Ciao a tutti, E’ ormai un anno che leggo questo forum, traendone, da un lato incoraggiamento e dall’altro spaventandomi di piu’. Purtroppo nella mia vita ho subito 4 interventi e nessuno di essi e’ andato al meglio: ogni volta ho avuto post-operatori dificili. Di conseguenza sono anni che esito e che attendo di trovare il coraggio di affrontare l’intervento di ernia addominale. Ma vi racconto un po’ di piu’. Fra circa 2 settimane dovrei affrontare un intervento per correggere un laparocele grande come una mezza noce in posizione sottocostale, esito infausto di una colecistectomia laparotomica. Mi sono state proposte 2 alternative principali: Laparoscopia (di cui il chirurgo dice di essere comunque pratico) e laparotomia. Mi e’ stato detto che la laparoscopia avrebbe un postoperatorio piu’ leggero, ma lascerebbe la brutta cicatrice che ho come e’ ora. L’alternativa, con taglio classico, avrebbe il vantaggio della correzione estetica. A questo punto mi chiedo e vi chiedo, volendo recuperare al meglio la funzionalita’ dei muscoli addominali che sono stati recisi 7 anni fa (adesso ho 34 anni), cosa e’ preferibile? A naso mi vien da dire, la laparotomia che consentirebbe anche di distendere e riallineare i muscoli. Mi domando inoltre, considerato che la cicatrice e’ lunga 18 cm e larga 1-2 cm, ma se ci fossero altri laparoceli in agguato, la laparotomia li potrebbe individuare e correggere lo stesso? Mi e’ parso di capire che solo un intervento laparoscopico potrebbe garantire cio’. Vorrei inoltre sapere qualcosa di piu’ sul post-operatorio in caso di taglio classico. La rete da fastidio per molto tempo? Da dolore? E’ vero che le normali tappe sono 4-5 giorni in ospedale, altri 10 giorni a letto con pochi movimenti (andare in bagno o poco piu’), poi ancora 10 giorni di movimenti lenti in casa e poi attivita’ quasi normale (tranne la guida e con la pancera)? Per quanti giorni non potro’ lavorare? Al momento sono in cassintegrazione, ma domani ho un colloquio e vorrei capire se per febbraio posso piu’ o meno garantire di poter lavorare e guidare. Scusate la salva di domande, ma l’intervento si avvicina e l’ansia cresce… Sono piuttosto sfortunato con la chirurgia e piuttosto lento a recuperare… Grazie a chiunque mi risponda e a tutti coloro che in questo sito aiutano i fifoni come me.
Sia con la laparoscopia che con tecnica tradizinale si individuano eventuali altri difetti. Il recupero è più precoce in laparoscopia, ma a volte i risultati sono peggiori in termini di recidiva.
Difficle dire quale scegliere, dipende dal chirurgo che deve offrire la miglior tecnica che sà applicare in quel determinato caso.
Se operato adesso per febbraio non dovrebbero esserci problemi con entrambe le tecniche, sempre che tutto proceda nel migliore dei modi.
Grazie Dottore per la risposta rapidissima! Mi rimane ancora qualche dubbio... Per recuperare i muscoli addominali che hanno perso molto tono da un lato e' comunque meglio fare un taglio e farli ricucire lungo i fasci o si puo' ottenere questo anche da dentro e meglio? La rete e' cosi' "estranea" al corpo come dicono in clinica? E soprattutto, io dovrei operarmi ai primi di gennaio, bastera' un mese per recuperare? temo sia poco. Uscito dall'ospedale potro' muovermi in casa a sufficienza da badare da solo alla convalescenza o devo tornare nella citta' dove abitano i miei?
I muscoli non si cuciono, solo le fasce. Sia da dentro che da fuori la riparazione è solida. Certo è meglio per i primi giorni non essere da solo in casa. Un mese in genre è sufficiente, ma dipende da individuo ad individuo e da come và l'intervento.
Il "laparocele" è, come per l'ernia, la fuoriuscita dalla cavità addominale di visceri attraverso una zona di debolezza in corrispondenza di una precedente cicatrice chirurgica.
L'intervento chirurgico piu' frequentemente eseguito e' quello per l'ernia inguinale. La riparazione dell'ernia viene eseguita generalmente in anestesia loco-regionale o spinale con tecniche "tension-free" (senza tensione). Vengono utilizzate protesi (reti) in materiale sintetico per chiudere il difetto di parete.
Con questa tecnica il paziente può essere dimesso il giorno stesso dell'intervento (in caso di anestesia loco-regionale) o il giorno dopo (in caso di anestesia spinale). Gli vengono fornite istruzioni e numeri di telefono da contattare in caso di problemi.
Il giorno dopo l'intervento può essere ripresa una vita normale. Per lavori di medio impegno fisico è opportuno attendere un mese circa.
Benvenuto Peppiniello! mi sono permessa di documentarmi x darti il mio piccolo aiuto morale, comunque il Doc ti ha informato correttamente resta con noi sei in buona compagnia
credo che il laparocele, essendo dislocato nell'addome non possa essere mai risolto con tecniche tension free, perche' li la tensione e' inevitabilmente maggiore. e credo anche che i tempi di dimissione siano maggiori.
l'ernia inguinale e' un'ernia molto meno problematica in questo senso. se fosse come dici tu, sarei molto meno spaventato... spero solo di non darmela a gambe il giorno dell'intervento, come ho fatto per la poliposi nasale...
La maggior parte di noi sperava di darsela a gambe il giorno dell'intervento, invece siamo qui orgogliosi di raccontare ed essere d'aiuto a chiunque (come te) ne abbia di bisogno sii fiducioso malgrado ciò che hai passato. Abbiamo un amica carissima che circa un anno fa ne ha viste di tutti i colori e la sua testimonianza ti sarà di grande aiuto, non appena ne avrà l'occasione Alessandrà saprà darti ancora più coraggio te lo garantisco
ti ringrazio dell'incoraggiamento. credo tu faccia riferimento all'Alessandra karateka. In effetti, ho letto che dopo un anno ancora ha fastidi (mi chiedo di quale entita') e questo non mi ha particolarmente incoraggiato. E' anche vero che pero' piu' aspetto piu' complico l'inevitabile intervento... Ma quanti di voi, la mattina dell'intervento hanno detto al chirurgo (otorino nel mio caso), dottore rinuncio e me ne voglio tornare a casa? Tra l'altro per poi rifarlo 8 mesi dopo comunque...
Se ti può incoraggiare quello che ti dirò, io mi immaginavo molto peggio. La mia ernia era grande tanto da entrarci una mano in corrispondenza di una cicatrice di appendicite fatta sei mesi prima. A me è andata così: operata un lunedì pomeriggio in laparotomia dimessa il giovedì successivo, dopo l'operazione ho preso solo due dosi di antidolorifico, verso il 6/7 giorno ero già piuttosto autonoma e stavo in giro per casa ma sempre prima di alzarmi dal letto mettevo una fascia elastica, sono uscita da casa 10gg dopo l'intervento, ho ripreso a lavorare e a guidare la macchina dopo 20 gg. La rete la sento pochissimo basta non pensarci, anche questa sensazione passerà col tempo. Io ho sempre sentito di non avere scelta, volevo fortemente riparare il danno e non ho mai pensato di non operarmi. Piuttosto ho scelto un chirurgo eccezionale, una persona di chiara fama che ha fatto tanti interventi mooooooooolto piiù delicati del mio e chissà forse anche questo ha fatto la differenza. Tantissimi auguri di vero cuore.
Ciao Alessandra e grazie del supporto. Se ho capito bene dal tuo post, in realta' non sono neppure passati i 20 gg dall'intervento (hai scritto di esserti operata il 29 nov di quest'anno) e questo mi incoraggia anche perche' vivo solo e tornare a casa dei miei e' un po' impegnativo (la mia cameretta e' ora lo studio di mio padre e quindi daro' fastidio...). Il "non avere scelta" lo capisco, meno questo mio bisogno improvviso di risistemare il mio addome... Ti spiego, essendo un ricercatore universitario (dipartimento di chirurgia) ed essendo vissuto a lungo negli stati uniti, ho visto le tecniche operatorie progredire moltissimo, ma a balzelli: da un giorno all'altro emerge qualcosa di innovativo (non sempre migliore, chiariamo ) e dai miei 27 anni ad oggi, in cui ne ho 34 ho fatto tanta resistenza all'intervento. Ho sopportato i commenti degli americani (a volte, con molta vergogna), che spesso erano maleducatissimi (in piscina sono stato additato piu' volte e piu' volte colleghi chirurghi - io sono biologo - mi hanno detto frasi tipo "what's that ****!", dopo che hanno saputo che avevo subito un'intervento di colecisti e avevano chiesto di vedere gli esiti). Capirai che ora non dovrei avere fretta, eppure e' come se non ce la facessi piu', come se volessi risolvere questo peso e andare avanti con la vita.
Ho ancora una domanda per il DOC, ma ache per chi abbia esperienza: un sovrappeso di 7-8 kg rende l'intervento molto piu' difficile e/o gli esiti estetici molto piu' incerti?
vorra' dire che, mancando 2 settimane al'intervento devo cercare di perderne almeno 3-4. Di piu' non so, dato che c'e' sempre natale di mezzo ed e' difficile non toccare nulla...
Ciao Peppiniello e benvenuto, sono la "karateka" da voi definita e volevo tranquillizzarti un pochino sui tempi e gli eventuali dolori che dovrai affrontare. Iniziamo subito dai dolori che avverto io e soprattutto del perchè li avverto. Purtroppo per me il laparocele è stato solo l'ultimo di una serie di interventi che ho subìto all'addome per diverse motivazioni (emorragia interna causata dalla rottura epatica prima e conseguente asporto di un ematoma non riassorbito all'interno del fegato poi) e dunque non sono dolori portati solo ed esclusivamente dall'intervento appunto del laparocele. Il fatto di avvertire la presenza della protesi (mesh) che chiude il buco creatosi nella fascia addominale non lo chiamerei proprio dolore, piuttosto fastidio. Hai la netta sensazione che la parte nella quale esiste la protesi sia effettivamente più rigida. Infatti nel caso di una gravidanza la parte interessata sarebbe meno elastica che altrove. Talvolta si può avvertire una specie di stilettata, ma cmq sopportabile e probabilmente legata alla integrazione della mesh stessa. I tempi sono decisamente più brevi di quanto tu immagini. Nel mio caso, e come te vivo da sola per cui non ho nessuno che possa aiutarmi, sono stata 4 giorni in ospedale e circa 20 a casa, senza avere problemi di sorta per rifare un letto o prepararmi un piatto di pasta. Per le pulizie di casa mi sono avvalsa, nel primo periodo, di una signora che veniva a darmi una mano. Dopo di che sono tornata a lavorare tranquillamente e anche a guidare, pur osservando una certa cautela nei movimenti, evitando di essere scattosa e muovendomi dolcemente. Avrai problemi come tutti per metterti a letto o alzarti la mattina, ma alla fine sperimenterai il modo migliore che si addice alla situazione. Attenzione anche ai colpi di tosse e soprattutto agli starnuti che non puoi prevedere e controllare. Aggiungo che nel mio caso è stato fatto un taglio classico e sinceramente non ho visto miglioramenti di sorta sulla cicatrice..anzi..continua ad essere più rossa delle altre, in quanto è l'ultima che è stata fatta, per cui il fatto di scegliere tra laparoscopia e laparotomia credo sia più un fattore di bisogno vero e proprio del paziente. Nel mio caso, visti tutti gli interventi già subìti, non se la sono sentita, e probabilmnte non era neanche possibile, farlo in laparoscopia così hanno optato per una taglio classico e per una anestesia generale. Cerca di stare tranquillo ora e di goderti le feste senza esagerare con il cibo (come ti ha detto il DOC è importante non ingrassare) e tienici aggiornati sugli sviluppi del tuo caso
Ciao Alelessandra "karateka" e ciao a tutti coloro che mi stanno supportando. Innanzitutto devo ringraziare per tutto questo incoraggiamento, che mi sta sicuramente rincuorando. Di carattere sono sempre stato coraggioso (mia madre mormorerebbe, fra i denti, "irresponsabile"), ma negli ultimi 6-7 anni ho collezionato 5 interventi non andati al meglio. Per di piu' l'intervento di laparocele appartiene alla stessa categoria di interventi gia' fatti, quella "dai! e' una sciocchezza, di che ti preoccupi a fare!". E quello che ne consegue e' che c'e' il rischio che venga preso sottogamba (ho visto di persona cronometrare interventi di colecisti...) e, per lo stesso motivo, e' difficile fare al chirurgo tutte le domande che vorresti.(''); Giudato da questa paura, ho girato l'italia, pagandomi diverse visite intramoenia, per poi decidere di farlo vicino casa, per una questione di assistenza da parte dei parenti. Per fortuna il chirurgo che mi operera' (spero sia davvero lui...) mi e' stato raccomandato da un medico che stimo che ha detto "ti basti sapere che ho scelto lui per far operare i miei figli?".
Mi sto rendendo solo ora conto di essere chiacchierone (eppure non sono solito esserlo, ma qui mi viene naturale... ). Comunque, tornando alle domande, ma se la protesi da' rigidita', devo dedurre che non riprendero' piu' a fare sport seriamente (facevo tuffi). Quello che mi ha scritto Alessandra mi ha sicuramente rassicurato, anche se... ero certo che sparisse la cicatrice... Mi domando se nel tuo caso non si potesse fare di meglio o se il chirurgo ha detto "questa la togliamo" per farmi contento. Boh!
Allora....rigidità si ma non certo marmorea! Io sono una sportivona convinta e faccio tutto tranquillamente (bici e jogging soprattutto) anche ad alti livelli senza avere il minimo problema con la protesi. Il fatto di avvertirla all'interno poi credo sia una cosa strettamente personale, nel senso che magari io la sento più o meno di altri. Riguardo il fatto che questo sia un intervento sciocco non sono d'accordo perchè ogni intervento chirurgico è cmq una cosa seria e va affrontata con tutte le cautele del caso. Certo bisogna dire che in confronto ad una operazione di cuore anche i tempi sono leggermente differenti.......per cui tutto è rapportato. In ultimo, e non per importanza parliamo della cicatrice...caro peppiniello...io credo, modestia a parte, di essere una ragazza carina (a detta degli altri)...ma purtroppo per me questa esperienza dell'incidente, ieri negativa oggi positiva, mi ha lasciato due belle cicatrici sull'addome, una di 40 cm circa e l'altra di 20, più una serie di buchi sparsi. Non nego che la cosa mi fa soffrire, ma da un certo punto di vista mi sono messa l'anima in pace in quanto le cicatrici non si possono cancellare, soprattutto quelle di una certa entità. Al massimo possono essere migliorate e cmq dopo lunghi trattamenti. Considera che sei un maschietto (la cicatrice fa molto macho!) e sicuramente hai più peli di me che nel tempo aiuteranno la cicatrice a nascondersi
Ciao Alessandra, quando ero negli stati uniti ho provato a dire "eh, quella cicatrice e' il residuo di una rissa in un bar del porto", ma non credeva nessuno... Io lo so che nessun intervento e' sciocco, ma bisogna dirlo ai chirurghi che fin'ora mia hanno operato... Sono molto contento di sentirti dire che hai ripreso a fare sport in maniera piena, temevo davvero che l'addome si bloccasse!
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) e dai miei 27 anni ad oggi, in cui ne ho 34 ho fatto tanta resistenza all'intervento.
e volevo tranquillizzarti un pochino sui tempi e gli eventuali dolori che dovrai affrontare. Iniziamo subito dai dolori che avverto io e soprattutto del perchè li avverto. Purtroppo per me il laparocele è stato solo l'ultimo di una serie di interventi che ho subìto all'addome per diverse motivazioni (emorragia interna causata dalla rottura epatica prima e conseguente asporto di un ematoma non riassorbito all'interno del fegato poi) e dunque non sono dolori portati solo ed esclusivamente dall'intervento appunto del laparocele. Il fatto di avvertire la presenza della protesi (mesh) che chiude il buco creatosi nella fascia addominale non lo chiamerei proprio dolore, piuttosto fastidio. Hai la netta sensazione che la parte nella quale esiste la protesi sia effettivamente più rigida. Infatti nel caso di una gravidanza la parte interessata sarebbe meno elastica che altrove. Talvolta si può avvertire una specie di stilettata, ma cmq sopportabile e probabilmente legata alla integrazione della mesh stessa. I tempi sono decisamente più brevi di quanto tu immagini. Nel mio caso, e come te vivo da sola per cui non ho nessuno che possa aiutarmi, sono stata 4 giorni in ospedale e circa 20 a casa, senza avere problemi di sorta per rifare un letto o prepararmi un piatto di pasta. Per le pulizie di casa mi sono avvalsa, nel primo periodo, di una signora che veniva a darmi una mano. Dopo di che sono tornata a lavorare tranquillamente e anche a guidare, pur osservando una certa cautela nei movimenti, evitando di essere scattosa e muovendomi dolcemente. Avrai problemi come tutti per metterti a letto o alzarti la mattina, ma alla fine sperimenterai il modo migliore che si addice alla situazione. Attenzione anche ai colpi di tosse e soprattutto agli starnuti che non puoi prevedere e controllare. Aggiungo che nel mio caso è stato fatto un taglio classico e sinceramente non ho visto miglioramenti di sorta sulla cicatrice..anzi..continua ad essere più rossa delle altre, in quanto è l'ultima che è stata fatta, per cui il fatto di scegliere tra laparoscopia e laparotomia credo sia più un fattore di bisogno vero e proprio del paziente. Nel mio caso, visti tutti gli interventi già subìti, non se la sono sentita, e probabilmnte non era neanche possibile, farlo in laparoscopia così hanno optato per una taglio classico e per una anestesia generale. Cerca di stare tranquillo ora e di goderti le feste senza esagerare con il cibo (come ti ha detto il DOC è importante non ingrassare) e tienici aggiornati sugli sviluppi del tuo caso 
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...per cui tutto è rapportato. In ultimo, e non per importanza parliamo della cicatrice...caro peppiniello...io credo, modestia a parte, di essere una ragazza carina (a detta degli altri)...ma purtroppo per me questa esperienza dell'incidente, ieri negativa oggi positiva, mi ha lasciato due belle cicatrici sull'addome, una di 40 cm circa e l'altra di 20, più una serie di buchi sparsi. Non nego che la cosa mi fa soffrire, ma da un certo punto di vista mi sono messa l'anima in pace in quanto le cicatrici non si possono cancellare, soprattutto quelle di una certa entità. Al massimo possono essere migliorate e cmq dopo lunghi trattamenti. Considera che sei un maschietto (la cicatrice fa molto macho!) e sicuramente hai più peli di me che nel tempo aiuteranno la cicatrice a nascondersi 
