Sono un nuovo utente del forum e voglio raccontare la mia (disastrosa) esperienza in seguito ad un’operazione di ernia inguinale, non per allarmare, ma per rendere tutti consapevoli che occorre stare attenti a chi ci si affida. Non dirò dove e da chi sono stato operato. Sono stato dimesso dopo più di 24 ore dall’intervento (ernioalloplastica inguinale dx in anestesia spinale). Chi mi ha dimesso (non era il medico che mi ha operato) si è limitato a cambiare il cerottone sulla ferita, senza guardare il testicolo e scrivendo sulla lettera di dimissioni: “il decorso postoperatorio è risultato regolare e privo di complicanze. Le condizioni cliniche del paziente al momento della dimissione risultano essere compatibili con il rientro al domicilio”. Una volta a casa, mi sono subito reso conto che il testicolo destro era gonfio e dolorante. Sapendo che gli ematomi sono piuttosto frequenti dopo questo intervento (se ne scrive anche sul forum) ho continuato per due giorni a prendere il farmaco prescrittomi nella lettera di dimissioni in caso di dolore (Paracetamolo 1000 cp ,3 volte al dì). Poiché il dolore e il gonfiore non passavano, ho telefonato al reparto e sono riuscito a parlare con un altro medico che mi ha prescritto Ketoprofene 50 mg (1 bustina 2 volte al giorno). Però anche questa medicina, dopo due giorni, non ha risolto il problema. Quando sono tornato per la visita postoperatoria programmata al momento delle dimissioni, il medico mi ha sottoposto a esami del sangue e visita urologia con ecografia. Risultato dell’ecografia: “ Presenza di importante sovvertimento dell’ecostruttura del testicolo e dell’epididimo, con aree anecogene, possibile espressione di colliquazione. Infarcimento di tutte le fasce vaginali, ipervascolarizzate. A livello del parenchima testicolare, invece, non si riconosce segnale Doppler”. Gli esami del sangue invece erano nella norma. Mai avuto febbre. Sono stato curato in ospedale e poi a casa con antibiotici, cortisone e quant’altro. Il risultato finale è stato l’ischemia del testicolo e (come scritto nell’ultimo referto dell’urologo) “la formazione di un cordone fibroso rappresentato dal funicolo e dal testicolo di destra”, che mi dà fastidio e che non si capisce come potrà essere eliminato. A questo punto mi chiedo: che cosa è successo durante l’operazione? Quali le cause di un ematoma così distruttivo? L’ematoma poteva essere già visibile dopo 24 ore dall’intervento, al momento delle dimissioni, o può essere insorto successivamente alla dimissione? Può un’ematoma (senza successiva infezione: visto che gli esami del sangue erano nella norma) provocare la perdita del testicolo? Si sarebbe potuto, dopo la dimissione, intervenire sull’ematoma per evitare l’atrofia testicolare o il danno era ormai stato fatto?Tutte domande alle quali mi piacerebbe avere una risposta. Ringrazio se qualcuno può aiutarmi a cercare di capire.
Ciao hyperlat. Esperienza sicuramente disastrosa e che, credo, poteva essere evitata se gestita correttamente fin dalle dimissioni. In effetti l'ernia inguinale non è proprio una passeggiata di salute e, nonostante sia in assoluto l'intervento + frequente, deve essere effettuatao con le dovute cautele e con la giusta professionalità. A proposito delle tue domande aspettiamo il doc che ci dirà la sua veritas. Nel frattempo auguri.
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L'ematoma è relativamente frequente, anche se non la norma. Non provoca ischemia del testicolo, a meno che non derivi da ua lesione dell'arteria spermatica funicolare. E'probabile che ci fosse già alla dimissione, ma non c'era niente altro da fare sapettare e vedere. Non è che restando in ospedale di più si ottenesse un risultato migliore. L'ischemia è una complicanza possibile, anche se rara, bisogna informarne il paziente
Non sono medico ma anche a me pare, così a naso, che se chi ha operato non si è reso conto di quel che è successo meno che meno poteva rendersene conto il conto medico che ti ha dimesso. Tra l'altro una serie di problematiche post operatorie ai testicoli sono frequenti (ingrossamenti, indolenzimento, dolore etc) ma in generale si risolvono nel giro di qualche giorno e vengono appunto curate come è stato fatto. E' solo quando non passano che saltano fuori i problemi veri e propri. Mi spiace molto per quel che ti è successo ma quel che voglio sottolineare è che ogni mano (che opera) è diversa dall'altra (e a volte anche la stessa mano) pertanto credo che sia importante invece sapere chi ti ha operato o quantomeno dove. Altrimenti di che aiuto saremmo ??
un abbraccio
per doc da quel referto sembra accaduto un pasticcio, ma l'ischemia in ernia inguinale da cosa è dovuta essenzialmente ? perchè non è che sapendo che può accadere cambi molto, No ?
L'ischemia deriva da una lesione dei vasi funicolari che in genere vengono risparmiati, ma se c'è una lesione involontaria o se vengono compressi da ematoma o cicatrice alora bengono compromessi anche se non è sufficiente per l'atrofia, perchè ci sono circolo supplettivi in genere ma a volte non ci sono e allora sucede quel che è successo. La prevenzione dipende solo da estrema cura, ma anche così l'imprevisto è possibile.