me ne intendo sa, Sig Giudice, anche la buonanima del mio primo marito Trabucco aveva quel vizietto e sò io come tornava con la cicatrice slabbrata dopo ogni incontro, e poi avanti e indietro al bagno tutta la notte” “Va bene, va bene, questi particolari li lasci per la raccolta Porta a Porta” disse il Giudice chirurgo “concludiamo questa spiacevole vicenda, Sig Parte in Causa è sicuro dei sintomi che accusa ?” “No Sig Giudice, vede io ho ormai troppa paura, questa ernia è una sporca recidiva e io non mi fido più” “Io faccio il mio intervento ma voglio andare poi subito a casa con le mie gambe, io già non mi sento bene, il mio medico Dott. Ipocondriaco mi ha sconsigliato perfino di guardare gli esami clinici; ormai li faccio vedere solo a quella povera Emoglobina di mia moglie, pensi che non posso nemmeno sentire l’odore dell’urea senza avere un reflusso gastroesofageo; “Ma non si tratterà per caso di Ernia iatale” disse il Giudice chirurgo “Ernia, ancora ernia” disse la Parte in Causa cadendo svenuto al suolo. “Va bene, ho capito”, disse il Giudice, “qui non ci sono le condizioni per procedere; per il momento soprassediamo. Questa volta se l’è cavata ma, la avverto, se la rivedo qui nei prossimi sei mesi la metto direttamente nelle mani del boia e la resezione totale non le gliela toglie più nessuno.” Fine
Musiche Originali Cacofoniche Di Karhheinz Stockhausen Libretto D’opera Francòis Francér Direttore D’orchestra Flavio Von Trombetta Orchestra E Coro Della Hernia Operati House Di Berlino Interpreti Ernia Nella Parte Dell’ernia Il Magistrato Severo Lo Giudice Il Pm Tonino Di Pietro La Parte In Causa Addolorato Maisano Pubblico Pagante Nessuno Pubblico Agratis Numeroso
c'è silenzio tutto tace nel caldo ferragostano anche il sito è silenzioso
schhhhhhh, silenzioso è il forum e i suoi utenti
anche le ernie crurali e inguinali persino i laparocele sono quieti, silenziosi e rassegnati aspettano i primi freschi settembrini
silenzioso è il grande antonio che quatto quatto si gode beatamente il ritorno di mammà silenzioso è il sultano appena emerso dalle desertiche brume anche samuel sciupa le femmine ma silenziosamente
schhhhhhhh, la pace regna sovrana il silenzio come un mantello scuro ricopre fitte e bruciori, crampi e dolori
schhhhhhhh, silenziosamente si scaldano in forno i peperoni della grande gianna e silenziosamente le onde maddalenine sciaquettano i piedi di emmegi
nel silenzio della fuga vacanziera si odono lontani tommy e mauz nel silenzio saverio sfoglia la lonely planet della florida persino il buon giumer smaneta sulla sua tastiera silenziosamente
silenziosamente la forte elena combatte la sua battaglia silenziosamente bibliotopa si prepara in silenzio mamma di antonio veglia il sonno del suo piccolo grande uomo
schhhhhhhhh, nulla può interrompere questa pace
nè la sirena del soccorso di marvin nè le voci dell’hotel fiorina silenziosamente, nella notte fonda, fa capolino solo ebian il giullare
schhhhhhhh, anche doc è silenzioso felice che i pazienti siano quieti afflitto perchè senza lavoro ma schhhhhhhhh, non ditegli nulla stanotte lasciate anche lui, una volta tanto, sulla graticola non gli dite che gia domani potrà tornare a dire che quel che non è detto è superfluo
schhhhhhhh, nel silenzio e nella pace nell'oscurità di questa notte di stelle cadenti il vecchio francer non ha sonno ascolta una musica lontana e annusa la propria ansia da partenza inizia anche lui la sua vacanza e in un caldo abbraccio silenziosamente tutti vi saluta
Incredibile, è passato un giorno senza un messaggio, una richiesta, un consiglio il freddo, il vento e la pioggia hanno reso tutti silenziosi......
E' l'autunno, bellezza
il freddo tanto atteso e temuto è arrivato. L'ha portato un vento di maestrale violento e dispettoso.
Indisponente e rabbioso ha soffiato spingendoci dentro le nostre quiete case calde e profumate delle prime caldarroste.
E' l'autunno, bellezza
Sarà un caso, certo lo è ma anche qui tutto tace
mi meraviglio e dispiaccio nessuno che scriva, nessuno che cerchi conforto poi rifletto che questo silenzio può voler dir salute può significar vigore e allora perchè dispiacersi di un silenzio perfetto ?
E' l'autunno, bellezza
porta con se malinconia e voglia di ritrarsi al caldo, davanti ad un camino acceso a fissar la fiamma con l'incanto dei bambini
il crepitio e il buon profumo della legna arsa mi fanno dolce compagnia scaldano i piedi e il cuore e il silenzio è nuovamente padrone e signore
E' l'autunno, bellezza
che annuncia l'inverno e il suo natale e in dono "cocci aguzzi di bottiglia" terra dura di madri rattristate terra nera di padri indifferenti
Fichi nella tempesta Ovvero parlare di politica è ...... una ficata !
Oggi i fichi della crostata di bibliotopa hanno indetto una manifestazione di protesta contro il nuovo decreto del governo Furbacchioni che prevede una drastica riduzione sia del numero dei semi in essi contenuti che della quantità zuccherina.
I fichi di entrambi i sessi hanno deciso di sfilare per le cucine nudi e coperti da una sola foglia per manifestare contro il disegno di legge della ministra Magnamagna.
I fichi già pesantemente colpiti dalla crisi alimentare e dal drastico taglio dei dolci nel settore pasticceria hanno deciso di fare appello al Capo dello Stato. Il decreto dovrebbe essere firmato dal Presidente della Repubblica delle Ernie Antonio Napolitano al rientro da una visita di stato in Cruralia dove si è recato accompagnato dalla moglie di origine britannica Signora Dielle.
I fichi affermano che, contrariamente a quanto dichiarato dal portavoce del governo On. Affamato, nella pasta sfoglia del decreto, si nasconde anche un forte ridimensionamento del numero delle strisce di pasta brisè e della circonferenza delle teglie che non saranno neanche più di teflon ma del vecchio semplice alluminio. Tutto ciò, secondo le organizzazioni dei Fichi, comporterà pesanti riduzioni anche per l’indotto del settore tortiero-pasticciario.
I comparti crostatine, merendine e torte gelato aderiscono allo sciopero della fame di 4 ore indetto dalle organizzazioni ficarie. Data la gravità dell’attacco governativo anche il settore semifreddi (che ha sempre mostrato gelo verso questo tipo di dissenso), ha deciso di partecipare in segno di solidarietà, mostrando freddezza nei confronti delle organizzazioni cucinarie.
Durante il corteo di oggi, gruppi di Fichi d’India si sono infiltrati lanciando spine e slogan come “Governo Carogna riprenditi la foglia”. Ai margini della manifestazione sparuti gruppuscoli di acini d’uva precari hanno lanciato bomboloni e cannoli, bruciato cassonetti di marzapane e tortiere in silicone, il cui pesante fumo nero ha richiesto l’intervento dei vigili del seltz.
Intervistata, la Ministra Magnamagna, ha dichiarato: Non è vero che toglierò loro la pelle, i cittadini potranno mangiarseli così come sono, facendo solo attenzione alle gocce di lattice alla melanina.
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1 ospite.)
Spedito - 17/10/2009 : 23:17:10
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quasi mi dolgo di non aver pur io
Saluti al Dottore, ad Antonio ,Gianna, Elena, e tutti
per frequenza e supporto
