Buongiorno a tutti, seguo il vostro forum da qualche mese e siete da un po', con i vostri svariati racconti di vita, i suggerimenti e i tanti incoraggiamenti, i miei amici silenziosi e compagni dei tanti dubbi che mi hanno tormentato in questi mesi. Vi racconto un po' di me: ho 53 anni e due splendide figlie di 22 e 13 anni. Durante una visita ginecologica di routine di tanti anni fa mi venne evidenziata la presenza di una piccola ernia ombelicale, probabilmente legata allo sforzo del secondo parto. Sei anni fa mi sono avvicinata alla ginnastica a livello amatoriale e me ne sono subito innamorata. Negli anni la mia attività fisica si è gradualmente estesa allo yoga, al pilates, al nuoto e alla palestra. Questa mia piccola ernia, rimasta asintomatica per tanti anni, a gennaio 2015, a seguito di un colpo di tosse, mi ha costretta a ricorrere d'urgenza al pronto soccorso per un episodio che credo si dica di "strozzamento". Avevo forti dolori all'addome e alla schiena e solo grazie al pronto intervento di un operatore del pronto soccorso, impietositosi di me, l'ernia è stata magicamente ridotta in sede con una veloce manovra manuale. Qualche giorno dopo, in ansia e con l'addome ancora un po' dolorante, ho sentito il parere di un chirurgo del locale ospedale che mi ha terrorizzata sentenziando freddamente che qualora la situazione si fosse ripresentata sarei potuta incorrere nella asportazione di parte dell'intestino. Dopo questa visita così poco rassicurante ho passato tante notti insonni non sapendo cosa fare e paralizzata dalla paura anche solo di respirare. Dopo un po' mi sono rassegnata ad un inevitabile intervento ed ho consultato un chirurgo della zona per programmarlo. Nonostante la mia insistenza, e con mio grande stupore, questo chirurgo mi ha suggerito di tornare alla "normalità" e di riprendere la ginnastica che ero solita fare ritornando da lui dopo qualche settimana per sapergli dire come era andata. Ero stupita di quella che pensavo essere una inaspettata e delicata attenzione nei confronti del mio problema. In realtà ho saputo poi che il chirurgo era in fase di pensionamento e aveva preso tempo perchè non aveva le idee molto chiare su come avrebbe proseguito la sua attività professionale. Quando me ne sono resa conto mi sono sentita molto sconfortata e confusa sul da farsi. La graduale ripresa della ginnastica non era andata poi così male anche se avevo molto rallentato gli allenamenti e cercavo di evitare accuratamente qualsiasi sforzo addominale, cosa in realtà quasi impossibile in particolare nel pilates e nella ginnastica in palestra attività che ho comunque molto ridimensionato. Documentandomi su questa patologia ho scoperto che le operazioni di ernia non sono tutte uguali e c'è un decorso post operatorio fatto spesso di sofferenza. Ho letto di moderne tecniche operatorie che evitano i punti di sutura, di uso della colla di fibrina, di protesi che possono essere quasi personalizzate poco invasive e parzialmente anche riassorbibili e della promessa di una possibile ripresa dell'attività fisica nell'arco di 10-15 giorni. Mi sono allora guardata intorno nella zona dove abito, fra Padova e Venezia, ma ho subito avuto la sensazione di essere una marziana e di avere letto qualche rivista di fantascienza perchè negli ospedali normali queste tecniche operatorie non esistono. Ho letto su questo forum le esperienze di sofferenza di tante persone e mi sono chiesta se c'è realmente un percorso alternativo che consenta di evitare tutto questo o se ho solo sognato. Magari il "doc" potrebbe dirmi una parola definitiva sulla necessità o meno di un'operazione, ridarmi la serenità un po' perduta per tornare alla ginnastica che amo tanto. Non sono mai stata a Torino che credo sia una città splendida ..... magari potrei prendere un treno e fare una gita ......... Un bacio a tutti ...... le faccine sono davvero bellissime!!!!
Ciao grazi e benvenuta, aldilà dell'esperienza fatta direi che comunque hai deciso per il meglio nel rallentare l'attività fisica Io non saprei indicarti nomi nella tua zona però se hai pazienza puoi fare una ricerca partendo dalla funzione Cerca nel menù principale in alto a destra nella pagina del forum e, inserendo qualche parola, può venirne fuori qualche risultato Nel frattempo sentiamo anche il nostro doc pure se, temo, per qualche tempo lo avremo fuori uso O magari avrà anche più tempo da dedicarci
Grazie di cuore ad entrambi per l'accoglienza ed anche per le istruzioni pratiche sull'utilizzo delle funzioni di ricerca. Questo forum è veramente bello e molto funzionale e credo sia un riferimento molto importante per tantissime persone. Spero che il doc non abbia niente di serio. A volte essere costretti a fare una pausa e a rallentare un po' il ritmo può riservare sorprese meravigliose ed inaspettate. Ieri la mia ernia ombelicale stava proprio bene e finito di lavorare l'ho portata a nuotare in piscina e ci siamo divertite un sacco. Oggi ero stanchissima e lei anche e me l'ha fatto sentire con un leggero bruciore addominale....... oggi quindi niente sport ed abbiamo fatto una bella passeggiata. Nelle ricerche che avevo effettuato in internet avevo individuato Torino (doc e dott. Lubrano) e Milano (dott. Campanelli) come centri di eccellenza per la chirurgia delle ernie della parete addominale......potete confermarmi queste informazioni? Vorrei tanto avere le idee un po' più chiare sul da farsi e capire se quanto mi è successo potrebbe ricapitare. Nel frattempo ho meditato sulla necessità di fare comunque una leggera ginnastica, magari a giorni alterni, con esercizi di rinforzo della muscolatura addominale .... in particolare del trasverso dell'addome .... cosa ne pensate? Potrebbe essere di aiuto? Grazie e buona notte a tutti.
Buongiorno Grazi, vedo che lo spirito è buono...bene!
Mantenere buono il tono addominale è sempre utile, ma sarebbe meglio sentire il parere del medico che ti segue e che conosce bene la tua situazione. Ti allego un link che si riferisce agli esercizi possibili con ernia ombelicale, ma vanno bene anche per l'ernia inguinale, il segreto è sempre la prudenza nel praticarli:
gli esercizi addominali migliori sono quelli più blandi, ossia quelli eseguiti con le gambe in appoggio su una panca.
Ricordo anch'io delle buone referenze sui medici e i centri che hai già trovato. Qui nel Forum si è parlato spesso dell'ospedale di San Candido, soprattutto in relazione alla laparoscopia, il nostro amico theref ha avuto un'esperienza molto positiva in occasione del suo intervento d'ernia inguinale. Tramite la funzione "Cerca", inserendo "San Candido", o "laparoscopia", troverai maggiori indicazioni.
Grazie Marcello per la panoramica di esercizi ...... domani forse faccio un salto in palestra e mi metto subito al lavoro. La mia preferita in palestra è l'elittica che consente un armonico e leggero lavoro muscolare di gambe e braccia...... di solito è la prima con cui inizio e l'ultima con cui finisco. Io in realtà non ho un medico particolare che mi segue per l'ernia ombelicale e che conosca bene il mio problema. Dopo l'episodio di strozzamento di circa 2 mesi fa, risolto con la riduzione dell'ernia, sono stata valutata dal mio medico di base che mi ha detto che l'ernia non era da operare, da una chirurga dell'ospedale dove abito che mi ha detto di operarmi con la massima urgenza e dal chirurgo a cui mi ero rivolta per programmare l'intervento che mi ha detto di aspettare e mi ha comunque messa in lista d'attesa per l'operazione. E' un chirurgo di 66 anni appena collocato in pensione, di quelli abituati a fare un po' di tutto, è una persona che non mi ha convinto molto soprattutto per la sua poca sincerità ed onestà morale e non credo che mi affiderò a lui. Se poi dovessi trovarmi in una situazione di reale emergenza penso che non avrò l'opportunità di scegliere e sarà quel che sarà. In realtà nei momenti più difficili sono stata aiutata da un giovane fisioterapista che mi ha supportata, anche a livello psicologico, con infinita pazienza e professionalità e mi ha aiutata a riprendere confidenza con il mio addome anche attraverso una specifica ginnastica. A proposito ho letto l'esperienza di Theref nell'Ospedale di San Candido che è stata bella e fortunata..... se succederà a me spero di essere altrettanto fortunata. Ciao a tutti gli amici del forum e buona serata.
avere a disposizione un buon fisioterapista è un'ottima opportunità per impostare un programma di attività fisica adatta alla tua situazione, se poi in palestra hai la fortuna di trovare un istruttore serio, vedrai che non ci saranno problemi e arriverai con tranquillità ad un eventuale intervento.
Nel frattempo, se avrai altri dubbi o domande, sai che siam "sempre" qui!
Buon fine settimana a te e a tutti gli amici del Forum!
purtroppo l'istruttore della palestra che mi ha fatto da referente in questi ultimi anni è un allenatore di "marines" ...... allenamento non proprio ottimale in questo momento per me ...... mi sono quindi orientata verso un fai da te un po' più soft.
Ho utilizzato la funzione di ricerca per trovare delle esperienze in Veneto e ho individuato quella bella di Effequ a Montebelluna e quella meno fortunata di Hardhu a Castelfranco Veneto, anche se il primario era il medesimo che si era solo spostato di ospedale, e ad essere sincera leggendola mi è venuto anche un po' di mal di pancia.
Più approfondisco l'argomento più mi rendo conto che ogni operazione è un caso a sè, nel bene e nel male, e con una buona dose di variabili estremamente imprevedibile. Credo che nemmeno il chirurgo più esperto e specializzato in ernie possa dare l'assoluta garanzia che la qualità di vita dopo una operazione sarà migliore di come era prima. Parlo naturalmente del mio caso in cui non ho per il momento particolari dolori addominali e riducendo la quantità e la qualità di esercizio fisico ho trovato, per così dire, un certo equilibrio. So bene che si tratta di un equilibrio precario, che il domani potrebbe essere già diverso, ma mi chiedo se non sia il caso di vivere anche questo aspetto della vita così ..... un po' alla giornata.
Quando a gennaio sono ricorsa al pronto soccorso a causa dello strozzamento avevo dei dolori atroci e se mi avessero proposto di operarmi lì seduta stante non avrei esitato un solo secondo, ora invece ho così tanti dubbi, e più mi addentro nelle tante sfaccettature di questa problematica più mi sento incerta sul da farsi.
Ma visto che i proverbi hanno sempre ragione, ed io non voglio certo smentirli (pare che non ci sia due senza tre), ho deciso che consulterò un terzo chirurgo al quale chiederò di valutare la mia problematica. La mia ernia ombelicale si inserisce in realtà in un mio quadro addominale già un po' precario ed è anche questo elemento che mi fa essere particolarmente dubbiosa sul da farsi. Circa un anno e mezzo fa sono stata fortemente candidata ad una inelluttabile operazione per un cedimento del pavimento pelvico (tecnicamente colpocele e rettocele di 2° grado), operazione temporaneamente scongiurata per la mia testardaggine e la meticolosa ginnastica quasi quotidiana che mi sono imposta da allora.
Ho quindi deciso che prenderò un treno e farò il mio mini viaggio della speranza. Dopodichè, con i miei tanti dubbi, mi siederò in meditazione e cercherò di svuotare la mente da qualsiasi pensiero e lascerò che le cose accadano come devono accadere ...... magari dopo aver fatto una bella nuotata.
Grazie di cuore e buon fine settimana a te e a tutti gli amici del forum.
Mi sembra una ottima decisione. Se al momento non c'è urgenza secondo me la cosa migliore da fare è guardarsi attorno e capire il più possibile della situazione che, per riprendere quello che dici anche tu, è diversa per ciascuno di noi. Facci sapere
stavo leggendo un po' sul forum ...... ma il laparocele è un'altra ernia che si forma sulla ferita chirurgica della precedente ernia operata?
Originariamente inviato da GRAZI - 25/03/2015 : 17:20:05
In buona sostanza dovrebbe essere un'ernia che fuoriesce in un punto di debolezza di una precedente sutura non perfettamente rimarginata, ma attendiamo anche la risposta di Amici più esperti...
Aiuto!!! Ho preso un treno e ho fatto il mio viaggio della speranza ..... sono entrata con un problema (ernia ombelicale) e ne sono uscita con due (lieve diastasi dei retti addominali). Forse era meglio se rimanevo a casa.
Ciao, io abito in provincia di Venezia e sono stata operata anch'io per via di un'ernia dietro l'ombelico dovuta alla diastasi. Brutta operazione. Brutta cicatrice. Lo rifarei? Boh no.
Ciao Leonora un abbraccio a te e a tutti gli amici del forum ,
mi dispiace tanto per la tua disavventura che a distanza di tanto tempo purtroppo non vede ancora una soluzione positiva.
Per quanto riguarda me, dopo la visita privata fatta a fine marzo da uno dei massimi esperti in chirurgia della parete addominale, che non mi ha però convinto con i tipi di interventi chirurgici proposti, ho deciso di tornare alla mia normalità e di vivere anche questo problema come credo vada vissuta la vita ...... un po' alla giornata, affrontando le difficoltà man mano che si presentano.
Sono così tornata alla mia quotidianità, che include sempre un po' di esercizio fisico, che diversifico di giorno in giorno, senza fare programmi e cercando di ascoltare il mio corpo.
Cara Leonora ti auguro con tutto il cuore di riuscire a risolvere il tuo problema e di riacquistare presto la giusta serenità e confidenza con il tuo addome.
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Spedito - 17/03/2015 : 23:00:24
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