Ciao a tutti, volevo raccontarVi la mia odissea... Il 20 settembre scorso mi opero a Milano in un centro d'eccellenza per un piccolo laparocele epigastrico, formatosi a seguito di sternotomia di oltre 11 anni fa per un intervento cardiaco di valvuloplastica mitrale. L'alloplastica con rete" proceed" riesce perfettamente, una notte e a casa.... Una settimana dopo, vado dal Prof per il controllo e gli faccio presente della grossa raccolta di siero.. Mi dice che è tutto ok, prova ad aspirare ma non ci riesce con una siringa e mi dice che in una ventina di giorni verra' riassorbito o espulso . Dopo 15 giorni cominciano i guai. Guai seri. Per studio mi trasferisco a Roma 7 giorni dopo l'intervento, e dopo 15 giorni la ferita si infetta. Preso dal panico mi reco in un ospedale romano per una visita chirurgica in libera professione....(non ho ancora il medico in quanto mi mancavano ancora le tasse universitarie pagate per prenderlo come studente)..Il chirurgo mi vede la ferita, non riesce ad aspirare il sieroma e mi rimanda a casa con ciproxin 500 per 7 giorni e controllo dopo una settimana. Febbre a 37,5 e linfonodi ascellari ingrossati cessano, ma al controllo viene evidenziata tramite eco una raccolta sottocute di 4 cm lungo tutta la cicatrice.(La stessa raccolta che peraltro c'era prima,al momento delle dimissioni). Il chirurgo si preoccupa, mi dice di tornare a Milano da chi mi ha operato e mi dice di proseguire con l'antibiotico. A questo punto mi reco lo stesso giorno al pronto soccorso di un blasonato h romano facendo presente al triage, (volevano respingermi in quanto non urgente) sic!!, che sono portatore di plastica valvolare e che certe batteriemie non sono simpatiche..Dopo 15 ore (non scherzo) vengo visitato e viene richiesta la consulenza chirurgica. La dottoressa apre la ferita in 2 punti, drena finalmente tutto il siero (tantissimo, limpido e roseo) e medica a piatto. Mi dimette e mi prende in carico in ambulatorio chirurgico per i giorni seguenti. Sembra la fine di un incubo ma purtroppo è solo l'inizio... Torno a casa e il giorno dopo dalle due grosse deiscenze comincia a uscire liquido, 3 4 giorni limpido , poi corpuscolato. (Non si fermera' fino a tutt'oggi). I controlli ambulatoriali 3 volte alla settimana proseguono (drenaggio a mano, medicazione e appuntamento successivo), io sono sempre sotto antibiotico, 1 e 2 ciclo in totale 17 giorni. Segni di infezione non ce ne sono ma il siero esce ininterrottamente... La Dottoressa nel frattempo comincia a paventare l'idea di togliere la protesi perchè ritenuta la causa del siero...(allergia, ipersensibilità ecc.). A questo punto telefono al Professore che mi ha operato (per problemi non sono riuscito ad andare a milano subito), e gli spiego tutta l'avventura....Mi dice di non preoccuparmi, ma che mi vuole vedere....Al ponte dei Santi salgo a Milano e rivedo il Prof.(Sono passati esattamente 23 giorni dalla prima infezione). Il Prof sdrammatizza, dice che non è nulla, che il siero comunque sarebbe dovuto uscire, e mi medica con una garza giallastra puzzolentissima ma a suo dire straordinariamente efficace. Soprattutto mi dice le cause dell'infezione...Allergia ai punti intradermici (nessuno se ne è accorto finora), peli da rasare sul sito chirurgico, insomma un disastro. Mi lascia il rocchetto di garza e, medicato e risollevato di morale, torno a Roma. A questo punto davvero sembra finita, ma tant'è, non è cosi'... La deiscenza piu' grande in effetti con mio grande sollievo si chiude e si rimargina, ma il siero, per 30 giorni consecutivi tutto corpuscolato, esce tutti i giorni dalla deiscenza piu' piccola. Fino a ieri appunto, quando da corpuscolato diventa purulento. Riprendo il ciproxin sempre e soprattutto per profilassi endocardite ecc... e oggi chiamo il Prof di Milano comunicando cio' che succede. Mi dice che non è nulla e di trattare anche la deiscenza piu' piccola con la garza che avevo gia' utilizzato e che tutto guarisce anche senza antibiotici. Questa è la mia situazione ad oggi, con l'epigastrio dolente, con infezione di nuovo in corso, che si risolvera' e poi ucirà di nuovo siero e poi si reinfetterà e cosi' per quanto????? Mettetevi nei miei panni....NON SO PIU' CHE FARE E DOVE SBATTERE LA TESTA, NON HO PIU' FIDUCIA DI NESSUNO, PENSAVO DI ANDARE DOMANI MATTINA AL GEMELLI DOVE C'E' UN AMBULATORIO DI CHIRURGIA OPEN, MA A CHE PRO? Per sentirmi dire di continuare il ciproxin, che magari dovro' togliere la rete, e magari mi aprono pure un altro punto della ferita? Concludo e sottolineo con sconcerto:
NESSUNO SI E' ACCORTO DELL'ALLERGIA AI PUNTI NONOSTANTE FOSSERO IN RILIEVO E "SPUTATI FUORI" NESSUNO HA ESEGUITO UN ESAME COLTURALE/ANTIBIOGRAMMA PER SOMMINISTRARE UNA TERAPIA MIRATA (ANCHE SE SI E' RIVELATO UTILE IL CIPROXIN) CON BUONA PACE DELLA MIA PROTESI VALVOLARE. E POI, COME MAI SONO STATO DIMESSO DALL'OSPEDALE IL GIORNO DOPO L'INTERVENTO CON UNA RACCOLTA IMPORTANTE AVVERTITO CHE DOPO UN PO SAREBBE STATA RIASSORBITA O ESPULSA PROPRIA SPONTE?? E SOPRATTUTTO....COSA DEVO FARE CON QUESTO SIERO, CHE DIVENTERA' COME AL SOLITO LIMPIDO E POI CORPUSCOLATO FINITA L'INFEZIONE? (FORSE UNA TERAPIA ANTINFIAMMATORIA FAREBBE BENE?????) VI CHIEDO, CON IL CUORE IN MANO, COSA FARESTE AL MIO POSTO... IO NON LO SO PIU', TUTTO QUELLO CHE POTEVO L'HO FATTO....(800 EURO TRA VISITE PRIVATE E PUBBLICHE, ESAMI , MEDICINALI, GARZE, ECC) AIUTATEMI
Ciao Davide benvenuto! Devo dire che il tuo racconto è un pò sfortunato,abbiamo avuto altri casi analoghi anche x una semplice ernia inguinale,ed è un percorso che purtroppo ogni tanto capita ma va poi tutto a buon fine portando tanta pazienza,il Doc ti saprà rincuorare professionalmente come solo lui sa fare,a me non resta che farti tanti auguri
Ciao Davide e benvenuto, il tuo caso mi ricorda un po il mio. Giusto un anno fa, il primo ottobre, sono stato investito e a seguito delle lesioni subite mi si è formato un grosso deposito di siero a una coscia che è stato giudicato riassorbibile col tempo. Peccato che 2 mesi dopo il versamento si sia infettato da uno staffilococco batterico che mi ha riportato d'urgenza al ricovero in ospedale do ve ho passato 10 giorni imbottito di antibiotici e con un drenaggio per 5 giorni per spurgare tutta l'nfezione. A seguito di tale avventura mi si è aperta una fistola in zona inguinale dalla quale è continuato a d uscire siero per altre settimane con il rischio di dover andare avanti a medicazioni anche per qualche mese a detta del chirurgo vascolare che stava trattando il mio caso. Morale della favola, un mese di 2 antibiotici contemporanei, un mese di fuoriuscita continua di siero fino a chiusura quasi miracolosa della fistola e una perdita di 6 chili di peso. Adesso posso raccontarla e capisco la tua preoccupazione, ti consiglio di scegliere un dottore di cui ti fidi e affidarti a lui, ce la farai anche tu.
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Grazie delle risposte, sono gia' un pokino piu' sollevato, spero di farcela anche io davvero.....che tunnel....:-( spero mi risponda anche il dottore, per intanto un grazie a tutti Voi!!!!!
Beh il decorso non è ottimale, ma la formazione di siero è possibile e a volte va avanti anche per tre quattro mesi, questo non vuol dire di togliere subito la protesi, anche se è possibile. Per ora finchè esce va bene, certo la trasformazine in purulento non è piacevole. Immagino che una delle cose da fare sia un colturale sul liquido ed un antibiogramma, per mirare la terapia, lo zaffaggio con garze al vioformio (quelle puzolenti) può aiutare esistono infermieri specializzati in medicazioni avanzate che conoscono presidi utili in questi casi, ma al momento non ne ho nessuno in mente. Visto che è a Roma potrebbe provare a sentire il Prof. Paolo Negro che è esperto di chirurgia di parete all'Umberto I°.
Buonasera Dottore, e grazie mille della Sua risposta...Ho appena medicato la deiscenza, ora esce solo un po' di siero limpido, l'infezione non dovrebbe piu' esserci, ora proseguiro' ancora per 6 giorni il ciproxin e faro nel frattempo l'esame colturale sperando non sia troppo alterato dall'antibiotico. Comunque la garza in effetti è efficace, solo ho paura che finiti gli antibiotici si reinfetti tutto di nuovo. Dopo lo zaffaggio con la garza al vioformio mi è stato detto di mettere una maglietta di cotone che fa da medicazione, mi consiglia di coprire invece con cerottoo garzato sterile oppure lasciare libero solo con lo zaffaggio? Il forellino di uscita misura circa 3 mm di diametro per mezzo cm sottocutaneo..oggi la raccolta sottocute non c'è piu', esce solo un po' di siero limpido e tracce ematiche....Si intravede anche il tessuto di granulazione sotto....speriamo bene, sentiro' il prof negro che so essere molto bravo. Solo un ultimo consiglio sulla medicazione, meglio lasciarla scoperta con la garza al vioformio dentro e maglietta o meglio coprire magari con garza imbevuta di solouzione fisiologica??? grazie ancora....