Ti rimando alla valanga di statistiche che ho pubblicato. Sbaglierò ma ho la vaga impressione che sei restio a leggerle quindi ti riassumo: in media il 30-35% degli operati open ha problemi che vanno dal semplice discomfort persistente al dolore cronico in varie forme fino al livello di "severe pain" che può manifestarsi anche a distanza di mesi o anni. Indicazione finale dopo il calvario di infiltrazioni e altra robaccia è di reintervento per neurectomia che non sempre risolve e ti incasina ancor di piu la parte operata.
Detta percentuale diminuisce nelle perone anziane e sedentarie (se non erro 15%) e aumenta fino al 60-65% negli under 40.
I centri di eccellenza in laparo non sono solo in trentino, ove non c'è solo san candido che poi è un piccolo ospedale ma anche ad es. a riccione e un altro paio che non ricordo. Da evitare i policlinici universitari.
Squartato i numeri che dai te sono la prima volta che li sento dire, almeno in italia. A mio avviso fare ricerche su internet ed estrapolarne statistiche non è un lavoro per noi, ma lavoro da medico esperto.
Occorrono dati organici, aggiornati e inerenti al sistemia italiano.
Francer (o moderatori ) tu che ne pensi? ti sembrano reali?
Io non posso che ripetere quanto ho scritto già più volte. Le statistiche sono "verbo" ma dipende da chi e come le ha fatte. Internet è un mare magnum nel quale c'è di tutto e spesso anche il suo contrario. Io non sono in grado di dire questo è vero e quest'altro no, né ho l'esperienza per fare paralleli transnazionali o altro. Non posso che fare riferimento all'amministratore del sito che è medico chirurgo e ha voluto aprire questo spazio. Da semplice frequentatore e moderatore di questo forum, da 10 anni a giugno prossimo, posso solo dire che i dati riferiti da squartato non corrispondono all'esperienza del forum e sono sensibilmente inferiori. Se poi da qui passa soprattutto gente a cui è andato tutto bene non posso dirlo, però in genere è frequentato per la maggior parte da impauriti in cerca di sostegno e informazioni ed in minima parte da persone che hanno strascichi. Il fatto che ci sia stata una leggera maggiore concentrazione di problematiche pesanti in questi ultimi mesi non è, a mio parere, significativa.
Sul forum si fanno tanti discorsi su open e laparo e quale sia la tecnica migliore. Ma, a mio avviso, è chiara la differenza tra i due tipi di intervento. Nella open c'è un taglio di diversi cm che dovrà rimarginarsi ed un intervento sui muscoli delle zona inguinale che vengono manipolati in vario modo (io non sono medico e quindi non so descrivere correttamente ne come ne quanto). Evidentemente la zona così manipolata avrà bisogno di un certo tempo per riacquistare il suo equilibrio e in qualche caso non lo riacquisterà mai. L'intervento in laparo è più semplice e lineare:c'è bisogno dell'anestesia generale ma non c'è ferita da rimarginare: solo i tre forellini le cui conseguenze in breve tempo scompaiono. Si effettua il taglio del peritoneo, si chiude l'ernia e si fissa la rete dal lato interno della parete addominale senza andare a toccare i muscoli dell'inguine (scusate ancora le imprecisioni ma, come detto, non sono medico). Il corpo subisce molto meno traumi e quindi molto più velocemente ritorna alla normalità e con meno conseguenze postoperatorie. Chi sceglie la laparoscopia, però, deve affidarsi ad un chirurgo che conosca BENE la tecnica.
Punti di vista di chi si è trovato bene con la Laparo. Bisognerebbe poter far scrivere i tantissimi operati in open e che si son dimenticati dell'ernia.
Come al solito Gipi si dimentica di dire che ci sono rischi operatori ben più gravi per la laparo (anche di morte, cit Doc) ed anche dell'anestesia generale. Inoltre la storia del "chirurgo esperto" a mio avviso vale anche per la open, perché anche lì se sei esperto stai attento a non recare danni ai muscoli ed ai nervi. Voglio anche aggiungere che bisogna vedere come te la fanno la laparo, le variabili sono tanti anche in relazione al discorso "colla". Certo potendo, non solo verrei al San Candido ma andrei dal migliore in italia che sta a Milano e costa cifre insostenibili o attese insostenibili (senza contare viaggio alberghi o convalescenze). Intendo dire che non sono esperienze su cui si può fare di ogni erba un fascio a mio avviso. A ciò aggiungo che se il mio chirurgo, anche se esperto e docente di laparo, mel'ha sconsigliata per una dubbia bilaterale (ed il doc dice che non è d'obbligo per le bilaterali) non è facile cercare di riproporgliela, anche se mi disse che si poteva fare. Ma se avessi evidenze CERTE che per una dubbia bilaterale (confermata solo quella a destra) la laparoscopia sia molto meglio e che i rischi operatori suddetti (e ricordati anche dal mio chirurgo) siano pari a zero allora potrei farci un pensierino.
Non è un problema di punti di vista o di pareri espressi da chirurghi più o meno interessati. Informati online su come viene eseguito un intervento in open ed in laparoscopia. Guardati i vari filmati che girano su youtube e poi decidi con la TUA testa.
La popolazione del Trentino si sta decimando visto che tutti vengono operati in laparo. Amadeus fatti operare da ambo le parti in open e buona fortuna.
GIPI il parere del DOC di questo Forum non è affatto come dici te! Che la laparoscopia sia rose e fiori, leggi bene i suoi commenti in questo stesso forum ;)
Bene, allora fermiamo qui questa discussione che ha preso una brutta piega. Sembra più uno scontro ideologico fra fazioni che un dibattito utile per chi frequenta il Forum.
Non è che guardando i filmati on line si capisce proprio tutto, così come, a dire il vero, anche quelli presenti su questo sito non ti fanno capire esattamente cosa sta succedendo.
Se parliamo di statistiche non è che poi facciamo la battuta sulla mortalità del trentino.
Io ho visto come, dopo una anestesia solo per una colonscopia, mia mamma sia andata fuori di testa per non rientrare più e forse anche per quello andarsene nel giro di un paio di mesi. E' vero aveva 80 anni ma prima era lucidissima. Francamente non prenderei mai una anestesia generale così alla leggera.
Diciamo che sulla base della propria esperienza personale (positiva o negativa che sia stata) ognuno tende a "tifare" per quel che crede sia la soluzione migliore. Che tende a diventarlo sempre e in assoluto. Non è così. Non necessariamente è sempre la migliore per tutti.
Abbiamo espresso quanto c'era esprimere ora ognuno fa le scelte che crede sulla base dell'opinione personale che si è fatto. E non per questo deve essere considerato dagli altri uno che non ha capito un accidente sia ben chiaro.