Sono indeciso tra 2 chirurghi e pur sapendo che la scelta è personale vorrei riassumere con voi esperti le info a mia disposizione.
Chirurgo 1 : Luminare della chirurgia che fa anche operazioni di avanguardia per problematiche complesse (tumori ecc). Fa anche ernie ma non è l'operazione più frequente essendo ormai a certi livelli e ricercato più spesso per altre patologie. Questo chirurgo mi ha visitato con ecografia, da sdraiato notando secondo lui ernia a destra (che si nota ad occhio nudo ormai presente da un anno e mezzo) ma anche a sinistra.
Chirurgo 2: Meno famoso ma Esperto della parte addominale e di ernie, membro di una società importante di erniologi, opera sia in open che laparo (ed insegna anche la tecnica laparo.) Mi ha diagnosticato ernia solo a destra con le classiche manovre, facendomi alzare e dicendo che l'ernia da operare non si vede con ecografia ma con visita chirurgica.
Io voglio fare solo 1 ernia (l'altra è una punta), entrambi sembrano affidabili ed entrambi farebbero la Open.
Voi a chi vi affidereste e con chi vi mettereste in lista?
Io non avrei alcun dubbio: orienterei la mia scelta verso il chirurgo esperto della parete addominale e membro dell'Hernia Center. Ha sicuramente una maggiore esperienza nel campo degli interventi di ernia. Considerato, poi, che è esperto in laparoscopia, gli chiederei tutti i vantaggi e svantaggi della tecnica open e della tecnica in laparoscopia, valutando se possibile insieme a lui la scelta migliore per il tuo caso. Tienici informati sugli sviluppi.
E comunque mi farei operare solo dal lato dove l'ernia è sicura e conclamata e procura fastidio o dolore.
Si Gheppio anche io la penso come te, anche se l'altro è un grande chirurgo dell'addome. Unico effetto collaterale di questa scelta attendere qualche mese in più. Altri pareri??
Valuta con l'aiuto del chirurgo cosa è meglio fare nel tuo caso.
In bocca al lupo!
Originariamente inviato da Marcello62 - Oggi : 00:33:56
Dunque Marcello, voglio specificare che anche dal primo chirurgo so di molta gente che c' è andata, però per lo più anziani. Questo secondo chirurgo più "specializzato" pur esperto di laparoscopia, propose a suo tempo una open. Dato che a me quella di sinistra sembra rimasta uguale penso che proporrà di nuovo open. Immagino che se sceglie la open significa anche che sia la più indicata e che la conosca come la laparo.
Credo che nel tuo caso, non essendoci urgenza d'intervenire, sia possibile chiarire meglio la situazione e le scelte da fare, parlandone apertamente col chirurgo. Visto che pratica entrambe le tecniche, dovrebbe poterti spiegare tutti i dettagli con precisione, in modo da metterti nelle condizioni di affrontare l'intervento con maggior consapevolezza e tranquillità.
Si è vero anche se nella mia esperienza (in passato ho consultato 3 chirurghi) difficilmente danno tante spiegazioni. Sono abbastanza perentori chi più chi meno. In ogni caso la laparo può farlo solo se entrambe sono confemrate
E' vero. Come dice Squartato è un problema di costi. La laparoscopia è sicuramente più costosa. Richiede una organizzazione più complessa. Ma se il tuo medico la pratica e se tu hai realmente due ernie conclamate è meglio la laparoscopia.
(...) Sono abbastanza perentori chi più chi meno. (...)
Originariamente inviato da Amadeus74 - 03/12/2017 : 19:32:35
Vero, questa è l'impressione che ci danno molti medici, ma spesso dipende dal fatto che loro, avendo competenze specifiche, sono sicuri delle scelte professionali che fanno.
Cerca di chiarire bene le possibilità che ti prospettano, poi la scelta finale la dovrai fare per forza di cose da solo, decidendo di affidarti all'uno o all'altro medico, all'una o all'altra tecnica.
Da diversi anni soffrivo di prostata e nel 2015 mi feci visitare da un chirurgo che mi era stato consigliato.Dopo la visita il chirurgo mi dice che , date le dimensioni della prostata, (poco più di cento grammi) mi avrebbe operato a cielo aperto. Chiesi se fosse stato possibile effettuare una resezione endoscopica e ottenni un netto rifiuto. A malincuore concordai la data dell'intervento. Non convinto, chiesi aiuto al primario di San Candido che mi aveva operato di ernia che dopo qualche giorno, via email, mi informò che a Bolzano, per prostata delle dimensioni della mia, operavano con la resezione. Forte di queste informazioni, una settimana prima dell'intervento, telefonai al chirurgo ed annullai l'intervento. Il giorno dopo, il chirurgo mi richiamò, dicendosi dispiaciuto per il fatto che io avevo rinunciato all'intervento e che, malgrado egli confermasse la open, era disponibile a rivisitarmi. Accettai la nuova visita che si concluse con l'accettazione della resezione endoscopica. Dopo una settimana fui operato con la resezione e con risultati, fino ad oggi, ottimi: urino senza problemi, non ho perdite di alcun genere e non ho nemmeno la eiaculazione retrograda. Se non mi fossi opposto a quanto detto dal chirurgo, nell'addome avrei un'altra cicatrice con le relative conseguenze. Saluti.
Molto interessante il tuo racconto, offre vari spunti di riflessione e conferma il fatto che dobbiamo sempre valutare attentamente le possibili soluzioni proposte.
Bravo tu che ti sei attivato nel modo giusto, ma…bravo anche il chirurgo, che tecnicamente ha risolto molto bene il tuo problema.
Io non sono tanto d'accordo perchè vado in ordine di priorità. Il mio chirurgo ripeto, è esperto di laparo, ma non so se me la farà. A mio avviso la laparo è un intervento più complesso con rischi statistici maggiori e pochi anche per la vita (anestesia generale ecc.) In ogni caso sono esercitazioni mentali inutili perché è il chirurgo che decide se me la proponesse la prenderei in considerazione, ma non puoi far altro che affidarti. Per poter decidere noi dovremmo essere ricchi e poterla fare in privato.
Da diversi anni soffrivo di prostata e nel 2015 mi feci visitare da un chirurgo che mi era stato consigliato.Dopo la visita il chirurgo mi dice che , date le dimensioni della prostata, (poco più di cento grammi) mi avrebbe operato a cielo aperto. Chiesi se fosse stato possibile effettuare una resezione endoscopica e ottenni un netto rifiuto. A malincuore concordai la data dell'intervento. Non convinto, chiesi aiuto al primario di San Candido che mi aveva operato di ernia che dopo qualche giorno, via email, mi informò che a Bolzano, per prostata delle dimensioni della mia, operavano con la resezione. Forte di queste informazioni, una settimana prima dell'intervento, telefonai al chirurgo ed annullai l'intervento. Il giorno dopo, il chirurgo mi richiamò, dicendosi dispiaciuto per il fatto che io avevo rinunciato all'intervento e che, malgrado egli confermasse la open, era disponibile a rivisitarmi. Accettai la nuova visita che si concluse con l'accettazione della resezione endoscopica. Dopo una settimana fui operato con la resezione e con risultati, fino ad oggi, ottimi: urino senza problemi, non ho perdite di alcun genere e non ho nemmeno la eiaculazione retrograda. Se non mi fossi opposto a quanto detto dal chirurgo, nell'addome avrei un'altra cicatrice con le relative conseguenze. Saluti.
Originariamente inviato da gipi44 - 06/12/2017 : 20:31:50
Data l'età sto raccogliendo informazioni sull'intervento di resezione di ingrossamento benigno di prostata dove sei stato operato gipi44 ? e con che tecnica (resezione tradizionale Turp o laser green light ? grazie