Si è tenuto a Parma il 10 - 11 giugno 2005 la prima riunione scientifica dell' Italian Chapter dell' European Hernia Society. La riunione si è dimostrata di eccellente livello e organizzata perfattamente, merito del Dott. Paolo Bocchi che ha speso enormi energie per questa riuscita. Nel pomeriggio di venerdì abbiamo ascoltato con interesse la lettura di J.P. Palot "Dove va la chirugia della parete addominale" e quella di Paolo Bocchi sulla proposta di linee guida sul dolore cronico postoperatorio. Si sono evidenziati alcuni punti essenziali: valutazione di un dolore preesistente misurazione del dolore con una scala comune definizione del tipo di dolore e sede dello stesso. Per dolore cronico si deve intendere quel dolore che perdura per più di sei mesi dall'intervento, e la disgnostica dovrebbe comprendere Rx bacino TC della colonna Ecografia TC o RM inguinale Elettromiografia Nel trattamento devono essere contemplate in successione Terapia con FANS a dosi piene per almeno 2 settimane Infiltrazioni locali con anestetico e cortisonico TENS Terapia con gabapentin Dopo una verifica dei risultati e se persiste il dolore si può ricorrere al trattamento chirurgico: Asportazione dei "meshomi" Asportazione di eventuali neurinomi Triplice neurectomia (Necessario il riscontro anatomopatologico!) Si sono poi susseguite relazioni interessanti riguardanti gli innumerevoli argomenti che suggerisce la chirurgia di parete. Tra di esse quelle di Carlo Rebuffat sul trattamento laparoscopico dell'ernia inguinale strozzata, quella di Aldo Bove sulle ernie permagne (dall'auditorio viene posta come indicazione la riparazione preperitoneale sec. Stoppa) e quella di Roberto Ferrara sulle ernie parastomali. Nella successiva seduta sono state proposte diverse nuove protesi, tra cui ricordo la folded mesh (variante della PAD in unico pezzo), la Ventralex che già conosciamo (vedi immagini nel sito), e altre varianti di reti sagomate a seconda delle esigenze del chirurgo. Tutte queste necessiteranno di verifiche sul campo e di dati incontrovertibili da esaminare. Il giorno dopo sono stati presentati gli studi clinici controllati in atto o in divenire, ricordo i due studi sull'uso della colla di fibrina nei pazienti con coagulopatie anche farmaco indotte e come sostituto dei punti di fissazione per valutare la riduzione del dolore cronico. La splendida lettura di Bendavid sulle ipotesi patogenetiche dell'ernia ha introdotto la seconda sezione. Nella seduta sui laparoceli è stata posta in evidenza l'importanza della valutazione della compliance parietale per evitare al termine della ricostruzione la pericolosa e a volte mortale sindrome compartimentale da sovradistensione addominale dopo riduzione del contenuto erniario. Infine abbiamo pututo vedere la rete TRAMEC proposta da Ennio Ciaccia, che appare anch'essa una derivazione della PAD in unico pezzo. Conclusione dei lavori con piena soddisfazione dei partecipanti. Da evidenziare la cena sociale perfetta come organizzazione, servizio e menù. Il giudizio si può riassumere in quanto ho detto a Paolo Bocchi alla fine: "Generalmente ai congressi ci sono pochissime cose interessanti e spesso vengono perse nel marasma generale, ieri e oggi ho trovato argomenti interessanti e nuovi persino per chi in questa chirurgia ci lavora da sempre. Grazie Paolo."