Ho aspettato un mese, dopo l’intervento (per non dire troppe c…zate) poi alla fine, ho deciso di aderire all’invito del doc. e farvi partecipi della mia esperienza, nella speranza di esservi di qualche utilità, amici miei sportivi, ansiosi, erniati. Anagraficamente sono un over 50, ho prestazioni da 30enne, di testa mi sono fermato a 15 anni … hahaha. Per congiunzione astrale mi sono trovato a avere molto tempo libero che sfrutto dedicandomi ad una forsennata attività sportiva, bici in primis (sia corsa che MTB) ma anche trekking, sci, palestra. Poi un giorno di ottobre (dopo avere fatto, per “scommessa”, una sciagurata performance in palestra … tipo … “vediamo chi arriva a sparare 100 ripetizioni da 100 kg alla press-leg”) nel farmi la doccia noto un bozzo in zona inguinale. So che la letteratura medica in tema di ernia da sforzo è controversa: tuttavia sulla base di una predisposizione genetica (altrimenti detto … destino bastardo porco) se fai c..zate come quella sopra descritta, una mano la dai … al destino b.p. Terrore, sono un tipo ansioso, ipocondriaco. La sentenza del medico di base è stata impietosa: ernia inguinale, da operare. Il vantaggio che da l’essere ipocondriaco è che uno si documenta (troppo): così passo dal non sapere neppure cosa fosse (l’ernia N.d.R.) al diventare uno pseudo- espertone. Parliamo dell’operazione si / operazione no. Una delle poche cose sulla quale tutti i medici sono d’accordo (salvo una sparutissima schiera di mutandisti) è che l’unico rimedio risolutivo sia … zac… l’intervento. In effetti credo sia così, anche se ognuno fa caso a se. La mia ernia era lieve, asintomatica e forse me la potevo tenere … almeno per un po’… conosco un ciclista ex- pro, che prima di operarsi, con l’ ernia ci ha corso il giro. Però, da un lato uno stile di vita da pensionato (sportivamente parlando) mi avrebbe intristito, dall’altro, se avessi continuato ad andare al massimo, sarei stato assalito dal terrore di un improvviso peggioramento … Già mi vedevo con le viscere fuori, insomma, gli ansiosi lo sanno … non è vita. Cosi ho deciso per l’intervento! Si ma quale? Anche qui le scuole di pensiero sono due: tecnica “open” o “laparoscopia”? per non parlare delle varie sotto-scuole … Alla fine, vuoi per il consigli di un medico sportivo amico mio, vuoi che poi … quello che trovi , trovi, nel senso che ogni chirurgo ha il suo metodo preferenziale, all’inizio di dicembre sono stato operato in laparoscopia con tecnica TAPP. Non essendo medico e non avendo fatto (grazie a Dio) una esperienza comparativa, mi è impossibile dire quale tecnica sia preferibile. Come in tutte le cose ci siano dei più e dei meno, credo che alla fine ci si debba fidare di chi ti opera. Per me è andato tutto OK. Al rientro in camera dopo l’intervento (eseguito in anestesia generale) mi sono subito alzato con l’aiuto di una infermiera, per andare a fare pipi. Per alzarsi dal letto i primi tempi un consiglio pratico: aiutatevi tirandovi su con una cinghia legata al bordo letto. Il giorno dopo, tolta la flebo, già gironzolavo per la corsia. Ritornato a casa, i primi due- tre giorni mi sentivo legato, a piedi venivo sverniciato da nonnette che spingevano la culla del nipotino … neanche fossero delle ferrari. Piano piano le cose sono andate meglio, però mettete in conto che qualche dolorino, un minimo residuo gonfiore nella sede della ex porta erniaria (a me è passato in 2 settimane) e un po’ di gonfiore addominale, sono la regola non l’eccezione (a proposito ottimo il consiglio di alimentarsi con una dieta ricca di fibre … per evitare la stipsi). Quindi niente panico: dopo un mese sono (quasi) come nuovo. Di merito all’attività sportiva, anche qui, se girate nel forum o guardate in altri siti, se ne leggono di tutte, anche a firma di medici: da chi è troppo conservativo, del tipo “solo brevi passeggiate per due mesi” a chi scrive che dopo due settimane puoi giocare a calcio … mah! Credo che la verità stia nel mezzo. Tipo per 15 gg. passeggiate poco impegnative, poi aumentare il tiro, un po’ di cyclette, ginnastica leggera senza pesi, insomma, solo dopo 40 giorni penso si possa fare ragionevolmente di tutto, sempre senza strafare (niente body building o salite in bici ancora per un po’). Tanto detto, io predico bene e razzolo male, perché dopo 3 settimane scarse mi sono fatto una “passeggiata” di 5-6 ore su e giù (con una breve pausa). E’una “ca…zata”: non imitatemi! Non credo sia pericoloso in se, se hai la condizione e non ti senti stanco … ma la preoccupazione che ne deriva (lacrime di coccodrillo) supera il piacere della gita, ne sa qualcosa il doc al quale mi sono rivolto … terrorizzato per sapere se potevo aver combinato casini … Insomma tranquilli, di ernioplastica non si muore, piuttosto rilassatevi … provate … che so … con la meditazione o la musicoterapia. Aiuta.
ehi, ma questo franco rossi sembra proprio un monello adatto al forum ma benvenuto, francerino rossi e complimenti
per la descrizione precisa ma non troppo per le intenzioni buone ma non troppo per la situazione attuale ... troooooppo buona !!!
ora, visto che hai tanto tempo libero, non ce ne ritaglieresti uno scampolino anche per il forum ?? o stare ogni tanto al computer è una attività troppo sedentaria per le tue pensionate chiappe ???
Benvenuto signor Rossi. Complimenti per il modo con cui hai fatto letteralmente una "grintosa irruzione" nel forum!
Visto che sei un grande sportivo grazie al tempo disponibile per congiunzioni astrali (super enalotto con numero "star"?) e sembra proprio che tu sia comunque già così esperto da dare consigli, piuttosto che a chiederne, volevo farti subito una domanda;
- Da quando ho ricominciato a camminare discretamente e a guidare per la prima volta dopo l'intervento, nonostante non sia un grandissimo sportivo (la forma fisica prima dell'operazione...e della fuoriuscita dell'ernia, era comunque discreta), durante una giornata di sole dicembrino, mi è venuta una gran voglia di farmi una bella pedalata (da gita domenicale s'intende!) con la mia bici da passeggio (non è una Uberto Dei, ma il tipo è quello). Tu parli di cyclette, quindi il movimento della pedalata, vuoi dire di averlo già fatto senza alcun tipo di conseguenza o sbaglio?
Insomma, io di tanto, avverto ancora qualche fitta all'inguine, tra scroto e adduttore/gracile (non so di preciso quale sia il muscolo interessato) a seconda del movimento o del momento. Mi consigli di mettermi in sella per soddisfare la mia "libidociclo"?
Lucio, se avessi vinto all’enalotto, ti pare che sarei così scemo da rimanere qui nel gelo della padania? me ne starei in qualche paradiso caraibico, caro … Si, senza presunzione di ciclismo me ne intendo abbastanza, magari un giorno racconto la storia della mia vita … hihihi Quanto alle tue domande, non so quando ti sei operato, ne che età e che stile di vita hai, soprattutto non sono un medico, quindi non mi permetto di dare consigli. Io ho ripreso con la cyclette (meglio con la mia bici da corsa posta su cavalletto, così da mantenere una corretta postura) 15 gg. dopo l’intervento. Pedalo per 30 min. al giorno e non ho problemi. Per la prima uscita su strada aspetterò 40 giorni dall’intervento, tanto fa freddo (la volpe e l’uva …hihihi) e riprenderò in pianura con rapporti agili. Di merito al muscolo gracile da te menzionato, non ho idea che cosa possa avere a che fare con l’ernia. Però che io sappia è un muscolo adduttore della coscia che entra nel gesto della pedalata in quanto concorre a flettere la gamba. In genere se un muscolo è infiammato va tenuto sempre più tonico possibile con i esercizi di stretching e di potenziamento leggero, comunque meglio sentire il parere di un medico, possibilmente sportivo. Se vuoi saperne su quali sono i muscoli protagonisti del ciclismo un buon sito è : www.universitadelpedale.it/Preparazione%20Invernale.pdf Scrivimi quando vuoi Franco
PS Lucio quando nel mio post iniziale parlavo di avere fatto 3 settimane dopo l'intervento una passegiata ESAGERATA di 5 ore su terreno ondulato (con di mezzo pausa pranzo) mi riferivo a una passegiata a piedi ... non in bici. Comunque necessitavo un po' di moto per digerire zampone & lenticchie hihihi ciao Franco
Io già dopo una settimana dell'operazione, seguito da uno specialista, facevo dei blandi esercizi di mobilizzazione degli arti inferiori e altre cose, ma molto tranquille. A ben vedere, ora, quegli esercizi non sono stati poi così inutili, dato che quando ho ripreso a correre il tono muscolare non era poi così malaccio... Ma credo che tutto questo sia anche soggettivo, visto che dipende molto dalle condizioni di partenza del soggetto, dal tipo di operazione, degli esiti ecc. e quindi non credo si possa ricavare una regola generale
Bene bene, abbiamo incrementato i signori monelli, però questo Francerino Rossi si sa comportare in quanto declama i 40 giorni canonici e mi permette di evitargli la legnatina di benvenuto...
Scherzi a parte mi fa piacere che si innalzi il livello di ironia e di spirito positivo, e spero tanto che la tua presenza perduri, così non abbiamo solo due monelli da punire....