salve a tutti gli utenti, mi associo a questa comunità con grande senso di solidarietà per condividere la mia esperienza... dopo circa 7 anni dalla prima diagnosi di una punta d'ernia, trascorsi cercando di contenerla in occasione di sforzi particolari o tosse violenta, circa un mese fa ho accusato improvvisamente un dolore al testicolo sinistro, tale da non riuscire a far nulla. ero al lavoro, mi stendo sul lettino del medico presente in sede che mi conferma la presenza dell'ernia...forse grazie alla posizione distesa, il dolore passa lentamente, tanto che decido di prendere l'auto e recarmi a casa. mi decido dunque a contattare un medico che visita presso un ospedale quì a Roma. trascorre una settimana, con antidolorifico sempre in tasca nel terrore che mi si possa ripresentare il dolore intenso, magari proprio mentre guido. alla visita mi conferma quello che sapevo, dicendomi che avrei dovuto operarmi. circa una settimana dopo sono in sala operatoria, operazione a cielo aperto ernia sin. ed anestesia locale. premetto che in fase di visita mi era stata riscontrata anche un'ernia a destra, della quale mi ero accorto negli ultimi tempi, ma nonostante ciò il chirurgo mi aveva comunque consigliato di operare le due ernie in tempi diversi, dicendomi che operando la bilaterale la convalescenza sarebbe stata più complicata...ora, a distanza di 15 giorni dall'intervento, mi pento di non aver insistito per l'unico intervento, visto che non si è comunque trattato di una passeggiata e che ieri sera...ho accusato un dolore, anche se non intenso, al testicolo destro, dolore che si era presentato anche qualche giorno prima dell'operazione...della serie ormai è troppo tardi per programmare un intervento bilaterale! a questo punto la perplessità..avendo riscontrato in fase di intervento un'ernia diretta ed una indiretta, che se non sbaglio è quella che scende verso il testicolo, mi ritrovo a pensare che, ancora alle prese con la convalescenza della sin. si possa ripresentare il dolore intenso al testicolo destro, creandomi problemi dal punto di vista logistico tipo che la mia assicurazione non sarebbe disposta a sovvenzionare un'ulteriore intervento a distanza di pochi giorni dal primo, costringendomi a trascorrere i prossimi tempi con questa spada di damocle che incombe sotto forma di dolore invalidante che si potrebbe presentare dovunque in qualsiasi momento...e gli antidolorifici "accessibili" poco potrebbero fare in proposito...tenue del resto è la speranza che si tratti di un risentimento dovuto all'intervento recente che si riperquote sul testicolo non direttamente interessato... aggiungo che l'ernia operata non sporgeva di molto dall'inguine e che quella non operata - la destra - sporge praticamente nulla. attendo vostre considerazioni in merito....
Dai! Una è fatta! Ora pensa a riprenderti bene dal primo intervento, poi con l'aiuto e il consiglio del chirurgo che ti segue, deciderai come intervenire per la seconda ernia. Di solito tra i due interventi trascorre un certo tempo, quindi anche dal punto di vista assicurativo non dovresti aver problemi. Spesso abbiamo letto in questo Forum di ernie bilaterali operate in due tempi, l'intervento duplice è frequente, ma davvero è più impegnativo da affrontare in fase di postoperatorio, in certi casi, muoversi anche nelle semplici attività quotidiane con due ferite "fresche", può essere veramente difficile. I dolori ai testicoli sono ricorrenti dopo l'intervento e a volte si avvertono ad entrambi; sono passati solo quindici giorni dall'intervento e se si tratta solo di un risentimento postoperatorio, ci vorrà un po' di pazienza per tornare alla normalità.
Sentiamo anche i pareri degli altri Amici...
Resta con noi per gli aggiornamenti e per eventuali altri tuoi dubbi o domande.
grazie per l'accoglienza...e per la conferma riguardo il fatto che sia sensato operare in tempi differenti...la mia sola preoccupazione al momento è che la destra - non operata - si faccia sentire con l'intenso dolore al testicolo che mi ha portato a farmi operare la sinistra...il chirurgo ha parlato a proposito di quella operata di occlusione, se non sbaglio, vale a dire la prima delle tre fasi che terminano con lo strozzamento a questo proposito; le ernie che si incanalano nel passaggio che è servito a suo tempo a far scendere i testicoli, non è molto frequente? il dolore riferito generalmente alle ernie, riguarda più spesso un dolore inguinale e meno quello testicolare? grazie per le informazioni
(...) le ernie che si incanalano nel passaggio che è servito a suo tempo a far scendere i testicoli, non è molto frequente? il dolore riferito generalmente alle ernie, riguarda più spesso un dolore inguinale e meno quello testicolare? (...)
Originariamente inviato da dan - Ieri : 23:05:47
Sì è una delle cause più tipiche dell'ernia, io stesso l'ho avuta da bambino (ernia congenita) e me la curarono col cinto erniario; poi si ripresentò all'improvviso quando avevo 46 anni, a quel punto mi sottoposi all'intervento risolvendo ottimamente il problema.
Il dolore causato dall'ernia, indipendentemente dal suo stadio di avanzamento, può essere diverso da soggetto a soggetto, ad alcuni di noi l'ernia non da alcun sintomo doloroso, ad altri crea attacchi acuti di dolore, tipicamente si avverte in zona inguinale, ma può dare disturbi all'addome e fino allo stomaco, oppure ai testicoli (prevalentemente dal lato dell'ernia) e all'interno della coscia, poco sotto l'inguine. Nell'archivio del Forum troverai varie e differenti descrizioni dei sintomi dolorosi.
Non stare in ansia per il dolore al testicolo, potrebbe essere solo un fatto passeggero legato al recente intervento, tienilo sotto controllo col passare dei giorni e se persiste, oppure peggiora, fallo presente al chirurgo nei prossimi controlli che farai.
stessa cosa per quanto mi riguarda, da bambino curata l'ernia con il cinto, ed ora a 55 anni si è rifatta viva.... quello che mi preocupa non è il dolore al testicolo sinistro, quello coinvolto nell'operazione, ma l'altro...spero si tratti di un riflesso dell'operazione, altrimenti si tratterebbe dei sintomi che mi hanno spinto ad operarmi al lato sinistro
ciao dan e benvenuto anche da parte mia, io direi di non drammatizzare troppo, purtroppo ormai l'intervento a sin è fatto e quindi non puoi tornare indietro a ripensare ad una bilaterale che peraltro il chirurgo molto probabilmente non avrebbe ritenuto opportuno in quel momento succede spesso che a seguito di intervento su un lato in poco tempo si presenti su quello opposto, certo per te sarebbe davvero in tempi record fatti vedere dal chirurgo per un parere perchè non è detto che sia urgente l'intervento
si l'ernia può finire nel testicolo ma in genere se trascurata molto
grazie francer, la mia era solo una riflessione su come alle volte ci si affidi ad una proposta da parte di un medico e solo dopo si apre un mondo sulle possibili alternative...è un concetto che in fondo riguarda un po'tutti gli eventi della vita.... passando all'aspetto pratico, secondo voi quanto tempo è bene far trascorrere prima di sollevare qualche peso non eccessivo, tipo una confezione da sei di acqua minerale (9-10 kg)????
A circa un mese dall'intervento si torna alla normalità della vita quotidiana, certo con molta cautela e gradualità, ma si deve tronare a vivere! Se per pesi intendi quelli che nel quotidiano dobbiamo tutti maneggiare, nel lavoro, in casa, facendo la spesa, non ci sono problemi, basta non sollevarli incautamente o con movimenti bruschi. In sostanza, usando il comune buon senso possiamo fare tutto senza problemi, comprese le nostre attività sportive più comuni. Devi imparare ad ascoltare bene le reazioni del tuo fisico, al primo segnale di disagio, di stanchezza o di dolore, fermati e riposa quel tanto che basta al recupero. Anche i pesi in palestra si possono riprendere, ma in questo caso con maggiore attenzione, bisogna ricominciare da zero, come se fosse la prima volta che ci si allena.
Ricorda! E' tassativamente vietato tentare di spostare fioriere da arredo urbano! (Ogni riferimento a persone, o fatti realmente accaduti è puramente...casuale)
grazie francer, la mia era solo una riflessione su come alle volte ci si affidi ad una proposta da parte di un medico e solo dopo si apre un mondo sulle possibili alternative...è un concetto che in fondo riguarda un po'tutti gli eventi della vita.... passando all'aspetto pratico, secondo voi quanto tempo è bene far trascorrere prima di sollevare qualche peso non eccessivo, tipo una confezione da sei di acqua minerale (9-10 kg)????
Originariamente inviato da dan - Oggi : 00:07:23
io l'ho trasportata la settimana successiva ma non mi avevano detto niente, forse pensavano fosse ovvio, comunque non è successo niente ma lo sconsiglio meglio aspettare il primo mese
la famosa fioriera di cui parla marcello l'ho spostata mesi dopo ma con il risultato di incrinarmi una costola
A me il chirurgo mi aveva consigliato....di non prendere in braccio bambini nel primo mese, ma non aveva fatto cenno a pesi più modesti, come ad esempio la succitata cassa di acqua, ma dato che ancora dopo un paio di settimane anche spostare una pentola d'acqua mi provocava una fitta ho adottato un'approccio più prudente...è anche vero, immagino, che non si debba neanche essere troppo statici, impedendo un corretto assetto della rete, per evitare che di fronte ad uno sforzo "sconosciuto" la protesi sia soggetta a strappi....giusto? Grazie intanto per le risposte.....
Quel che conta è usare la giusta prudenza, poi si può fare tutto ciò che rientra nella norma quotidiana. In effetti, i bambini si muovono spesso in modo imprevedibile e tenedoli in braccio, possono costringerci a movimenti bruschi che possono rivelarsi dannosi.
grazie Marcello... approfittto per aggiornarvi in tempo rele (siamo al 21mo giorno dall'operazione) riguardo la mia convalescenza, certo che alcune informazioni possono tornare utili un po' a tutti quelli coinvolti in questa problematica...dunque: -il giro vita è aumentato....(!) pur non mangiando molto e muovendomi più di prima dell'operazione non riesco ad abbottonarmi alcuni dei pantaloni che indossavo prima...immagino si tratti della normale condizione a 21 giorni dall'operazione...ma vorrei far notare che prima dell'intervento tendevo sempre a tenere contratti i muscoli dell'addome, cosa che non faccio più.... -il lembo estremo della ferita dalla quale spunta un piccolo cappio - del filo usato per i punti- è ancora rosso.... -ieri ho preso per la prima volta l'auto dopo 20 giorni, un giro di qualche km nei dintorni, non ho accusato problemi particolari ma la sera si sono manifestate delle fitte pulsanti a distanza di 15-20 sec. al di sopra della ferita...è accaduto lo stesso a circa una settimana dall'intervento. -il tratto di addome subito sopra la piega dell'inguine risulta ancora insensibile al tatto....ancora i postumi dell'anestesia locale?
un po' di gonfiore addominale nel postoperatorio rientra tra i sintomi possibili e ricorrenti, in genere tutto si regolarizza col passar del tempo, anche se in alcuni casi il gonfiore è molto lento nel regredire, soprattutto nella zona della ferita.
Anche il rossore della ferita può durare a lungo, ma alla fine, del taglio resterà solo una sottilissima "ruga" chiara praticamente impercettibile e comunque...sempre ben nascosta!
Le fitte pulsanti sono un sintomo tipico, fanno un po' impressione, ma sono "normali" e molti di noi le hanno descritte. Forse la ferita ha sofferto per la posizione di guida che ci costringe a "comprimere" l'inguine, anche questo fastidio l'abbiamo provato più o meno tutti.
L'insensibilità dipende dalla sofferenza delle terminazioni nervose interessate dall'incisione chirurgica, può durare molto a lungo, anche alcuni mesi, ma col tempo la situazione migliora progressivamente e si recupera una buona sensibilità della parte interessata. In certi casi la sensibilità non torna più normale, ma questo non causa problemi e ci si abitua facilmente fino a non farci più caso.
Direi che nell'insieme stai andando bene, come diciamo sempre qui: ci vuole tanta pazienza...troppa! Però alla fine, senza più l'ernia, si torna ad un'ottima qualità di vita
si, in effetti mi pare vada abbastanza bene...l'altro ieri ed il giorno prima i doloretti erano più avvertibili...un collega operato a gennaio mi ha detto che lui li avverte nei periodi di maltempo e bassa pressione (infatti oggi che c'è il sole va decisamente meglio)...questo accadrà sempre o con il passare del tempo si attenuerà? grazie
si, in effetti mi pare vada abbastanza bene...l'altro ieri ed il giorno prima i doloretti erano più avvertibili...un collega operato a gennaio mi ha detto che lui li avverte nei periodi di maltempo e bassa pressione (infatti oggi che c'è il sole va decisamente meglio)...questo accadrà sempre o con il passare del tempo si attenuerà? grazie
Originariamente inviato da dan - Oggi : 12:53:21
Dipende da caso a caso, in generale il cambiamento di clima favorisce piccoli fastidi passeggeri in zona "tessera", ma non tutti li avvertono e, in ogni caso sono sempre lievi e trascurabili. Io sono fortunato e non risento molto dei cambiamenti climatici, mentre sono più soggetto a risentire di sforzi fisici prolungati o particolarmente intensi, quando mi capita una situazione fastidiosa mi basta un po' di riposo, anche poche ore, e tutto passa. Non preoccuparti, col tempo i sintomi fastidiosi diventano sempre meno intensi e ricorrenti.