Vengo al punto, sono un bodybuilder di 28 anni al quale è stata diagnosticata una piccola ernia inguinale destra. Alcune sere fa, dopo un allenamento pesante, mentre facevo la doccia ho riscontrato una tumefazione all'inguine dx, non dolente, la quale mi ha portato da un amico chirurgo per la diagnosi... Non vi dico la delusione morale di aver appreso la notizia! Proprio all'inizio di una stagione e della relativa preparazione.
Ora la mia perplessità è questa, se mi opero potrò tornare in palestra seriamente? Con quale decorso (quanto tempo) prima di potermi di nuovo allenare "pesante"? Considerata la mia attività sportiva, quale tecnica operatoria è consigliata? La persona con la quale ho parlato, mi ha detto che la loro struttura effettua l'intervento secondo il metodo Rutcow. Può andare?
Come detto in altri post nel forum, l'intervento non compromette l'attività sportiva. In genere dopo un mese si può riprendere l'attività, ovviamente iniziando con moderazione. Dipende comunque dall'esito dell'intervento, da eventuali complicazioni, che anche se lievi, possono ritardare l'inizio dell'attività. La tecnica di Rutcow è valida come le altre tecniche, posiziona un plug morbido a copertura della brecia erniaria e una rete leggera al di sopra. In mani esperte non dà problemi, anche se è la tecnica che negli Stati Uniti ha dato lo spunto al maggior numero di cause per inconvenienti postoperatori, ma è anche la tecnica più diffusa negli States.
Grazie dott.re, la sua risposta mi ha in qualche modo ricuorato. Parlando con altre persone mi era stato prospettato un futuro un po' incerto per la mia attività a seguito dell'intervento...
Ora sono in attesa di un altro consulto specialistico presso il Policlinico S.Matteo di Pavia e poi vedremo il da farsi.
Nel frattempo, dal momento che inizio ad avvertire un po' di dolore, mi consiglia di restare completamente a riposo?
Grazie ancora e complimenti per la dedizione che ripone nella gestione di questo sito.
Se cerca qui nel forum i post di stefanoym e lagreca troverà consigli utili alla sua attività. Usi la funzione cerca cercando ernia e sport oppure ernia e bodybuilding oppure per autore e troverà le risposte.
Caro dottore mi permetto di disturbarla aggiornandola nuovamente...
Ieri sera sono stato dal mio medico curante, il quale non è chirurgo ma urologo e lo stesso, visitandomi accuratamente mi ha detto che non sentiva alcuna ernia...
Tuttavia, avendogli insinuato il dubbio della diagnosi chirirgica, mi ha prescritto un ecografia per fugare ogni dubbio.
In ogni caso mi ha detto che se pure vi fosse una piccola breccia erniaria dovrebbe essere minima.
Domattina vado a fare l'ETG e poi Le farò sapere l'esito.
Ancora ci spero...Però quel bozzo che si vede....umh...Possibile infiammazione pubica??
E' possibile l'infiammazione, ma ne parliamo dopo l'ecografia... non sempre la diagnisi clinica è semplice, a volte i dubbi sono superiori alle certezze. Non a caso specialmente nei giovani sportivi si ha il più alto tasso di interventi che in realtà non trovano una vera e propria ernia. Vediamo l'ecografia.
Brutte notizie... Fatta l'etg è risultata una lieve lassità della parete addominale. Non ho ancora il referto perchè lo ritiro sett. prox però l'ecografista mi ha detto che effettivamente non vi è una vera e propria ernia ma una punta d'ernia. Lo stesso mi ha fatto vedere sullo schermo come a seguito dell'aumento della pressione addominale, il viscere interno tendesse a fuoriuscire, per poi ritirarsi immediatamente alla cessazione della spinta. Secondo il predetto medico, che non è chirurgo, non vi sarebbe indicazione al trattamento di ernioplastica in quanto la breccia erniaria è minima e l'intervento sarebbe, allo stato, ecceessivo. Tuttavia la mia attività sportiva che implica quotidianamente sforzi molto intensi sarebbe da evitarsi qualora non effettuassi l'operazione. A questo punto non so che fare, sono confuso, demoralizzato e un po' spaventato dall'eventualità dell'intervento. Sono consapevole che si tratta di una pratica chirurgica banale e collaudata ma che dire, temo gli aghi...
Inoltre ultimamente, sento come se ogni tanto il testicolo dx tendesse a risalire nel canale inguinale...Che devo fare?? Per ora è una settimana che sono totalmente fermo da ogni tipo di attività fisica, lavoro e basta.
L'indicazione all'intervento deriva o dal dolore, o dalla possibilità di una comnplicazione o come nel suo caso dall'impedimento alla normale attività che sarebbe svolta se non ci fosse i problema. Dipende da quanto tenga alla sua attività: se così non riesce più a farla allora conviene l'intervento, se invece riesce a fare tuitto come prima allora può soprassedere. E' una decisione sua e non c'è chirurgo che possa indirizzarla in un senso o nell'altro, non essendoci una vera indicazione chirurgica effettiva per la patologia, tuttavia mi sembra talmente inibente che allora...
Scherzi a parte, La ringrazio per la disponibilità dimostrata fino ad ora!
Capisco la Sua posizione e sinceramente non so come comportarmi. Sulla base del risultato ecografico quindi Lei dice che potrei provare ad allenarmici sopra?
Quel bozzo che tutt'ora permane a livello inguinale, se non è una vera e propria ernia, allora che cos'è precisamente?
In ultimo, la sensazione del "testicolo mobile" è riconducibile all'ernia?
Per il bozzo non saprei a distanza anche se è suggestivo per un'ernia non individuata all'ecografia e che si presenta saltuariamente... Per l'allenamento deve chiedere al suo medico che l'ha visitata, se no a distanza non si può dire. Il testicolo mobile non dipende dall'ernia, ma forse l'ernia dipende dal testicolo mobile se è su base congenita.
Ho fissato l'intervento. Giovedì scorso sono stato visitato da un esimio Prof. di un clinica universitaria, il quale dopo accurato esame obiettivo, mi ha diagnosticato un ernia "non proprio piccola", definendola bubbonocele... Intervemnto fissato per il giorno 27.09. Unica perplessità riscontrata è stato il fatto che questo Prof. mi ha proposto di fare l'intervento in anestesia generale, pur avendo io preferito la locale... Mi è stato detto che per anestetizzare correttamnete la parte occorrerebbe molto anestetico e molte infiltrazioni, con il rischio di trovarmi a metà dell'intervento con la necessità di ricorrere lo stesso alla totale. Posso fidarmi? Mi faccio addormentare e non se ne parla più??
Oggi come oggi anche l'anestesia generale è sicura, necessita solo di un periodo di osservazione postoperatoria più lungo e non consente generalmente la dimissione in giornata, ma quanto a sicurezza ed efficacia è senz'altro ottima.
Ci siamo! Domani mi operano....Sono preoccupato, spero che tutto vada bene!
Volevo porgerLe un'ultima domanda: terminato l'intervento, per accelerare i processi riparativi dei tessuti, pensa che l'utilizzo blando di un anabolizzante sistemico come il nandrolone decanoato possa in qualche modo aiutare nel recupero?