Mi scuso, per chi si ricordasse di me, per la mia assenza dovuta a uno spiacevole fatto accadutomi, che mi ha quindi reso impossibilitato a contribuire al forum. Ho avuto un quadro subocclusivo intestinale, fortunatamente non secondario all'ernioplastica effettuata a dicembre, che mi ha costretto a letto con dolori lancinanti per quasi una settimana. Dieta idrica, spasmolitici ed esami su esami. Ora, oltre ad aver scoperta una dieta che funziona, ne sto uscendo gradualmente ma ragazzi credetemi: fa un male atroce! Detto questo la "bella notizia" è che ora sono di nuovo qua e posso contribuire al gruppo. Mi scuso col Moderatore per aver aperto un post solo per questo. CIAO a tutti!
Grazie doc... Conseguenze spero di no: lipasi, amilasi e transaminasi stanno fortunatamente rientrando e l'alvo è canalizzato, per cui per ora non mi preoccupo se non di nutrirmi opportunamente.
Ciao Ugo. Presto detto: la sub-occlusione intestinale è insorta in seguito a una cena del reparto di Pronto Soccorso assieme ai miei colleghi, effettuata presso un ristorante, a base di tartufo e funghi, in seguito alla quale 5 commensali (me incluso) sono stati male. Gli altri 4 hanno accusato solo vomito, febbre o diarrea, mentre io - per distinguermi - ho fatto le cose in grande. All'inizio temevo un'aderenza post-ernioplastica, invece si è passati a pensare a una tossinfezione alimentare combinata a un fatto virale. Poi se ci aggiungo che per una settimana stavo prendendo dei FANS per un problema ad un orecchio (Flomax, che poi ho saputo possa determinare gastriti erosive e non solo anche previa copertura gastrica), il quadro si colora di più aspetti. Questo per dire che sono entrato in pronto soccorso alle 4 di lunedì mattina: ero non canalizzato ai gas (impossibilitato a fare arie...), con forti dolori all'addome. Poi mi han sottoposto a un RX-addome urgente che evidenziava livelli idro-aerei (quindi c'era un ileo paretico). Mi hanno fatto bere il Gastrorafin che è un mezzo di contrasto per evidenziare via RX la peristalsi (e che ha la proprietà di facilitare il transito). Dopo un'ora era ancora nello stomaco, poi si è sbloccato ed ha proseguito lungo l'intestino, provocando l'evacuazione tanto attesa. Quindi niente bisogno del chirurgo, ma di tanta pazienza per ristabilire il corretto equilibrio enterico. 4 giorni senza mangiare, infusioni polielettrolitiche continue e antipiretici visto che la febbre era salita ai 39.5°C ed è perdurata tale per 3 giorni. Al 4° giorno defervescenza della febbre (37,3°C) e proseguo della terapia antibiotica, gastroprotettiva e fermenti lattici in quantità industriali. Al 5° giorno ripresa di un'alimentazione leggera senza problemi. Colturale delle feci negativo, emocoltura negativa, screzio epato-pancreatico (alterazione di transaminasi, lipasi e amilasi che però tendevano a rientrare pian piano), emocromo normale (no leucocitosi quindi niente infezione batterica). Morale della favola: dimesso con diagnosi incerta per il quadro riscontrato, anche se cmq ora sto meglio e mi sto riprendendo pian piano anche se la gastroenterologa mi ha detto che dovrò darmi un mese per riabituarmi alla vita di prima. Se vuoi ulteriori informazioni, con piacere, sono a disposizione. Un saluto e grazie della partecipazione.
OK grazie Marvin. Mannaggia, hai passato un brutto momento. Dai cmq passato.....Come si dice: i guai non vengono mai da soli, ma l'importante è sempre poterseli definitivamente lasciarseli dietro alle spalle. Ciao
Accipicchia Marvin, adesso è rientrato l'allarme, ma deve essere stata brutta la situazione... Mio cugino se l'è passata nera per una cena elettorale alcuni anni fa, in seguito alla quale ha avuto problemi al fegato per i due anni successivi... Ti auguro davvero di cuore che pian piano le cose si sistemino.
Scuse accettate, ma non era il caso. A volte dei miei interventi non potete neppure accorgervene!
NB: Gianna ti ha detto quella cosa perché durante la tua assenza ci ha spiegato che ha avuto parecchie peripezie...