dopo ben 6 anni 6 dopo certi sforzi in palestra sento la parte lamentarsi leggermente ma passa nel giro di pochi minuti dalla posizione del taglio fino all'attaccatura della coscia mi è rimasto insensibile non è una tragedia perchè è una porzione abbastanza limitata, mi secca un pò ma mi ci sono abituato
...quindi è possibile come nel caso tuo che rimanga una certa reattività della parte agli sforzi...da quanto tempo ti sei operato??
Originariamente inviato da dan - Oggi : 17:27:00
Il 26 maggio è stato il mio sesto "erniaversario"! Ad ogni modo vivo davvero bene e non ho limitazioni, ho ripreso tutte le mie attività abituali e i fastidi di cui ti parlo sono a livelli davvero minimi. Vedrai che con un po' di pazienza tornerai anche tu ad un'ottima qualità di vita.
anche a me, come per Francer è rimasta insensibile la parte al di sotto del taglio, sono passati 24 giorni, conseguenze dell'anestesia o nervi coinvolti?
anche a me, come per Francer è rimasta insensibile la parte al di sotto del taglio, sono passati 24 giorni, conseguenze dell'anestesia o nervi coinvolti?
Originariamente inviato da dan - Oggi : 08:26:08
Gli effetti dell'anestesia locale si esauriscono molto presto e senza conseguenze particolari, l'insensibilità di cui parliamo, a detta dei medici, è dovuta in massima parte alla sofferenza delle terminazioni nervose. Come già sai, ti dovrai armare di santa pazienza, è molto lunga la strada che porta al recupero della normale sensibilità della parte operata.
un dubbio...a quasi un mese dall'intervento sono al quarto spostamento in auto, stamane 120km tra andata e ritorno, e nel pomeriggio, la consueta sensazione di stanchezza e doloretto con qualche fitta... mentre davo l'acqua alle piante con la pompa l'ho spostata di lato ed ho sentito una fitta un po più consistente, accompagnata sino ad ora da altre a distanza di qualche mminuto....mi-anzi, vi chedo - trascorso un mese, l'"integrazione" della rete con i tessuti circostanti dovrebbe essere già avvenuta? i dolori della parte in seguito a sforzi non particolari, tipo quelli descritti, sono certamente ordinari o c'è ancora il rischio di danneggiare in qualche modo l'assetto della protesi? grazie
Sentire fastidi dopo aver guidato a lungo è tipico, io ho dovuto aspettare un mese prima di poter guidare con una certa sicurezza. Il problema sta nel fatto che in auto ci sediamo in basso, quindi siamo costretti a "comprimere" l'inguine da poco operato che ne soffre. Più a lungo guidiamo, peggio stiamo, durante la guida, o dopo. Però con un po' di riposo passa tutto. Le fitte che si susseguono dopo uno sforzo sono un altro sintomo tipico, ci sorprendono sempre mettendoci in allarme, ma si tratta di episodi passeggeri, anche in questo caso dovuti prevalentemente a sforzi inadatti alla nostra condizione di "convalescenti". In alcuni casi si possono presentare anche a mesi, o anni di distanza dall'intervento , ma fin che si tratta di episodi di breve durata, non ci sono problemi per la protesi che normalmente impiega un paio di mesi, o più, per integrarsi nei tessuti. Sono rari i casi di spostamento della protesi e, nella maggior parte dei casi, dipendono da come è stato eseguito l'intervento. Un intervento ben eseguito non da problemi di spostamento della rete, in ogni caso le attività che hai descritto non causano problemi simili, piuttosto, possono dare normali dolori e fitte da sforzo sul tessuto cicatriziale che non è ancora ben stabilizzato. Col tempo, imparerai anche tu, come tutti noi, ad essere sempre attento ai movimenti che si fanno nel sollevare o spostare pesi, si può fare tutto, ma con prudenza, almeno per i primi mesi, poi, gradualmente, si torna a non pensare più alla nostra "tessera" e a fare tutto in scioltezza, quasi ci si dimentica di essere stati operati. Per questo spesso si esagera, ma la "tessera" ci ricorda subito che non dobbiamo fare cose sproporzionate alle nostre possibilità! A sei anni dall'intervento, se esagero negli allenamenti di nuoto, a volte sento dei lievi fastidi, mai dolori veri, ma fastidi passeggeri che si risolvono al massimo in poche ore di riposo. Sono un segnale di "raggiunti limiti"...
Come dicamo sempre qui: ci vuole pazienza, tanta, troppa!
eccomi di nuovo a relazionare sulla mia convalescenza e le mie perplessità, certo che potranno, attraverso le risposte che darete, indicazioni utili anche ad altri... dunque, sono passati quasi quaranta giorni, tutto abbastanza ok tanto da dimenticare, in alcuni momenti della giornata, di essermi operato...giusto un po di fastidi durante la guida dovuti più che altro alla cintura che poggia proprio sulla ferita, ed un po' a fine giornata sempre.... sino a ieri, quando ho dovuto spostare di qualche metro una scala di quelle allungabili in metallo, piuttosto pesanti(10-12 kg) e posizionarla sulla scala di casa, regolandone la lunghezza...durante lo spostamento non ho avvertito nulla di particolare, se non un po' di pressione, ma dopo ho cominciato di nuovo a "sentire" la zona con qualche fitta al solito posto, sopra la ferita, fitta che ho avvertito più intensa durante un rapporto....insomma, mi pare di essere tornato indietro di una ventina di giorni, se poggio sopra la mano avverto un dolore minimo che negli ultimi giorni e sento a volte queste fitte non intense ma avvertibili...certo, il meteo è variabile ed in qualche modo potrebbe entrarci...ma mi pare che qualcosa sia cambiato un po'....del resto, mi pare che dopo un mese si possa cominciare con un po' di pesi, il chirurgo, mi aveva detto che sarei potuto tornare al lavoro dove a volte devo spostare imballi con materiale elettronico...quindi, mi sono mosso con una certa tranquillità, ma ora ho qualche perplessità in proposito....