L'ernia è la fuoriuscita dalla sua sede naturale di un viscere attraverso un orificio naturale o virtuale dell'organismo. Le ernie possono ritrovarsi in numerose zone dell'organismo. La più frequente è la regione inguinale, segue la regione crurale, poco al di sotto di questa. Sedi diverse possono essere l'ombelico, la linea sopraombelicale. Ernie più rare e di difficile diagnosi sono le otturatorie, le ernie di Spigelio, le ernie lombari superiori e del triangolo di Petit. Ernie interne come le ernie di Morgagni, in sede diaframmatica, o dello jato esofageo comportano trattamenti diversi e via via più complessi. I visceri tendono a migrare al di fuori della cavità addominale attraverso zone di minore resistenza della parete muscolo-aponeurotica.
Anatomia generale dell'ernia:
tragitto dell'ernia: può essere rappresentato da un orifizio oppure da un canale;
sacco erniario: è una estroflessione del sacco peritoneale, e comprende un colletto (parte ristretta che lo collega alla cavità peritoneale), un corpo (parte intermedia) e un fondo (parte terminale, espansa, spesso circondata da un lipoma detto pre-erniario). Se l'ernia è a carico di un organo come la vescica, o delle porzioni fisse del colon, il sacco sarà incompleto;
contenuto del sacco erniario: ad esempio anse di colon, di intestino tenue, oppure grasso omentale.
Le ernie possono essere di tipo congenito (sacco erniario presente alla nascita) o acquisito (abnorme ampiezza di orifici o tragitti anatomici, debolezza dei piani muscolari e aponeurotici).
Dott.F. Trombetta
Modificato da - Flavio Trombetta on 23/06/2003 21:46:45