Salve ragazzi, ho 23 e abito a Milano. Mi sono iscritto al forum dopo aver letto alcuni dei post pubblicati e dopo aver effettuato più di qualche ricerca sul web per il mio problema. Esso è, come intuibile dal titolo, una ernia inguinale destra; il medico ed il chirurgo che mi hanno visitato mi hanno diagnosticato da poco più di una settimana una punta d'ernia. Essa si manifesta al tatto come una piccola escrescenza sottocutanea (al massimo delle dimensioni di una mandorla, tanto per avere un termine di paragone) che a dire il vero rientra quasi completamente se sto diciamo "totalmente al riposo" (quindi ad esempio al mattino al mio risveglio). Me ne sono accorto la prima volta un paio di settimane fa dopo essere stato in palestra (che ho frequentato per circa 3 anni). Ormai ho sospeso ogni attività sportiva, come è giusto che sia, per evitare peggioramenti.
Adesso vengo alle mie domande (scusate il lungo preambolo ma credo sia necessario per inquadrare la faccenda): - so che sicuramente la risposta sarà "NO" (perché è quello che mi sono sentito dire da quasi tutti), però chiedo ugualmente: non c'è la possibilità che rientri da se e quindi che tutto torni alla normalità? -l'intervento chirurgico più classico in Italia consiste nell'impianto di una retina di contenimento, ma c'è anche qualche alternativa valida e altrettanto efficace? Mi riferisco per esempio alle tecniche di cui ho letto proprio nel vostro forum adottate in Germania (Monaco) nella clinica della dottoressa Muschaweck. Chiedo perché se fosse possibile ed altrettanto efficace io preferirei evitare un "corpo estraneo" (anche se forse con l'ernia questa potrebbe essere considerata una chimera!!). Tuttavia volevo da voi dei pareri in merito perché il sito della clinica dà solo alcune informazioni generiche che non sono proprio esaustive o comunque sufficienti a poter prendere una così importante decisione. - poi mi chiedevo se, in seguito all'intervento, ci siano delle particolari limitazioni sportive per me (essendo anche abbastanza giovane), ad esempio su alcuni esercizi di palestra, pensavo ad esempio ai "crunch" per allenare gli addominali (chiedendomi se, dopo la convalescenza e a distanza di mesi dall'intervento, effettuarli possa aiutare a rinforzare ulteriormente la parete addominale e per esempio evitare recidive...etc...) oppure in merito ad altri sport tipo calcio o piscina... e quale sia eventualmente un allenamento adatto e consigliato per rimettersi in forma.
So che sono TANTE DOMANDE e TANTI DUBBI, però credo che l'argomento necessiti di esser presentato nella sua globalità, visto che la scelta è difficile per me ed è altrettanto difficile trovare un valido supporto, o comunque essere in grado di distinguere tra ciò che è vero e cio che è falso, ed in ultima analisi poter agire in direzione di ciò che è "MEGLIO"!
Purtroppo la notizia mi ha scosso alquanto, e sono molto preoccupato per me, anche in virtù della mia età... non lo nego.
Vi ringrazio per avere avuto la pazienza di leggere tutto.
Se l'ermia è asintomatica ed è solo una punta d'ernia e non limita le attività, si può anche aspettare. L'attività sportiva può anche essere fatta magari con una mutandina contenitiva. Tuttavia l'ernia rimane e può aumentare di volume o, anche se raramente complicarsi con l'ìntasamento o lo strozzamento.
Alternative alle retina sono le tecniche di sutura diretta tipo Shouldice, che hanno ottimi risultati se attuate da chirurghi esperti. Non ho notizie sulla tecnica tedesca.
Ciao anthony e benvenuto. Intervengo dopo il doc e quindi non ho molto altro da aggiungere. Nel mio caso ho aspettato 7 anni, non male come attesa, ma purtroppo la mia ernia no si è risolta da sola anzi è peggiorata. Mi sono operato 6 mesi fa e ora sto tornando alla piena normalità, che mi ero scordata per 7 lunghi anni, e io non sono + un ragazzino. Se la tua ernia non ti preclude una vita piena puoi anche aspettare, se ti dovessi accorgere di dover limitare le tue attività normali per un ragazzo di 23 anni allora, senza indugio, risolvila. Nel frattempo se vorrai restare in nostra compagnia sarà un piacere.
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Grazie all'Admin e a Chicco per le risposte repentine e i consigli! Siete davvero grandi. Comunque con ordine: rispondendo alla prima risposta, nella clinica tedesca operano sia la Shouldice che la "minimal repair" (proprio per ernie molto piccole), tuttavia volevo sapere anche se la clinica possa essere considerata affidabile e se magari in Italia ci sono posti appunto con chirurghi in grado di garantire una professionalità elevata per questi interventi. Avreste dei consigli? Poi per sutura diretta che cosa si intende? (Cosa si "cuce"... cioè quali tessuti?) E rispetto alla tecnica con applicazione di retina quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi? Anche in prospettiva di una normale attività fisica? Di "prestazioni" diciamo...
Per rispondere al messaggio di Chicco, direi che al momento non ho grossi problemi nelle attività quotidiane molto blande, anche se a volte quando sto a lungo in piedi o cammino molto mi sento appesantito nella zona interessata...e in certi movimenti un pò bruschi ho qualche sensazione un pò dolorosa. Di certo, però, non ho più fatto sport, dovrei provare come consigliato con la mutandina contenitiva... In ogni caso se l'intervento dovesse garantire ottimi risultati e nessuna preclusione o complicazione, credo lo farei visto che non ci sono grosse speranze che "rientri"... Ma, se posso chiedere, tu a che tipo di intervento ti sei sottoposto e come ti sei trovato? grazie ancora ad entrambi.
Eccomi qui, a domanda risposta. Io mi sono sottoposto a ernioplastica secondaria metodo lichtenstein per ernia inguinale dx diretta. Intervento eseguito il 29 ottobre 2009 in anestesia generale (ma questa l'avevo chiesta io, l'ago nella schiena mi faceva un pò impressione anche se in questo forum vedrai splendide esperienze di chi ha utilizzato questo metodo di sedazione). Adesso a + di 6 mesi direi che stò molto bene, ho ripreso a fare sport, cosa che prima non potevo + fare, e non ho grandi problemi se non sentire il tempo che purtroppo a Milano cambia continuamente. Se il mio fisico mi manda qualche messaggio strano rallento ma questo deve diventare una filosofia di vita. Se posso esserti utile in altro modo chiedi. Ciao
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Ciao Sonik, benvenuto anche da parte mia...io mi sono operato a 30 anni, l'anno scorso, ma conosco persone che a 5 anni hanno gia subito intervento bilaterale...purtroppo mi sa che l'età non conta.
Resta comunque tranquillo...dopo il normale periodo di convalescenza tornerà tutto come prima.
Ovvio se decidi di operarti...segui i consigli del doc.
Capisco, quindi diciamo che in seguito non ci dovrebbero essere molti problemi per quanto riguarda le normali attività sportive... un pò mi consola questa cosa. Comunque ancora una domanda per Chicco: il tempo si fa sentire eh? O meglio i cambiamenti climatici... e in che termini? Fitte, dolori, bruciori...?
un saluto.
PS: ma per quanto concerne la cicatrice? E' molto grande e vistosa col tipo di intervento che hai fatto tu?
Per i cambiamenti climatici io sento principalmente delle fitte. La cicatrice mia è quasi del tutto scomparsa (operato a aprile 2009). Forse dipende da chi applica i punti di sutura.
Per i cambiamenti di tempo direi un indolenzimento e qualche bruciore ma nulla +. La ciccatrice è veramente minuscola e di solito senza punti, viene usata una specia di colla, nel mio caso non ho avuto neppure bisogno di togliere i punti, che non c'erano. Lunghezza del taglio circa 7/8 centimetri, dopo 6 mesi si nota appena.
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Come è possibile "senza punti"?? Ma l'operazione è stata effettuata in una clinica pubblica? Oppure privatamente? Una domanda sulla grandezza della cicatrice: ma se l'ernia è di ridotte dimensioni, anche il taglio effettuato sarà piccolo? oppure 'tagliano' indiscriminatamente sempre più o meno la medesima lunghezza perché "così si deve fare"? (discorso un pò contorto, scusate, ma non sapevo come rendere l'idea di ciò che volevo chiedere... ).
Lintervento è stato effettuato in una struttura pubblica, ospedale S. Giuseppe di Milano. La lunghezza della ciccatrice varia di pochi centimetri, dai 6 agli 8 mediamente da caso a caso. L'assenza dei punti e data dall'uso di una colla di fibrina che tiene uniti i lembi della ferita e quindi evita i punti di sutura tradizionali.
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(...) Di certo, però, non ho più fatto sport, dovrei provare come consigliato con la mutandina contenitiva... In ogni caso se l'intervento dovesse garantire ottimi risultati e nessuna preclusione o complicazione, credo lo farei visto che non ci sono grosse speranze che "rientri"...(...)
Originariamente inviato da Sonik87 - 06/05/2010 : 23:58:37
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Buongiorno Anthony,
leggendo la tua storia vedo che hai smesso di fare sport nonostante l'ernia non ti dia grossi sintomi. Se i medici ai quali ti sei affidato non te lo vietano in modo specifico, credo che un'attività fisica regolare, praticata con le dovute attenzioni, possa farti solo bene, soprattutto alla tua età. Io nuoto da moltissimi anni ed ho continuato a farlo fino a due giorni prima dell'intervento, ovviamente riducendo il lavoro di allenamento per evitare sforzi eccessivi e adattandolo alla mia situazione. Ho trovato molto utile il mantenimento di una buona forma fisica soprattutto in funzione della ripresa dopo l'operazione. L'unica attività che il chirurgo mi ha sconsigliato è l'allenamento in palestra basato sull'uso di carichi eccessivi. Non so quale sia il tuo sport preferito, ma se puoi avvalerti dell'aiuto di un buon istruttore non avrai problemi. In ogni caso, se sei interessato all'argomento sport, nell'archivio del Forum troverai moltissime risposte a tutte le tue domande, attraverso la funzione CERCA ti sarà molto facile. Per quanto riguarda la decisione di farsi operare, non esistendo altre alternative, credo che sia meglio non aspettare. Le esperienze narrate nel Forum ti aiuteranno sicuramente a prendere una decisione più serena e consapevole.
Scusa se mi sono dilungato troppo, saluti e auguri,
No figurati! Anzi le risposte più sono lunghe e dettagliate e più aiutano a capire! ;-) Comunque devo ammettere che da quando ho avuto questa notizia mi sono abbattuto e demoralizzato alquanto; ho smesso di fare sport (sia andare in palestra che fare qualche corsetta di tanto in tanto) perché appunto sono "psicologicamente a pezzi"... anche se come dicevo il medico mi ha detto che posso continuare a fare una attività fisica abbastanza normale (senza ovviamente fare sforzi eccessivi), meglio se con le mutandine appropriate per il contenimento. So che forse la mia è una reazione eccessiva, visto anche il fatto che è in uno stato iniziale e di ridotte dimensioni, però mi fa stare male... diciamo che per me è stato un duro colpo... ecco tutto. Dovrò ritrovare la forza e la mentalità giusta per superare questo disagio.
Io, ad esempio, sentivo un disturbino all'inguine...subito diagnosticato dopo 15 giorni dal medico curante, dopo qualche giorno dal chirurgo che poi mi ha operato...la classica puntina d'ernia...dopo 20 giorni ero sotto ai ferri.
Tutto cio un anno fa...siccome non si guarisce d'ernia è meglio operare subito, no?
Una domanda agli esperti....essendo la mia, una puntina, nel caso ci sia recidiva, è sempre di ridotte dimensioni?
Eh dai speriamo babene... Visto che siamo in tema... aggiungo una domanda, a cui magari si potrà risponder in un'unica risposta con quella di babene: ma la recidiva con che percentuale si presenta? Cambia in base al tipo di tecnica? E come può esserci recidiva se viene applicata una retina (cioè si romperebbe la retina oppure cosa..?)?
Ci provo. La statistica identifica in un 2 % la percentuale di recidive ma dipende dal metodo utilizzato, il 2 % si riferisce al tension free lichtenstein. La recidiva si può presentare non per rottura della rete protettiva ma perchè l'ernia si insinua in una parte diversa dalla prima volta provocando un secondo episodio erniario. Non c'è relazione tra la prima e la recidiva in termini di dimensioni. Le dimensioni dipendono dal tempo che passa tra la diagnosi e l'intervento. Spero di non aver detto delle stupidate, nel caso il doc mi correggerà.
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