stefano... anche a me il gonfiore era notevole e relativo inestetismo, con un inguine sinistro piatto simmetrico e perfetto e un dx sfasato. a 20 gg dall'intervento il dx come per miracolo sembra riassestarsi decisivamente, e la differenza tra prima e dopo è oggi netta. Giorno dopo giorno noto dei miglioramenti e un riappiattimento dell'inguine, ma cmq resta un perdita di sensibilità al tatto nella zona interessata fino allo scroto dx e un lieve gonfiore l'ungo la parte dove è stato fatto il taglio e la parte + estrema dell'inguine vicino lo scroto, che va tuttavia giorno per giorno alleviando. Ci vorrà qualche mese dice il chirurgo della visita e non smentisce il gentilissimo qui presente dottor Flavio "amministratore". grazie.
Può comunque sentire un altro chirurgo dopo l'ecografia. Ho chiesto ad un amico che mi ha parlato bene del centro che ha citato all'inizio del post. Capisco le preoccupazioni per il suo corpo che è anche strumento di lavoro, non farei comunque un'ossessione per le eventuali cicatrici che necessariamente ci saranno, ma che in caso di ernia non si potranno evitare, solo minimizzare fino alla quasi completa occultazione. La diagnosi è difficile appunto perchè magari è piccola e la parete muscolare sviluppata può rendere difficile l'esplorazione digitale del canale inguinale o mettere su una falsa sttrada. L'esplorazione digitale del canale inguinale consente la diagnosi in oltre l'80 % dei casi, ma nel 20 % si deve ricorrere ad altri mezzi.
Personalmente io posso citare il mio caso che è simile a questo....difatti io sò di avere un palpabile gonfiore in sede crurale ma non essendo uno specialista ho più volte consultato chirurghi ed esperti nel settore con l'unica risposta che il gonfiore era causato dalla dilatazione di una vena...ciò è possibile ma nessuno fino ad ora è stato in grado di spiegarmi il motivo di questo gonfiore che comunque precedentemente non c'era...e se è una vena che si dilata ci doveva essere anche prima..ho anche effettuato ben due ecografie in due centri diversi..ma con risultato negativo...inoltre ho effettuato anche un ecocolordoppler per verificare eventuali anomalie della vena ma anche li niente...insomma in definitiva nessuno ha ancora diagnosticato e inquadrato con precisione il mio problema...domani ho un ennesima visita da un'altro specialista che speriamo inquadri il problema...
La dilatazione della vena che è la vena safena, non sempre è presente anche prima, ma può svilupparsi anche successivamente in seguito allo sfiancamento delle valvole delle vene comunicanti... Ma in genere è evidenziabile all'ecografia o all'ecodoppler. La presenza di un rigonfiamento crurale indica o la presenza di un'ernia o di un linfonodo ingrossato o appunto di un gavocciolo della vena safena o una formazione neoformata a carico dei tessuti della regione (lipoma, fibroma o altro). Se il gonfiore persiste nonostante terapie, forse può essere presa in considerazione l'esplorazione chirurgica, a giudizio del suo medico curante.