Volevo chiedere se qualcuno di voi ha avuto esperienza o conosce persone che sono riuscite a rimuovere parzialmente una protesi per ernia inguinale. In particolare l'ideale sarebbe rimuovere parzialmente una protesi Trabucco. Ovviamente sarebbe auspicabile un parere del Doc. Grazie.
Si mi sembra di ricordare che qualche nostro utente l’abbia fatto. Non ricordo di preciso. Prova a fare una ricerca attraverso “cerca” in alto a destra dalla pagina principale del forum
No. Non dovrebbe essere accartocciata. Mi pare però che sia la parte alta che crea dolore ovvero mi sento come "infilzato". Se si rimuovesse solo la parte alta forse basterebbe. (trattasi di protesi mod. Trabucco)
Dalle ultime indagini effettuate presso un centro di eccellenza di terapia del dolore pare si tratti di un conflitto tra la protesi e il muscolo traverso addominale. Questo spiegherebbe i dolori che oltre a svilupparsi alla gamba si estendono in alto fino al costato e oltre. Ma come è spiegabile una situazione simile se la protesi è tension free? I Doc o qualcuno ha avuto situazioni simili? A questo punto se occorre rimuovere, come pare, si può limitare alla parte di protesi in conflitto o bisogna rimuovere tutto? Inoltre se i dolori sono cosi estesi dopo la rmozione non mi pare opportuno rimettere di nuovo una rete. Ringrazio per la collaborazione.
Si può rimuovere la parte interessate, se si riesce ad individuare bene, se no piuttosto che rischiare di lasciare una parte che susciti dolore meglio toglierla tutta
Ringrazio il Doc. Volevo informare che la rimozione della rete è stata effettuata in modo completo seguita da una cucitura tipo Bassini in data 03 Dicembre 2018. I dolori sono come prima se non peggio (tutto emisoma sx). Il profilo estetico dell'addome risulta molto deformato. Il chirurgo sostiene che i dolori spariranno non appena i punti saranno riassorbiti ovvero tra "pochi mesi". Nel frattempo fare della fisioterapia. Io penso invece di aver perso la speranza di guarire.
Ovviamente attendo suggerimenti e opinioni soprattutto dal Doc. Grazie.
In attesa di visita espongo estratto della RMN fatta ieri.
L'esame RMN evidenzia esiti di pregresso intervento di ernia inguinale sinistra. Permangono a livello sottocutaneo grossolani esiti fibrocicatriziali per uno spessore di circa cm. 1,4. Si associa, nei piani sottocutanei, un'alterazione di segnale iperintensa anche nelle sequenze di diffusione, quale possibile espressione di esiti di raccolta flogistica saccata ormai pressoché completamente riassorbita. Dopo contrasto si osserva un'impregnazione patologica di gadolinio, sia nel tessuto adiposo sottocutaneo, che nei piani sovra-fasciali, da esito infiammatorio non ancora completamente risolto. Si apprezza inoltre una micropoliadenia in regione inguinale con linfonodi ad aspetto flogistico reattivo di circa cm. 0,8 di diametro, ma con aumento di segnale nelle sequenze di diffusione e dopo contrasto. Non particolari alterazioni a carico delle stazioni linfoghiandolari iliache. Nelle sole sequenze T1 si osserva un'iperintensità della spongiosa delle ali sacrali ed iliache che non trova corrispettivo nelle sequenze STIR, quale espressione di sostituzione adiposa.
cicatrice stranamente orizzontale, mi chiedo come decidano l'inclinazione delle protesi e quale sia il metodo o la linea da seguire affinchè la rete non ecceda in qualche lato creando fastidi e/o dolore. in teoria (si presume) che l'incisione venga fatta in direzione protesi o cambia in base a cosa (domanda per il DOC)?