Biella, 4 maggio 2003 Buongiorno, vorrei porVi alcune domande:Sono stato operato di ernia inguinale dx, secondo la tecnica Trabucco, nell'ottobre del 2001. Da allora ho sempre dolori nevralgici ed al testicolo dx a riposo che si acutizzano (soprattutto dopo sforzo) con inoltre forti bruciori nella zona sottostante la cicatrice ed sensazioni di male all'osso del femore e senso di debolezza nella faccia interna della gamba dx; vorrei quindi sapere: 1) A che cosa é dovuto tutto ciò sopradescritto? 2) Quali esami mirati al controllo dei nervi,del funicolo e delle altre terminazioni che interessano tutte le funzioni del testicolo é possibile eseguire per sapere se ci sono lesioni nervose o intrappolamenti nella rete ?( ho già eseguito senza verificare nulla di quel che volevo sapere ecografia,scintigrafia dei leucociti mirati ed una visita urologica con ecografia al testicolo dx che ha escluso danni allo stesso o infiammazioni alla prostata) 3) Può servire a qualcosa l'elettrostimalozione dei nervi dopo molto tempo passato dall'intervento? 4) Se ci sono altre terapie antidolore, oltre alla suddetta avendo avuto esiti nulli o scarsi gli antiinfiammatori, gli antinevralgici e le infiltrazioni locali. 5) Nel caso di lesioni o intrappolamenti nella rete di un nervo o del funicolo è possibile, a distanza di 18 mesi una revisione chirurgica per riaprire parzialmente la rete o se necessario asportarla, senza lesionare del tutto nervi ed altro, e guarire totalmente senza avere dolori cronici e irreversibilmente, per avere una qualità di vita normale? In attesa di una Vostra risposta, Vi porgo distinti saluti.
Il suo è un iter tipico, dovuto ad incarceramento dei nervi ileoinguinale o ileo ipogastrico nella cicatrice, o in alternativa ad una eccessiva reazione alla rete che non ne consente un corretto inglobamento. Questo avviene raramente, ne abbiamo osservati quattro casi su circa 1000 interventi, tuttavia in un caso abbiamo dovuto rioperare per asportare parte della rete e liberare le strutture nervose, in un caso abbiamo ottenuto miglioramento dopo infiltrazioni locali con naropina e cortisone, in numero di 6 a distanza di una settimana l'una dall'altra. Un terzo caso ha formato dopo le infiltrazioni un granuloma senza ottenere un reale miglioramento: abbiamo quindi rioperato il paziente asportando il granuloma e liberando il funicolo da numerose aderenze, con miglioramento. Il quarto è in attesa: valuteremo dopo l'estate la necessità di un reintervento. Non ci sono esami predittivi per la funzione dei nervi locali. Il reintervento può risolvere la situazione, ma ha una efficacia del 50 -60% a fronte di rischi discreti di lesioni vascolari del funicolo, con conseguente atrofia testicolare. Il consiglio che diamo sempre è di valutare la difficoltà di convivenza col disturbo: se è veramente grande, allora vale la pena di rischiare il reintervento. Siamo comunque a disposizione per ogni contatto ai numeri e nelle sedi presenti nella sezione Informazioni Pazienti. Cordiali saluti