Sono stato operato esattamente due anni fa con metodo Trabucco di ernia inguinale sinistra indiretta che avevo sin dalla nascita ma che non mi ha mai dato alcun fastidio fino a tre anni fa quando č aumentata di dimensioni. Dopo il primo mese post operatorio non ho pił avvertito alcun fastidio o dolore e in questi anni ho completamente dimenticato di aver convissuto per 35 anni con un'ernia.
Da oltre una settimana una tosse stizzosa che sintensifica di notte mi procura degli indolenzimenti alladdome e al petto. Allo stesso tempo ho cominciato ad avvertire in maniera episodica una dolenzia e una fastidiosa ipersensibilitą intorno alla zona della ferita che a volte sembra diffondersi dentro lintestino e alla parte sinistra dello scroto (ieri sera ho avuto la sensazione che delle piccole bolle corressero sotto pelle dal pube allo scroto). Alla vista non noto alcun rigonfiamento (sebbene la regione del pube operata dimostri dal giorno dell'intervento un lieve rialzamento rispetto alla parte destra). Anche al tatto non avverto alcuna escrescenza o protrusione. Di tanto in tanto mi sembra quasi di percepire la rete che tira o si sposta, pił o meno le stesse sensazioni che avevo nei primi giorni successivi all'operazione. Per alcune ore tutte queste percezioni si attenuano fino a cessare del tutto, salvo ripresentarsi dopo colpi di tosse o in maniera indipendente da alcuna sollecitazione. Il dottore dopo loperazione mi disse che con questo metodo le recidive sono rarissime se non impossibili. Da cosa potrebbero essere causati tali sintomi? Una volta scomparsa la tosse svaniranno anche questi ultmi? Premetto che ho escluso a priori anche solo l'idea di farmi rioperare (specie in questo periodo travagliato da gravi problemi famigliari). Mi č stato inoltre riferito che rimettere mano ad un'ernia gią operata espone a vari rischi. Grazie mille in anticipo per il vostro parere.
ciao aglič e benvenuto, intanto direi che non sia il caso di pensare ad un reintervento per dei sintomi che durano da una settimana. ci penserei solo, eventualmente, dopo il freddo, gli sbalzi di temperatura, la tosse, la stanchezza etc posso ricordarci che siamo stati operati di ernia procurandoci dolenzia, fastidi e cose simili io direi di aspettare ancora un pņ e poi eventualmente farsi rivedere magari prima dal tuo medico di famiglia e poi dal chirurgo
Grazie mille per il tuo parere e per il tuo consiglio. In effetti stavo pensando che queste sensazioni potrebbero essere amplificate dall'ansia di una recidiva. Nelle ultime due notti non ho pił avuto attacchi di tosse e sono riuscito a riposare meglio e sembra che i sintomi all'inguine si siano attenuati, anche se in certi momenti avverto delle fitte, come se ci fosse un punto di sutura che spinga all'interno dell'addome. A volte piegandomi mi sembra addirittura di percepire la presenza della vecchia ernia ma quando controllo in realtą non c'č nulla (un pņ come nella sindrome dell'arto fantasma). Spero davvero che questi fastidi scompaiano completamente insieme alla tosse.
In realtą quel "non c'č nulla" non č proprio corretto l'intervento c'č stato e comunque qualcosa č cambiato, la rete presente, la cicatrice e magari anche qualche piccola aderenza pensa che io sono stato operato oramai nel 2008 e in palestra, in alcuni sforzi, sento sempre la presenza e qualche punturina sarą che forse l'ho sentita da subito dopo e non mi spaventa mentre a te capita dopo 2 anni di tranquillitą aspettiamo a vedere che accade con un pņ di riposo
A distanza di dieci giorni dal mio primo post i sintomi che si erano manifestati in concomitanza con la tosse stizzosa sono completamente scomparsi insieme a quest'ultima.
Resta tuttavia un'indefinibile sensazione d'ingombro e di pressione che diventa pił pronunciata quando mi piego o accavallo la gamba sinistra, trasmettendosi a volte allo scroto o alla parte alta dell'addome. Di notte in posizione supina anche quest'ultimo fastidio svanisce, ripresentandosi solo al mattino non appena mi alzo. Tastando a fondo la parte sinistra dell'inguine sotto la ferita non avverto alcuna dolenzia o gonfiore sospetto. Ammetto comunque che queste percezioni di per sč facilmente ignorabili tendono a rendermi alquanto ansioso, alimentando il timore (spero immotivato) che, avendo convissuto cosģ a lungo con un'ernia congenita determinata dalla debolezza dei tessuti dell'inguine, col passare del tempo quest'ultimo sia destinato a cedere continuamente condannandomi ad un disagio perpetuo che nessuna operazione potrą effettivamente risolvere.
certo, in generale tutto puņ essere le recidive sono rare ma ci sono, gli interventi che nel tempo si impasticciano pure, ma direi che non ci sono, al momento, i presupposti per preoccuparsi cosģ tanto. prendi la cosa con pił calma e spirito di osservazione di se
sempre che conoscerti non ti renda ancora pił ansioso
I sintomi descritti nell'ultimo post continuano a scomparire per alcuni giorni e ripresentarsi per giorni interi senza alcuna spiegazione. A volte al primo mattino avverto ancora una fastidiosa ipersensibilitą accompagnata a un senso di pressione che non riesco a localizzare con esattezza tra la parte bassa dell'addome e l'attaccatura dello scroto. Ho preso l'abitudine di osservarmi l'inguine con maggiore frequenza per capire se ci sia o meno qualche variazione nell'aspetto. Leggendo in rete le testimonianze di altri operati d'ernia inguinale ho letto che il gonfiore post-operatorio dovrebbe scomparire dopo alcune settimane, ma nel mio caso la sporgenza della parte sinistra dell'inguine dal giorno successivo all'intervento č rimasta invariata, tanto che non riesco a stabilire se sia da addebitare alla presenza delle rete o a uno stiramento dei tessuti che non si č risolto.
La pressione alla parte sinistra del pube ormai č diventata cronica, anche se l'avverto di meno quando cammino mentre tende ad acutizzarsi al risveglio o quando sono seduto, porcurandomi un fastidio che a volte si tramuta in indolenzimento o in piccole "scariche elettriche" che si diffondono alla gamba sinistra, all'addome o allo scroto.
Pochi giorni fa ho affrontato un lungo viaggio in treno e all'arrivo e al ritorno per raggiungere la stazione ho camminato per oltre mezz'ora: la prima volta il fastidio si č fatto sentire in maniera evidente, la seconda invece era appena percettibile. Non riesco a stabilire se adesso vi sia o meno un gonfiore perchč, come pił volte precisato nei post precedenti, dal giorno seguente all'operazione la parte sinistra del pube appare lievemente sollevata rispetto a quella destra, quindi se la osservo stando in posizione eretta non noto cambiamenti.
Del leggero gonfiore che č rimasto non so dire, in effetti dopo qualche mese dovrebbe sparire Vediamo se doc ci dą una spiegazione. Per quanto riguarda gli altri sintomi ne riconosco qualcuno anche personalmente. Un po' di pressione, qualche scarica elettrica che ho ipotizzato legata forse ad aderenze, in effetti, nel primi anni ho continuato a sentirli, oggi a distanza di ben 8 anni devo dire che li sento raramente. A volte qualche tiratina in palestra e sempre meno intensamente durante l'eiaculazione. Il freddo, l'umiditą, gli sbalzi di temperatura e la stanchezza in parecchi casi si fanno sentire con sintomi simili anche a distanza di anni.
La pressione si č cronicizzata nel senso che adesso avverto come se un pollice fosse appoggiato in maniera permanente tra la ferita e l'attaccatura dello scroto. Quando ho degli stimoli all'evacuazione intestinale la percezione dei movimenti peristaltici finisce col confondersi con il fastidio pressorio del pube. Durante l'eiaculazione non percepisco stiramenti o dolori, anche se mi č capitato solo una volta il mese scorso di sentire qualcosa di simile dopo un lungo periodo di astinenza.
Aggiornamento: oggi ho avvertito una netta sensazione di calore serpeggiante proprio nella zona sinistra inferiore del pube al termine dell'eiaculazione, e sul momento ho pensato ad una infiammazione del funicolo spermatico (non ho comunque avvertito dolore o stiramento). Potrebbe essere questa la causa del senso di pressione e delle scariche elettriche? Se eventualmente questi fastidi fossero prodotti da delle aderenze, escludendo reinterventi chirurgici, quali potrebbero essere i rimedi?
Secondo me ti ascolti troppo....diventa una tendenza psicologica. Se non sono dolori invalidanti e non hai una recidiva continua la tua vita senza fissarti su certi sintomi. Magari non sono nemmeno collegati all'intervento. Oggi ho avuto un forte mal di pancia durato 20min e' passato e ho chiuso li la cosa. Non sono stato tanto a interrogarmi o a fissarmi. La testa a volte fa brutti scherzi e se si fissa su una cosa purtroppo poi e' difficile tornare indietro. Se non hai dolori invalidanti continua la tua vita e lascia passare.....vai oltre
Quando i sintomi sono cominciati ad Aprile dopo gli attacchi di tosse stizzosa pensavo anch'io fossero in larga misura da ricondurre ad uno stato ansioso che li rendeva pił acuti di quanto in realtą non fossero . Il problema č che ora il senso di pressione e di dolenzia che vi si accompagna č tale da non essere pił facilmente ignorabile.
Non so quanto possa influire il fatto che mi angoscia terribilmente l'idea di poter tornare sotto i ferri sapendo delle complicanze di ernie plurioperate e ricordando il blocco urinario sofferto a causa dell'anestesia spinale (per non parlare dei dolori patiti nella prima settimana post-operatoria).
Aggiornamento: oggi ho avvertito una netta sensazione di calore serpeggiante proprio nella zona sinistra inferiore del pube al termine dell'eiaculazione, e sul momento ho pensato ad una infiammazione del funicolo spermatico (non ho comunque avvertito dolore o stiramento). Potrebbe essere questa la causa del senso di pressione e delle scariche elettriche? Se eventualmente questi fastidi fossero prodotti da delle aderenze, escludendo reinterventi chirurgici, quali potrebbero essere i rimedi?
Originariamente inviato da Aglič - Ieri : 18:21:31
Č in effetti quello che, pił o meno, ho cominciato a sentire io a partire da oltre un annetto dopo l'intervento. Con il tempo la cosa č andata diminuendo di intensitą anche se permane. Sarą che forse con gli anni gli orgasmi sono meno intensi ? Come dice Marchetto una volta capito di che si tratta (non č recidiva, non č invalidante, non limita la vita normale di tutti i giorni) forse č meglio non badarci troppo e proseguire. Direi comunque che non serve farsi prendere dall'angoscia prima di avere un quadro preciso. Č peraltro vero che č anche una questione di carattere personale, di come si affrontano le cose e i buoni consigli possono avere anche scarso effetto. Un paio di mesi fa, nel fare degli accertamenti diagnostici per altre cose mi hanno trovato una macchiolina bianca nel polmone leggendo un RX, mi hanno chiesto se fossi un fumatore e consigliato una tac per controllare che cosa fosse. Ora una macchiolina bianca nel polmone, anche se non sono un fumatore, in genere puņ significare anche traccia di tumore. Oltretutto proprio in questo periodo almeno altri due conoscenti da macchiolina bianca sono finiti a fare la chemio. Tempo per la prima tac disponibile 1 mese. Puoi immaginare all'inizio tutto quello che mi č passato per la testa. Poi ho pensato che senza una diagnosi precisa era assurdo lasciarsi prendere dall'angoscia e ho passato il resto del mese in una maggiore serenitą. Alla fine č venuto fuori che era solo una cicatrizzazione di una piccola frattura ad una costola di cui mi ero anche dimenticato.
Io proverei a fare delle lunghe camminate....prova magari a uscire e a camminare anche per un paio d'ore. Prova a fare anche qualche addominale con le gsmbe alzate sulla sedia....sempre che non ti faccia male. Magari muovendoti un po' di piu' passa....hai provato a indossare nuovamente le mutande contenitive? I dolori sono sempre presenti?
A parte quest'ultimo episodio finora la mia funzionalitą sessuale non ha risentito granchč dei sintomi. Resta solo un lieve fastidio nel percepire quella pressione pulsante di fianco alla radice del pene. Ripeto, se i sintomi non si fossero ripresentati con maggiore insistenza in quest'ultima settimana li avrei gią considerati semplici postumi a lungo termine dell'operazione. Anche ora mentre scrivo stando seduto non posso fare a meno di avvertire un pungolo nell'inguine dall'intensitą variabile.