Sposto alcuni messaggi da "Chirurgia del Laparocele" poiche' vedo che questa parte e' piu' movimentata:
Fatta altra visita da un chirurgo di Niguarda (Milano): diagnosi ancora incerta; "Laparocele? Spigelio? Forse "Linfonodo "? Domani 17 ottobre c.a. faro' nuovamente un' Eco Addominale piu' mirato (su consiglio del chirurgo) Faro' sapere. (16/10/2012)
Dimenticavo: per idolori.."carbone" per contenere i gas intestinali, forse, la causa dei dolori. Cmq troppe "aderenze" intestinali (viste da Tac) da lasciare cosi' come sono. (16/10/2012) Dall'ultima eco pare proprio "laparocele" quindi, finalmente, mi hanno messo in lista d'attesa all'Osp. di Niguarda (Milano) (19/10/2012)
Vale la pena di ricordare che per raggiungere tale diagnosi mi ci sono voluti quasi cinque mesi, da luglio 2012 a dicembre 2012. Visitato da quattro chirurghi diversi, una radiografia, una Tac, due eco e, non ultimo, pareri discordanti. Sarei curioso di sapere se esistono altri casi di diagnosi cosi' complesse. Grazie
Day Surgery: si prevede intervento al mattino e, se tutto ok, alla sera entro le ore 17 si viene dimessi. E' comprensibile che, per i famosi tagli statali e il forzato contenimento dei costi per la regione, sia necessario agire in questo modo. Ma non c'e' la sensazione di essere trattati come "catena di montaggio" ? Non sarebbe piu' sensato valutare meglio : l'eta' del soggetto, i precedenti interventi, le patologie invalidanti in corso, ecc. Voglio dire; un ragazzo di 20 anni (sano) che si opera di ernia o laparocele puo' avere un recupero (di norma) piu' veloce e sopportare meglio il decorso, rispetto ad un anziano il quale puo' avere una capacita' di recupero nettamente differente. Sara' cosi' in ogni regione di'Italia ? Grazie
a quanto ne so dipende dal chirurgo e struttura c'è chi ti manda a casa appena finito effetto anestetico e fatta plin plin e chi invece preferisce tenerti sotto controllo almeno per una notte a prescindere da età/precedenti
si, dipende più dalla prassi della struttura in genere, essendo ormai un intervento di routine, si controlla per qualche ora e poi via a casa, a meno che non insorgano problemi ma non ne ho mai sentito d'altra parte perchè occupare un letto in ospedale con quello che costa se non è proprio necessario, oltretutto ognuno preferisce starsene a casa che in ospedale
in questa sezione: "la tua esperienza", non trovo racconti esplicativi di interventi di laparocele. Qua' e la' si trovano cenni (in altre sezioni) ma incompleti. Possibile ? Grazie
Dovrei cambiare il titolo della discussione poiche' non e' rusultato "laparocele". In breve: ricovero la mattina del 05 febbraio c.a. alle sette all'Osp. di Niguarda (Milano) sono il primo ad entrare in sala operatoria. Durante l'intervento il chirurgo mi avverte che non ha trovato il "buco" del Laparocele (ossia la mebrana muscolo-fasciale forata ) ma quel "gnocco" che fuoriusciva era dato dal cedimento della membrana ma senza rottura. La muscolatura fasciale si e' allungata dietro pressione di una parte dell'intestino. La diagnosi di dimissione recita: Relaxatio degli obliqui di sinistra. Descrizione dell'intervento: eseguita correzione della diastasi/relaxatio... si nota diastasi-eccessiva distensione della fascia degli obliqui...si procede,pertanto, a plicatura della fascia......
..(segue)..a plicatura della fascia sino al suo incontro con la fascia del retto. Nuovo stress test che evidenzia buona consistenza del piano....si procede a sintesi degli strati medicazione compressiva. Il sottocute asportato durante le fasi di dissezione viene inviato per esame istologico.