Salve il 20 settembre 2005 , a seguito di un'aggressione a Napoli, ho preso 5 colpi di pistola distribuiti fra torace ed addome. Mi hanno tagliato dallo sterno all'ombellico compreso per estrarre un proiettile ed asportarmi circa 30 cm. di intestino . Ho subito uno scollamento delle pareti addominali per infezioni da setticemia acuta. Sono stato dimesso il 20 dicembre con larghe ferite dichiarate non suturabili ed infatti sono ancora in trattamento, ma a buon punto, da un chirurgo plastico (Ospedale Pellegrini di Napoli ) mediante applicazione di gel (fattore di crescita). benche' sin dall'uscita dall'ospedale avessi sempre adoperato una fascia elestatica addominale, ad oggi mi ritrovo con un addome a forma di pera e con un laparocele che insiste nella zona piu' fragile dei tessuti della cute tagliati dal chirurgo piu' che altro evidente nella zona sottosterno mentre nella regione poco aldisotto dell'ombellico non c'e' nulla. Da tre mesi ho ritenuto autonomamente adottare anche un busto fasciato con stecche d'acciaio e lacci di chiusura di tipo ortopedico e devo dire che mi restituisce giovamento poiche' sento l'addome contenuto e riesco a svolgere le mie necessita' in modo autonomo e sicuro.
Ho 48 anni alto metri 1,93 x 110 kg. avevo un fisico integro costruito in anni sport praticato in modo costante (agonistico ed amatoriale) dalla giovane eta' .
Vengo al quesito, il mio terrore e che l'intervento chirurgico non mi restituisca l'integrita' fisica: voglio rinunciare a tutti gli sport stressanti per gli addominali ma non che mi venga preclusa la possibilita' di praticare il nuoto, l'immersione profonda in apnea e la corsa.
Voglio raccoliere tutte le informazioni possibili per capire qual possa essere il metodo chirurgico da seguire nel mio caso cioe' per fare in modo che non ci siano complicazioni a livello del diaframma e/o degli organi addominali e per far si' che possa continuare a fare attivita' sportiva (moderata e senza sforzi eccessivi) senza temere ulteriori danni e / recidive.
Direi che è comunque presto per pensare ad una ricostruzione. Bisogna aspettare che le cicatrici siano consolidate e a quel momento fare il punto della situazione. Penso che sia necessario un anno se non un anno e mezzo prima di pensare di ricostruire.
A ricostruzione avvenuta, se tutto è andato bene potrà fare attività sportiva magari moderata, ma si opera appunto per questo!
In effetti il chirurgo plastico mi aveva detto che sarebbe stato opportuno intervenire aspettando la fine del 2006.
Ma volevo chiederle se nel frattempo posso ricominciare a praticare un po' di corsa e/o ciclette nuoto per avviare, seppur lentamente , una tonificazione del fisico ( tenga conto che fino a dicembre il mio tono muscolare era completamente azzerato da oltre un mese di stato in sala di rianimazione).
Mi sono impeganto autonamente in un esercizio lento e continuo volto ad un recupero muscolare piu' che altro finalizzato ad un'autonoma deambulazione : oggi chi mi vede (avendo il busto steccato) nota un fisico normale, vado in moto , cammino moltissimo , sfrutto tutte le rampe di scale per incrementare l'esercizio fisico.
Puo' essere cosi' cortese da dirmi quali secondo lei le regole e le precauzioni da seguire per non aggravare il laparocele ed in attesa che sia deciso l'intervento chirurgico e tutto quello che mi e' consentito fare per migliorare il recupero muscolare .
L'attività fisica va bene, deve evitare l'aumento della pressione addominale, quindi niente pesi e sforzi. Addominali leggeri, camminate, cyclette, nuoto, vanno bene. Tenga un corsetto mentre lo fa.