Eccomi di nuovo qua, così faccio subito conoscere il mio carattere ansioso e la mia inclinazione a crearmi mille problemi. come ho scritto pochi giorni fa mi è stata diagnosticata un'ernia periombelicale ma ripensando alla visita chirurgica cui sono stata sottoposta mi sono lasciata assalire da svariati dubbi: il chirurgo è arivato alla diagnosi e quindi alla decisione di che tipo di intervento farmi sulla base di un controllo semplicemente clinico, tra l'altro a mio avviso molto veloce; non voglio fare assolutamente il medico al posto di chi lo è per davvero, ma mi chidevo se non sarebbe meglio cercare una conferma anche strumentale, che so, un'ecografia? Mi ha parlato di un piccolo buchino da suturare e rinforzare poi con l'inserimento della retina, ma quando io ho provato a sentirmi da sola i miei addominali contratti mi è sembrato di sentire una vera e propria voragine in corrispondenza dell'ernia, così mi è venuto un vero e proprio accidente per lo spavento. Ma un chirurgo riesce davvero ad avere un quadro chiaro della situazione con una visita di soli 10 minuti? Vi ringrazio e scusatemi, ma mi sta venendo una certa paura, Sara.
Anche meno.. per verificare se c'è un'ernia se è ben apprezzabile bastano pochi secondi, e ingenere se la visita è positiva non serbe altro a meno di non voler proprio sapere le dimensioni e il contenuto, per cui a volte in caso di obesità e di ernie voluminose si richiede una tac.