Sono nuova del forum e scrivo per avere informazioni sull'intervento che dovrò affrontare e, se possibile, anche di un buon chirurgo a cui affidarmi. All'inizio del 2010 ho subito un intervento di colecistectomia in laparotomia (convertito in sala operatoria). Qualche mese fa mi sono rivolta ad un chirurgo ricostruttivo per un'addominoplastica ed eventuale sistemazione della ferita e del laparocele. Lo stesso mi ha inviato da un chirurgo per riparare prima il laparocele e poi procedere con lui. All'esame TAC della parete addominale risulta quanto segue:" Esame condotto s.c. per lo studio della parete addominale eseguito con tecnica standard e quindi con manovra di Valsalva. Si documenta voluminoso laparocele in sede ipocondriaca dx (porta erniaria di circa 10 cm) con parziale erniazione del lobo epatico sn, anse intestinali ed omento. Analogamente erniazione di anse intestinali in corrispondenza del fianco dx (porta erniaria di circa 7 cm) e della regione ombelicale (porta erniaria di circa 2,5 cm). La parete addominale a tali livelli appare irregolare e disomogenea, in presumibili esiti di riferito pregresso intervento chirurgico. Collateralmente cisti di circa 3 cm in sede annessiale dx, verosimilmente funzionale". La mia domanda è: E' un intervento complesso che presuppone grande esperienza? Si può effettuare il laparoscopia o per forza a cielo aperto? E quanto altro può essermi utile. Grazie.
Grazie per l'accoglienza. In verità sono molto preoccupata e chiedendo e/o leggendo di altre esperienze, la mia paura aumenta sempre di più. Adesso sono in lista in un piccolo ospedale e dovrei operarmi subito dopo le vacanze natalizie. In passato mi sono rivolta anche in un grande ospedale, e un medico dell'equipe di un professore conosciuto a livello nazionale, solo con la visita, (e non si prevedeva tale danno della parete) mi aveva detto che mi avrebbe operato in laparoscopia, ma che nel fianco sarebbe rimasto un "bozzo". Rassegnata, ho accettato, ma quando mi hanno chiamato il venerdì sera per il lunedì mattina, essendo fuori regione, ho chiesto di poter posticipare di qualche giorno, ma mi hanno risposto che dovevano cancellarmi dalla lista! Il chirurgo attuale, dal quale sono stata mandata e che dovrebbe operarmi ora, non è conosciuto a livello nazionale, è però molto disponibile, mi sta dando tante spiegazioni, gli ho fatto presente i miei dubbi e lui mi ha detto che sicuramente è un intervento complesso, perchè è un laparocele di confine, con più porte, ma che si "affronta". Ecco, io non vorrei che lo affrontasse la prima volta su di me!! Sono consapevole di tutte le complicazioni e/o inconvenienti che possono subentrare, ma vorrei partire bene... Scusate se non sono chiara nell'esposizione, ma sto scrivendo di getto, così come mi viene, vorrei dire e chiedere tante cose. Grazie per il sostegno che mi darete...
E' un laparocele complesso, difficile che se uno lo fa per la prima volota lo affronti con disinvoltura, in genere si fa aiutare da qualcuno più esperto. Se lo ha proposto vuol dire che ne ha già fatti, comunque può sempre chiederlo... rispondere è dovuto.
Cerco di raccontare un pò con ordine... Alla prima visita il chirurgo ha individuato solo il laparocele di 10 cm (per lui, però, era di circa 3-4 cm) che, tra l'altro, è quello visibile e la piccola ernia ombelicale. Mi ha fatto eseguire in ospedale tutti gli esami, compreso la TAC e la visita anestesiologica, in vista dell'intervento agli inizi di dicembre. Con il risultato della TAC, le cose sono cambiate. Mi ha detto che vuole studiare bene le immagini del dischetto della TAC e l'intervento da effettuare, per cui ha rimandato l'intervento a gennaio. Secondo lui, se le due porte erniarie sono sulla stessa linea del pregresso intervento, opererebbe a cielo aperto così da correggere anche la brutta cicatrice che mi è rimasta. Se invece non lo sono, per non fare tre tagli lunghi, mi opererebbe in laparoscopia. Io mi chiedo, ma è possibile operare in laparoscopia porte erniarie così ampie? Io, in verità, gli ho fatto tante domande e mi ha risposto sempre, in modo semplice e chiaro, anzi mi ha detto di scrivermi tutto quello che voglio sapere così da non dimenticare niente. Forse, in alcuni momenti ho dimostrato di non aver troppa fiducia, tanto che in modo garbato , mi ha detto: "Se ti fidi più di X (il chirurgo conosciuto consultato la prima volta), vai da lui; se poi vuoi farti operare da me potrai sempre dire che anche in un piccolo ospedale hanno saputo fare un ottimo lavoro". Anche quando mi ha detto che è un intervento complesso ma che si "affronta", gli ho detto "Tutto si affronta, ma non vorrei fare da cavia"... Qui si è un po' risentito (a ragione, ma la pelle è mia!), e allora mi ha detto che ha riparato laparoceli molto più grandi del mio, fino a 30 cm. Alle mie scuse, ha detto di non preoccuparmi, che è giusto chiedere ed è proprio questo il consenso informato: essere a conoscenza ed essere consapevole di tutto quello che riguarda l'intervento. Come chirurgo non lo conosco ed in rete non se ne parla, ma come persona è veramente speciale! Ho paura, sono indecisa e non so cosa fare... Potrò fidarmi di lui o meglio andare in un ospedale più grande, in un'altra regione?
certo è davvero difficile dare consigli è chiaro che ci vuole esperienza questo chirurgo non sarà noto però mi sembra abbia l'atteggiamento più corretto non è detto che in grande ospedale di un'altra regione si incontri la persona giusta e capace
proprio i questi giorni un amico del forum ci ha parlato molto bene di un chirurgo e di un ospedale che secondo me più piccolo e sconosciuto di così non si può
non so se hai tempo (puoi aspettare ad essere operata) e possibilità (tempo ed economie) per eventualmente sentire altre campane, come si dice non per altro, solo per non dover dire poi a te stessa di non avere valutato il più possibile prima di affidarti personalmente è l'unico consiglio che mi sento di darti
qualcuno dice che sentire tante voci mette più confusione; può essere ma visto che, comunque, dovrai affidarti meglio farlo con più consapevolezza possibile
facci sapere cosa farai e come andrà avanti la cosa per noi è tutta informazione per i prossimi interessati
un abbraccio
PS Ho trovato un appunto del nostro amico superlaparocelato Ezio. Siccome non risponde perchè starà studiando per la sua laurea te lo riporto io se dovesse interessarti.
"Confermo la fiducia al doc Garulli (sempre sia lodato), primario al Ceccarini di Riccione. Per una visita privata rivolgersi al poliambulatorio Boschetto in via Veneto a Riccione, tel. 0541.660796"
Grazie per le informazioni, ne terrò conto. Lo so che è difficile dare consigli, ma anche il solo parlarne, mi aiuta. Stamattina mi hanno chiamato dall'ospedale, il chirurgo ha richiesto una visita ginecologica per valutare la cisti ovarica evidenziata alla Tac. Ho appuntamento lunedì, vi aggiornerò. Non mi sto facendo mancare niente. Buona notte a tutti.
Ciao a tutti, anche se non riguarda prettamente l'intervento di chirurgia del laparocele, vi informo lo stesso. Stamattina visita ginecologica: la cisti è funzionale e non è da operare. Ora non mi resta che aspettare la data dell'intervento. Ho deciso, però, di guardarmi intorno. Ho tempo fino a dopo le vacanze natalizie. Un paio di episodi mi hanno lasciata perplessa e incomincio a non essere più tranquilla sul personale della struttura. Il chirurgo resta, per me, intoccabile.
Eccomi di nuovo! Oggi pomeriggio mi ha chiamato il chirurgo per comunicarmi che l'intervento è stato programmato per venerdì 17 gennaio!!! Tra tanti giorni proprio quello... Non sono superstiziosa, ma... al momento ci ho pensato e l'ho anche detto al chirurgo. Domani lo richiamo perché mi sono dimenticata di dirgli che ieri l'otorino mi ha prescritto un antinfiammatorio e non so se devo sospenderlo, inoltre, per l'ansia e le abbuffate delle festività, ho preso qualche chiletto, per cui il peso non è più quello di due mesi fa alla visita anestesiologica. Ho paura!!!
Dai dai, altro che venerdi 17 le statistiche dimostrano che le disavventure capitano tutti i giorni della settimana e del mese non so per l'antinfiammatorio, meglio chiedere per i chiletti in più vale se sono molti chiletti
per la paura passa di quà che ti teniamo compagnia noi
Grazie, grazie per il sostegno! Oggi pomeriggio sono stata dal chirurgo. In alcuni momenti mi sono sentita rassicurata, in altri ho pensato di rinunciare... Mi ha fatto controllare anche dall'altro chirurgo che sarà in sala operatoria quel giorno. Hanno deciso di operare subito in "open" e sarò operata sul tardi perchè preferiscono avere tutto il tempo per me!!! Se l'intervento andrà per le lunghe mi ha detto che lascerà l'ernia ombelicale, in quanto piccolina. Deciderà al momento. I chili sono sette e non se ne è preoccupato, per l'antifiammatorio posso prenderlo fino a domani. Quel giorno dovrò sospendere anche i farmaci per la tiroide. Vi aggiornerò...
Buona serata a tutti. Sono stata operata venerdì, sono entrata in sala operatoria alle 15,30 e sono uscita alle 20. Tutto bene, oggi alle 14 sono stata dimessa. Sabato ho il primo controllo e racconterò di più. Ora non riesco a scrivere tanto, troppo tempo davanti allo schermo del tablet mi porta nausea. A presto.