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Spedito - 28/01/2020 : 22:45:37
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Leggo che la triplice neurectomia a quanto pare può anche essere fatta in laparoscopia mini invasiva, senza riaprire l'inguine e, sempre a quanto pare, con risultati migliori della tecnica open se non c'è stretta necessità di rimuovere la rete:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23903521/
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Spedito - 03/02/2020 : 17:24:51
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Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Buonasera, le riporto la mia esperienza: dopo anni di cura antiinfiammatori, iniezioni di ogni tipo in sede, e tutte le terapie del dolore possibili, ho contattato il prof Campanelli, ho eseguito la visita presso la clinica Sant Ambrogio a Milano. Diagnosi, aderenza di uno o più nervi e probabilmente del folicolo spermatico. Mi ha prenotato l'intervento con l'SSN, ho aspettato più di 2 anni continuando ad assumere antinfiammatori fino ad oggi. Ho da poco fatto il prericovero e quindi entro poco mi sottoporrò all'intervento. Probabilità di totale riuscita con conseguente eliminazione totale del dolore 80%. Per il 20 rimanente semplicemente continuerei ad accusare un dolore del tutto simile a quello che ho ora. Per cui mi sono convinto a farla in quanto avrei tutto da guadagnare. Personalmente il dolore è molto invalidante, e continuare terapie del dolore a vita non sarebbe una soluzione, prima ero molto attivo, e facevo regolarmente attività fisica anche pittosto pesante. Da quando il problema si è palesato a distanza di anni dall'intervento non riesco più neanche a fare lunghe passeggiate senza avvertira un forte bruciore.
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Spedito - 03/02/2020 : 19:46:19
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Ciao Giuseppe... Ti capisco perfettamente. Operata un anno fa per un'ernia dello sportivo (all'epoca avevo una pubalgia da due anni). Intervento descritto come la terra promessa. Mi ritrovo ora con una pubalgia peggioratissima e una nevralgia cronica del nervo ileoipogastrico (si presume). Purtroppo anche io vado avanti con tentativi, infiltrazioni, farmaci, integratori. L'ultimo chirurgo consultato pochi giorni fa mi ha prescritto il Normast e la vitamina B12... Sono sicura sarà un altro buco nell'acqua... Percio' anche io sto seriamente valutando la triplice neurectomia. Oramai è faticoso anche fare una passeggiata.
quote: Buonasera, le riporto la mia esperienza: dopo anni di cura antiinfiammatori, iniezioni di ogni tipo in sede, e tutte le terapie del dolore possibili, ho contattato il prof Campanelli, ho eseguito la visita presso la clinica Sant Ambrogio a Milano. Diagnosi, aderenza di uno o più nervi e probabilmente del folicolo spermatico. Mi ha prenotato l'intervento con l'SSN, ho aspettato più di 2 anni continuando ad assumere antinfiammatori fino ad oggi. Ho da poco fatto il prericovero e quindi entro poco mi sottoporrò all'intervento. Probabilità di totale riuscita con conseguente eliminazione totale del dolore 80%. Per il 20 rimanente semplicemente continuerei ad accusare un dolore del tutto simile a quello che ho ora. Per cui mi sono convinto a farla in quanto avrei tutto da guadagnare. Personalmente il dolore è molto invalidante, e continuare terapie del dolore a vita non sarebbe una soluzione, prima ero molto attivo, e facevo regolarmente attività fisica anche pittosto pesante. Da quando il problema si è palesato a distanza di anni dall'intervento non riesco più neanche a fare lunghe passeggiate senza avvertira un forte bruciore. Originariamente inviato da Giuseppe 1991 - Oggi : 17:24:51
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Spedito - 03/02/2020 : 21:06:27
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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quote: ho contattato il prof Campanelli Originariamente inviato da Giuseppe 1991 - Oggi : 17:24:51 riposizionerà una nuova protesi o ne farà a meno? I rischi che ti ha prospettato quali sono? anestesia locale? quali sono i tempi di Campanelli tramite ssn?
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Modificato da - -marco on 03/02/2020 21:18:54 |
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Spedito - 03/02/2020 : 21:24:59
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Io rimango allibito, tutti questi casi invalidanti che riempinono anni di forum che sembrano prodotti in serie:
- messo in lista d'attesa - nessuna informazione da parte del chirurgo su rischi e complicanze, che sa bene che si manifesteranno con alta probabilità ma non lo dice. - consenso informato carente e fatto firmare frettolosamente - operato magari con l'aiuto dello specializzando incapace - scoperta del dolore che non passa - ritorno dal chirurgo che ti scarica dicendoti che per lui è tutto a posto - tunnel delle terapie spicciole del dolore - necessario reintervento senza troppa speranza di riuscita, ma che ti lascia la zona insensibile.
Il tutto con una percentuale di accadimento mediamente del 30-40% ?
Byoassate tutto e FATEVI OPERARE IN LAPAROSCOPIA leggete le esperienze di altri. Non credete a chi dice che "non si può fare". Non si chiama "mini-invasiva" per niente.
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Spedito - 03/02/2020 : 21:35:02
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Spedito - 03/02/2020 : 22:02:40
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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quote: quote: ho contattato il prof Campanelli Originariamente inviato da Giuseppe 1991 - Oggi : 17:24:51 riposizionerà una nuova protesi o ne farà a meno? I rischi che ti ha prospettato quali sono? anestesia locale? quali sono i tempi di Campanelli tramite ssn? Originariamente inviato da -marco - Oggi : 21:06:27
No non riposizionerà nessuna protesi in quanto essendo quella il problema mi han detto che è più sicuro evitare. Operazione in anestesia totale. Purtoppo non vedo altre vie d'uscita, anche perchè il problema e di natura meccanica. La retina che tocca i nervi, e finchè sarà così qualsiasi iniezione avrà un effetto temporaneo. Di rischi mi ha detto che per la situazione attuali non se ne presentano tranne la perdita di sensibilità. Semplicemente potrei rimanere con un fastidio nella zona che si attenuerà comunque con il passare del tempo. Purtoppo è andata male all'inizio ed ora si cerca di metterci un toppa, o meglio di toglierla
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Spedito - 03/02/2020 : 22:28:37
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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credo che le protesi in materiale non naturale creino problemi in molti casi, aldilà dell'errore chirurgico. - quindi la toglie e richiude "alla vecchia"? - due anni di attesa tramite ssn? - sei del '91? - hai provato il block test e la radiofrequenza pulsata ecoguidata nei tre nervi?
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Modificato da - -marco on 03/02/2020 22:46:20 |
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Spedito - 03/02/2020 : 22:36:14
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Spedito - 03/02/2020 : 23:19:36
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Penso che apra da sopra in orizzontale da come mi hanno spiegato, si sono un 91 e si ho provato entrambe, o meglio la seconda sicuro si per la prima non ne sono certo. Ho portato tutte le carte con la diagnosi in un centro di terapia del dolore e facevo un sacco di cose di cui al momento non ricordo il nome. Si con il SSN ci vogliono circa 2 anni. Fortunatamente il dolore non era tale da non potermi permettere di aspettare anche se molto fastidioso per cui ho preferito non dilapidare parte dei miei risparmi per un'operazione.
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Spedito - 08/02/2020 : 22:40:40
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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http://www.healthdesk.it/medicina/a...oni-sessuali 16 Dicembre 2019 15:20 Un’operazione di routine, in anestesia locale, non serve il ricovero, basta un day hospital. Pochi giorni di convalescenza per tornare alla normalità. Sulla carta l’intervento chirurgico per rimuovere un’ernia inguinale, uno dei più eseguiti al mondo, è una procedura che non dovrebbe destare alcuna preoccupazione. Ma uno studio appena pubblicato sul Journal of the American College of Surgeons dimostra che il ricorso al bisturi può avere delle complicanze, non tanto frequenti da allarmare, ma neanche così rare da venire trascurate. Anche perché parliamo di complicanze invalidanti per gli uomini, colpiti dalle ernie inguinali da 7 a 10 volte di più rispetto alle donne, come disfunzioni sessuali e dolore durante i rapporti. I ricercatori hanno analizzato i dati di 12 studi con un totale di quasi 5mila pazienti sottoposti al trattamento chirurgico dell’ernia inguinale. Ebbene, è emerso che il 5,3 per cento degli uomini ha sviluppato disfunzioni sessuali dopo l’intervento e il 9 per cento ha riferito di provare dolore durante i rapporti sessuali. Entrando nel dettaglio delle tecniche chirurgiche adottate si è osservato che la chirurgia mininvasiva non garantisce ai pazienti migliori risultati da queto punto di vista: il 7,8 per cento dei pazienti operati in laparoscopia, senza tagli chirurgici, ha sviluppato disfunzioni sessuali e il 7,4 per cento ha sperimentato dolore durante i rapporti sessuali. Con la tecnica di chirurgia aperta, il tradizionale taglio con bisturi, il rischio di disfunzione sessuale si riduce al 3,7 per cento dei pazienti, ma le probabilità di soffrire sotto le lenzuola sale al 12,5 per cento. Sono differenze troppo sottili per poter escludere che siano dovute al caso e purtroppo non possono aiutare a scegliere un approccio chirurgico piuttosto che un altro, scrivono gli autori dello studio. Dall’analisi dei dati emerge anche che l’1,9 per cento dei pazienti sottoposti ad anestesia ha sviluppato disfunzione sessuale rispetto al 6,2 per cento degli uomini operati con anestesia locale. Questi risultati, ci tengono a sottolinearlo gli autori dello studio, non permettono di attribuire le problematiche sessuali post operatorie all’intervento chirurgico senza ombra di dubbio. Potrebbe darsi infatti che i disturbi siano provocati dall’ernia stessa che preme su strutture nervose chiave per la funzione sessuale piuttosto che dall’operazione, con o senza bisturi. Ma non si può neanche escludere che nel corso dell’intervento, in laparoscopia o a cielo aperto, vengano toccati i nervi che forniscono sensazioni alla pelle dell'inguine, dello scroto e del pene, interferendo così con le sensazioni che fanno parte dell'esperienza del rapporto sessuale. «Le disfunzioni sessuali temporanee e il dolore durante l'attività sessuale non sono molto comuni ma neanche molto rari come conseguenze della riparazione dell'ernia inguinale negli uomini. Chirurghi e i pazienti che si sottopongono all’intervento dovrebbero trovare il modo di discutere apertamente e francamente sulla salute sessuale, sia in fase di valutazione pre-operatoria sia nel follow-up post-operatorio» ha affermato David Soybel del Pennsylvania State University College of Medicine di Hershey, autore senior dello studio. http://www.quotidianosanita.it/scie...olo_id=79693 Ernia inguinale. Frequente la disfunzione sessuale tra gli uomini Dopo un intervento di ernia inguinale non è raro che molti uomini soffrano di disfunzione sessuale o dolore durante i rapporti. A suggerirlo è una review pubblicata dal Journal of the American College of Surgeon 12 DIC - (Reuters Health) – David Soybel e colleghi, del Pennsylvania State University College of Medicine di Hershey (USA), hanno analizzato i dati di 12 studi precedenti per un totale di 4.884 pazienti che si sono sottoposti a un intervento di chirurgia per riparare l’ernia inguinale. Complessivamente, il 5,3% degli uomini ha sviluppato disfunzione sessuale dopo l’intervento chirurgico e il 9% ha riferito dolore durante un rapporto sessuale. Con le procedure mininvasive, il 7,8% dei pazienti ha sviluppato disfunzione sessuale e il 7,4% ha poi sviluppato dolore durante i rapporti. Invece, con interventi ‘aperti’, il 3,7% dei pazienti ha riscontrato disfunzione sessuale dopo l’operazione e il 12,5% dolore. Inoltre, l’1,9% di quelli che si sottoponevano ad anestesia totale avevano disfunzioni sessuali rispetto al 6,2% di quelli che si sottoponevano ad anestesia locale. “I chirurghi e i pazienti dovrebbero discutere apertamente dei risvolti sulla salute sessuale dell’intervento di ernia inguinale come parte della valutazione preoperatoria e del follow-up . dice Soybel – Questi sintomi possono essere causati dalla presenza di un’ernia inguinale che preme su strutture importanti per l’attività sessuale”.
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Modificato da - -marco on 08/02/2020 22:44:59 |
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Spedito - 02/03/2020 : 13:22:32
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Stefano Massimi n. 06.12.1973 tel. 3388768170 mail: massimi.stefano.sm@gmail.com
Intervento ernioplastica inguinale dx 27 Settembre 2016 con protocollo “Trabucco”, dopo 80 giorni ho avvertito una forte fitta nella zona operata, da quel momento ho avuto dolore soprattutto quando giravo il busto o le gambe o appoggiando il peso sulla gamba destra, non potevo più indossare pantaloni aderenti . Il dolore sul pube è durato per altri 4 mesi circa. Ho preso antinfiammatori e diversi cicli con integratori, creme tipo arnica gel su indicazione del chirurgo che mi ha operato, ma nulla è cambiato. Provato psicologicamente dopo consulto con Neurologo ho dovuto ricorrere a degli antidepressivi (sertralina e solian quest'ultimo per aiutare il colon irritato) per circa 6 mesi. Dopo circa 2 mesi di cura il fastidio è regredito fino a sparire quasi del tutto nonostante brevi uscite in bici. Ho terminato la cura nel mese di Agosto, nel frattempo ho ripreso ad andare in bici con uscite più lunghe, pensando che il tutto fosse acqua passata. Nel mese di Ottobre del 2017 scendendo abbastanza velocemente da uno scalino molto alto portando tutto il peso del corpo sulla gamba destra ho sentito una piccola fitta sulla zona della cicatrice, (non vi ho dato peso). Per necessità sono andato a lavoro in bici 40KM totali in due giorni indossando dei jeans, (indumento non proprio indicato per la libera rotazione delle gambe). Dal giorno successivo ho cominciato a percepire un fastidio cronico prevalente zona dell'anca specialmente quando sto seduto in ufficio e per guidare, fastidio che aumenta se indosso pantaloni aderenti che in qualche modo non agevolano l'articolazione o con slip dall'elastico molto teso. Il fastidio si manifesta come una sorta di compressione o come un sentir tirate nella zona "media anca o testa dell'anca" Dolore che tende a scemare e sparire in posizione eretta o sdraiato su lato sinistro. Dopo diverse ore seduto il fastido/dolore dall'anca tende ad interessare anche la zona pubica dove vi è stato l'intervento, raramente anche se in maniera lieve sul gluteo o zona lombare destra. Il fastidio continua tutt'ora, non vi è stato giorno in cui non lo abbia percepito. Con il maltempo il fastidio è ancora più forte. Raramente si sono manifestate fitte per massimo 12/24 ore nella zona operata. Il fastidio/dolore aumenta se il colon è particolarmente irritato, se ho molta aria nell’intestino, se ho dormito male e se sono particolarmente contratto a livello nervoso e muscolare.Il fastidio diminuisce se faccio attività sportiva tipo Jogging o ballo. Il fastidio diminuisce a seguito rilassamento per assunzione Lexotan, dopo assunzione di cibo e liquidi tipo birra o vino. Esami fatti :Rmn lombosacrale, rmn bacino, ecografie dinamica regioni inguinale, tutti escludono qualsiasi problema. Una infiltrazione di anestetico sul territorio ileoinguinale e genitofemorale non ha sortito alcun miglioramento del sintomo, "fastidio anca" come sensazione che il muscolo interessato dall’intervento ed a seguito del riposo post-operatorio si sia atrofizzato ed in posizione seduto vada a tirare sulla zona dell’anca. Ho eseguito anche una visita da ortopedico che ha escluso qualsiasi problema all'anca o di natura ortopedica. Infiltrazione con anestetico e cortisone nervo genito-femorale, cerotto lidocaina per 7 giorni, cerotto alla capsicina per 7 giorni. Trattamenti fatti: una ventina di sedute da osteopata. Farmaci assunti: cicli con Zachelase, Fortilase, Normaste, Ibuprofene, Arnica gel, Reparil gel, Artiglio del diavolo in gocce, Sertaralina e Solian. Terapia attuale Lyrica mg. 75 2/3 compresse al giorno da 4 mesi. Attività fisica: allungamenti, esercizi specifici a corpo libero come da indicazione osteopata, attività sportiva fatta da lunghe camminate a ritmo veloce, ed altre attività aerobiche con cadenza di almeno tre a settimana. Mi sono affidato ad una equipe con chirurgo, fisiatra e anestesista- medicina del dolore presso Clinica privata. Visita dal Prof. Campanelli eseguita il 09.01.2020, lo stesso definisce non rituale i sintomi suddetti ma consiglia intervento con rimozione rete, punti, plug e tripla neurectomia. Qualcuno ha gli stessi sintomi, vorrei sapere se c'è una possibilità per evitare altro intervento. Prima di farmi operare di nuovo no vorrei sapere di più, ed avere la certezza di aver fatto tutto il possibile? Grazie.
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Spedito - 02/03/2020 : 14:37:07
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Buongiorno Stefano73 Già l'indicazione del chirurgo di "considerare non rituali i sintomi ma consiglia..." se è così a mio modesto avviso mi lascia piuttosto perplesso. Trattasi di intervento complicato e di certo non facile, ma la tua diagnosi puoi leggerla solo tu. Ma poi come riparerebbe l'ernia ? Inserirebbe una nuova protesi, e come ?
Vorrei chiederti anche quanto consideri intenso il dolore e se a letto a dormire sparisce o permane.
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Modificato da - squartato on 02/03/2020 14:48:31 |
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Spedito - 06/12/2024 : 19:54:49
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» Soggetto:
Re: Triplice Neurectomia pro e contro
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Ciao Giuseppe 1991, ho letto che avevi fatto il prericovero ed eri in attesa di un'operazione con il professor Campanelli per la triplice neurotomia .
Com'è andato l'intervento?
Ti ringrazio in anticipo per qualsiasi informazione tu possa darmi
quote: Buonasera, le riporto la mia esperienza: dopo anni di cura antiinfiammatori, iniezioni di ogni tipo in sede, e tutte le terapie del dolore possibili, ho contattato il prof Campanelli, ho eseguito la visita presso la clinica Sant Ambrogio a Milano. Diagnosi, aderenza di uno o più nervi e probabilmente del folicolo spermatico. Mi ha prenotato l'intervento con l'SSN, ho aspettato più di 2 anni continuando ad assumere antinfiammatori fino ad oggi. Ho da poco fatto il prericovero e quindi entro poco mi sottoporrò all'intervento. Probabilità di totale riuscita con conseguente eliminazione totale del dolore 80%. Per il 20 rimanente semplicemente continuerei ad accusare un dolore del tutto simile a quello che ho ora. Per cui mi sono convinto a farla in quanto avrei tutto da guadagnare. Personalmente il dolore è molto invalidante, e continuare terapie del dolore a vita non sarebbe una soluzione, prima ero molto attivo, e facevo regolarmente attività fisica anche pittosto pesante. Da quando il problema si è palesato a distanza di anni dall'intervento non riesco più neanche a fare lunghe passeggiate senza avvertira un forte bruciore. Originariamente inviato da Giuseppe 1991 - 03/02/2020 : 17:24:51
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