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Spedito - 28/08/2020 : 16:57:55
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Dopo oltre un anno di sofferenze legate alla nevralgia cronica, ho deciso di sottopormi all'intervento di triplice neurectomia + rimozione rete. Il risultato è che sto peggio di prima.
Qualcuno è peggiorato dopo il medesimo intervento? E' un incubo senza fine...
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Spedito - 28/08/2020 : 21:56:09
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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Mi dispiace davvero Virginia, negli anni diversi utenti si sono operati di neurectomia ma non scrivono piui nel forum, dovresti cercarli nei messaggi e vedere se rispondono in pm. Purtroppo in molti casi sono le conseguenze senza fine dell interervento open che non dà affidabili probabilità di riuscita. L'intervento open va evitato e basta, ormai sono tecniche da rottamare e mettere da parte.
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Spedito - 01/10/2020 : 14:12:22
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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Io quando parlo con qualcuno che dice di volersi fare operare per ernia inguinale rabbrividisco! Mai! Mi ha rovinato la vita. La triplice neurectomia mi ha dato il colpo di grazia.
quote: Mi dispiace davvero Virginia, negli anni diversi utenti si sono operati di neurectomia ma non scrivono piui nel forum, dovresti cercarli nei messaggi e vedere se rispondono in pm. Purtroppo in molti casi sono le conseguenze senza fine dell interervento open che non dà affidabili probabilità di riuscita. L'intervento open va evitato e basta, ormai sono tecniche da rottamare e mettere da parte. Originariamente inviato da squartato - 28/08/2020 : 21:56:09
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Spedito - 06/10/2020 : 14:21:36
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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cara Virginia, basterebbe chiedere al chirurgo quale tecnica usera' se con protesi o senza protesi (metodica Bassini)e lasciare scegliere il paziente. Purtroppo penso che ci sia un business di protesi (su internet ce ne sono un migliaio) ed il chirurgo sceglie quella che a lui sembra MIGLIORE. Le protesi alterano l'anatpmia della regione in modo irreversibile se mal posizionate. Si ancorano ai tessuti in modo permanente come una parete molto aderente e se c'e' un nervo imbriigliato e' un bel problema. Io ho due protesi che si possono individuare facilmente come due scalini sottocute. La dx che e' stata solo in minima parte rimossa (ancora conservo la parte rimossa) e' ancora facilmente individuabile alla palpazione e ovviamente crea ancora problemi. Si dice che le protesi riducano le recidive, ma in letteratura si stimano intorno al 10% che non e' poco. Il reintervento diventa un grosso problema per i motivi che ho detto. Rispondo anche a chi ritiene che l'intervento laparoscopico sia da preferire. Certamente e' meno cruento ma anche l'intervento a cielo aperto, come tutti sanno, e' banale e si pratica in anestesia locale (impossibile per ll laparoscopico). In passato l'intervento di ernia inguinale era l'abc dei giovani chirurghi, intervento semplice e diffusissimo tra gli over 50. Bisogna chiedere agli anziani che dichiarano che era una passeggiata. Un mio vicino di casa di 95 anni fu operato per recidiva 6 anni fa in un ospedale di provincia (mi pare Fabriano) con ottimo esito. Ma i nuovi chirurghi esperti in trapianti d'organo ed altre prodezze non sanno piu' operare uno degli interventi piu' semplici della chirurgia. Vorrei che qualche chirurgo del forum risponda a questo quesito. sigm
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Spedito - 06/10/2020 : 14:53:28
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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P.S volevo dire non recidive post protesi ma complicazioni, come da letteratura sig
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Spedito - 07/10/2020 : 10:39:22
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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Inutile cercare di trovare pregi all'intervento a cielo aperto...i risultati pubblicati sono scarsi rispetto alla sua presunta semplicità, anche nella mano del grande chirurgo. Io stesso sono stato operato da un medico docente di chirurgia generale, sopratutto senza alcuna informazione sulle possibili conseguenze, ben note a tutti i chirurghi.
Nell'intervento in laparoscopia non ti tagliano, non ti aprono il canale inguinale, non ti maltrattano il funicolo, non ti tagliano il cremastere, non si forma una massa cicatriziale incontrollata, non ti toccano i nervi, non ti mettono punti interni, recuperi quasi subito, puoi fare entrambi i lati in una volta sola o esplorare l'altra parte per sicurezza. Il solo scrimen è l'anestesia generale, d'accordo, e con questo ? Questo dovrebbe far optare per un intervento molto meno sicuro ? Mi domando come ci si possa ancora far operare a cielo aperto...
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Spedito - 07/10/2020 : 15:59:43
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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caro squartato, come saprai dalla mia storia, io ho una protesi pro-peritoneale per evitare l'accesso tradizionale ma con accesso pro-peritoneale, protesi in prolene incollata. Quindi corrisponde alla laparoscopica. Dopo 3 anni, a detta del radiologo, la protesi si e' dislocata interferendo con un'ansa intestinale. Questo mi procura spesso dolori addominali. Ho eseguito una tac con mdc che ha escluso aderenze per fortuna. Se leggi la letteratura troverai vari report sui follow-up della laparoscopica. I risultati sono. sovrapponibili alla Bassini o altre tecniche open. Ovviamente la laparoscopica necessita di esperienza. Io non ho ancora trovato chi mi mi risolve il problema per laparoscopia. L'ho chiesto anche in un altro post. Se ne conosci uno fammelo sapere. Ora la TAC verra' valutata da vari chirurghi, ma l'orientamento e' di non intervenire per riposizionare la protesi. Sempre la stessa storia. Io sono stato operato dai top della chirurgia italiana, come ben sai, ma nessuno vuole intervenire. Se c'e' un problema tutti si tirano indietro. Purtroppo. Ti daro' notizie Grazie e saluti Sigm
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Spedito - 07/10/2020 : 16:56:10
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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P.S. Ti rammento brevente la mia storia, se non hai seguito i miei post. 1999 primo intervento, 2008 reintrevento per rottura protesi con nessun beneficio, 2014 protesi properitoneale con neurectomia e parziale rimozione protesi. Dopo pochi anni miglioramento del dolore ma percezione di recidiva, anche se al'ispezione esterna parete addominale integra. Il resto gia' detto. Certamente l'intervento laparoscopico sarebbe indicato ma...... sigm
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Spedito - 07/10/2020 : 18:10:42
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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Spedito - 07/10/2020 : 22:23:12
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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Le differenze le ho studiate a fondo tutte, sigmundfreud, ne so piu io del mio medico o di certi chirurghi ignoranti...ho postato decine e decine di articoli e statistiche da ncbi......il tuo problema ora è che nessuno vuole rioperarti perchè in troppi ormai ci hanno messo le mani.
Campapnelli come altri mette quella protesi preperitoneale perchè in un solo intervento per via anteriore rimuove la vecchia, taglia i nervi e mette la nuova dietro la parete. Problema è che a differenza della laparo viene piazzata alla cieca, mentre in laparo vedono benissimo eventuali errori. Ti credo che si può dislocare....
Un intervento laparoscopico classico ben fatto su una parete vergine avrebbe avuto altissime probabilità di riuscita.
Io non vorrei questo trattamento. Vorrei rimuovere la protesi per via anteriore e ricostruire l'anatomia del canale, per quanto possibile, come era prima dell'intervento. Poi riparare l'ernia, se ancora c'è, per via laparoscopica, come avrei dovuto fare dal'inizio, invece mi ritrovo due interventoi cruenti in piu per niente. Tre interventi al posto di uno dove potevo fare amb i lati (ho una punta anche a sx) e dimenticarmi di tutto da anni. La neurectomia non la farei mai, non vorrei mai cercare di farmi riparare un danno chirurgico agggiungendo un altro danno alla mia anatomia, oltretutto con scarse probabilità di riuscita.
Quindi laparoscopia sin da subito è il modo migliore di intervenire, non certo a cielo aperto, con benefici di gran lunga migliori dei rischi.
Per il tuo problema prova a chiedere a Garulli a Riccione, o anche presso gli ospedali di Sassuolo e Baggiovara. Oppure se casca il governo, a Sileri a Tor Vergata. Oppure all'Umberto 1 a ROma c'è un reparto di chirurgia della parete.
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Spedito - 08/10/2020 : 11:07:17
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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grazie della tua risposta cosi' esauriente. Ma, se dobbiamo dare ascolto alle pubblicazioni che sono unico riferimento per la scienza, come potrai leggere in questi 4 articoli inviati (ma ce ne sono moltissimi) la laparoscopica non offre vantaggi superiori alla open, ma con lo svantaggio della anestesia totale, dei rischi dell'accesso intraaddominale e della esperienza dei chirurghi, purtroppo non ancora diffusa. Ora si va verso la robotizzazione ancora piu' raffinata. A parte i reinterventi che sono un capitolo a parte, il primo intervento in open e' di una banalita' incredibile, e' tutto superficiale e non si lavora alla cieca (che esiste anche nella laparoscopia). Lo dico da quasi esperto (sono medico di altra specialita' e nel tirocinio ho visto molti interventi in open). Purtroppo le casisitiche sono spesso "dubbie". Io fui operato dal luminare che dirigeva l'hernia center dell'Umberto I tra l'altro mio amico. Ho seguito l'intervento in diretta perche' in locale. Tuttavia il risultato e' quello che riferisco. L'intervento di posizionamento open pro-peritoneale della protesi e' alla cieca, ma segue l'esplorazione digitale che individua facilmente la soluzione di continuita' della parete muscolare. Purtroppo la protesi, come in laparoscopia, abitualmente e' incollata e non ancorata. Le protesi e le colle sono di tante fabbricazioni ed il chirurgo segue la sua esperienza (biologiche, riassorbibili etc). Comunque per avere una idea della semplicita' dell'intervento in open basta vedere su internet le fasi dell'intervento ed addirittura i video. Bisogna conoscere l'anatomia. La laparoscopia non e' la panacea ma va riservata soprattutto alle recidive e ad altre patologie come colecistectomia e patologie oncologiche selezionate. Speriamo di non dare messggi fuorvianti ai partecipanti del forum. Saluti Sigm
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Spedito - 08/10/2020 : 11:44:03
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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P.S. le pubblicazioni a cui faccio riferimento sono su PUBMED quindi con impact factor alto. Non dichiarano la priorita' della laparoscopica. Molte non riferiscono differenze significative nel follw-up tra le due metodiche e si parla spesso dei costi maggiori della laparoscopica per anestesia, degenza etc e della necessita' di esperienza del chirurgo. Qui siamo in Italia e non negli USA.
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Spedito - 08/10/2020 : 12:00:36
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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pubmed laparoscopic vs oper surgery fon hernia repair questa e' la stringa di ricerca che ho usato. Mi fa piacere confrontarmi con te. Io sono in pensione e quindi ho tempo per farlo. Purtroppo il forum si e' inaridito e siamo rimasti in pochi a partecipare. Soprattutto tu sei sempre presente ed e' meritevole. ciao
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Spedito - 08/10/2020 : 12:06:45
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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pubmed laparoscopic vs oper surgery fon hernia repair questa e' la stringa di ricerca che ho usato. Mi fa piacere confrontarmi con te. Io sono in pensione e quindi ho tempo per farlo. Purtroppo il forum si e' inaridito e siamo rimasti in pochi a partecipare. Soprattutto tu sei sempre presente ed e' meritevole. ciao
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Spedito - 08/10/2020 : 15:11:07
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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Io ho sempre le idee piu confuse, comunque sono in lista di attesa per intervento in Laparoscopia TEP per ernia inguinale bilaterale (a destra oramai in pochi mesi diventata come un'arancia e a sinistra punta d'eria) da maggio e mi sa che tra covid e liste di attesa lunghissime dovro' aspettare ancora parecchi mesi, sarebbe gia' un miracolo farle questa primavera. Inizialmente, sempre in una visita a Maggio (pur essendo uscita a febbraio ho perso mesi causa covid solo per fare la visita) un chirurgo mi avrebbe operato con tecnica Lichtenstein gia' dopo un mese quindi ora sarei gia' a posto, ma mi avrebbe fatto solo la destra per poi tenere sotto controllo la sinistra, con il sicuro rischio di dover fare un secondo intervento a cielo aperto in seguito (se l'ernia c'e' tanto peggiora solamente). In ogni caso anche se ho una gran fifa preferisco farlo in laparo, il chirurgo che mi operera' ha fatto moltissimi interventi con questa tecnica ed e' molto esperto e in italia sono pochissimi che la fanno in TEP, so' che ci saranno rischi ma almeno tento di risolverle entrambe in un unico intervento, senza taglio cremastere, posizionamento funicolo sottopelle e altre atrocita' del genere, non sono un medico ma mi da' piu sicurezza questa metodica, che fortunatamente posso (dopo vari tentativi dato che pochi la fanno per i costi se non a pagamento) farla in SSN pur aspettando molto tempo, mi auguro di risolvere una volta per tutte questo problema perche non posso fare sforzi, ne sport, ne lavorare per ora. Un Augurio di cuore a chi ha aperto il thread e ad altri con gli stessi problemi, che possano risolvere la loro situazione.
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Spedito - 08/10/2020 : 22:29:45
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» Soggetto:
Re: Triplice neurectomia... I dolori continuano
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Grazie sigmund.
Lasciamo da parte intanto gli articoli sul sito della Shouldice Clinic, si sentono un po' una setta e per loro l'intervento in open con tecnica Shouldice (per la quale, come dire, sono un po' la concessionaria ufficiale della tecnica) è il migliore in assoluto anche se muori. Quando qualcuno pubblica follow up che la penalizzano, intervengono dicendo che non è la loro tecnica che è scadente ma chi l'ha applicata è stato un incapace a differenza loro che sono i migliori cascasse il mondo.....per il resto personalmente mi sembra una pessima tecnica: piena di "sartoria" di carni pur di non usare la protesi....ovviamente cremastere tagliato.
Mi viene da sorridere poi quando dicono che la laparo non è conveniente rispetto alla open....è ovvio che lo dicano, semplicemente perchè la laparo gli danneggia il mercato.
La semplicità dell'intervento open temo tu la veda forse troppo dal punto di vista del medico che lo esegue, sono i risultati sul paziente che sono scarsi. E' ovvio che l'accesso in laparo è piu difficile ma lo si fa apposta per evitare di tagliare e cucire l'inguine e il canale inguinale del paziente oltre alle altre "atrocità", dice bene vittoriov, quali cremastee tagliato, funicolo sottopelle, eccetra, cose che ti lasciano segnato permanentemente. Il paziente non è un abito, è un essere la cui integrità anatomica va preservata in ogni modo.
Basta vedere i risultati in anni di forum: chi si è operato in laparo, tranne qualche raro caso, ne è uscito soddisfatto come se non si fosse mai operato. E questo è il risultato che va raggiunto. Per chi si è operato in open c'è una ampia platea di gente rovinata e macellata...
E l'anestesia totale, via, non fa piu paura a nessuno, se ne eseguono migliaia ogni giorno.
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Modificato da - squartato on 08/10/2020 22:31:26 |
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