ciao a tutti e grazie a chi ha avuto l'idea di avviare e la pazienza di mantenere queto ottimo sito web!!
mi è stata diagnosticata dal medico di base une "bella" ernia inguinale. ripartito dall'Italia, sono tornato in Francia dove lavoro, e ho richiesto la visita chirurgica, che è stata fissata fra qualche giorno, il 21 gennaio. nel frattempo mi sono messo a curiosare in internet per saperne di più... e.... forse mi sto fasciando la testa anzitempo e inutilmente (anzi, non la testa ma... l'inguine!), pero' ho visto che i siti francesi consigliano tutti una tecnica che non richiede l'applicazione della protesi (reticella) e passa invece attraverso la tradizionale riduzione con sutura mediante 3 punti, detta tecnica Shouldice. Dal tono dei discorsi mi pare trattino con un certo distacco, o suficienza, le tecniche protesiche definite inutilmente costose e più invasive (questo probabilmente è vero...?) per contro, in questo vostro sito vedo solo presentate delle tecniche basate sulla riduzione mediante protesi.... fermo restando che ancora non ho visto il chirurgo, e non posso quindi prevedere cosa mi consiglierà, esiste davvero al giorno d'oggi una scelta fra tecnica "tradizionale" e protesi? è una questione di "ideologia" chirurgica?
altra domanda, non direttamente legata alla precedente: son opossibili rischi di danneggiamento al funicolo spermatico? ho letto (forse anche in questo sito) di un effetto di strizione possibile del funicolo da parte della protesi? in quali casi, e con quale probabilità, si puo' verificare??
grazie, e scusate per l'ansia che porta a.... fasciarsi l'inguine in anticipo
Le tecniche di sutura diretta come la Shouldice, danno buoni risultati, ma in mani veramente esperte le recidive sono intorno al 2 - 3 %. Lo stesso Bendavid, allievo di Shouldice, ora sta migrando verso il posizionamento di protesi. I francesi sono un pochino strani, sono stati i primi ad usare reti nei laparoceli (Stoppa, Rives) ma pensano che i costi non giustifichino la maggior sicurezza? (e che costi.. una rete in polipropilene costa 19 euro...) Comunque anche la Shouldice ripara l'ernia, è sulla durata della riparazione che si hanno qualche dubbio.
I francesi non li digerisco: sono sempre quelli che vogliono dire l'ultima parola e spesso le sparano davvero a vanvera..... e poi hanno un odio verso di noi che risale ai tempi dell'Impero Romano quando furono assoggettati da barbari che erano (De bello Gallico...).
Senti a me, vieni a Torino e fatti operare dal DOC.
Vorrei proprio vedere: siamo un esercito qua sopra di operati con mèche, se ne escono oggi i francesi con questa novità...
Ernia in fase molto avanzata, operazione fissata per il 11 febbraio.
Tecnica laparoscopica con i tre "tubicini" , che richiederà quindi anestesia generale e breve ricovero per 3 notti in ospedale.
L'incisione è sconsigliata perché, avendo il sottoscritto in zona inguinale dx una ampia traccia (circa 6-7 cm di diam) di bruciatura di un angioma, effettuato alla nascita, pare che la condizione attuale della cute, assottigliata e sensibilizzata, renderebbe difficoltosa la cicatrizzazione.
A parte una minima preoccupazione per la "generale", nel mio caso mi sento più tranquillo perché, non avendo una assistenza fissa in casa, passare i primi 2-3 giorni in ospedale mi semplifica le cose.... Inoltre, se non ho capito male, il recupero dovrebbe essere più veloce rispetto all'intervento esterno: mi ha detto che entro 15gg tutto compreso potro' tornare al lavoro...
Chirurgo simpatico, sbrigativo ma preciso, dall'aria molto professionale e determinata, uno che incute una tranquillizzante sicurezza ..... serve anche questo !!!
(Beh, anche Adolfo Celi in "Amici Miei" si comportava cosi' )
La sicurezza e la determinazione del chirurgo sono importanti. I tempi di recupero post-laparoscopia sono più brevi. La generale è sempre più sicura... Il tipo di approccio sembra adeguato data la particolarità della sede chirurgica già operata in passato. Che dire? In bocca al lupo...
mmmm.... sarebbe meglio non andare a leggere in giro le robe su internet. Adesso che so che mi devono fare la laparoscopica (che in Francia si chiama coelioscopie) mi sono andato a leggere informazioni in giro, ed ho trovato che l'intervento può avere complicazioni "strane", che vanno dall'emorragia creata per rottura involontaria di un vaso (che comporta apertura della pancia per rimetter tutto a posto!), addirittura all'insufflazione per errore di CO2 nella circolazione sanguigna, che viene definita mortale... rischi di complicazioni gravi ho trovato scritto 1/500, rischi di decesso 1/10000...
brr..
sono numeri realistici secondo voi? e confrontati con altre situazioni operatorie, sono anomali o rientrano nella (sigh!) normalità??
intervento come previsto due giorni fa, in laparoscopia. adesso sono a casa con miei tre buchini nella pancia e i punti che tirano! ancora presto per dire se va tutto ok, comunque non mi pare ci siano state particolari complicazioni. bella fortuna fare la laparo, poiché solo cosi' il chirurgo si è accorto che c'era un'altra ernia, "crurale" (che vor di' ? ) pronta in agguato. e con lo stesso giro le ha fatte fuori (anzi, dentro!) tutte e due!
vantaggio quindi della laparoscopia.... anche se la generale è un po' noiosa, con le sue nausee e giramenti di testa la mattina dopo. pero', insomma passa presto.
non so se sia la prassi, qua in Francia mi hanno fatto una preparazione all'anestesia di un'oretta in una sala apposita adiacente alla sala operatoria, e pure il risveglio è stato "guidato", in una stanza di rianimazione (non so se la stessa di prima) in cui vagamente ricordo eravamo in piu' d'uno, probabilmente i vari operati in uscita dalle varie sale operatorie. si rimane circa un'ora e mezza, fino al quasi completo risveglio, e si torna in camera ormai quasi completamente coscienti.
altra cosa sulla quale non ho alcuna esperienza, dato che è la prima operazione che faccio (spero di non dover.... insomma, facciamo le corna!) è stata la grande attenzione al dolore. le infermiere chiedevano in continuazione di definire il dolore che sentivo da 0 a 10, me l'hanno chiesto pure una dozzina di volte al giorno, credo abbiano aggiustato l'antidolororifico in vena in funzione della mia "risposta"....
gentilissima l'équipe, uno sciame di fatine silenziose e sorridenti, delicatissime e attentissime al minimo cenno, la notte post-intervento sono venute tre volte a farmi le varie misurazioni e punturine varie, sempre con incredibile delicatezza.... non ho avuto alcun problema a dormire e non ho sentito davvero niente
grazie anche da qua alle mie fatine, e al loro comandante in capo!!
Bene bella esperienza, e in effetti il vantaggio della laproscopia è che può individuare picoole ernie misconosciute. L'ernia crurale è unèernia che esce al di sotto del legamento inguinale, nello spazio dove passano i vasi femorali (vena e arteria) e che è una delle zone di debloezza. Più frequente nelle donne, ma anche i maschietti ne possono soffrire.
Bene che abbiano riparato anche quella (anche se in laparoscopia è quasi la prassi di coprire tute le zone di debolezza anche senza un'ernia vera e propria.
Ciao fjerry Sono contenta sia andato tutto per il meglio, ora però non sottovalutare il periodo di convalescenza, ok? Riguardo ai vari test sul dolore, sono utili sicuramente e vengono utilizzati anche in Italia. A me hanno consegnato i modul al momento del ricovero. Ti auguro una buona convalescenza e anche se (shhh...non dirlo ad Antonio..) sono anch'io innamorata della Francia: W L'ITALIA E GLI ITALIANI! Ma dove lo trovavi un gruppo di amici così in France?
Uffa, perchè fare solo i complimenti alle infermiere francesi e mai a quelle italiane? Anche quelle italiane sono fatine: ma nessuno si ricorda mai di loro...
Tutto è andato bene... ora non strafare e recupera con calma seguendo i consigli... L'attenzione al dolore è importante e non sempre viene effettuata... anche se forse è più utilizzata in interventi più importanti e invasivi che comportano più dolore...